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Milan in testa, la Juve si avvicina alla fine di Coppa – La rassegna stampa di oggi 9 maggio

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Milan

Il Milan che si riprende il primo posto, la Juve si avvicina alla finale di Coppa – I principali quotidiani sportivi in edicola oggi fanno il punto sulla situazione del nostro campionato, giunto ormai alle battute finali.

Andiamo quindi di seguito a vederne le prime pagine: dalla Gazzetta dello Sport al Corriere dello Sport, passando infine per TuttoSport.

 

 

Indice

Gds – Milan, il tandem Tonali&Leao ti fa volare

Apre così la Gazzetta dedicando la prima pagina all’importantissima vittoria del Milan al Bentegodi contro l’Hellas Verona: Leao straripante, Tonali rifinisce, i due si invertono i ruoli e il centrocampista si scopre un improvviso bomber d’area mettendo a segno una doppietta, e celebrando al meglio il suo 22esimo compleanno.
Controsorpasso effettuato all’Inter e primo posto raggiunto quota 80 punti: domenica prossima altro snodo fondamentale, soprattutto perché i nerazzurri andranno in Sardegna contro un Cagliari che sta lottando per non retrocedere, mentre alla Scala del Calcio ci sarà l’Atalanta di Gasperini.
Parole al miele di Mr Pioli che si definisce ‘Innamorato dei miei ragazzi’.
Altra sfida importante, quella salvezza tra Salernitana e Cagliari dell’Arechi che finisce al 100esimo minuto con l’incornata vincente di Altare (difensore sardo) che accende il finale di campionato nella corsa alla salvezza.

Milan

 

 

CorSport – Milan in vetta, sprint Europa

Il successo della Dea al ‘Picco’ contro lo Spezia rilancia i bergamaschi in zona Europa: stasera ci sarà una sfida molto interessante dal sapore europeo tra Fiorentina e Roma: all’Artemio Franchi, la viola ha l’ultima occasione di questo campionato per continuare a credere nel sogno Europa League, d’altra parte ci sarà una Roma galvanizzata dalla finale di Conference League appena raggiunta contro il Feyenoord.
Mancano due giornate alla fine e il derby Scudetto di Milano è sempre più acceso: domenica sarà il Milan a giocare prima a San Siro, per poi aspettare il posticipo dei nerazzurri.

Intanto il blitz veronese consente al Diavolo di piazzarsi per un’altra settimana in testa al campionato, aspettando la prossima: nel segno di Tonali, Leao e del rientrante Florenzi, subito in gol dopo l’infortunio al menisco.

Milan

 

 

TuttoSport – Juventus, la finale di Coppa chiama

Se dal campionato i bianco-neri non hanno più nulla da chiedere, si sta invece avvicinando la finalissima di Coppa: un derby d’Italia quello contro l’Inter e l’occasione di conquistare almeno un titolo in questa stagione, sarebbe clamoroso per la Vecchia Signora chiudere un ciclo di 10 lunghi anni terminando un’annata calcistica senza neanche un trofeo.
Allegri deve, però, ritrovare Vlahovic: il bomber serbo è a secco da 4 partite e deve riaccendere la fiammella dell’inizio: la partita di Roma rappresenta una ghiotta occasione, ed è in questi momenti che si vedono i veri leader.
Intanto la sconfitta di Genova ha alimentato le critiche da parte dei tifosi, che chiedono una svolta immediata, anche dalla panchina di Max Allegri (non proprio solida).

Milan

 

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Milan-Inter, Inzaghi: “Abbiamo fatto qualcosa di incredibile”

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Milan-Inter, Inzaghi

La vittoria dei nerazzurri a Milan-Inter di ieri ha consegnato loro matematicamente lo scudetto. Ecco le parole nel post-partita l’allenatore Simone Inzaghi.

Nel post partita di Milan-Inter, l’allenatore dei nerazzurri Simone Inzaghi ha risposto ad alcune domande ai microfoni di DAZN.

Indice

Milan-Inter, le parole di Simone Inzaghi

Esordendo così: “Ringrazio Pippo in studio, è una bellissima sensazione, abbiamo fatto qualcosa di incredibile ed è giusto condividerlo con tante persone. Ci sono tanti protagonisti, penso ai miei giocatori in primis, alla società che è sempre stata vicina, al presidente sempre molto importante, c’è sempre stato nel percorso.

Un pensiero va anche alla mia famiglia, ai bambini, ai genitori, un mio limite è quello che tante volte non riesco a lasciare il lavoro fuori di casa, a volte lo porto e loro sono stati fondamentali per me”.

Su Milan-Inter

La corsa sul gol, come va?


Tutto bene sì, è stata una partita combattuta, corretta, dispiace per gli ultimi 5 minuti che si è innervosita. Abbiamo giocato molto bene e tenuto bene il campo, ho rivisto qualcosa, nel primo tempo potevamo fare un gol in più. Siamo molto, molto contenti”.

Parolo ripercorre poi tutto il percorso da allenatore di Inzaghi, iniziato alla Lazio insieme…

Parolo mi conosce bene, ho condiviso con lui anni importanti, ci ha aiutati nel percorso. Tutti i giorni ci si impegna per migliorare, se penso al primo anno la partita col Real, poi col Liverpool son state le finaliste. Lì ero già fiducioso, poi sono arrivati i trofei e la finale Champions.

Abbiamo una grandissima condivisione, Acerbi sai bene cos’era alla Lazio, ho insistito tanto per portarlo qui, i ragazzi sono stati straordinari. Stamattina ci siamo allenati quasi un’ora e mezza sui piazzati, sono quei particolari che fanno la differenza”.

Lautaro, Thuram e Pippo, chi rimane fuori?

“Lì potrei lasciare in panchina Mkhitaryan e farli giocare tutti assieme (ride, ndr)”

Sul fratello Filippo

Super Simone ora dopo Super Pippo?

Mio fratello per me è stato un esempio da calciatore e anche nel proseguo, ha grandissimi principi che mi ha sempre trasmesso, lui mi controllava con gli amici la sera, per me è stato importantissimo e lo è ancora. Lui è sempre presente come lo sono io, poi siamo diventati grandi e c’è grande attaccamento per i genitori, l’amore che c’è tra me e lui non cambierà mai”.

Nel pre, Pippo Inzaghi aveva parlato di Inzaghi in relazione ad Ancelotti…

Ancelotti mio fratello l’ha avuto per tanti anni, sta facendo tantissimo, ho visto ultimamente le 1350 panchine da professionista, qualcosa di ineguagliabile, gli vanno fatti i complimenti, vince sempre trofei ed è fonte di ispirazione”.

Sull’evoluzione come allenatore

L’evoluzione di Inzaghi qual è stata?

“Sicuramente è stato un bellissimo percorso, ringrazierò sempre la Lazio, Lotito e Tare, ho iniziato lì questo mio grande percorso. Abbiamo fatto benissimo degli anni, ricordo il campionato sospeso per il Covid, non so se avremmo vinto ma saremmo stati pericolosi.

La Lazio voleva proseguire, ma qualcosina mi diceva di cambiare, molti mi dicevano magari non l’Inter che ha vinto lo scudetto e sta vendendo i migliori, ma qualcosa mi diceva di venire qui. La mia scelta era mirata, conoscevo Marotta, Ausilio e Baccin, gente competente, conoscevo Zanetti da avversario.

Sapevo avremmo potuto continuare il ciclo nonostante le difficoltà. Si è lavorato e non si è mollato, non ha parlato chi non doveva, ho solo da fare vedere i trofei io, nessun sassolino. Voglio festeggiare coi miei tifosi e finire nel migliore dei modi il campionato ora, un campionato dominato e strameritato, ora è giusto goderselo, abbiamo lavorato tanto per arrivare qui”.

Sui desiderata di mercato

Un acquisto da chiedere ad Ausilio?

“Lavoro con Piero, Baccin e Marotta, so già che stanno lavorando per migliorare la squadra, sapendo i paletti. Magari i parametri e i paletti possiamo anche superarli“.

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Milan – Inter 1-2, Acerbi e Thuram firmano derby e seconda stella | Le pagelle nerazzurre

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Milan-Inter 1-2, i nerazzurri si laureano campioni d’Italia con cinque giornate d’anticipo vincendo il sesto derby consecutivo. Le pagelle nerazzurre.

Sommer 6,5: si fa trafiggere da Timori nel finale, ma evita anche un gol importante sul gong del primo tempo. Non arriva un altro clean sheet, ma per una volta non conta nulla.

Pavard 6,5: tocco determinante che allunga il pallone per Acerbi, che insacca in rete. Forse poteva fare qualcosa di più sul colpo di testa vincente di Tomori.

Acerbi 7: due anni fa, simbolicamente, fu determinante nel consegnare uno scudetto insperato al Milan. Oggi apre la scatola del derby, sancendo matematicamente quello nerazzurro.

Bastoni 6: il gol del 2-0 e’ in parte merito suo, ma il 2-1 di Timori stagna anche sulla sua coscienza (dall’88’ De Vrij sv).

Darmian 6: non e’ infaticabile come al solito, anzi, gira al livello minimo, per una volta (dall’84’ Dumfries 3: entra giusto il tempo di beccarsi con Theo Hernandez e farsi cacciare. La nota negativa di una serata trionfale).

Barella 7,5: un derby giocato al livello a cui ci ha abituato negli ultimi tre anni, cioè da vero e proprio top player (dal 77′ Frattesi sv).

Calhanoglu 6: una prestazione normale, ma tanto basta per gioire di fronte a chi, due anni fa, tolse la soddisfazione del tricolore al primo tentativo (dall’84’ Asllani sv).

Mkhitaryan 6: anche lui non brilla come ci ha abituato, ma gioca una partita più che dignitosa.

Dimarco 6,5: frizzante come al solito, vari cross interessanti (dal 77′ Carlos Augusto sv).

Thuram 7: grande prestazione, che gli restituisce il lustro perso per oltre un mese. Un palo scheggiato e il momentaneo 2-0 sono le sue impronte sul derby.

Lautaro 6: si mangia un gol praticamente fatto, non brilla per precisione.

 

Simone Inzaghi 8: impone al Milan la sesta sconfitta di fila in un derby, ed e’ una striscia forse irripetibile. Al terzo anno, arriva il primo tricolore sulla panchina nerazzurra, quello della seconda stella.

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Roma – Bologna 1-3, Saelemaekers e Zirkzee scherzano De Rossi | Le pagelle rossoblù

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Roma-Bologna 1-3, i felsinei fanno l’impresa ed espugnano l’Olimpico. La vittoria porta gli uomini di Thiago Motta a -2 dalla Juventus. Le pagelle rossoblù.

Bologna

Pagelle

Skorupski 7: subisce un solo gol, ma ne evita almeno altri tre. Addirittura due respinte su Azmoun prima della rete giallorossa. Non gli si poteva chiedere davvero di più.

Posch 6: ordinato quanto basta per evitare brutte sorprese in marcatura, qualche sortita offensiva che supporta la spinta (dall’80’ De Silvestri sv).

Beukema 7: chiamato in causa soprattutto nel secondo tempo, non si fa mai cogliere impreparato, anche quando Dybala prova a usare la fantasia.

Lucumi 7: chiude la porta e l’area ai tentativi aerei. Respinge tutto, senza esitazione.

Calafiori 7,5: sempre più tinto di azzurro il suo spirito. Da ex giallorosso si dimostra un grande rimpianto, forma strepitosa (dall’80’ Kristiansen sv).

Freuler 7: giganteggia in regia, catapulta ogni pallone con la precisione del chirurgo. La scuola di Gasp la sta tramandando anche nella mediana di Thiago Motta.

Ndoye 8: mostruoso in velocità, brucia qualsiasi avversari che provi a contrastarlo (dall’80’ Fabbian 6: mette un paio di cross bassi, che però non hanno esito).

El Azzouzi 7: gesto tecnico alla Parola che apre il tabellino, delizioso l’assist per Zirkzee. Straripa e brilla (dal 77′ Urbanski sv).

Aebischer 7: non perde mai la lucidità, gestisce al meglio la sfera quando gli viene affidata.

Saelemaekers 8: cucchiaio sontuoso per blindare la vittoria del Bologna, in precedenza una traversa su punizione che sta ancora tremando. Nella serata dello scudetto nerazzurro nel derby, anche lui mette la firma sul registro dei rimpianti del Milan.

Zirkzee 8: non lo si tiene quando ha la palla tra i piedi. Assiste il gol di Saelemaekers, fa rifiatare i compagni e partecipa allo 0-2. Pronto per una big (dal 69′ Castro 6: trova un gol, ma e’ in offside).

 

Thiago Motta 8,5: più che di El Azzouzi, più che di Saelemaekers e più che di Zirkzee, questi tre punti sono suoi. Una vittoria che porta il Bologna a -2 dalla Juventus. Cambia poco in termini di campo, ma ora all’ombra delle tre torri si sogna un clamoroso sorpasso.

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