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Milan, finita la luna di miele con Pioli

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Milan, finita la luna di miele con Pioli. Dopo lo scudetto, i rossoneri stanno tornando sulla terra. Tutti gli errori di gestione del tecnico e del club

La festa scudetto è ormai un lontano ricordo, la realtà attuale parla di una squadra in grave difficoltà. I rossoneri sono stati eliminati agli ottavi di Coppa Italia dal Torino, nonostante l’uomo in più per l’espulsione di Dijdij.

Hanno rallentato in campionato con i pareggi fotocopia contro Roma e Lecce, preso una scoppola terribile ieri sera dalla Lazio (4-0, n.d.r.). In tutto questo anche l’altro obiettivo stagionale è fallito, con la Supercoppa Italia finita all’Inter.

Fra poco tornerà la Champions League e si staglierà minacciosa la figura di Antonio Conte e del suo Tottenham, decisi ad andare fino in fondo nella massima competizione europea. Si, la festa è finita. La tifoseria è anestetizzata.

La crisi rossonera era cominciata già prima dei mondiali in Qatar: la sconfitta con il Torino, il pareggio di Cremona e le sofferte vittorie contro Spezia e Fiorentina avevano fatto scattare l’allarme rosso…nero.

I risultati nelle amichevoli di preparazione in vista della ripresa sono stati devastanti: Arsenal, Liverpool e Psv Eindhoven hanno passeggiato. Spia di un malessere che serpeggiava da tempo, esploso con gli ultimi risultati.

Una crisi partita da lontano, acuita dal rapporto con i singoli

A Reggio Emilia fu festa grande, ma prime crepe erano dietro l’angolo. Tanto per cominciare la gestione di Bakayoko, preso per sostituire Kessie. Un alterco in allenamento con il tecnico è costato al francese l’emarginazione totale.

Il gruppo squadra non ha mai visto bene questa situazione. Bakayoko è un ragazzo ben voluto dai compagni di squadra. Che hanno mandato giù a fatica la scelta di Pioli. Così come il rapporto con Bennacer non è mai decollato.

L’algerino gioca per la squadra, per la maglia. Ma non per l’allenatore. Nella stessa situazione Rebic, uno dei leader silenziosi del gruppo e dal carattere particolare. Così come Leao mal sopporta i rimproveri e le sostituzioni copiose.

Ma il rapporto si è deteriorato anche con altri giocatori, tipo Diaz e Saelemaekers: soffrono le sistematiche sostituzioni. Un altro giocatore che ha “abbandonato” il mister è Giroud, stanco di essere lasciato in balia delle difese.

L’assenza “sospetta” di Ibrahimovic, spogliatoio diviso in piccoli clan. Pioli in balia degli eventi ?

Nella rinascita rossonera era stato fondamentale l’apporto dei senatori Kjaer e Ibrahimovic. Gli infortuni hanno messo ai margini il centrale e l’attaccante. Soprattutto l’assenza dello svedese ha privato la squadra dell’unico vero leader naturale.

Al 41 enne nato a Malmoe, non sono piaciuti alcuni aspetti della gestione Pioli. In particolare il doppio ritiro imposto alla squadra, ritenuto una forma punitiva insensata. Secondo Ibrahimovic le magagne sono altre e ha smesso di avere un rapporto empatico con il mister.

A partire da uno spogliatoio ormai diviso in piccoli clan, dove non tutti remano dalla stessa parte. E a soffrirne sono i più giovani, specialmente i nuovi arrivati. Ma come si è arrivati a questo ?

Il tecnico sbaglia spesso le formazioni di partenza e i cambi, non ascolta i consigli dei veterani, non deroga da un sistema di gioco ormai conosciuto dagli avversari, fa giocare sempre gli stessi e non lancia facce nuove, linfa vitale per il futuro.

L’intera campagna acquisti deprezzata, solo colpa dei giocatori ? Maldini cerca di “proteggere” Pioli

Un dato balza all’occhio: nessuno dei nuovi acquisti è diventato titolare. Adli e De Ketelaere sono stati emarginati, Thiaw che a Verona aveva salvato capra e cavoli ammuffisce in panchina, Dest e Vranckx annaspano, Origi è un mistero.

Possibile che Maldini e Massara abbiano sbagliato l’intera campagna acquisti ? Difficile: sono tutti nazionali, eccetto Adli. Proprio il francese è uno dei giocatori di maggior talento e inventiva: perché non gioca ?

La dirigenza cerca di proteggere l’allenatore, ma gli rimprovera il mancato lancio di Bozzolan: il ragazzo sulla sinistra è un treno, perché Pioli non ha il coraggio di lanciarlo ? Così come Maldini sperava che fosse data una chance a Traoré.

L’area tecnica deve arrivare a fine stagione con Pioli, per poi tirare le somme. Ma è chiaro che se il cammino portasse al quinto posto e all’eliminazione già dagli ottavi, “Pioli is on fire” andrà definitivamente in soffitta.

 

 

 

 

 

 

Serie A

Genoa-Cagliari: curiosità e statistiche

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GenoaCagliari, match valido per la 34ª giornata di Serie A 2023/24, si giocherà allo Stadio Luigi Ferraris di Genova lunedì 29 aprile, alle ore 20:45. 

Genoa-Cagliari

Genoa-Cagliari si giocherà allo Stadio ‘Luigi Ferraris’ di Genova

Dopo una serie di 5 successi consecutivi contro il Cagliari in Serie A, il Genoa ha perso il più recente, 2-1 lo scorso 5 novembre: l’ultima volta che la formazione sarda ha vinto entrambi gli incontri stagionali contro i liguri nel massimo campionato è stata nel 2013/14.

Ma entriamo nel vivo del match e scopriamo che…

Il Cagliari ha tenuto la porta inviolata solo in una delle ultime 20 gare di Serie A contro il Genoa (1-0 il 26 dicembre 2018, con Alessio Cragno in porta); dal punto di vista offensivo invece i sardi non hanno trovato la rete in 4 delle ultime 6 sfide contro i liguri nella competizione.
Ciascuno degli ultimi tre incontri casalinghi del Genoa contro il Cagliari in Serie A è terminato con un successo ligure per 1-0: l’ultima avversaria contro cui questa formazione ha tenuto la porta inviolata in più gare interne di fila nella competizione è stata il Novara, sei tra il 1949 e il 2011.
Il Genoa ha perso 3 delle ultime 5 gare casalinghe di Serie A (1V, 1N), dopo che aveva incassato solo una sconfitta interna nelle prime 11 partite di questo campionato giocate davanti al proprio pubblico (4V, 5N).
Il Cagliari ha vinto solo una delle 16 trasferte di questo campionato e in generale ha totalizzato appena 8 punti fuori casa nel torneo in corso, meglio solo di Salernitana (7) e Frosinone (6); l’ultimo massimo campionato in cui i sardi hanno registrato meno di due successi nelle prime 17 gare esterne è stato il 2013/14 (uno anche in quell’occasione).
Considerando le sfide tra le squadre attualmente nelle ultime nove posizioni in classifica, il Genoa è quella che ha ottenuto più punti, 25; dall’altra parte, il Cagliari ha trovato 5 dei suoi 7 successi in questo campionato contro queste avversarie.
Genoa e Cagliari sono due delle tre squadre, insieme all’Hellas Verona, che hanno segnato meno goal nel corso della prima mezz’ora di gioco di questa Serie A (tutte a quota 6 reti).
Il Cagliari è la squadra che segna in media il primo goal del match più tardi in questa Serie A, mediamente al 55’ di gioco;  dall’altra parte, il Genoa subisce la prima rete dell’incontro in media al 47’, solo Inter (54’) e Torino (50’) hanno un dato più alto di questo tipo.
Albert Gudmundsson, in goal nella gara d’andata contro il Cagliari, ha messo a segno 13 reti in questo campionato, solo 5 giocatori stranieri hanno fatto meglio in una singola stagione di Serie A con il Genoa: Juan Esposito (15 nel 1932/33), Tomas Skuhravy (15 nel 1990/91), Carlos Aguilera (15 nel 1990/91), Diego Milito (24 nel 2008/09) e Rodrigo Palacio (19 nel 2011/12).
Nicolas Viola è stato coinvolto in 3 goal nelle sue ultime 2 presenze di Serie A contro il Genoa (2G+1A) e in generale contro nessuna avversaria ha preso parte a più reti nella competizione (tre anche contro l’Udinese).
Il giocatore del Cagliari ha realizzato inoltre contro il Grifone una delle sue 5 reti da subentrato nel torneo in corso, l’ultimo centrocampista che ha messo a segno più goal entrando a gara in corso in una stagione di Serie A è stato Leonardo, nel 1998/99 (sei).
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Serie A

Sassuolo: due assenze pesanti contro la Fiorentina

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Il Sassuolo è già in ritiro a Firenze in vista del match contro la viola, ci sono due assenze importanti fra le fila dei neroverdi.

Sassuolo

La squadra neroverde, impegnata domenica sera alle 20:45 nel match contro la Fiorentina allo stadio Artemio Franchi, ha raggiunto già oggi il capoluogo toscano e si trova in ritiro.

Mister Ballardini dovrà fare a meno di due giocatori importanti.

I giocatori che non sono neanche partiti per Firenze sono Laurientè (squalificato) e Samu Castillejo, oltre al lungodegente Domenico Berardi.

In difesa, invece, va segnalato il rientro di Pedersen.

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Serie A

Napoli, chi parte e chi resta il prossimo anno nel reparto arretrato

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Napoli

In casa Napoli è tempo di decisioni per il reparto difensivo tra  varie conferme ne moltissimi dubbi, la situazione

Napoli, il punto sulla difesa in vista del mercato

napoli

In casa Napoli è tempo di decisioni per quanto riguarda il reparto arretrato tra tantissimi dubbi e diverse conferme.

Nel club partenopeo l’unica certezza sembra il capitano Giovanni Di Lorenzo che ha rinnovato con gli azzurri fino al 2027 aspettando che la società gli fornisca un alleato adeguato vista la prestazione altalenante di Natan.

Per quanto riguarda gli altri elementi è in dubbio la presenza durante la prossima stagione di quello che è stato il titolare di fatto quest’anno, ovvero il brasiliano ex Roma Juan Jesus in scadenza con il club campano così com’è in dubbio la permanenza di Ostigard.

Sulle fasce con molta probabilità si ripartirà con Mazzocchi su un lato e dell’altro parte solita staffetta tra Mario Rui e Oliveira.

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