Serie A
Fiorentina, ecco perché conviene essere positivi
Senza dubbio la partita di ieri per la Fiorentina non è stata esaltante. La squadra di Montella, infatti, è andata incontro alla quinta sconfitta stagionale, la seconda consecutiva dopo il pareggio contro il Parma (anche le prime due di campionato si trattarono di sconfitte, contro Napoli e Genoa).
Lo stesso aeroplanino sarà in discussione, su questo non ci sono dubbi, i calciatori al momento sembrano completamente spaesati in campo – la gara di San Siro contro il Milan sembra un lontano ricordo – con uno schema, il 3-5-2, che sembra diventato ormai troppo prevedibile. Scontato dire che adesso serve un vero e proprio cambio di passo.
Ma di chi la vera colpa? Beh, difficile da dire, fatto sta che nel post gara di Verona è stato lo stesso Pradè a caricarsi verso di sé tutte le responsabilità ammettendo di credere che questa rosa fosse più competitiva. Detto tutto questo, perché converrebbe essere positivi?
Aspettando Pedro
Già, c’è anche lui. Dopo l’ingaggio del marziano Ribery, è stato lui il colpo più acclamato dei tifosi viola in questa finestra estiva. Guilherme Pedro, numero 9 sulle spalle, fino ad ora solo uno spezzone finale contro il Parma al Franchi, sta cercando di recuperare il più presto possibile la forma migliore per essere pronto a caricarsi la Fiorentina sulle spalle e magari andare a formare con Vlahovic una coppia d’attacco che – se confermate le grandi attese su entrambi – farebbe gola a tante squadre.
E il mercato di gennaio…
Oltre all’inserimento del brasiliano, la società gigliata è pronta ad intervenire anche sul mercato di gennaio. Al momento, i nomi sul taccuino sono quelli di Praet, Ljajic e Florenzi. Il primo rinforzerebbe e non poco la mediana di Montella, che nel frattempo ha avuto ottime risposte da Cristoforo, pronto a rubare spazio ad un Badelj letteralmente inguardabile nelle ultime uscite. Il secondo è un pallino del tecnico campano, il quale lo ha già allenato alla sua prima stagione in riva all’Arno e ha provato in tutti i modi a portarlo con sé al Milan. Il terzo, invece, sembrerebbe quello più complicato poiché, nonostante possa lasciare la Roma in prestito, si porterebbe dietro un ingaggio troppo elevato.
Serie A
Casini dopo il rinvio di Udinese – Roma: “Sorpreso che i giallorossi non si sentano tutelati”
Il presidente della Lega di Serie A, Lorenzo Casini, ha parlato del rinvio di Udinese – Roma, con i giallorossi molto indignati dalla gestione della situazione.
Lorenzo Casini, presidente della Lega di Serie A, è intervenuto a margine dell’evento OnePeopleOnePlanet soffermandosi in particolare sul rinvio del match Udinese – Roma al 25 aprile. Il match tra le due compagini era stato sospeso dopo il malore avuto da Evan Ndicka, difensore giallorosso, durante la gara.
La Roma aveva chiesto la possibilità di recuperare i 18′ minuti mancanti nel giorno di Atalanta – Fiorentina di campionato (si recupererà a maggio), ma la Lega ha deciso che fosse necessaria una data più vicina. Perciò ora i giallorossi concluderanno la partita con l’Udinese il 25, il 28 se la vedranno con il Napoli ed infine il 2 maggio in Europa League contro l’imbattuto Bayer Leverkusen.
Udinese – Roma, le parole di Casini
La Roma non si è sentita tutelata?
“Sono rimasto molto sorpreso perché quella della gara interrotta era un’ipotesi ben regolata dallo statuto. Non capitava da almeno 15 anni e questa ipotesi prevede che il recupero dei minuti mancanti vengano fatti il giorno successivo. Le squadre non hanno voluto e, quindi, da statuto, c’erano 15 giorni per fissare il recupero. Nonostante tutto ho ritenuto opportuno coinvolgere l’organo collegiale di governo per verificare se vi fosse la possibilità di andare incontro alla Roma.
Questa possibilità, leggendo lo statuto, non esisteva quindi si è indicato il recupero e siccome sono solo 18 minuti, si è chiesto alla Roma di scegliere l’orario e il giorno per giocare con il Napoli offrendo la massima disponibilità possibile per una decisione dove non c’era alcun margine di discrezionalità da parte mia”.
Serie A
Serie A, gli squalificati per la 34°giornata
Conclusa la 33esima giornata ecco la lista degli squalificati che non prenderanno parte alla 34esima di Serie A. Diverse assenze che pesano al Fantacalcio.
Serie A, chi salta il prossimo turno
Sono 10 i calciatori che non potranno prendere parte alla prossima giornata di Serie A. Assenze pesanti per Milan, Roma e Cagliari. Di seguito la lista completa degli squalificati:
- ZITO LUVUMBO (CAGLIARI): diffidato e ammonito contro la Juventus, salta il Genoa;
- DENZEL DUMFRIES (INTER): espulso per rosso diretto contro il Milan, salta il Torino;
- DAVIDE CALABRIA (MILAN): espulso per rosso diretto contro l’Inter, salta la Juventus e il Genoa;
- THEO HERNANDEZ (MILAN): espulso per rosso diretto contro l’Inter, salta la Juventus;
- FIKAYO TOMORI (MILAN): diffidato e ammonito contro l’Inter, salta la Juventus;
- DIEGO LLORENTE (ROMA): diffidato e ammonito contro il Bologna, salta il Napoli;
- LEANDRO PAREDES (ROMA): diffidato e ammonito contro il Bologna, salta il Napoli;
- ANTONIO CANDREVA (SALERNITANA): diffidato e ammonito contro la Fiorentina, salta il Frosinone;
- ARMAND LAURIENTÉ (SASSUOLO): diffidato e ammonito contro il Lecce, salta la Fiorentina;
- KAROL LINETTY (TORINO): diffidato e ammonito contro il Frosinone, salta l’Inter.
Serie A
Milan: Lopetegui ad un passo… dalla Premier
Il The Telegraph lancia un’indiscrezione clamorosa dopo le voci che abbiamo ascoltato in questi giorni. Il Milan vede allontanarsi Lopetegui?
Milan, il post Pioli diventa sempre più un rebus e i nomi accostati alla panchina rossonera continuano a rincorrersi
Non sono ore semplici in casa Milan, la sconfitta nel derby con conseguente festa scudetto da parte dell’Inter è certamente un boccone amaro da digerire.
L’immediato post derby e il day after ci portano anche spunti importanti, soprattutto per chi riesce a leggere tra le righe e ad interpretare le parole dei protagonisti.
Se prendiamo ad esempio le parole di Giorgio Furlani, intervistato ai microfoni di Dazn subito dopo il match, risulta facile capire che Pioli sarà l’allenatore del Milan ancora per le prossime 5 partite ma che poi a giugno sarà cambiamento.
Oppure le parole dello stesso Pioli nella conferenza pre derby, quando rispondendo ad una domanda ha dichiarato che intorno al Milan siano in pochi a dimostrarsi milanisti e a volere il bene della squadra.
Non ci è dato sapere a chi fossero direttamente riferite queste parole ma è chiaro come la situazione intorno ai rossoneri si sia incrinata dal post eliminazione in Europa League.
D’altronde sono mesi che al Milan vengono accostati nomi su nomi di eventuali successori sulla panchina rossonera, da Thiago Motta a Italiano, da Galtier a Conte, da Sarri a Lopetegui fino alla conferma di Pioli.
La verità è che fino a pochi giorni fa l’intenzione della società era attendere la fine della stagione per tirare le somme e valutare anche un’eventuale conferma di Pioli, adesso le cose sono inevitabilmente cambiate, l’umore è cambiato.
Julien Lopetegui sembrava aver scalzato gli altri candidati, tanto che anche i contatti con Cardinale erano verificati.
Dall’Inghilterra però, il The Telegraph scrive di un accordo vicinissimo tra il West Ham e l’allenatore spagnolo con il quale ci sarebbe intesa totale sia sulla durata del contratto che sui termini economici.
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