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Juventus-Lille: Le pagelle
Fattore X. Dopo i sei pareggi in campionato la Juventus ottiene il primo anche in Champions League al termine di un’ottima partita giocata contro il Lille. I bianconeri si presentano in campo con il piglio di chi vuole provare a fare la partita ma al minuto 27 sono i francesi a passare in vantaggio. Grande giocata di Zhegrova che semina il panico e imbuca per David che fa 1-0.
Gli uomini di Motta però non si scoraggiano e reagiscono grazie alla verve di Yildiz e Conceicao. Proprio su iniziativa del turco segna il pareggio Koopmeiners che però si vede annullata la prima rete in maglia Juventus a causa del fuorigioco del numero 10. Nella ripresa la partita la fa ancora la squadra ospite. La porta sembra stregata dopo una doppia occasione targata Conceicao e Thuram. Il primo mette dentro un tiro-cross parato da Chevalier mentre il francese prova a ribattere dopo la parata dell’estremo difensore.
Alla fine però il pari arriva grazie ad un rigore conquistato dal solito Conceicao. Sul dischetto va Vlahovic e fa 1-1. Nell’ultimo quarto d’ora la Juventus perde un po’ di campo, complice un po’ di stanchezza e si tiene un pareggio importante per la classifica generale.
LE PAGELLE
Di Gregorio: Per larghi tratti è inoperoso ma nel secondo tempo si fa trovare pronto su un tiro di Zhegrova e su un’uscita in anticipo su una palla che poteva diventare pericolosa. Voto 6.
Cambiaso: I suoi break spingono le transizioni offensive della Juventus più di una volta. Nell’arco della partita la sua posizione cambia da terzino destro a sinistro ma è sempre fra i più propositivi. Voto 6,5.
Gatti: Compie un paio di chiusure non banali e prova a mettere qualche pallone interessante in fase di impostazione come quello nel primo tempo che ha lanciato Conceicao in campo aperto. Voto 6.
Kalulu: Nemo profeta in patria. Il francese è il peggiore in campo dei suoi ed è il principale colpevole del gol di David. Prova ad intercettare con il tacco la palla che finisce sui piedi del numero 9 quando invece avrebbe dovuto seguirlo e provare a temporeggiare. Voto 5.
Cabal: Soffre tremendamente la grande tecnica e qualità di Zhegrova che lo aggira e supera sia in occasione del gol e sia quando provoca l’ammonizione del colombiano. Voto 5,5.
Locatelli: Grande sacrificio il suo che si dimostra anche stasera un diga in mezzo al campo. Dà il suo apporto anche in fase di impostazione con un paio di sventagliate che aprono il campo. Metronomo bianconero. Voto 6,5.
Thuram: Quando ha la possibilità di sfruttare la sua fisicità e le sue lunghe leve fa davvero la differenza. Sbaglia in fase di rifinitura qualche pallone che poteva gestire meglio ma glielo si può perdonare visti i margini di crescita. Voto 6.
Conceicao: E’ la solita spina nel fianco degli avversari. Punta gli avversari come birilli e si conquista il rigore che poi verrà trasformato da Vlahovic. L’aggettivo giusto è funambolico. Voto 6,5.
Koopmeiners: Il guardalinee gli strozza in gola l’urlo di gioia per il primo gol in bianconero ma lui non si abbatte e conferma la crescita vista già ad Udine. Sulla trequarti la sua qualità nel fraseggio si nota e non poco. L’olandese si sacrifica anche difensivamente con la riconquista di più di un pallone a centrocampo. Voto 6,5.
Yilidiz: Con la 10 sulle spalle sente la responsabilità di dover creare qualcosa. E tutto sommato lo fa nel corso di tutto il match. Spezza i raddoppi e dialoga con i compagni di reparto con la tecnica che lo contraddistingue. Voto 6,5.
Vlahovic: Quando è la sua serata si percepisce subito. Nel primo tempo prova a trovare il gol prima con un diagonale di sinistro senza guardare la porta e poi con un bellissimo tiro di controbalzo parato da Chevalier. Nella ripresa oltre al sacrificio per la squadra mette a segno con freddezza il rigore del pareggio. Voto 7.
Mckennie: L’americano subentra nella ripresa e lo fa con la giusta mentalità. Prova a rendersi utile in fase offensiva nel finale di partita con un’azione solitaria che l’arbitro non premia con il fallo. Voto 6.
Savona: Viene chiamato in causa nel secondo tempo e si fa trovare pronto e concentrato in diverse occasioni. Voto 6.
Weah: Motta lo schiera al posto di Vlahovic e l’attitudine della squadra forse ne risente un po’. Ad ogni modo non è colpa sua e la sua partita fila liscia senza acuti particolari. Voto 6.
Mbangula: Per lui stasera pochi minuti. Voto: SV.
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Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
Notizie
Lazio, Lotito denuncia minacce e pressioni: “Costretto a rivolgermi alle istituzioni”
Il presidente della Lazio presenta denuncia dopo intimidazioni, campagne diffamatorie e notizie false tese – secondo i pm – a spingerlo a cedere il club. Cinque gli indagati.
Il patron della Lazio, Claudio Lotito, rompe il silenzio e passa al contrattacco. Il presidente biancoceleste ha presentato denuncia per una serie di minacce, pressioni e false informazioni circolate via social, mail e telefonate anonime, che – secondo quanto riferito – miravano a costringerlo a vendere la società.
“Mi sono rivolto alle istituzioni perché, più volte, sono stato minacciato di morte. Ho raccontato tutto ciò che è accaduto e l’autorità giudiziaria ha poi agito di conseguenza”, ha dichiarato Lotito.
Lazio, la reazione di Lotito
Nel decreto di perquisizione, i magistrati parlano di “un disegno ampio e unitario” volto da un lato a diffondere notizie false per abbassare il valore del titolo in Borsa, e dall’altro a indurre l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo. Gli indagati avrebbero utilizzato i social e una testata online, “Millenovecento”, per rilanciare notizie infondate sulla presunta vendita imminente della Lazio e sull’idea attribuita a Lotito di far retrocedere volontariamente la squadra per ottenere il cosiddetto “paracadute” economico.

Diverse le segnalazioni che hanno dato il via all’inchiesta: uno striscione esposto in piazza del Parlamento con la scritta “Lotito libera la Lazio”, una telefonata con minacce di morte e varie e-mail dal contenuto offensivo. Le indagini proseguono per chiarire la portata del presunto piano di pressione ai danni del presidente biancoceleste.
Esteri
Turchia, caso scommesse in SuperLig: in manette anche calciatori di Galatasary e Fenerbahce
Nuovo scandalo scommesse nel mondo del calcio. In Turchia sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone tra arbitri e tesserari. Tra i fermati anche calciatori di Fenerbahce e Galatasaray.
Non si ferma lo scandalo legato alle partite pilotate per le scommesse scoppiato in Turchia negli scorsi mesi. Come riportato dai media turchi, nella giornata di oggi sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone, tra cui 29 calciatori e ex arbitri. Spiccano tra gli indagati anche alcuni tesserati dei due club più importanti della SuperLig, Fenerbahce e Galatasaray.
Si tratta di Mert Hakan Yandas, centrocampista 31enne dei gialloneri di Istanbul, e Metehan Baltac, difensore della formazione giallorossa.

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Turchia, l’inchiesta sul mondo del calcio si allarga
L’inchiesta sulle scommesse con tentativo di combine è emersa a fine ottobre dopo le indagini della procura di Istanbul in seguito alle dichiarazioni dell’ex presidente delle Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, secondo il quale era stato scoperto molti arbitri attivamente coinvolti in scommesse sportive. Le indagini della procura si sono concentrate inizialmente sui direttori di gara, per poi allargarsi anche verso i tesserati del club.
Il coinvolgimento di calciatori anche dei club più importanti della nazione getta ulteriore ombre sul sistema calcio della Turchia.
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