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Il punto sulla Serie C
Tutto quello che c’è da sapere, settimana dopo settimana, sui tre gironi della Serie C italiana. Risultati, classifiche e curiosità sulla terza serie nazionale.
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Indice
Serie C/A
Nel girone A di Serie C il Sudtirol viaggia spedito con l’ennesima vittoria in campionato senza subire gol. I tre punti siglati Casiraghi ad inizio match permettono gli altoatesini di allungare sugli inseguitori, attendendo il recupero infrasettimanale sul campo del fanalino di coda Legnago.
A tre punti dalla vetta, il Feralpisalò aggancia il Padova al secondo posto, con una vittoria a tempo scaduto ed approfittano del mezzo passo falso della squadra di Mandorlini che non va oltre l’uno a uno sul campo del Mantova. Scivola il Renate del bomber Galuppini, che segna il tredicesimo gol in stagione, al Garilli di Piacenza.
Dal quinto all’ultimo posto la classifica è cortissima, tutte in nove punti. A dirigere la Pro Vercelli che guadagna un punto sul campo dell’Albinoleffe, al sesto posto si rivede la Triestina corsara a Crema con un eurogol di Giorico. Festeggia anche la Juventus U23, grazie al primo gol in campionato di Soulè, che festeggia al meglio la prima convocazione da parte del CT Scaloni con l’Argentina, mettendo KO il Lecco.
Eroica vittoria del Seregno in trasferta contro gli ultimi in classifica, che hanno resistito gli ultimi venti minuti in tripla inferiorità numerica. Altre due vittorie in trasferta di Trento e Fiorenzuola rispettivamente contro Virtus Verona e Pro Patria.
Serie C/B
Nel girone B di Serie C vola la Reggiana di Aimo Diana che rifila un secco tre a zero in trasferta a Pesaro e mantiene sempre tre punti di distanza sul Cesena secondo. Emiliani vincono il Monday Night nei minuti finali contro un Pescara in netta difficoltà grazie ad un autorete. Quinta vittoria consecutiva e terzo posto confermato per il Modena che passa anche a Siena aumentando il distacco in classifica sugli inseguitori. Perde ancora l’Ancona Matelica in casa, ed attraversa il momento più difficile della stagione. Al Del Conero è la Virtus Entella ad aggiudicarsi i tre punti avvicinandosi al quarto posto.
Unico pareggio di giornata è lo spettacolare due a due tra Imolese e Gubbio.
Tre nette vittorie in casa per Lucchese, Olbia e Pontedera, del bomber Magrassi, che si sbarazzano rispettivamente di Aquila Montevarchi, Carrarese e Grosseto.
Nelle zone calde di classifica tre punti d’oro per Teramo e Pistoiese che vincono gli scontri diretti contro Fermana e Viterbese, sempre più ultima in graduatoria
Serie C/C
Il girone C di Serie C si apre con una sorpresa inaspettata, la sconfitta della capolista Bari a Castellammare di Stabia, ottenendo il secondo KO esterno di fila.
Ne approfittano le inseguitrici, Catanzaro e Palermo entrambi usciti vincitori per due a zero contro Acr Messina e Fidelis Andria. Alle due si inserisce il Monopoli che non va oltre il pareggio contro la Vibonese in trasferta.
Subito dopo il terzetto al secondo posto ci sono Turris e Foggia, a valanga su Monterosi Tuscia e Paganese.
Punti play-off per l’Avellino che aggancia il Taranto in classifica a venti punti nello scontro diretto, assieme a campani e pugliesi si inserisce la Virtus Francavilla con l’ennesima vittoria al Giovanni Paolo II contro un Latina sempre più in difficoltà fuori dalle mura amiche. Spettacolare quattro pari tra Campobasso e Catania, protagonista il capocannoniere dei siciliani Luca Moro con una tripletta arrivando a tredici gol in campionato.Infine, al Potenza il derby della Basilicata contro il Picerno, che lo estromette provvisoriamente fuori dalla zona play-out.
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Milan, Pioli via al 100%: settimana decisiva per il successore | Abbandonata la pista Conte?
Milan, continuano i ragionamenti in casa rossonera per il successore di Stefano Pioli. Questa sarà una settimana decisiva per arrivare ad una soluzione condivisa.
Le certezze a oggi sono due: Pioli lascerà il Milan e nel mese di gennaio c’è stato un accordo di massima con Antonio Conte. Tutto il resto è noia, come cantava Califano, o quasi. Abbiamo letto sentito in questi ultimi giorni decine di nomi per il prossimo allenatore. Siamo passati da Lopetegui a Fonseca, da Pellegrini a Potter, da Xavi ad Allegri, fino ad arrivare a Thiago Motta e al tecnico leccese, coi quali a gennaio i contatti erano stati più assidui.
Juventus e Milan stanno tuttavia avendo un comportamento speculare. Una parte delle rispettive dirigenze starebbe caldeggiando Conte, il quale gradirebbe in egual misura sia la soluzione bianconera che quella rossonera, perché rispetterebbero la volontà di rimanere in Italia e possibilmente vicino a Torino. Conte alla Juventus e Motta al Milan? Soluzione possibile, ma ci risulta che l’attuale tecnico del Bologna stia accelerando per sostituire Allegri.
Quindi Conte al Milan? Non è matematico, né scontato, nonostante una grossa fetta dei tifosi rossoneri starebbe in queste ore acclamando il suo nome. Parte della dirigenza è contro l’arrivo di Conte e lo stesso Ibrahimovic, che invece lo vuole, si trova al momento in un forte stato di difficoltà. Imporsi da ultimo arrivato, oppure ragionare su un profilo condiviso? A occhio potrebbe prevalere la seconda scelta, tuttavia continuiamo a registrare contatti con Conte. Non abbandoniamo di certo questa pista.
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Milan, Furlani:” Pioli è il nostro allenatore. Il mercato sarà più soft”
Milan, si è presentato alla fine della gara contro l’Inter davanti alle telecamere l’Amministratore Delegato rossonero. Leggiamo qui di seguito le sue parole.
Un mix di dichiarazioni catalogabili alla voce Cose che un tifoso in questo momento non vuole sentire. Tuttavia, come spesso accade, Giorgio Furlani si presenta con massima disponibilità prima e spesso anche dopo le partite. Come quest’ultima persa ai danni dell’Inter. Una sconfitta che fa male, sesto derby consecutivo perso e scudetto consegnato ai nerazzurri.
Poche parole, forse di circostanza, ma piuttosto chiare e decise:” L’allenatore è Stefano Pioli e confermo questa cosa. Siamo concentrati sul finire bene la stagione. Sulla parte sportiva chi riferisce a Gerry Cardinale siamo io, Moncada e Ibrahimovic. Poi è lui che prende la decisione finale. Abbiamo un secondo posto da difendere, noi facciamo la squadra per vincere, ma non sempre si riesce. Quest’anno il lavoro sul mercato sarà un po’ più soft”.
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Milan, 34 anni fa la seconda Fatal Verona e quel gesto di Van Basten
Sono passati 34 anni ma la ferita nel cuore di ogni tifoso rossonero resta tutt’oggi aperta. Penultima giornata, Hellas Verona-Milan, la nuova fatal Verona.
22 aprile 1990, Hellas Verona-Milan 2-1: la seconda Fatal Verona
Stadio Bentegodi, penultima giornata di Serie A. La classifica recita Milan 47 e Napoli 47 (siamo ancora nell’era dei 2 punti per vittoria). I rossoneri di Arrigo Sacchi affrontano una delle squadra candidate ormai alla retrocessione in Serie B. In caso di vittoria lo scudetto sarebbe a un passo.
Marco Van Basten è l’attaccante più forte in circolazione e guida la classifica dei cannonieri a quota 19 reti. Tutto fa presagire una facile scampagnata per i rivali del Napoli di Maradona.
Al 33esimo Simone porta in vantaggio il Milan con un gran calcio di punizione e manda le squadre negli spogliatoi sullo 0-1. Sembra fatta per i rossoneri ma l’Hellas rinasce dalle ceneri e prima o con Sotomayor al 63esimo, poi (col Milan in 9 uomini) con lo storico pallonetto di Davide Pellegrini all’89esimo, ribalta il risultato consegnando di fatto lo Scudetto ai partenopei.
Dopo la clamorosa debacle del 20 maggio 1973 per la quale è stato coniato appositamente il termine Fatal Verona, la storia si ripete con Van Basten che, dopo l’espulsione appena rimediata, si toglie la maglia e la scaglia a terra in segno di frustrazione e delusione. Un gesto storico che rimarrà negli annali.
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