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Addio a Bruno Pizzul: l’eterna voce della Nazionale

A pochi giorni dal suo 87° compleanno, ci ha lasciati Bruno Pizzul, storico telecronista della Nazionale e voce indimenticabile del calcio nostrano.
Il mondo del calcio piange oggi la scomparsa di Bruno Pizzul, storica voce del giornalismo sportivo italiano. Avrebbe compiuto 87 anni sabato.
Pizzul è stato la voce delle notti magiche del Mondiale 1990, dei rigori di Pasadena quattro anni dopo, quando l‘Italia di Arrigo Sacchi sfiorò la vittoria contro il Brasile.
Ha raccontato le partite dell’Italia per ben 16 anni, dal 1986 al 2002, concludendo la sua carriera di telecronista in occasione dell’amichevole Italia–Slovenia del 21 agosto 2002, disputata a Trieste e persa dagli azzurri per 1-0.
Pizzul ha commentato la Nazionale in cinque campionati mondiali, quattro europei e in tutte le partite di qualificazione, ad eccezione della finale per il terzo posto di Italia ’90, dove fu impegnato nella telecronaca della finale per il titolo mondiale allo Stadio Olimpico di Roma.
Bruno Pizzul, una carriera dedicata al calcio
La sua carriera da telecronista iniziò l’8 aprile 1970 con Juventus–Bologna, spareggio di Coppa Italia giocato a Como. Un debutto particolare, considerando che la sua voce entrò nelle case degli italiani solo al 16° minuto perché arrivò in ritardo. Nel 1972 raccontò la sua prima finale internazionale, quella dell’Europeo vinto dalla Germania Ovest contro l’URSS per 3-0.
Nel 1973 commentò il trionfo del Milan in Coppa delle Coppe, mentre gli ultimi successi internazionali raccontati dalla sua voce risalgono al 1999 con le vittorie della Lazio in Coppa delle Coppe e del Parma in Coppa Uefa.
Non va dimenticato, però, anche il racconto drammatico della finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool, durante la strage dell’Heysel il 29 maggio 1985.
Oltre alla carriera da telecronista, Pizzul fu anche un volto televisivo familiare per gli italiani. Ha condotto programmi iconici come La Domenica Sportiva, Sport Sera e Domenica Sprint dal 1976 al 1990. Con il suo stile sobrio, competente e mai sopra le righe, ha saputo raccontare il calcio in modo unico, rendendo ogni partita un’esperienza speciale per milioni di appassionati.
Con la sua scomparsa se ne va un pezzo di storia del giornalismo sportivo italiano, una voce che ha saputo raccontare il calcio con passione, competenza e una pacatezza rara. Bruno Pizzul non sarà mai dimenticato, perché è stato molto più di un semplice telecronista: è stato la voce del calcio italiano.
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Uruguay, i convocati di Bielsa: in lista un solo italiano

Uruguay. La federcalcio uruguaiana ha pubblicato la lista dei 38 calciatori convocati dal commissario Marcelo Bielsa per giocare contro l’Argentina e la Bolivia nelle date 13 e 14 marzo per le eliminatorie della Coppa del Mondo 2026.
Tra i nomi degli italiani in Serie A spunta Mathias Oliviera, esterno mancino del Napoli di Antonio Conte. Vecchie conoscenze come l’ex Cagliari Nandez e Rodrigo Bentancur, col passato alla Juventus, giocheranno per l’Uruguay.
Uruguay, la lista dei convocati:
Portieri: Sergio Rochet (Internacional)
Santiago Mele (Junior de Barranquilla)
Franco Israel (Sporting Lisbona)
Kevin Martínez (Danubio).
Difensori: Guillermo Varela (Flamengo)
Nahitan Nández (Al-Qadisiyah)
José Luis Rodríguez (Vasco da Gama)
Lucas Agazzi (Defensor Sporting)
Ronald Araujo (Barcellona)
Sebastián Cáceres (Club América)
Paolo Calione (Nacional)
José María Giménez (Atletico Madrid)
Santiago Bueno (Wolverhampton)
Mathías Olivera (Napoli)
Patricio Pacífico (Defensor Sporting)
Marcelo Saracchi (Boca Juniors)
Joaquín Piquerez (Palmeiras).
Centrocampisti: Rodrigo Bentancur (Tottenham)
Manuel Ugarte (Manchester United)
Emiliano Martínez (Palmeiras)
Federico Valverde (Real Madrid)
Erico Cuello (Defensor Sporting)
Nicolás Fonseca (Club León)
Germán Barbas (Peñarol)
Nicolás de la Cruz (Flamengo)
Giorgian De Arrascaeta (Flamengo).
Attaccanti: Maximiliano Araújo (Sporting Lisbona)
Facundo Torres (Palmeiras)
Facundo Pellistri (Panathinaikos)
Pablo Suárez (Wanderers)
Brian Rodríguez (Club América)
Cristian Olivera (Gremio)
Joaquín Lavega (Fluminense)
Luciano Rodríguez (Bahía)
Agustín Álvarez Martínez (Elche)
Rodrigo Aguirre (América)
Darwin Núñez (Liverpool)
Federico Viñas (Real Oviedo).
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Buffon Junior: “Repubblica Ceca scelta condivisa con papà”

Le parole di Louis Thomas, primogenito di Gianluigi Buffon e Alena Seredova, ha rilasciato un’intervista esclusiva sulla decisione di indossare la maglia Ceca.
Il figlio di Gianluigi Buffon, Louis Thomas, è un attaccante in forza al Pisa. In un’intervista concessa in esclusiva al portale di notizie Diretta Flashcore News e in collaborazione con la Federazione calcistica della Repubblica Ceca, ha rivelato la decisione di indossare la maglia ceca in accordo con i genitori.
Louis Thomas, figlio di Gianluigi Buffon e Alena Seredova, in virtù delle origini materne, detiene due passaporti di nazionalità diversa. Dopo uno scambio di chiacchiere con i genitori, ha ritenuto la scelta più sentita di rappresentazione la Nazionale Ceca.

L’URLO DI LUCIANO SPALLETTI E GIGI BUFFON ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Buffon Junior, la dichiarazione in esclusiva
A febbraio hai partecipato al tuo primo allenamento con l’Under 18 ceca durante la preparazione a Pilsen. Che impressioni hai avuto?
“Ero molto felice di andare al raduno e anche molto curioso di vedere una cultura calcistica diversa, mi sono trovato molto bene, anche con i compagni, ed ero molto felice.”
È stato difficile scegliere tra nazionale ceca e italiana? Quali motivi ti hanno spinto a voler giocare per la prima?
“Ho parlato un po’ con la mia famiglia e abbiamo deciso che giocare per la Nazionale Ceca sarebbe stato meglio per il mio percorso calcistico e anche per svilupparmi come giocatore, quindi abbiamo deciso di intraprendere questa esperienza qui.”
Tua mamma sarà felice del fatto che rappresenterai la Repubblica Ceca, e tuo padre?
“Sì, sì, mia mamma ovviamente era felicissima ma anche mio papà, anche lui era molto felice perché era la mia prima chiamata in una nazionale e anche lui mi ha consigliato di scegliere proprio la Repubblica Ceca, perché secondo noi è la miglior cosa per svilupparmi come calciatore.”
Come va con il ceco? Sarai motivato a migliorare la lingua se verrai convocato regolarmente?
“Sì, non parlo benissimo il ceco ma da quando ho saputo che c’era la possibilità di venire qua ho imparato, lo sto studiando, ogni giorno passo più o meno dieci minuti su Duolingo e quindi ci sto mettendo dell’impegno anche per impararlo.”
Come hai gestito l’attenzione dei media nei tuo confronti? In certi momenti sembrava pazzesca.
“Sì, sinceramente non me l’aspettavo, ma fin da bambino sono cresciuto con due genitori che sono sempre stati sotto la lente d’ingrandimento e quindi.. Speriamo che mi abbiano fatto imparare bene quello che devo dire e fare. Pero sì, sinceramente non me l’aspettavo.”
Ti ha fatto piacere essere stato convocato dal ct Vaclacv Jilek anche per il raduno di marzo? Ci saranno partite impegnative con Inghilterra, Portogallo e Francia.
“Sì, sicuramente sono grato per questa convocazione e devo ringraziare ovviamente il mister e tutto il suo staff, ma ci tengo anche a ringraziare tutti i miei compagni e lo staff del Pisa, perché senza di loro non potrei esprimermi al meglio sul campo.”
Quali sono i tuoi obiettivi personali con la nazionale? In autunno inizieranno le qualificazioni per gli Europei di categoria.
“Onestamente in questo momento sono concentrato solo sul raduno di questi giorni e spero poi con questi giorni di guadagnarmi la possibilità di venire in autunno e giocare anche le qualificazioni all’Europeo, perché ovviamente per un giocatore penso che sia importante sapere che con delle buone prestazioni potresti guadagnarti un prossimo raduno, delle prossime convocazioni.”
Se in futuro dovessi giocare contro l’Italia, quanto sarebbe speciale per te quella partita?
“Sono nato e cresciuto in Italia, ma penso che per essere un professionista al cento per cento e fare il meglio il mio lavoro, per me ogni partita deve essere importante come contro l’Italia o come contro qualsiasi altra nazionale.”
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Milan, in chiusura per Paratici: il sogno per la panchina

Milan, arrivano in redazione notizie che vanno in dirzione Fabio Paratici. Vediamo qui di seguito lo stato dell’arte e il nome del principale desiderio per la panchina.
Il Milan è pronto a chiudere per Fabio Paratici dopo un’attenta attività di scouting portata avanti da Giorgio Furlani il quale ha avuto modo di valutare anche Tony D’Amico e Igli Tare.
Nei prossimi giorni dovrebbero comunque essere sciolte le riserve e l’ex Juventus potrebbe quindi iniziare il suo percorso sotto la veste di consulente esterno dovendo egli scontare una squalifica fino al 20 luglio. Dopo tale data gli verrà messo il cappello da DS.
Sappiamo inoltre dei contatti e della cena con Massimiliano Allegri, tecnico che piace negli ambienti rossoneri. Tuttavia il sogno di Paratici è Antonio Conte, nonostante il leccese sia sotto contratto col Napoli.
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