Nazionale
Troppa Norvegia per l’Italia, il girone parte subito in salita

Spalletti pensa troppo ad Acerbi e la Norvegia travolge l’Italia. La corsa ai Mondiali in Nord America del 2026 parte subito in salita.
Poteva andare peggio, ed è un paradosso. Alla prima partita del Gruppo I di qualificazione ai prossimi Mondiali di Calcio, nel 2026 in Nord America, la Norvegia livella al suolo l’Italia: con un netto 3-0 già nel primo tempo che non permette repliche. Il primato del girone, che darebbe la qualificazione diretta, è già a forte rischio.
Disastro Italia, 3-0 Norvegia e primato già a rischio
Non era l’Italia migliore possibile quella scesa in campo questa sera. Il blocco dell’Inter, chi per un motivo e chi per un altro, si è sfaldato. Acerbi non ha risposto alla chiamata, e probabilmente Spalletti ci ha pensato troppo sia prima che dopo le schermaglie verbali a distanza. Lo stopper di Vizzolo Predabissi sarebbe stato l’ideale per ottundere la fisicità degli attaccanti scandinavi e la sua assenza ha privato la difesa di leadership.
Eppure Coppola, suo sostituto designato, non ha sfigurato. Per quanto si possa “non sfigurare” quanto la tua squadra prende tre gol e deve pure ritenersene fortunata, ma comunque aveva davanti Haaland. Meno bene certamente Bastoni e soprattutto Barella, sfibrati nelle gambe da una stagione logorante e con la testa ancora alla figuraccia di Monaco di Baviera contro il PSG. Dimarco, invece, parte dalla panchina.
In panchina anche Cambiaso, con Udogie che è apparso un altro di quelli esacerbati da un’annata che gli ha visto sollevare l’Europa League con il Tottenham. Out anche Kean, lui però per infortunio, con Retegui che non l’hai mai presa: come spesso gli capita fuori dall’isola felice bergamasca. E menomale che la difesa sarebbe dovuta essere il punto debole dei norvegesi: a giudicare da stasera sembrerebbe l’esatto contrario.

MATEO RETEGUI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Italia, non funziona nulla e la difesa preoccupa
Quello del centurione da schierare al centro dei ranghi è un dubbio amletico ancora irrisolto per Spalletti, che con la presenza di Acerbi sperava di poter posticipare il problema. Quantomeno fino al ritorno dall’infortunio di Buongiorno, un altro di quelli che il tecnico di Certaldo ha provato (non con risultati straordinari, vedi la trasferta contro la Germania nei quarti di ritorno di Nations League) nel cuore del terzetto difensivo.
Così come Bastoni, che riportato a giocare da braccetto era sempre sembrato maggiormente a suo agio ma non stasera. Tuttavia, se Atene piange Sparta non ride. La difesa fa acqua da tutte le parti e l’attacco non punge, con il fantasmatico Retegui lasciato sistematicamente alla mercé dei giganti norvegesi. Spento Raspadori, ma a preoccupare è il centrocampo. Tonali e Barella scarichi, Frattesi ha dato impulsi ma predica nel deserto.
A parità di punteggio, stante che probabilmente nessuna delle altre competitor (Moldavia, Estonia e Israele) ha particolari chance di togliere punti alla coppia di testa e dando per scontato (ma scontato non lo è per nulla, soprattutto dopo stasera) una vittoria dell’Italia al ritorno, la prima discriminante è la differenza reti e, in questo senso, la Norvegia pare aver già messo una seria ipoteca sul primato del girone.

LUCIANO SPALLETTI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Uno spettro si aggira per Coverciano
Sul fatto che la Norvegia fosse più forte dell’Italia di dubbi ce n’erano pochi, ma un simile no contest era francamente difficile da prevedere. La prestazione azzurra è paurosamente in linea con quelle dell’ultimo Europeo e della doppia sfida contro la Germania, quantomeno nei primi 145 minuti (3 tempi su 4) prima che l’illusoria (ma inutile) rimonta della ripresa nella gara di ritorno sporcasse l’analisi della doppia sfida.
Tralasciando i fuoriclasse, come Haaland e Odegaard, la Norvegia è piena di ottimi giocatori. La coppia di terzini è di livello internazionale. Ryerson l’anno scorso ha giocato una finale di Champions League con il Borussia Dortmund e non ha nulla in meno dell’eccessivamente pubblicizzato Dimarco, mentre Wolfe (2002 dell’AZ) ha un futuro (e un presente) brillante davanti a sé. Per non parlare di Berge e Ajer, che paiono mestieranti eppure giocano titolari in mid-table team di Premier League: non certo una cosa da poco.
I tifosi della Lazio conoscono bene Berg, metronomo del Bodo Glimt che ha eliminato proprio la squadra biancoceleste nei quarti di Europa League di quest’anno, e poi ci sono i talenti. Nusa, senza qualche infortunio di troppo, sarebbe già uno degli esterni più promettenti del panorama calcistico europeo. Bobb è leggermente più indietro, ma diciamo che la concorrenza al Manchester City non manca di certo ed è quindi normale.
L’Italia ha probabilmente (come con la Svizzera) approcciato alla partita credendosi più forte per lascito testamentario, ma non siamo più nel 2006. L’Italia manca i Mondiali da dodici anni e da vent’anni non supera la fase a gironi, eppure la presa di coscienza è stata ulteriormente rinviata dal secondo tempo con la Germania. Ora uno spettro si aggira per Coverciano ed è quello dei playoff, che nelle ultime due occasioni (Svezia e Macedonia del Nord) ha eliminato gli azzurri. Se non c’è due senza tre…
Nazionale
Italia U21, definito il quarto di finale contro la Germania

L’Italia Under 21 si prepara ad affrontare la Germania nei quarti di finale degli Europei, una sfida cruciale per il cammino azzurro. Gli azzurrini hanno chiuso il girone A al secondo posto in classifica.
Italia U21, l’attesa sfida contro la Germania
La nazionale italiana Under 21 si sta preparando per un’importante sfida nei quarti di finale del Campionato Europeo di categoria. Gli Azzurrini affronteranno la Germania domenica 22 giugno alle 21:00. Questo incontro, che si preannuncia estremamente combattuto, potrebbe segnare un punto di svolta per la squadra italiana, desiderosa di dimostrare il proprio valore sul palcoscenico europeo e di accedere alla semifinale.
Uno sguardo ai protagonisti
L’Italia conta su una rosa di giovani talenti pronti a dare il massimo. L’ottima fase a girone dei ragazzi di Nunziata, chiusa al secondo posto a pari punti con la Spagna, lascia ben presagire in vista della fase ad eliminazione diretta, contro una Germania tradizionalmente ostica. La squadra sarà guidata dal tecnico Carmine Nunziata, che ha lavorato duramente per preparare i suoi ragazzi a questa sfida cruciale. La posta in gioco è alta, e gli Azzurrini sono determinati a portare a casa una vittoria che li proietterebbe verso le semifinali.
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— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) June 19, 2025
Nazionale
Italia, Gattuso: “Per il Mondiale servono vittorie convincenti”

Gennaro Gattuso punta alla qualificazione mondiale: “Vincere e convincere è la chiave per arrivare al Mondiale”.
Gennaro Gattuso, noto per la sua grinta e determinazione, ha recentemente dichiarato l’importanza di vincere e convincere per raggiungere l’obiettivo della qualificazione al Mondiale. L’allenatore sottolinea come le prestazioni in campo siano fondamentali per ottenere risultati significativi. Gattuso sta lavorando intensamente con la squadra italiana, puntando a migliorare non solo le capacità tecniche, ma anche la mentalità vincente dei suoi giocatori.
Un obiettivo fondamentale per il calcio italiano
L’approccio di Gattuso è visto come un passo cruciale per il futuro del calcio italiano. Con una forte enfasi sulla disciplina e sul lavoro di squadra, Gattuso mira a riportare l’Italia ai vertici del calcio internazionale. Le sue parole sottolineano un obiettivo condiviso da tutto il movimento calcistico italiano: tornare a essere protagonisti sulla scena mondiale. Gli appassionati di calcio in Italia e nel mondo seguono con attenzione le mosse di Gattuso, sperando di vedere l’Italia brillare nuovamente sui palcoscenici internazionali.
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#Italia | #Gattuso: “Come si va al #Mondiale? Vincendo e convincendo, con le prestazioni. È un obiettivo troppo importante per tutti” https://t.co/nlmJmV2czi pic.twitter.com/bCpJRgVFoz
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Nazionale
Gravina critica Spalletti: “Gattuso antepone l’azzurro”

Gabriele Gravina lancia una frecciata a Luciano Spalletti, lodando Gennaro Gattuso per la sua dedizione alla maglia azzurra.
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha recentemente espresso parole di elogio nei confronti di Gennaro Gattuso, sottolineando la sua capacità di mettere la maglia azzurra davanti a tutto. Questa affermazione è stata interpretata da molti come una chiara frecciata a Luciano Spalletti, attuale allenatore della nazionale italiana. Gravina ha evidenziato le qualità di leadership di Gattuso, sottolineando come sappia gestire un gruppo con determinazione e passione.
L’importanza della maglia azzurra e il ruolo di Gattuso
Nelle sue dichiarazioni, Gravina ha voluto rimarcare l’importanza di avere una figura come Gattuso, capace di trasmettere la giusta mentalità e di creare un ambiente coeso e determinato. La sua esperienza come calciatore e allenatore lo rende una risorsa preziosa per la nazionale, e le parole di Gravina sembrano voler spronare Spalletti a seguire l’esempio di dedizione di Gattuso.
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Fonte: l’account X di Schira
La stilettata di Gabriele #Gravina a a Luciano #Spalletti: “#Gattuso mette la maglia azzurra davanti a tutto. Sa come gestire un gruppo…” 🇮🇹 pic.twitter.com/4A9LYcRHXu
— Nicolò Schira (@NicoSchira) June 19, 2025
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