Europa League
Roma, Ranieri: “Non giochiamo per il pareggio, Bilbao grande ambiente”

Claudio Ranieri, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara di ritorno degli ottavi di Europa League con l’Athletic Bilbao.
Il 2-1 dell’Olimpico di giovedì scorso, con il gol di Shomurodov all’ultimo istante, ha dato alla Roma un piccolo vantaggio in vista della gara di ritorno in terra basca. I giallorossi vivono uno splendido momento di forma, con 5 vittorie consecutive in Serie A. Nel 2025 la Lupa ha il miglior rendimento nei top 5 campionati europei. Dal canto suo l’Athletic Bilbao punterà sul calore del pubblico basco e sulle giocate dei fratelli Williams per sperare nella rimonta e andare avanti in Europa League.

CLAUDIO RANIERI E PAULO DYBALA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Athletic Bilbao-Roma: Ranieri presenta la sfida in conferenza stampa
L’allenatore della Roma Claudio Ranieri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida del San Mamés. Di seguito le sue parole.
Il vantaggio delle 5 sostituzioni
“L’allenatore bravo è quello che fa meno danni. Ho la fortuna di avere dei bravi giocatori, che mi seguono e sanno che se sbaglio lo faccio in buona fede. Avere 5 giocatori che non giocano dall’inizio, ma sanno che nel corso della partita ci sono tante partite e possono dare il loro contributo è un vantaggio. Sono fortunato ad averli a disposizione“.
Si può riproporre la partita dell’andata?
“In una partita ci sono tante partite. Ogni incontro è diverso, domani sera col supporto del loro pubblico l’Athletic spingerà di più, noi dovremo fare il nostro gioco. Dybala? Non è solo un leader carismatico o tecnico ma leader in generale, che si sente partecipe alle sorti della squadra, tutto ciò che fa lo fa per il bene della squadra, come altri suoi compagni“.
Si entra in campo per vincere
“Dobbiamo fare il nostro gioco, sapendo che di fronte avremo una squadra tosta che vorrà vincere. Se entriamo in campo giocando per il pareggio andremo a perdere. Attacchiamo e difendiamo in 11, sappiamo i nostri pregi e difetti, cerchiamo di nascondere le nostre debolezze“.
Possibile bivio della stagione
“Chiedo ai ragazzi di cancellare ogni volta la partita precedente. Noi dobbiamo pensare alla sfida di domani. Una volta finita già penserò al Cagliari. Sono concentrato su questa partita e chiedo alla squadra di fare questo. Io ragiono partita per partita e voglio tirare il massimo“.
Orgoglioso di essere ancora a caccia di sfide
“L’anno scorso sapevo di smettere, per cui in ogni stadio in cui andavo, vedi l’Olimpico o San Siro, pensavo sempre che sarebbe stata l’ultima volta. Non pensavo di essere qui in Spagna, per cui sono orgoglioso, ma quando non allenerò più vedrò quello che ho sbagliato. Questa è la vita, non mi pesano le cose che ho sbagliato così come quelle che ho fatto bene. Sono fortunato ad allenare da tantissimo tempo, a restare a contatto coi giovani, a fare il lavoro che amo“.
Le palle inattive e Saelemaekers, utilizzato più a gara in corso
“Non si può cambiare dall’oggi al domani, ho fatto sia la marcatura a zona che a uomo. Loro fanno dei calci piazzati il fiore all’occhiello, dovremo essere molto attenti. Saelemaekers? Stesso discorso per Hummels. Ho tanti giocatori, quando è entrato ha sempre fatto bene, assist o gol, sono contento così”
Sullo staff medico
“Ho uno staff meraviglioso, c’è un nucleo di persone che lavora giorno e notte per far star bene i giocatori. Si relazionano con me, c’è uno studio approdonfito insieme, è tutto un insieme di cose che permette ai giocatori di infortunarsi il meno possibile. Peccato per Celik, ma nel calcio giochi tanto e rischi di aver piccoli guai, mi auguro che non ci sia mai un grosso infortunio”
Il ricordo dell’ambiente di San Mamés e le chiavi della partita
“E’ un ambiente fenomenale, un grande stadio, è tutto stupendo. La chiave non la so, affrontiamo una grande squadra che gioca in un modo molto rapido, non è la classica squadra spagnola che tiene molto la palla, sappiamo quali sono i loro punti di forza“.
Europa League
Athletic Bilbao-Roma: il retroscena su Turpin

Dopo la discussa espulsione di Hummels durante la gara tra Athletic Bilbao e Roma l’arbitro francese è stato protagonista anche fuori dal campo: ecco il motivo.
Sono trascorsi già due giorni dalla gara di ritorno degli ottavi di finale di Europa League tra Athletic Bilbao e Roma, in cui i giallorossi sono stati sconfitti 3-0 e costretti a dire addio alla competizione, ma la sfida tra i baschi ed i romanisti continua a far discutere.
L’episodio che ha dato una svolta decisiva alla gara è stato, senza ombra di dubbio, quello dell’espulsione di Mats Hummels da parte del direttore di gara Clement Turpin dopo appena 11 minuti dal fischio d’inizio.
Il difensore tedesco ha lasciato la Roma in dieci per un fallo a centrocampo giudicato dall’arbitro francese come fallo da ultimo uomo, e da quel momento in poi la squadra giallorossa è stata costretta a giocare tutta la gara con un uomo in meno e, purtroppo, a soccombere mano a mano all’assedio dei biancorossi.
Una decisione, quella di Turpin, che ha diviso i pareri di molti tifosi e non solo. Se c’è chi giudica la decisione di espellere Hummels troppo severa, c’è chi invece accusa l’ex Dortmund di aver pagato la troppa imprudenza.

MATS HUMMELS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La decisione di Turpin dopo la gara ed il parallelo con Antony Taylor
Per i sostenitori giallorossi la delusione, in ogni caso, è stata tanta. Negli occhi di molti sono ancora vivi i ricordi di Antony Taylor e di quella finale del 2023 contro il Siviglia in cui l’arbitro inglese non concesse un rigore solare alla Roma per un fallo di mano degli spagnoli. La frustrazione fu tanta, al punto che, intercettato all’aeroporto da alcuni sostenitori romanisti, il direttore di gara britannico assieme a sua moglie fu oggetto di insulti, cori e minacce, con addirittura lanci di sedie.
Proprio per questo motivo, al termine della gara tra Bilbao e Roma, Turpin ha deciso di non prendere lo stesso aereo di ritorno assieme ai suoi assistenti, ma è stato consigliato di attendere all’interno di una sala vip dell’aeroporto al fine di evitare contatti con i tifosi giallorossi di ritorno nella capitale.
Europa League
Europa League, orari dei quarti di finale

La Lazio è pronta a scendere in campo per i quarti di finale dell’Europa League il 10 e 17 aprile quando dovrà affrontare i norvegesi del Bodo/Glimt.
Dopo aver superato il turno contro il Viktoria Plzen, la Lazio è pronta a sfidare i norvegesi del Bodo/Glimt nei quarti di finale dell’Europa League. Gli appuntamenti sono fissati per il 10 e 17 aprile.
La Uefa ha ufficializzato gli orari dei quarti di finale: la squadra di Baroni sarà la prima a scendere in campo. Il match d’andata si svolgerà giovedì 10 aprile alle ore 18.45 all’Aspmyra Stadion di Bodo, in Norvegia. La gara di ritorno è prevista per il 17 aprile, allo stadio Olimpico di Roma, ma alle ore 21. A parte Bodo/Glimt-Lazio, tutti gli altri match verranno disputati di sera.
Europa League, gli orari dei quarti di finale
Ecco il programma completo dei quarti di finale dell’Europa League:
ANDATA (10 aprile)
- Bodo/Glimt-Lazio, ore 18.45
- Tottenham-Eintracht Francoforte, ore 21
- Rangers-Athletic Club, ore 21
- Lione-Manchester United, ore 21RITORNO (17 aprile)
- Eintracht Francoforte-Tottenham, ore 21
- Lazio-Bodo/Glimt, ore 21
- Athletic Club-Rangers, ore 21
- Manchester United-Lione, ore 21
Il calendario della fase a eliminazione diretta
Ecco il calendario completo della fase a eliminazione diretta dell’Europa League:
- Quarti di finale: 10 e 17 aprile
- Semifinali: 1 e 8 maggio
- Finale: 21 maggio a BilbaoPer altre notizie sul calciomercato, clicca qui.
Fonte: Gianluca Di Marzio
Europa League
Ranking UEFA, il punto sulle italiane: quinto posto sfumato?

La Roma crolla a Bilbao e perde 3-1. Lazio e Fiorentina passano il turno, ma il quinto posto nel Ranking UEFA resta un miraggio.
Sono arrivati i primi verdetti di Europa League e Conference League per le squadre italiane. La Roma, nonostante la vittoria dell’andata, è stata eliminata dopo aver perso 3-1 a Bilbao. Lazio e Fiorentina, invece, hanno ottenuto la qualificazione davanti ai propri tifosi, nonostante la sofferenza nel finale.

ESULTANZA ALESSIO ROMAGNOLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Italia, il Ranking UEFA piange: addio 5 posto Champions?
La squadra di Ranieri aveva vinto 2-1 all’Olimpico grazie al gol di Shomurodov, ma al ritorno l’Athletic ha ribaltato tutto. Sicuramente decisiva è stata l’espulsione di Hummels, che ha spianato la strada ai padroni di casa. Ancora decisivi i fratelli Williams: dopo il gol di Inaki a Roma, Nico ha deciso la gara di ritorno con una doppietta. A nulla è servito il calcio di rigore di Paredes per la Roma, che esce agli ottavi. Curiosamente, dopo ieri l’unica squadra italiana ad aver vinto al San Mames è il Torino di Giampiero Ventura nel 2015.
Serata europea perfetta invece per la Fiorentina, che ribalta il 3-2 di Atene e passa ai quarti di finale di Conference contro il Celje. Mandragora e Gudmundsson chiudono i primi 45′ sul 2-0, poi Kean sembra indirizzare il discorso nella ripresa. A nove dal 90′ Ioannidis segna il gol che riapre tutto, ma la Fiorentina regge e passa il turno. Sorride anche la Lazio, che nonostante un’opaca prestazione contro il Viktoria Plzen accede ai quarti di Europa League. Il gol di Romagnoli, in rete anche all’andata, annulla il vantaggio di Sulc, che altrimenti avrebbe mandato il match ai supplementari.
A questo punto, dunque, la domanda sorge spontanea: l’Italia può ancora sperare di avere cinque posti Champions anche quest’anno? La risposta è sì, ma è davvero difficile se non quasi impossibile. Dopo le eliminazioni di Bologna, Milan, Juventus, Atalanta e Roma, la Liga spagnola ha seminato l’Italia nel ranking. I punti di vantaggio degli spagnoli sono 1.741, e per la Serie A un sorpasso è improbabile. Servirebbe che Inter, Fiorentina e Lazio arrivino tutte in finale nelle loro competizioni e possibilmente le vincessero pure. Uno scenario molto complicato, ma non irrealizzabile.
Diego Diana
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