Europa League
Lazio, Baroni: “Mai avuto dubbi su Isaksen, queste vittorie danno mentalità”
L’allenatore della Lazio, Marco Baroni, ha parlato a margine della vittoria all’ultimo minuto sul campo del Viktoria Plzen.
Una perla di Isaksen permette alla Lazio di espugnare la Doosan Arena di Plzen. Dopo il successo di domenica sera sul campo del Milan, la squadra di Marco Baroni vince un’altra partita all’ultimo respiro.
Lazio, le parole di Baroni
Baroni ha commentato la vittoria, ai microfoni di Sky Sport, nel post-partita. Di seguito le sue parole.
Partita
“Sono contento per i ragazzi. E’ stata una partita dura, ci siamo calati in un calcio difficile per noi perché il Viktoria Plzen corre e ti porta pressione. Era difficile tenere palla a terra su questo campo, quindi la prestazione assume un valore ancora maggiore. Ci siamo spesi in termini di attenzione, sono contento per la squadra e per i tifosi. Il carattere e la voglia sono venuti fuori nel momento di difficoltà, fa tutto parte del nostro percorso di crescita”.
Vittoria
“Le vittorie ti danno convinzione e mentalità. Ricordo sempre ai miei ragazzi che è la prestazione ad aiutare a crescere. Oggi abbiamo anche difeso bassi con ordine e sacrificio, sono contento perché abbiamo segnato il 19° gol negli ultimi quindici minuti e questo significa che la squadra ci crede sempre”.
Palle ferme
“Sul gol subito ci voleva maggior attenzione, ma ci stiamo lavorando. Dobbiamo essere più attenti perché poi le gare si complicano”.
Isaksen
“Non sono stupito dalla crescita di Isaksen. Aveva bisogno di fiducia e di sostegno, oltre che di sbagliare: un po’ l’ho liberato, ma questo deriva anche dalla mia esperienza con i giovani. Un attaccante si vede dagli assist e dai gol, ma anche dalle giocate determinante: Isaksen comincia ad essere un giocatore così e mi fa piacere. Cura molto i dettagli, sapevo che sarebbe esploso ma ora deve riconfermarsi perché arriva il momento difficile. Lui e tutti gli altri i giovani hanno responsabilità, ma io cerco sempre di alleggerirli, concentrando le loro attenzioni su quanto devono fare in allenamento e in partita”.
Finale
“La squadra sa di dover attaccare e di riempire l’area, ma oggi non era facile a causa delle tante energie spese a San Siro. Loro erano molto più reattivi di noi, occorreva tanta attenzione ma la squadra si è calata in questo tipo di partita. Non dobbiamo mai rinunciare a giocatori offensivi perché fanno parte della natura di questa squadra”.
Poi in conferenza stampa.
Gioia finale
“Lo sapevamo, la squadra l’avevo preparata sul tipo di partita che occorreva fare su questo campo in cui è difficile giocare il pallone, l’avversario verticalizza e gioca sulla seconda palla. Siamo stati bravi, una partita delicata e un po’ più sporca. Devo fare i complimenti ai ragazzi ma non mi stupisce questo, la squadra sta facendo questo salto mentale e di condizione, anche di capacità di calarsi. Ci siamo difesi anche con ordine specialmente con la doppia inferiorità, il gol è il premio della squadra che ha saputo soffrire ed è rimasta in campo fino alla fine”.
Gol nei finali di partita
“Se non sbaglio oggi, anche se nei numeri bisogna essere più attenti, oggi è il 18’ nell’ultimo quarto d’ora ed è testimonianza della capacità mentale di questa squadra che resta sempre in partita. Oggi siamo entrati in quattro in area, sono contento per il gol di Isaksen che ha fatto una partita di grande attenzione ma non mi stupisce. È in forte crescita. Ci voleva grandissima reattività, loro lo erano di più ma noi veniamo da una gara dove abbiamo speso l’inverosimile. Ci teniamo questo risultato che è importantissimo”.
Vittoria più importante della carriera?
“Viene dopo una grande sofferenza, dedizione e attenzione. La squadra voleva vincere la partita e lo ha fatto anche quando non era facile con la doppia inferiorità. Ancora di più viene fuori il carattere, la voglia e la partecipazione che sono apprezzati da tutti e soprattutto dai nostri tifosi”.
Prestazione
“Ho detto appannato ma per il tipo di partita. Quando fai una partita a cui non sei abituato, è difficile e occorreva una reattività. Non che la squadra non abbia corso, non siamo abituati a farla la corsa all’indietro. Il terreno ora, voglio avere rispetto, non è presentabile per una competizione così ed è chiaro che questi fattori li abbiamo patiti nella qualità”.
Espulsioni
“Quando le partite si fanno così ci può stare di perdere lucidità, ci sono state delle provocazioni e degli scontri. Per me era più da espulsione su Guendouzi. Era un entrata da dietro. Non devo avvenire, ma è comprensibile”.
Campo pessimo
“Ho elencato alcuni fattori che secondo me hanno inciso sulla capacità di poter produrre del gioco, ho visto delle partire qua di squadre importanti che ci hanno battuto i denti. Gigot e Romagnoli hanno difeso tanti palloni. È stato un fattore determinante, noi abbiamo approcciato bene ma quando loro hanno iniziato a calciare e a fare una partita un po’ sporca l’abbiamo patita. i ragazzi più esperti quando ho presentato la partita, sentivo qualcuno dire attenzione che su questi campi abbiamo fatto brutte figure perché devi avere la capacità di calarti in una partita che non è nelle tue corde”.
Milan
“La partita di Milano ci ha prosciugato tanto dal punto di vista delle energie fisiche e mentali, però bisogna vedere le partite di questa squadra qua. Se sono qui loro è perché hanno fatto gare in cui sono andati in difficoltà tutti, perché sono partite che non sei abituato a fare”.

L’URLO ESULTANZA DI MARCO BARONI A FINE GARA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Europa League
Europa League, le designazioni arbitrali di Roma e Bologna
Archiviata la 14° giornata di Serie A, Roma e Bologna si preparano per le gare di Europa League. I giallorossi andranno in Scozia, mentre i felsinei in Spagna.
Non c’è tempo da perdere a pensare ai risultati acquisiti in questa giornata di Serie A che per Roma e Bologna è già tempo di Europa League. Infatti, le bande guidate da Gasperini ed Italiano scenderanno in campo giovedì 11 dicembre per la 6° giornata della League Phase.
I giallorossi, reduci dalla pesante sconfitta esterna contro il Cagliari, saranno ospiti del Celtic, mentre i felsinei andranno in Spagna a trovare il Celta Vigo.
La Roma ha necessità di trovare i tre punti per provare a rientrare nella top 8 ed evitare i sedicesimi, aggiungendo due gare ad un calendario già intasato di suo. Situazione simile del Bologna, che si trova ad un punto di distanza proprio dai giallorossi.

l’arbitro romeno Istvan Kovacs ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Europa League, le designazioni arbitrali
In attesa delle gare di giovedì, la UEFA ha diramato le designazioni arbitrali della 6° giornata. Il fischietto di Celtic–Roma sarà niente di meno che István Kovács, fischietto di fama internazionale. Era lui l’arbitro dell’ultima finale di Champions League tra PSG ed Inter. Se lo ricorderanno comunque i tifosi della Roma per aver arbitrato la finale di Conference League vinta contro il Feyenoord a Tirana.
Oltre al rumeno, gli assistenti saranno Mihai Marica e Ferencz Tunyogi, Szabolcs Kovacs il quarto ufficiale. Cătălin Popa sarà il VAR, mentre Jérôme Brisard l’AVAR.
Per quanto riguarda il Bologna ci sarà un altro rumeno a dirigere la sfida contro il Celta. Sarà Petrescu il fischietto del match, coadiuvato dagli assistenti Ghinguleac e Voda. Quarto ufficiale Moldoveanu, mentre al VAR ci sarà l’inglese England, con Birsan come AVAR.
Europa League
Roma, Gasperini ritrova Wesley in vista del Celtic
La Roma torna in campo giovedì in Europa League contro il Celtic. Il tecnico dei giallorossi potrà contare sul ritorno di Wesley per la trasferta scozzese.
Buone notizie per la Roma. Il giorno dopo la pesante sconfitta di Cagliari, il tecnico Gian Piero Gasperini ritrova una pedina fondamentale nell’allenamento odierno. Come annunciato da Sky Sport si tratta del ritorno in gruppo di Wesley, out nella trasferta sarda a causa di una contrattura. L’esterno brasiliano torna dunque a disposizione dei giallorossi per la gara europea di giovedì. La Roma andrò ancora di scena in trasferta, nuovamente a Glasgow dove in stagione ha già giocato contro i Rangers.
Stavolta la squadra di Gasperini giocherà in casa del Celtic, con l’obiettivo di rialzarsi dopo i due ko consecutivi in campionato. Con 9 punti raccolti in 5 gare, i giallorossi sperano ancora di entrare tra le migliori 8 piazzate nella League Phase per evitare i playoff.
Europa League
Roma, Celik non più solo solidità: anche gol e assist nel repertorio
Una piacevole sorpresa per la Roma sono sicuramente le prestazioni di Celik. Al suo essere un difensore solido, ha aggiunto un grande apporto alla manovra offensiva.
Daniele De Rossi ci aveva visto lungo. In una celebre intervista rilasciata ai tempi della sua esperienza da allenatore della Roma, aveva elogiato Zeki Celik per le sue caratteristiche e per la sua grande dedizione.
Fino a quel momento il turco non aveva messo in luce prestazioni di particolare qualità e nell’avvio negativo della passata stagione, puntualmente era diventato uno dei capri espiatori a cui addossare le responsabilità.
Da quando è arrivato Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa però, L’ex Lille ha decisamente invertito la rotta. Da braccetto di destra nei tre di difesa, ha sempre mostrato grande affidabilità e solidità, riconquistando gradualmente sempre di più la fiducia di tutto l’ambiente.

ZEKI CELIK IN AZIONE DAVANTI A GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )
Roma, il salto di qualità con Gasperini
Il vero e proprio salto di qualità di Celik però, è arrivato in questa stagione grazie alla guida tecnica di Gian Piero Gasperini. Il tecnico nella sua lunga esperienza all’Atalanta ha spesso trasformato giocatori apparentemente normali, in calciatori di primissima qualità, facendoli rendere al massimo delle loro capacità.
In questo suo avvio di stagione nella capitale, uno dei giocatori che maggiormente sta giovando di questa sua capacità è sicuramente il terzino turco. Celik viene impiegato sia nei 3 di difesa, sia da esterno di destra nei 4 di centrocampo e difficilmente il tecnico decide di sostituirlo o addirittura non schierarlo. Il giocatore si sta dimostrando efficiente in entrambe le posizioni in campo e sta incrementando la sua applicazione con giocate di qualità.
Il punto di vista sotto cui il laterale sta sicuramente migliorando è infatti proprio l’apporto alla manovra offensiva e in zona gol. 1 rete e 2 assist in questo inizio di stagione, ma sembrano esserci tutti i presupposti per veder lievitare ancor di più queste statistiche.
Il turco, oltre che ad aver conquistato la piena fiducia dell’allenatore, ha completamente ripreso in mano un ambiente come quello di Roma, che in momenti negativi è capace di poter annullare un giocatore. Celik invece si è rimboccato le maniche, ha lavorato sodo e adesso i tifosi giallorossi si godono il suo periodo di grande forma.
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