Conference League
Fiorentina, Pioli: “C’è soddisfazione. Gudmundsson? Bisogna pretendere tanto da lui”
Il tecnico della Fiorentina Stefano Pioli ha parlato ai microfoni di Sky al termine della bella vittoria per 0-3 contro gli ucraini del Polissya.
Fiorentina, le parole di Pioli
Come valuta questo ritorno? “C’è soddisfazione. Prima partita ufficiale con questa importanza, i ragazzi mi hanno dato grande disponibilità, grande volontà e abbiamo lavorato bene questi 40 giorni. È giusto essere premiati da questa bella vittoria, ma non chiude il passaggio del turno”.
Si aspettava di entrare nella testa dei giocatori in così poco tempo? “Sono arrivato con tanto entusiasmo, tanta energia e con le idee chiare. Ho trovato un gruppo fatto di persone di spessore morale importante attaccate alla causa Fiorentina, e ovviamente grandi giocatori. Ero un pò preoccupato, perché giocavamo una partita ufficiale in un periodo dove si giocano le amichevoli, contro una buona squadra che però abbiamo limitato bene. Dobbiamo ringraziare David (De Gea) per le grandi parate. La squadra però ha giocato con grande ritmo, anche in 10 c’è stata grande compattezza, grande organizzazione e il giusto sacrificio”.
Espulsione Kean? “Moise ha sbagliato ed è giusto che abbia preso il cartellino rosso, ma anche il suo avversario andava punito per aver tirato i capelli. Dispiace perché Kean stava facendo molto bene, imparerà da questa situazione. Sarà più fresco per la partita di Cagliari.”

Moise Kean ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Dzeko e Piccoli? “Per Piccoli non mi hanno dato la conferma ancora. Dzeko è un grande giocatore”.
Atteggiamento offensivo, ma umile? “Credo che a volte siamo più aggressivi, ma non volevamo uscire troppo sul loro portiere. Siamo stati compatti e abbiamo trovato buone soluzioni con la palla. È una buona base da cui possiamo partire, ma dobbiamo ancora lavorare e migliorare tanto. È evidente però che l’atteggiamento è quello giusto”.
Gudmundsson? “Bisogna pretendere tanto da lui perché ha tanto da dare. È un giocatore di grande qualità che preferisce giocare tra le linee, ma deve imparare ad attaccare la profondità perché ha la gamba e l’intelligenza per farlo. Sta dando completa disponibilità e sono sicuro che le sue qualità verranno fuori. È centrale per noi”.
Conference League
Dzeko: “Giochiamo male, ma abbiamo bisogno del sostegno dei tifosi”
Edin Dzeko non le manda a dire: dopo la brutta sconfitta contro l’AEK Atene in Conference, l’attaccante bosniaco ha chiesto ai tifosi di sostenere la squadra.
Dzeko: un appello accorato ai tifosi
Nelle ultime ore, Edin Dzeko, attaccante della Fiorentina, ha rilasciato dichiarazioni forti che non sono passate inosservate. In un momento di difficoltà per la squadra viola, il bomber bosniaco ha scelto di parlare chiaro. “Facciamo cag**e, ma i tifosi ci aiutino”, ha affermato Dzeko, sottolineando l’importanza di un maggiore supporto dal pubblico, anche quando la squadra commette errori evidenti. L’attaccante ha messo in luce le difficoltà nel creare gioco, evidenziando la paura che sembra essere penetrata tra i giocatori.
La situazione della Fiorentina
Il commento di Dzeko arriva in un periodo in cui la Fiorentina fatica a trovare continuità di risultati e prestazioni convincenti. Il richiamo dell’attaccante è chiaro: è necessario un cambio di mentalità e un supporto più caloroso da parte dei tifosi per superare questo momento critico. Per molti, le parole di Dzeko rappresentano uno stimolo a riflettere sulla situazione interna della squadra e sulla necessità di interrogarsi per trovare soluzioni efficaci.
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Fonte: l’account X di Schira
Edin #Dzeko la tocca piano: “Facciamo cag**e, ma i tifosi ci aiutino: serve maggior sostegno durante la gara pure quando si fanno errori facili. Non riusciamo a fare 2-3 passaggi di fila e non giochiamo bene. C’è paura nei ragazzi, è ora di farsi delle domande”. #Fiorentina
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Nov 27, 2025
Conference League
Fiorentina, Vanoli: “La preoccupazione rimane, serve lavorare sulla mentalità”
La Fiorentina si trova in una fase critica, con l’allenatore Vanoli che esprime preoccupazioni per il futuro mentale della squadra.
La Preoccupazione di Vanoli per la Fiorentina
L’allenatore della Fiorentina, Paolo Vanoli, ha espresso la sua crescente preoccupazione per lo stato mentale della squadra. Nel post-partita di ieri, Vanoli ha dichiarato: “Ero preoccupato prima, lo sono adesso e lo sarò anche in futuro. Dobbiamo lavorare sulla testa”.
Vanoli ha anche sottolineato che il lavoro da fare non è solo tecnico, ma riguarda soprattutto l’approccio mentale dei giocatori. Questo tipo di approccio è essenziale per migliorare le prestazioni in campo e affrontare le sfide future con una mentalità vincente.
La situazione attuale della Fiorentina richiede un intervento immediato per evitare una stagione deludente possa trasformarsi in un fallimento totale. Vanoli e il suo staff stanno analizzando strategie per migliorare l’approccio mentale della squadra, sperando di portare risultati positivi nelle prossime partite. Il supporto psicologico potrebbe diventare un elemento chiave per il successo a lungo termine del club.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
.@acffiorentina, Vanoli: “Ero preoccupato prima, lo sono adesso e lo sarò anche in futuro. Dobbiamo lavorare sulla testa”https://t.co/EJYL1JZCKy
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) November 27, 2025
Conference League
Fiorentina sempre più giù, Dzeko ammette: “Facciamo cagare, ma i tifosi devono capire una cosa…”
La Fiorentina perde anche una delle poche certezze di questo inizio stagione: anche il cammino europeo si fa in salita e la squadra non gira neanche in Conference.
Seconda sconfitta consecutiva in Conference League e quella che sembrava la confort zone dei viola diventa una sorta di terreno pieno sabbie mobili per la squadra guidata da Vanoli.
Contro un AEK Atene ben messo in campo da Nikolic ma composto da onesti mestieranti e nulla più, la Fiorentina ha mostrato ancora una volta i propri limiti: poco coraggio, poca lucidità, poca tenuta fisica, poca tecnica e per l’ennesima volta poca attenzione difensiva.
I piccoli passi in avanti visti contro la Juventus sono di fatto evaporati nella notte fredda europea.
Uno dei giocatori più deludenti della serata, ma anche di questi primi mesi di stagione, è Edin Dzeko. L’esperto campione, probabilmente anche a causa dello scarso impiego, sembra aver perso definitivamente il passo atletico rispetto agli avversari.
Di sicuro Dzeko, seppur arrivato solo in estate, è uno dei leader di questo impaurito spogliatoio viola.
Nel dopo gara a Sky l’attaccante bosniaco è stato chiaro, tagliente, rivolgendosi a se stesso, ai compagni, ma anche ai tifosi, che starebbero creando un clima pesante per i giocatori: “Vogliamo dire una cosa? Facciamo cagare, ok. Perdiamo le partite, ok. Ma non è possibile che in casa io ho tifosi che mi fischiano contro. Io dico ai tifosi che alla fine potete anche fischiare, ma durante la partita ci vuole un po’ più sostegno perché è difficile che usciamo da questa situazione da soli. Bisogna uscirne tutti insieme e ci vuole più sostegno. Durante le partite non è possibile essere trattati così.
Non riusciamo a fare due o tre passaggi di fila e per una squadra come la nostra non è normale. Poi ripeto: ci siamo preparati bene, sapendo che loro hanno giocatori esperti. Sembrava che oggi noi portavamo troppo la palla e non c’erano le giocate. È difficile da dire, ognuno di noi si deve fare delle domande perché così non basta. Da tutti noi, io sono il primo”.
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