Champions League
Inter, manca sempre meno: fare la storia o cadere nell’oblio

L’Inter si sta preparando al meglio per affrontare la tanto attesa finale di Champions League contro il PSG. I nerazzurri hanno fame di scrivere la storia.
Comincia a salire l’adrenalina nel cuore dei tifosi e dei diretti interessati che poi dovranno scendere in campo. I tanto contestati biglietti per Monaco sono ormai andati tutti sold-out, così come voleranno via in poche ore nella giornata di oggi quelli per San Siro, nel quale verrà messo un maxi schermo per assistere alla partita. Milano si prepara ad indossare la veste delle grandi occasioni, sperando ovviamente in un esito diverso rispetto alla gara di Istanbul di 2 anni fa.

TIFOSI INTER ( FOTO SALVATORE FORNELLI )
Inter, Inzaghi prepara la finale: parola d’ordine? Intensità
Dal punto di vista della preparazione tattica della gara, c’è un’attenzione maniacale ad ogni minimo dettaglio che in una partita come questa potrebbe fare la differenza. In conferenza Inzaghi ha ripreso più volte l’impresa dell’Inter fatta contro Bayern Monaco e Barcellona, un pò per gonfiare l’autostima della squadra in vista della finale e un pò anche perché ci sarà bisogno dell’intensità e dell’atteggiamento messi in pratica in quelle due partite.
Proprio su questo il tecnico sta lavorando ad Appiano Gentile in questi giorni, cercando di mantenere alte le frequenze del palleggio e dei duelli fisici al fine di essere pronti ad affrontare una squadra molto intensa e dinamica.
Il limbo tra fare la storia e cadere nel dimenticatoio
Come riportato da Davide Frattesi: “è terribile essere in questo limbo”. Ovviamente è il bello e il brutto di queste partite così importanti, alla quale l’Inter però non deve approcciare con il timore di poter fallire. Questo perché arrivare in finale di Champions League già è un grandissimo traguardo, anche se poi quelli che vorranno ricordati saranno i vincitori.
I tifosi nerazzurri però non dimenticheranno di certo la cavalcata della squadra di Inzaghi per arrivare a giocarsi la partita del 31 Maggio a Monaco di Baviera, che in caso di esito positivo, cancellerebbe qualsiasi tipo di amaro in bocca lasciato dal campionato, tornando a scrivere un’altra pagina trionfale della storia del club nerazzurro.

MADRID, SPAIN. 22/05/2010. MADRID, SPAIN. 22/05/2010. Milan players after winning the Champions League final. played in The Santiago Bernabeu Stadium, Madrid. Inter Milan won the match 2-0.
Champions League
Champions League: quando la MSN spense i sogni bianconeri

Sono passati 10 anni dalla finale di Champions League tra Juventus e Barcellona. Le due squadre sognano il Triplete dopo le loro vittorie in campionato e coppa.
Ad oggi sono passati ben 10 anni da quella finale di Champions a Berlino tra la Juventus e il Barcellona. Entrambi le squadre vogliono il Triplete dopo aver trionfato in campionato e in coppa.
I bianconeri sono la grande sorpresa della competizione dopo aver eliminato il Dortmund agli ottavi e il Real in semifinale. I blaugrana intanto sono arrivati primi nel loro girone davanti al PSG, eliminandoli anche ai quarti: in semfinale eliminano anche il Bayern Monaco.
Champions League, Juventus-Barcellona 6 giugno 2015
Allegri si affida a giocatori chiave come Buffon, Bonucci, Pirlo, Pogba, Marchisio, Vidal e Tevez. Luis Enrique invece, oltre ai giocatori esperti come Busquets, Xavi (ultima partita da professionista) e Iniesta si affida al trio delle meraviglie: Messi-Suarez-Neymar.
La partita parte subito in salita per la Juve perché arriva il vantaggio dei blaugrana segnato da Rakitic (4′). Il Barcellona soffre poco e va anche vicino allo 0-2 ma Neymar, Dani Alves e Suarez sprecano: poco pericolosa invece la Juve.
Nella ripresa, i bianconeri riescono ad approfittare delle occasioni sprecate dal Barcellona e pareggiano con Morata (55′). La Juve prende coraggio dopo il pareggio e cerca di ribaltarla con Tevez e Pogba che ci provano da fuori.
Negli ultimi 25 minuti, l’episodio chiave: i bianconeri chiedemo un rigore per una cintura di Dani Alves su Pogba. Il Barcellona riesce poi a segnare in contropiede con Suarez il gol dell’1-2(68′).
La Juve non molla e cerca in tutti i modi di trovare il pareggio ma Ter Stegen riesce a deviare in angolo il tiro da fuori di Marchisio. Nell’ultima azione della partita, arriva anche l’1-3 del Barcellona che segna in contropiede con Neymar (97′). I blaugrana dunque vincono la Champions completando il loro Triplete: tanto rammarico per la Juve che esce a testa altissima.
Champions League
Lautaro sui suoi profili social: “Mi scuso con tutti voi. Forza Inter Sempre”

A pochi giorni dalla disastrosa finale di Champions contro il PSG, Lautaro posta le sue scuse sul suo profilo Instagram. E esorta i tifosi a non perdere la fede
Le scuse di Lautaro
Lautaro Martinez, posta un messaggio carico di emozione e responsabilità. Così si rivolge ai tifosi dell’Inter dopo la pesante sconfitta nella finale di Champions League contro il PSG. Il capitano nerazzurro non nasconde la delusione per non essere riuscito a regalare quel sogno che tutti sognavano, ma al contempo lancia un forte segnale di unità e orgoglio.
Pertanto, nella descrizione del post su Instagram Lautaro esordisce così: “Ciao cari interisti, sono a scrivervi questo messaggio dopo qualche giorno perché la tristezza, la delusione, l’amarezza dopo la partita di sabato sono stati e saranno ancora per un po’ sentimenti difficili da digerire.” Successivamente, riconosce l’importanza del traguardo raggiunto, sottolineando come “riportare con tanti sacrifici la nostra squadra in finale di Champions per due volte negli ultimi tre anni, voglia dire tanto.” Un risultato che, pur senza la coppa, ha ridato lustro e speranza a una squadra che lavora costantemente per tornare ai fasti del passato.

LAUTARO MARTINEZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’appello a non perdere la fiducia
Le sue parole ribadiscono il valore di essere interisti: “Ci sono giorni in cui essere interisti è facile, altri in cui è doveroso e giorni in cui esserlo è un onore”, scrive. E riafferma il legame profondo con la maglia e la tifoseria. Un invito a non perdere mai la fede, a restare uniti e a guardare avanti con orgoglio e determinazione.
Lautaro chiude il suo messaggio con un grido di battaglia, “Oggi più che mai sono orgoglioso di indossare questa maglia e di essere il capitano di questa squadra, di questo gruppo”. “FORZA INTER SEMPRE”. Quest’ultimo, un urlo che risuona come una promessa di ripartire più forti di prima. Ma soprattutto più pronti che mai a lottare per nuovi trionfi. E per far sognare ancora una volta i milioni di tifosi nerazzurri in tutto il mondo.
Il messaggio completo:
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Champions League
Storie di Champions League: la finale di Cardiff

Sabato 3 giugno 2017, al Millennium Stadium di Cardiff andava in scena la sessantaduesima finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid.
La squadra bianconera, allenata da Massimiliano Allegri, arrivano carichi dopo aver sbriciolato il Barcellona di Messi, Iniesta, Neymar e Suarez con un secco 3-0 a Torino. La speranza di invertire il trend negativo in Champions League sembrava più che realistica.

Uefa Champions League ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Champions League: il percorso verso la finale
La cavalcata della Juventus nell’edizione 2016/17 della Champions League era iniziata con un deludente pareggio casalingo 0-0 contro il Siviglia. Nel turno successivo della fase a gironi passeggiavano a Zagabria (0-4 contro la Dinamo con reti di Pjanic, Higuain, Dybala e Dani Alves).
Decisamente più complicata la trasferta di Lione. Soprattutto perchè la Juventus resta in dieci a causa dell’espulsione di Lemina in avvio di ripresa. Tuttavia un guizzo di Cuadrado nel finale regala tre punti preziosissimi in chiave qualificazione.
I francesi al ritorno però fermeranno la Vecchia Signora, col gol di Tolisso a pochi minuti dal termine che pareggia il rigore segnato da Gonzalo Higuain.
Nonostante la battuta d’arresto la Juventus chiuderà il discorso qualificazione a Siviglia dove Marchisio (su rigore), Bonucci e Mandzukic rimonteranno l’iniziale svantaggio firmato da Parejo. Higuain e Rugani a regalano la vittoria casalinga contro la Dinamo Zagabria.
La squadra di Allegri chiude il girone al primo posto e da imbattuta.
Negli ottavi i bianconeri affrontano il Porto. L’andata termina 0-2 grazie ai goal siglati nel finale da Pjaca e Dani Alves. Il ritorno dura un tempo: Dybala segna su rigore e spegne le residue speranze dei portoghesi.
Il sorteggio regala alla Juventus l’ostacolo più difficile: il Barcellona di Luis Enrique. L’11 aprile 2017 però lo Stadium vive una notte indimenticabile. La Vecchia Signora vince 3-0 grazie alla doppietta di Dybala e al gol di Chiellini. Al ritorno la Juventus difende il vantaggio senza troppi patemi: 0-0 e qualificazione.
La semifinale con il Monaco, peraltro di un giovanissimo Mbappè, non rappresenta un ostacolo duro per la compagine bianconera. Doppietta di Higuain all’andata e vittoria al ritorno per 2-1 al ritorno. Due anni dopo la delusione di Berlino i bianconeri sono di nuovo in finale di Champions.
La notte di Cardiff
Insomma, dopo tutti questi risultati, stavolta sembra davvero l’occasione buona per sfatare un tabù che, dal trionfo di Roma del lontano 1996, ha poi visto i bianconeri giocare e perdere ben quattro finali (1997, 1998, 2003 e 2015).
Allegri, preoccupato dalla potenza offensiva del Real Madrid, decide di sacrificare Cuadrado alzando Dani Alves sulla linea dei trequartisti. Il tecnico toscano schiera Barzagli nel ruolo di terzino destro con Bonucci e Chiellini davanti a Buffon. Ad agire sulla sinistra Alex Sandro. In mezzo al campo Khedira e Pjanic. Dybala e Mandzukic completano il trio alle spalle di Gonzalo Higuain.
La Juve parte subito forte e Pjanic impegna severamente Keylor Navas con un tiro dal limite. Al ventesimo però a passare in vantaggio è il Real Madrid con il solito Cristiano Ronaldo. Il portoghese sfrutta una sfortunata deviazione di Bonucci. I bianconeri accusano il colpo ma poco dopo a riportare in equilibrio la partita è una magia di Mandzukic. Il croato, grazie alla sponda di Higuain, si inventa una mezza rovesciata su cui Navas non può nulla: 1-1. Il primo tempo si chiude in parità.
I bianconeri nella seconda frazione sembrano non rientrare in campo con la testa. Soffrono per un quarto d’ora, prima di capitolare definitivamente. Tiro di Casemiro, altra deviazione (stavolta di Khedira) e palla in rete. Il Real è di nuovo avanti ma la Juve non ha più la forza di andarlo a riprendere.
Infatti incassa subito il terzo goal con Cristiano Ronaldo che fa doppietta e chiude di fatto la partita. Nel finale c’è tempo solo per il rosso a Cuadrado (appena subentrato dalla panchina) e per il sigillo di Asensio. Juventus-Real Madrid termina 1-4. Il sogno diventa incubo. la speranza è naufragata in 45 minuti. La maledizione europea della Juventus continua.
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