Competizioni
Atalanta: si pensa al gioiello Cherki, ma la concorrenza è di primissimo livello

L’Atalanta guarda già al mercato in vista della prossima stagione: il sogno per la trequarti è il francese Cherki, ma su di lui ci sono i migliori club d’Europa
La Dea ha chiuso la stagione in anticipo grazie alla vittoria casalinga contro la Roma che ha garantito l’accesso aritmetico alla prossima Champions League.
Per questo la dirigenza si sta portando avanti in chiave futura ed oltre a cercare di far rimanere Gasperini almeno per un’altra stagione, si comincia anche a guardare qualche profilo interessante sul mercato. Quello che maggiormente ha catturato l’occhio della società bergamasca è senza dubbio il francese Cherki, che ha annunciato il suo addio al Lione al termine di questa stagione.

GIAN PIERO GASPERINI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Atalanta, l’obiettivo è Cherki
Il francese classe 2003 ha detto ufficialmente addio al Lione ed è in cerca di una nuova esperienza. Su di lui sono caduti gli occhi di tantissimi club in giro per l’Europa tra cui Bayern Monaco, Manchester City, Manchester United, Tottenham e Liverpool.
L’Atalanta però ha le sue carte da giocarsi e non si tirerà indietro dalla corsa per questo giocatore, il quale in questa stagione ha messo a referto ben 12 gol e 19 assist in 42 partite tra Ligue 1 e Europa League con la maglia del Lione. Per provare a strappare il giocatore alla concorrenza serve una cifra attorno ai 20 milioni di euro, un numero al ribasso poiché il giocatore andrebbe in scadenza nell’annata successiva.
Vedremo se la Dea nelle prossime settimane proverà a sferrare qualche attacco concreto per accaparrarsi un giocatore talentuosissimo e portarlo alla corte di Gasperini nella speranza che decida di rimanere.
Mondiale per Club
Inter Miami-Porto 2-1, Messi si accende e ribalta tutto

Termina 2-1 Inter Miami-Porto, con la squadra statunitense che si porta a pari punti con il Palmeiras. A decidere il match l’ennesimo capolavoro di Leo Messi.
La seconda giornata del Gruppo A del Mondiale per Club si è chiusa con Inter Miami-Porto, forse la partita più attesa del girone: da una parte il carisma e la classe eterna di Leo Messi, dall’altra l’energia dei giovani del club lusitano.
Il primo tempo è tutto di marca portoghese. Dopo un primo squillo di Suarez su invenzione di Messi, al 6’ il VAR assegna un rigore al Porto per un contatto tra Allen e Joao Mario: dal dischetto va Samu Aghehowa, che supera Ustari e porta i lusitani in vantaggio. I portoghesi continuano a spingere e sfiorano il raddoppio più volte: Ustari salva su Mora, poi su Varela e ancora su Samu, mentre al 44’ è solo il palo a negare il 2-0 a Varela dopo una bella combinazione.
L’Inter Miami fatica a uscire e chiude la prima frazione sotto di un gol, salvata in più occasioni dal proprio portiere.

(SPO) 2023 MLS Regular Season: NY Red Bulls vs Inter Miami. August 26, 2023. Harrison, New Jersey, USA: Lionel Messi (Inter Miami) celebrates his goal during soccer match between NY Red Bulls and Inter Miami, valid for Major League Soccer (MLS) East Conference, at Red Bull Arena in Harrison, on Saturday (26). Credit: Leco Viana/Thenews2 (Foto: Leco Viana/Thenews2/Deposit Photos)
Inter Miami-Porto, la decide una magia di Messi
La ripresa è un’altra storia. L’Inter Miami rientra in campo con un altro spirito e pareggia subito: al 47’ Messi allarga per Weigandt, che serve un gran pallone in area a Segovia, bravo a calciare di prima intenzione e a battere Ramos.
Il gol carica gli americani, che iniziano a dominare la partita e non concedono quasi nulla al Porto. Il momento decisivo arriva al 54’, quando Leo Messi si prende la scena con una punizione perfetta dal limite: traiettoria a giro che sorprende Ramos sul suo palo e si infila all’incrocio. È il 2-1 che ribalta tutto.
Nel finale il Porto prova a reagire, ma Samu di testa non trova lo specchio all’81’ e Mora calcia a lato su punizione.
Finisce così, con l’Inter Miami che conquista tre punti fondamentali e vola a 4 punti in classifica. Alla squadra statunitense basterà un pareggio nell’ultima sfida contro il Palmeiras per qualificarsi agli ottavi.
Per il Porto, invece, ora la situazione si complica: contro l’Al Ahly servirà una vittoria e un risultato favorevole nell’altro match per sperare ancora.
Mondiale per Club
Palmeiras-Al Ahly 2-0, i brasiliani salgono al comando del girone

Termina 2-0 Palmeiras-Al Ahly, prima partita della seconda giornata del Mondiale per club. A decidere il match l’autogol di Abou Ali e il gol del Flaco Lopez.
Palmeiras-Al Ahly apre ufficialmente la seconda giornata del Mondiale per club ed è anche la prima partita del secondo turno del Gruppo A, che si presentava con tutte le squadre a quota 1 punto dopo i pareggi nella giornata inaugurale tra Al Ahly e Inter Miami e tra Palmeiras e Porto.
La gara è equilibrata in avvio, con entrambe le squadre che si rendono pericolose nei primi minuti. L’Al Ahly ci prova due volte con Abou Ali, mentre il Palmeiras si accende con una doppia occasione per Piquerez ed Estevão.
Al 37’, l’arbitro Taylor estrae il rosso per Veiga dopo un intervento duro su Zizo, ma dopo OFR lo corregge in un cartellino giallo. Al 42’ l’Al Ahly sfiora il gol con un destro potente di Attyat Allah deviato a lato.
Il match si sblocca nel secondo tempo: al 49’, su punizione di Moreno, arriva l’autogol di Abou Ali che di testa batte il proprio portiere. Dopo pochi minuti, al 59’, arriva anche il raddoppio: Mauricio trova un gran filtrante per il Flaco Lopez, che di sinistro punisce El Shenawy in uscita per il 2-0.

Mondiale per Club, trofeo
Palmeiras-Al Ahly, allerta meteo e poco altro
Subito dopo il gol del Flaco Lopez la partita viene sospesa per allerta meteo al 60’ e riprende dopo oltre quaranta minuti. Al ritorno in campo il Palmeiras gestisce, mentre l’Al Ahly prova a riaprirla: ci prova Lopez di testa al 68’, ma la palla termina alta. È l’ultima occasione degna di nota per la squadra egiziana, che non riesce a trovare varchi.
Nel finale, al minuto 87, grande chance per il tris per Vanderlan, che però spreca da buona posizione.
La sfida termina così 2-0, e con questo successo il Palmeiras sale a quota 4 punti, portandosi momentaneamente al primo posto del girone A in attesa della sfida tra Inter Miami e Porto.
Nell’ultima giornata, la squadra brasiliana affronterà proprio l’Inter Miami di Messi, mentre l’Al Ahly se la vedrà con la squadra lusitana.
Mondiale per Club
Mondiale per Club, il meteo estremo minaccia le rischio partite

Il caldo soffocante e le intense piogge estive a contrasto, minacciano la programmazione del Mondiale per Club. La Coppa del Mondo tra club negli States è iniziata tra mille fatiche e complicanze legate al problema meteo.
I problemi meteorologici non sembrano stare dalla parte del mondo del calcio: in ballo c’è il Mondiale per Club, già iniziato con mille complicanze legate all’organizzazione interna e alla vendita dei biglietti. Inoltre, dopo una settimana al via della manifestazione sportiva, anche le condizioni metereologiche hanno avuto la loro parte. A un anno dal Mondiale 2026, organizzato da Stati Uniti, Messico e Canada negli USA si solleva già il problema riguardo le criticità meteorologiche dei paesi Americani.

Mondiale per Club, trofeo
Mondiale per Club, rischio rinvio partite causa problemi meteorologici
Con l’arrivo del caldo afoso e le terribili piogge a contrasto, le quali sembrano minacciare la stabilità per ciò che concerne il mondo del caldo, chi gioca dietro le quinte sembra già presupporsi il problema Mondiale 2026. Negli USA il dibattito è già aperto, nonostante i tempi ancora lontani, ma la questione sembra star spaventando le dirigenze. La Coppa del Mondo 2025, sembra essere iniziata nel peggior dei modi: due match sono già stati condizionati dal maltempo: Salisburgo-Pachuca, a Cincinnati, è stato interrotto per oltre un’ora e mezza a causa di un nubifragio, mentre Ulsan-Sundowns è slittato di un’ora a Orlando, in Florida, per allarme tornado.
Secondo l’esperta climatica Pénélope Ayrault “non c’è nulla di sorprendente: giugno e luglio sono mesi instabili, con piogge intense, caldo estremo e forte umidità, soprattutto a Los Angeles”. Considerate le condizioni, non è mancato il commento di Luis Enrique: “È impossibile giocare 90 minuti con quel livello di calore” – durante il PSG-Atlético Madrid, giocata a Pasadena, il termometro segnava 31°C, ma la temperatura percepita era di 38°C, umidità annessa. Uno scenario che fa preoccupare molto la FIFA.
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