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Juventus, Allegri è l’opzione giusta per il futuro

Juventus, Allegri è l’opzione giusta per il futuro. La società bianconera ripartirà dal tecnico, la chiacchierata con Giuntoli

Ci sono amori che non finiscono mai, quello fra Allegri e la Vecchia Signora è uno di quelli. L’allenatore toscano non cattura per intero le simpatie della tifoseria, ma ha segnato la storia del club. Basta vedere i titoli vinti in panchina.

Non solo, Allegri è il tecnico che ha portato per due volte i bianconeri in finale di Champions League. Vero che ha perso entrambe le finali, ma ha sbattuto contro le corazzate Barcellona e Real Madrid. Quest’anno sta tenendo a galla la nave.

La rotta è stata impervia, fra infortuni e problemi societari. Le sentenze sportive sono dietro l’angolo, ma risultati alla mano la squadra sta facendo una stagione importante. E’ arrivata in semifinale di Coppa Italia e di Europa League.

In campionato contende il secondo posto all’Inter, l’avventura in Champions League è stata breve e funestata da una serie di situazioni a sfavore. Allegri sta gestendo una difficile fase di ricambio generazionale con sano pragmatismo.

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Il nuovo corso societario e la fiducia nel mister

L’arrivo di Giuntoli è questione di tempo, nel frattempo il presidente Ferrero e Calvo (Chief Football Officer) hanno confermato la loro fiducia nell’attuale guida tecnica. Fra l’altro Allegri ha altri due anni di contratto e saranno rispettati.

Il nuovo direttore sportivo dovrebbe consegnare nelle mani dello staff tecnico una rosa più omogenea. Con meno prime donne. Impostando il nuovo corso sui giovani e sulla sostenibilità economica. Contratti alla Paredes o Pogba saranno un ricordo.

Quale miglior profilo di quello di Allegri per la ripartenza ? Ha esperienza internazionale, conosce a menadito l’ambiente, sa lavorare con giovani e veterani. Non propone un gioco scintillante, ma porta risultati ed è ciò che conta.

Nella stagione in corso ha lanciato Miretti (2003), Fagioli (2001), Iling-Junior (2003), Barbieri (2002), Soulé (2003).  Inoltre sta portando avanti la crescita di Gatti (1998), al primo anno da professionista in serie A. Bilancio positivo.

La scelta del modulo orienterà il mercato bianconero

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Nei giorni scorsi è intercorsa una telefonata fra il futuro direttore sportivo Giuntoli e Allegri. Hanno parlato del prossimo calciomercato, l’allenatore ha spiegato quali sono le esigenze della rosa bianconera. La sintonia è stata immediata.

Quando il mercato riaprirà i battenti, gli obiettivi saranno: un terzino destro (Karsdorp il preferito) e uno sinistro (Cambiaso o Parisi), due centrali difensivi (piacciono Viti e Milenkovic), un regista (Amrabat) e due attaccanti (Scamacca e Retegui).

Con ogni probabilità la Juventus 2.0 ripartirà dal 3-4-3. Modulo che permetterebbe ad Allegri di impostare la difesa a tre su Bremer e di sfruttare esterni d’attacco come Chiesa, Kostic, Di Maria (se resta), Iling-Junior.

Nelle pieghe della chiacchierata informale fra allenatore  e direttore sportivo è stata messa in risalto l’importanza di Rabiot nello scacchiere bianconero. La società farà l’impossibile per trattenere il centrocampista francese. 

 

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