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All Eyes On Me – il focus sull’8° turno di Premier League 2024-25

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Appuntamento e format rinnovati: All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League, cambia look, ma non la sostanza dando libero sfogo a quella bruciante passione che unisce tutto il popolo britannico e non solo. Di seguito il resoconto dettagliato dei principali avvenimenti della 8°giornata della nuova stagione.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aura di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Ottavo turno: “Black Hole Sun”

All Eyes On Me

VOLA IL LIVERPOOL

Vince ancora il Liverpool che centra il settimo successo consecutivo tra campionato e coppe, il decimo stagionale sulle 11 gare disputate (solo Guardiola ci era riuscito prima di Slot al primo anno in Inghilterra) e mantiene la vetta solitaria della classifica.

I Reds la spuntano contro un Chelsea orfano di Fofana e Cucurella squalificati e al contempo arricchito dal rientro di James, grazie al rigore provocato dal fallo di Colwill su Jones e trasformato dal solito Salah, bravo poi a ripetersi nella ripresa smarcando proprio il centrocampista in maglia 17, a secco in campionato dal 1 gennaio, che firma il definitivo 2-1. L’attaccante egiziano arriva così a toccare quota 34 partite con gol e assist all’attivo (solamente Rooney con 36 ha fatto meglio nella storia in Premier League).

Nel mezzo i Blues, sfruttando l’88,1% di passaggi riusciti (dato più alto di sempre per una squadra ad Anfield), prima creano i presupposti per il pari con Palmer e poi siglano l’1-1 con il quinto centro in campionato di Jackson (assegnato dopo revisione Var) sugli sviluppi di una grande imbucata di Caicedo, anche se non basta per evitare il secondo ko nel torneo (l’altro risale alla prima giornata contro il City).

La squadra di Slot ora avrà in sequenza Lipsia e Arsenal, mentre quella di Maresca, cresciuta notevolmente in consapevolezza, affronterà Panathinaikos e Newcastle.

CITY: ANCORA STONES ALL’ULTIMO RESPIRO! PRIMA SCONFITTA STAGIONALE PER L’ARSENAL

Il copione è sempre lo stesso: il Manchester City concede il primo gol della partita per la quarta volta in stagione, e per la quarta volta porta a compimento una rimonta. Sicuramente questa del Molineux (stadio in cui lo scorso anno i Citizens sono caduti 3-1) è quella più sofferta, ma altrettanto certamente quella più soddisfacente che permette ai ragazzi di Guardiola di ottenere il 31esimo risultato utile consecutivo in campionato (nuovo record per il club).

Alla rete in apertura di Strand Larsen, arrivata al culmine di una grande manovra in ripartenza del Wolverhampton, rispondono Gvardiol, al sesto centro, il quinto con il destro (teoricamente il piede debole), nel 2024 che fa di lui il difensore più prolifico del 2024 in Premier League, e Stones, che dopo il pareggio in extremis siglato nello scontro diretto con l’Arsenal di un mese fa si ripete a 30 secondi dal termine battendo José con un perentorio colpo di testa sull’angolo di Foden.

Gli Sky Blues concretizzano, dunque, il solito dominio in termini di possesso (539 passaggi completati nella metà campo, il miglior dato di sempre per una squadra in trasferta), mentre i Wolves restano sul fondo della classifica nonostante una delle migliori prestazioni stagionali.

Un Arsenal orfano di Saka, tornato acciaccato dagli impegni di Nations League, cade per la prima volta in stagione in seguito a colpi auto-inferti perfettamente sfruttati dal Bournemouth.

Nel giorno dell’esordio dal 1′ di Mikel Merino, con annessa esclusione di Martinelli in favore di Sterling, i Gunners compromettono la loro partita al 30′, minuto in cui Saliba riceve il primo cartellino rosso della sua carriera tramite revisione Var dopo aver steso Evanilson lanciato in porta da uno scriteriato retropassaggio di Trossard.

La 18esima espulsione incassata dall’Arsenal negli ultimi 5 anni (squadra ad averne ricevute di più nel periodo) implica l’ingresso in campo dell’ex Spezia Kiwior al posto di Sterling per ristabilire l’equilibrio difensivo, messo poi costantemente a repentaglio proprio dal difensore polacco.

Dopo essere state salvate da Kepa, bravo ad opporsi al tiro ravvicinato del subentrato Martinelli, le Cherries mettono la freccia al 70′ con Christie, a secco in campionato dall’ottobre 2022, bravo a finalizzare lo schema da corner battuto da Cook e rifinito da Kluivert. Il definitivo raddoppio arriva al 79′ su calcio di rigore, provocato dal fallo di Raya su Evanilson, a sua volta smarcato da un retropassaggio da horror di Kiwior (appunto), e trasformato da Justin Kluivert, anche lui al primo centro in campionato.

Questo 2-0 coincide con la seconda vittoria di sempre del Bournemouth sull’Arsenal che permette ai ragazzi di Iraola di portarsi a quota 11 in classifica, mentre costringe quelli di Arteta a subire l’aggancio dell’Aston Villa.

ASTON VILLA E BRIGHTON: DUE VITTORIE IN TRASFERTA CHE SANNO DI EUROPA

Dopo due pareggi consecutivi intervallati dal successo europeo sul Bayern l’Aston Villa ritrova il feeling con i tre punti consolidando la propria posizione nelle zone nobili della classifica.

La sfida di Craven Cottage inizia come peggio non si può con il quarto centro in campionato di un infermabile Raul Jimenez, bravo a spodestare nel duello fisico Pau Torres sul rinvio di Leno, ma prosegue nel migliore dei modi con il pareggio lampo al 9′ di Morgan Rogers, sul cui tiro è decisiva la deviazione di Bassey che spiazza l’estremo difensore tedesco ex Arsenal.

A metà primo tempo sale in cattedra “El Dibu” Martinez che neutralizza il settimo rigore in carriera (parata sul destro piazzato di Andreas Pereira) con tanto di esultanza sfacciata rivolta ai tifosi del Fulham, mentre al 60′ è il solito Watkins a prendersi le luci della ribalta incornando in porta il corner di Tielemans, firmando il 150esimo centro nel calcio inglese e il sesto contro i Cottagers.

Cinque minuti più tardi sempre Watkins provoca l’espulsione diretta di Andersen che lo stende all’ingresso dell’area di rigore, e al 69′ arriva l’autogol di Diop (entrato un minuto prima proprio per sopperire al rosso del compagno di reparto) sul cross teso di Digne.

Terza vittoria nelle prime quattro trasferte per i ragazzi di Emery, secondo ko consecutivo, invece, per quelli di Marco Silva dopo il 3-2 incassato dal City prima della pausa.

Dopo un periodo di appannamento fatto di 3 pareggi e 1 ko il Brighton è tornato sui propri livelli dando continuità all’incredibile rimonta pre-sosta sul Tottenham.

I Seagulls passano a St. James’ Park grazie all’acuto al 35′ di Danny Welbeck (bravo a finalizzare l’uno-due con Rutter) che si porta a quota 5 in classifica marcatori eguagliando lo score della sua precedente stagione, e a quota 100 in termini di coinvolgimenti diretti in gol in carriera (72 reti e 28 assist).

Il Newcastle ci prova a più riprese con Isak, Joelinton e Gordon, ma sbatte su un super Verbruggen e, a turno, sulla coppia centrale ospite IgorDunk, non riuscendo ad andare a segno in casa per la prima volta dopo 22 gare consecutive.

La formazione di Hurzeler balza, dunque, al quinto posto, mentre quella di Howe, alla seconda sconfitta stagionale, scivola al nono.

IL TOTTENHAM STRAVINCE IL DERBY, LO UNITED TORNA A SORRIDERE GRAZIE A HOJLUND

Poker del Tottenham nel derby contro il West Ham che consente agli Spurs di riavvicinarsi alla zona Champions.

Per la dodicesima volta dall’inizio della scorsa stagione la formazione di Postecoglou va in svantaggio in una gara casalinga complice il secondo centro il campionato di Kudus, già vicino al gol qualche minuto prima, e per l’ottava volta riesce a ribaltare il risultato arrivando a toccare quota 28 punti conquistati da situazione di uno o due gol sotto (a pari merito con il Liverpool).

Il pari arriva al 36′ con il mancino affilato di Kulusevski, a secco davanti al proprio pubblico dal 17 febbraio, che si insacca dopo due baci al palo. Tra il 52′ e il 60′, invece, arrivano gli altri tre: il reintegrato Bissouma sigla il 2-1, lo sfortunato autogol di Areola dopo il rimpallo con Todibo porta il risultato sul 3-1 e Son chiude i giochi con il nono centro in carriera contro gli Hammers.

Nel prossimo turno il Tottenham affronterà il Crystal Palace, mentre gli uomini di Lopetegui, relegati al quindicesimo posto, se la vedrà con il Manchester United.

Torna a sorridere il Manchester United dopo più di un mese (l’ultimo successo in campionato era datato 14 settembre contro il Southampton) superando in rimonta il sempre ostico Brentford.

Al netto di un buon primo tempo in cui i Red Devils sprecano due colossali occasioni con Eriksen e Garnacho, le Bees si portano in vantaggio nel recupero con il secondo centro in campionato di Pinnock che svetta in area sull’angolo di Damsgaard, ma vengono immediatamente riprese dal super gol di Garnacho che batte Flekken con un destro al volo sul traversone panoramico di Rashford.

Il gol vittoria coincide con il primo in questa Premier di Rasmus Hojlund, smarcato da un visionario colpo di tacco di Bruno Fernandes, freddo nello scavalcare l’uscita bassa del portiere avversario con dolcissimo tocco sotto.

Ten Hag può, dunque, respirare in attesa del doppio impegno FenerbahceWest Ham, mentre la squadra di Frank ospiterà l’Ipswich nel prossimo turno.

LEICESTER: CHE CUORE! L’EVERTON ESPUGNA PORTMAN ROAD. IL NOTTINGHAM VINCE IL MONDAY NIGHT.

Secondo successo consecutivo per il Leicester che per la prima volta nella storia ribalta una gara in trasferta da una situazione di doppio svantaggio.

Al St. Mary’s Stadium il Southampton si porta sull’1-0 all’8′ con il secondo acuto in campionato di Archer e sul 2-0 al 28′ con Aribo che deposita in porta il cross arretrato di Walker-Peters, ma gli equilibri della gara vengono totalmente sovvertiti dagli ingressi in campo tra il 59′ e il 62′ di Fraser da una parte e Fatawu dall’altra.

Il 7 delle Foxes impiega cinque minuti per servire l’assist a Buonanotte per il 2-1 sfuggendo al 24 dei Saints e dodici per colpire la traversa e costringere al miracolo Ramsdale nell’azione che poi porta al rigore con conseguente espulsione diretta di Fraser, reo di aver strattonato Vardy in area.

Il capitano degli ospiti trasforma dal dischetto e al 98′ Jordan Ayew firma il suo primo gol in maglia Leicester, nonché il più tardivo nella storia delle Foxes, completando una rimonta da urlo.

La formazione di Cooper sale a quota 9 in classifica, mentre quella di Martin allunga la propria striscia di gare senza successi a 21 e resta ultima a quota 1 insieme al Wolverhampton.

Quarto risultato utile per l’Everton che espugna Portman Road conquistando la prima vittoria in trasferta nel 2024 (l’ultima risaliva al 16 dicembre 2023 contro il Burnley).

L’Ipswich approccia bene alla sfida sfiorando il vantaggio con Clarke in apertura ma i Toffees sferrano un doppio gancio tra il 17′ e il 40′ che indirizza decisivamente l’incontro. Ndiaye sblocca il punteggio sfruttando la grossolana disattenzione di Burns, Keane sigla il raddoppio con un potente mancino che si insacca sotto la traversa su assist di McNeil (3 gol e 3 assist in campionato, coinvolto nel 67% delle reti totali dell’Everton in questo campionato. Solo Palmer con il 69% ha fatto meglio in proporzione).

La squadra di Dyche proverà a dare seguito al proprio momento positivo nella prossima giornata contro il Fulham. I Tractor Boys, ancora a secco di vittorie, restano a quota 4 punti.

 

Il Nottingham suggella un grande avvio di stagione con la terza vittoria di misura in campionato, la prima casalinga, contro un Crystal Palace al terzo ko di fila e in seria crisi di risultati.

Dopo un primo tempo gestito, ma non concretizzato il Forest aumenta la pressione sulla difesa ospite nella prima parte della ripresa. Il vantaggio arriva al 65′ grazie al quinto centro stagionale di Chris Wood, che batte un non irreprensibile Henderson con un destro al volo da fuori area in seguito all’involontaria sponda di Chalobah.

Nel finale c’è spazio per l’ennesimo miracolo stagionale di Sels che cancella l’1-1 di Schlupp e permette alla formazione di Espirito Santo di balzare all’ottavo posto. Le Eagles, invece, restano in terzultima posizione.

Top & Flop

TOP

1) Mohamed Salah – Ennesima prestazione sopra le righe per l’egiziano che con un gol e un assist decide il big match di giornata consentendo al Liverpool di restare in vetta.

2) Rasmus Hojlund – Prova generosa coronata da un grande gol per il centravanti danese, mancato tantissimo nel primo mese e mezzo di stagione. Sponde, movimenti e aggressioni intelligenti: una luce in fondo al tunnel per lo United.

3) Bart Verbruggen – 6 parate, 0.91 gol evitati, un autentico miracolo nell’uno contro uno con Isak. Il vero eroe del Brighton nella vittoria di St. James’ Park.

FLOP

1) Ryan Fraser – Entra in campo al 59′ sul 2-0, lascia i suoi in 10 al 73′ dopo aver procurato il rigore ed essersi perso l’uomo sul 2-1, dando il là alla rimonta del Leicester. Martin ci penserà più di una volta prima di schierarlo di nuovo.

2) Issa Diop – Subentra al 68′ al posto di Andreas Pereira per sopperire al rosso di Andersen (una delle 5 espulsioni nel sabato di Premier League, il numero più alto dall’agosto 2015) e appena un minuto dopo mette a referto un autogol che spegne qualunque velleità di rimonta del Fulham.

3) Jakub Kiwior – Prende il posto di Sterling al 37′ in seguito all’espulsione di Saliba e si ritrova in un incubo: non riesce mai a prendere Semenyo, spesso si ritrova fuori posizione e, per non farsi mancare nulla, regala palla a Evanilson costringendo Raya a stenderlo provocando il rigore del 2-0.

Classifica e prossimo turno

1

Liverpool

21 8 7 0 1  15:3 +12
2 Manchester City 20 8 6 2 0  19:9 +10
3

Arsenal

17 8 5 2 1  15:8 +7
4

Aston Villa

17 8 5 2 1 15:10 +5
5

Brighton

15 8 4 3 1 14:10 +4
6

Chelsea

14 8 4 2 2 17:10 +7
7

Tottenham

13 8 4 1 3 18:9 +9
8

Nottingham Forest

13 8 3 4 1 8:6  +2
9 Newcastle 12 8 3 3 2 8:8 0
10 Fulham 11 8 3 2 3 11:11 0
11 Bournemouth 11 8 3 2 3 10:10 0
12

Manchester United

11 8 3 2 3 7:9 -2
13

Brentford

10 8 3 1 4 14:15 -1
14

Leicester

9 8 2 3 3 12:14 -2
15

West Ham

8 8 2 2 4 11:15 -4
16

Everton

8 8 2 2 4 9:15 -6
17

Ipswich Town

4 8 0 4 4 6:16 -10
18

Crystal Palace

3 8 0 3 5 5:11 -6
19

Southampton

1 8 0 1 7 6:18 -12
20

Wolverhampton

1 8 0 1 7 10:23 -13

Prossimo turno:

Venerdì 25 ottobre

Leicester 21:00 Nottingham Forest

Sabato 26 ottobre

Manchester City 16:00 Southampton

Brentford 16:00 Ipswich Town

Brighton 16:00 Wolverhampton

Aston Villa 16:00 Bournemouth

Everton 18:30 Fulham

Domenica 27 ottobre

Crystal Palace 15:00 Tottenham

Chelsea 15:00 Newcastle

West Ham 15:00 Manchester United

Arsenal 17:30 Liverpool

Premier League

Manchester City, l’era Guardiola verso la fine: Maresca in pole?

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Fernandinho

Secondo The Athletic il tecnico catalano potrebbe lasciare a fine stagione. Il Manchester City valuta l’ex collaboratore come erede ideale.

Pep Guardiola e il Manchester City potrebbero separarsi al termine della stagione. È l’indiscrezione lanciata da The Athletic, che cita fonti interne al club convinte della volontà dell’allenatore catalano di chiudere un ciclo straordinario iniziato nel 2016 e destinato a segnare in profondità la storia dei Citizens. Un percorso senza precedenti che ha visto la vittoria di 6 Premier League, 2 FA Cup, 4 Carabao Cup, 3 Community Shield e soprattutto la Champions League conquistata nel 2023. Sotto la guida di Guardiola, il club di Manchester ha smesso di vivere all’ombra dello United diventando una potenza globale, valorizzando campioni come Kompany, David Silva, Yaya Touré, Agüero e, più recentemente, Rodri.

Chelsea

Enzo Maresca Manager of Chelsea celebrates his sides victory in the Premier League match Tottenham Hotspur vs Chelsea at Tottenham Hotspur Stadium, London, United Kingdom, 8th December 2024 (Photo by Mark Cosgrove/News Images)

Manchester City-Guardiola: rapporto al capolinea?

Tuttavia, i primi segnali di un possibile addio erano emersi già nella scorsa stagione, la più complicata dell’era Guardiola, chiusa lontano dai vertici in Premier, con l’eliminazione agli ottavi di Champions e la sconfitta nella finale di FA Cup contro il Crystal Palace. Il successivo rinnovo fino al 2027, breve e mirato, aveva di fatto lasciato aperta la porta a una separazione anticipata, oggi sempre più concreta.

In parallelo, il Manchester City starebbe già lavorando al futuro. In cima alla lista dei possibili successori ci sarebbe Enzo Maresca, un nome tutt’altro che casuale. L’allenatore italiano conosce bene l’ambiente siccome ha guidato l’Under 23 dei Citizens nella stagione 2020-21 vincendo il campionato e lanciando talenti come Cole Palmer, per poi entrare nello staff di Guardiola tra il 2022 e il 2024. I successi successivi con Leicester e Chelsea, culminati con una Conference League e un Mondiale per club, hanno rafforzato la sua candidatura.

La dirigenza del City vedrebbe in Maresca il profilo ideale per garantire continuità tattica e filosofica, pur inaugurando una nuova fase. Resta però l’ostacolo contrattuale siccome l’italiano è legato al Chelsea fino al 2029, anche se nelle ultime settimane non sono mancate tensioni legate alle critiche ricevute.

Sullo sfondo, come alternativa, prende quota anche il nome di Oliver Glasner, attuale tecnico del Crystal Palace.

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Premier League

Manchester United, ecco la rivoluzione invernale di Amorim

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Manchester united

Il tecnico del Manchester United vuole creare una rosa modellata sulla propria visione tattica, non adattandosi ai giocatori già presenti in rosa.

Secondo quanto riportato da CaughtOffside, il Manchester United sarà una delle squadre più attive nel mercato di gennaio, con diversi giocatori pronti a lasciare Old Trafford alla ricerca di nuove opportunità. Gli addetti ai lavori parlano di una vera e propria “rivoluzione” invernale.

Roma

Joshua Zirkzee of Manchester United gives his team instructions during the Premier League match Manchester United vs Tottenham Hotspur at Old Trafford, Manchester, United Kingdom, 29th September 2024
(Photo by Mark Cosgrove/News Images)

I giocatori in uscita dal Manchester United

Uno dei giocatori papabili a non vestire più la maglia dello United è il centrocampista uruguaiano Manuel Ugarte. Acquistato ad agosto 2024 per 50 milioni di euro dal Psg, Ugarte non ha mai convinto del tutto. Quest’anno è partito titolare solo in due occasioni e sembra disposto a trasferirsi per trovare più continuità. Il rapporto con Amorim non è dei migliori: il tecnico cerca un centrocampista in grado di dettare i tempi di gioco e gestire il pallone sotto pressione, un vero “regista” e non un semplice interdittore difensivo. Lo United è disposto a cederlo solo se arrivasse un’offerta adeguata.

Un altro possibile partente è il portiere Altay Bayindir, arrivato dal Fenerbahce nel 2023. Spesso relegato in panchina e impiegato principalmente nelle coppe nazionali, il club inglese vuole evitare che le poche apparizioni influiscano sul valore di mercato, aprendo alla possibilità di una cessione.

La situazione di Mason Mount è più complessa. Nonostante l’investimento importante, infortuni e incompatibilità tattica hanno impedito al nazionale inglese di esprimersi al meglio. Amorim non lo vede adatto né come mezzala offensiva né come esterno di attacco invertito nel suo sistema di gioco.

Sulla fascia sinistra, Tyrell Malacia sembra destinato a lasciare Old Trafford. Il tecnico portoghese cerca un esterno dominante dal punto di vista fisico, capace di sostenere sprint ripetuti per tutta la partita. Caratteristiche che Malacia non sembra possedere pienamente.

Infine, anche Joshua Zirkzee potrebbe lasciare il club. Amorim predilige un attaccante più letale in area di rigore e, con Juventus, Milan e Roma interessate alla sua situazione, lo United potrebbe reinvestire l’eventuale ricavato su un centravanti d’area di rigore e votato al gol.

Con l’avvicinarsi di gennaio, la strategia di Ruben Amorim appare chiara e audace. Per ridare allo United un’identità vincente, il tecnico sembra pronto a plasmare la squadra interamente intorno alle sue idee tattiche, con una rivoluzione totale dell’organico a sua disposizione.

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Premier League

Chelsea, Garnacho: “Non importa se iniziamo o entriamo dalla panchina: l’obiettivo è aiutare la squadra”

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Manchester United

Alejandro Garnacho: “A volte inizi le partite, a volte entri dalla panchina, ma l’importante è aiutare la squadra in ogni momento”.

Le parole di Garnacho

Alejandro Garnacho, talento argentino del Chelsea, ha recentemente condiviso il suo punto di vista sulla sua flessibilità in campo. In un’intervista, ha sottolineato l’importanza di essere sempre pronti a contribuire, indipendentemente dal fatto di partire titolare o di entrare a partita in corso. “Non ci concentriamo su chi inizia o chi no”, ha affermato Garnacho, “cerchiamo solo di aiutare la squadra quando è necessario e lottare per ogni obiettivo”.

L’attaccante ha anche espresso la sua determinazione nel continuare a combattere per gli obiettivi stagionali. Garnacho ha sottolineato come la squadra sia focalizzata e pronta a dare il massimo per raggiungere i traguardi prefissati. Le sue parole riflettono un atteggiamento positivo e una mentalità vincente che può solo giovare al suo club nel lungo termine.

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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano

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