Serie A
Juventus: focus sul Frosinone
La Juventus affronta, domani alle ore 12:30, il Frosinone all’Allianz Stadium. Questa é la terza sfida stagionale tra bianconeri e ciociari

Juventus-Frosinone si giocherà, oggi, alle ore 12:30 all’Allianz Stadium di Torino
Juventus e Frosinone si affrontano per la terza volta stagionale, la seconda all’Allianz Stadium.
Una sfida nella quale la Vecchia Signora ha l’obbligo di fare bottino pieno: soprattutto dopo i soli 2 punti incassati nelle ultime 4 giornate.
Ma la Juventus é consapevole della pericolosità della squadra allenata da Di Francesco: un gruppo con elementi giovani ed interessanti, tanti ex e una sfida (appunto) non sottovalutare.

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Andiamo, allora, alla scoperta della squadra ciociara.
I numeri del Frosinone
Il Frosinone ha ottenuto 23 punti in questo campionato (6V, 5N, 14P), appena 2 in meno rispetto a tutta la sua precedente stagione giocata in Serie A (25 nel 2018/19).
Tuttavia, da inizio Dicembre, quella ciociara è una delle due formazioni che hanno perso più partite (9 come la Salernitana) e quella che ha incassato più reti (31) nella competizione.
Il Frosinone non ha mai tenuto la porta inviolata nelle ultime 10 partite di campionato, subendo 28 reti totali (2.8 a incontro) e almeno 3 in ognuna delle ultime 3 gare giocate nella competizione.
Ad oggi i ciociari non hanno mai infilato una serie di 4 incontri in Serie A con 3 o più reti al passivo.
Il Frosinone (50%: 16/32) è l’unica squadra ad aver realizzato almeno la metà delle proprie reti da palla inattiva in questo campionato.
Solo Atalanta (65.5), Torino (56.8) ed Hellas Verona (56.6) recuperano più palloni a partita di quelli del Frosinone (55.8).
Gli uomini
Tra le file dei ciociari è presente il giocatore che ha portato a buon fine più dribbling in questa Serie A (Matías Soulé, 73).
Soulé (10 reti) è uno dei soli 2 giocatori nati a partire dal 2003 in doppia cifra di gol in questa stagione nei 5 principali campionati Europei, in compagnia di Jude Bellingham (16 gol). L’argentino ha giocato le sue prime 15 gare di Serie A con la Juventus.
Abdou Harroui è l’unico giocatore nella rosa del Frosinone ad aver battuto la Juventus in più di una occasione nel campionato di Serie A: per lui 2 vittorie in 4 sfide ai bianconeri, entrambe con la maglia del Sassuolo (anche se totalizzando appena 54’ in campo).
Dopo aver preso parte a 3 reti (1 goal e 2 assist), nelle sue prime 3 presenze in assoluto in Serie A, Reinier non è entrato in alcuna marcatura nelle successive 10 partite giocate in questo campionato. Da inizio Dicembre, il classe 2002 ha giocato oltre un’ora di partita solo nell’ultimo turno contro la Roma.
Solo Andrea Colpani (7) e Giacomo Bonaventura (6) hanno segnato più gol di Luca Mazzitelli (5, al pari di Antonio Candreva e Lorenzo Pellegrini) tra i centrocampisti italiani in questo campionato di Serie A. Prima di questa stagione, il giocatore del Frosinone ne aveva realizzato appena 1 su un totale di 49 presenze nella competizione.
Walace (193) e Lobotka (168) sono gli unici 2 centrocampisti che hanno recuperato più palloni di Enzo Barrenechea (163) in questa Serie A.
Stefano Turati ha effettuato 53 parate sui tiri provenienti da dentro l’area di rigore in questo campionato, meno solo di Wladimiro Falcone (56) e Pietro Terracciano (57).
Matías Soulé (15 presenze e 1 goal tra il 2021 e il 2023), Enzo Barrenechea (3 presenze nel 2022/23) e Kaio Jorge (9 presenze nel 2021/22) hanno fatto il loro esordio in Serie A con la Juventus, sotto la guida di Massimiliano Allegri.
Mister Di Francesco
Tra le formazioni contro cui Eusebio Di Francesco ha sempre perso fuori casa in Serie A, la Juventus è quella affrontata più volte: 7, trovando sconfitte sulle panchine di Sassuolo (4P), Roma (2P) e Cagliari (1P).
Massimiliano Allegri è, assieme a Gian Piero Gasperini e Simone Inzaghi, uno dei 3 tecnici contro i quali Eusebio Di Francesco ha perso più partite da allenatore in Serie A: 8.
Serie A
Juventus, Spalletti ripensa la fascia sinistra: Cabal avanza, Cambiaso rallenta
Juventus – La fiducia di Spalletti nel colombiano e il possibile cambio modulo possono riscrivere le gerarchie bianconere.
Alla Juventus qualcosa si muove sulla corsia mancina. La crescita di Juan Cabal, certificata dal gol decisivo contro il Bologna e dalle parole di stima di Luciano Spalletti, apre scenari nuovi in un reparto che finora aveva un padrone quasi indiscusso: Andrea Cambiaso.
“Un cavallo”, lo ha definito Spalletti dopo Bologna-Juventus, sottolineando forza, gamba e potenziale dell’esterno colombiano. Fiducia che il tecnico ha dimostrato fin dal suo arrivo, gestendone però con cautela il minutaggio dopo il grave infortunio al crociato e il successivo stop muscolare. Nelle ultime uscite, da subentrato contro Pafos e Bologna, Cabal ha però mostrato segnali evidenti di crescita, ritrovando continuità atletica e incisività.
Il tecnico bianconero, pur soddisfatto, chiede ancora di più: “Deve imparare a gestire l’emozione ed essere più pulito nel gioco”, ha spiegato Spalletti, lasciando intendere che il lavoro quotidiano sta iniziando a dare frutti concreti.
Juventus, Cambiaso perde terreno…
In parallelo, Cambiaso attraversa una fase complicata. Restato titolare di riferimento, l’esterno azzurro ha però faticato anche contro il Bologna, venendo sostituito dopo un’ora e lasciando il campo visibilmente deluso. Un momento di difficoltà che dura da settimane e che rischia di pesare sulle gerarchie future, pur senza mettere in discussione le sue qualità tecniche.

ANDREA CAMBIASO GUARDA AVANTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
A rendere il quadro ancora più fluido potrebbe essere un cambio tattico. L’eventuale passaggio alla difesa a quattro favorirebbe Cabal, più naturale nel ruolo di terzino, mentre Cambiaso potrebbe risultare penalizzato. Non è escluso, però, che i due possano convivere: sulla stessa fascia o con Cambiaso avanzato in un ruolo più offensivo.
Per ora le gerarchie restano invariate, ma la sensazione è che alla Continassa si stia preparando un riequilibrio. Con Cabal in crescita e Cambiaso in affanno, la fascia sinistra della Juventus non è più una certezza, ma un cantiere aperto.
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Serie A
Atalanta, l’assenza di Lookman pesa: Palladino studia le soluzioni
L’Atalanta dovrà colmare un grande vuoto che Lookman lascerà sulla sinistra in occasione della Coppa d’Africa in programma nelle prossime settimane.
Ademola Lookman rischia di restare lontano da Bergamo a lungo, potenzialmente fino al 18 gennaio 2026, complice la Coppa d’Africa che lo vedrà protagonista con la Nigeria. Un’assenza pesante per l’Atalanta, chiamata a riorganizzare il proprio assetto offensivo in un momento delicato della stagione.
Il bottino del nigeriano – tre gol e un assist in sedici presenze – non racconta fino in fondo il suo impatto: dribbling, strappi e qualità hanno spesso acceso le azioni nerazzurre, mandando in porta compagni come De Ketelaere e Scamacca, oggi nel loro miglior momento di forma. Dopo aver superato le tensioni estive di mercato, Lookman è partito quasi subito per la competizione africana, lasciando un vuoto evidente sull’out di sinistra.
Atalanta, nuova chance per Maldini e Soulemana?
Mister Palladino, che avrà una settimana intera per riflettere in vista della sfida di domenica sera a Genova contro il Genoa, valuta diverse alternative. I candidati principali sono Sulemana e Maldini, i sostituti più naturali nel ruolo. Il ghanese, però, rientra da un infortunio all’ileopsoas e non verrà forzato: se non sarà pronto, toccherà a Maldini, chiamato a giocarsi forse una delle ultime occasioni in nerazzurro.

RAFFAELE PALLADINO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Altre soluzioni passano dagli adattamenti: Pasalic e Samardzic possono guadagnare spazio, seppur in posizioni diverse. Il croato resta un jolly prezioso anche per far rifiatare Ederson e De Roon, mentre il serbo è stato recentemente testato come esterno a tutta fascia, intuizione che ha già portato frutti, come nel successo contro il Cagliari.
Senza Lookman, l’Atalanta cambierà pelle. Palladino è chiamato a trovare il giusto equilibrio tra gestione delle risorse e nuove idee tattiche, in attesa del ritorno di uno dei suoi uomini chiave.
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Serie A
Ultim’ora Inter: Calhanoglu e Darmian lavorano separatamente
Hakan Calhanoglu e Matteo Darmian ancora a parte in vista della Supercoppa: l’Inter non correrà rischi per i due giocatori chiave.
Preparativi per la Supercoppa
L’Inter si prepara alla sfida di Supercoppa con grande attenzione, ma con qualche preoccupazione per le condizioni fisiche di Hakan Calhanoglu e Matteo Darmian. I due giocatori, infatti, hanno continuato ad allenarsi separatamente dal resto del gruppo, un segnale che lo staff tecnico non vuole affrettare i tempi di recupero. La decisione di non rischiare è comprensibile, considerando l’importanza della partita e il lungo calendario che attende la squadra nerazzurra.
La strategia dell’Inter
Con la Supercoppa alle porte, l’Inter dovrà fare affidamento su una rosa profonda e ben assortita per sopperire alle eventuali assenze. La scelta del tecnico è chiara: la priorità è garantire che Calhanoglu e Darmian siano al 100% prima di tornare in campo. Questo approccio prudente potrebbe rivelarsi vincente nel lungo termine, permettendo ai giocatori di recuperare completamente e di evitare ricadute che potrebbero compromettere la loro stagione.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
.@Inter, le ultime verso la Supercoppa: ancora a parte Calhanoglu e Darmian, per i quali non verranno corsi rischi https://t.co/WeXlNRhj3C
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) December 16, 2025
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