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Serie A

Roma, Mourinho: “Io esempio di professionalità. Qualcuno deve dare di più.Su Dybala…”

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Europa League

A Trigoria nella Sala Conferenze del Centro Sportivo Fulvio Bernardini si è svolta la conferenza stampa di José Mourinho alla vigilia della sfida con il Milan, in programma domenica alle 20:45 allo Stadio Giuseppe Meazza.

mourinho

ZAPORIZHZHIA, UKRAINE – SEPTEMBER 28, 2021: JOSE MOURINHO in conference press. The UEFA Conference League match between FC Zorya Luhansk vs AC Roma

Queste le parole del portoghese:

“Sono qui da due anni e cinque mesi e sono l’unica persona in questo team che non ha perso una sola sessione di allenamento. Per me non esistono malattie, malumori.

Per due anni e mezzo non ho sbagliato niente, neanche un paio di settimane fa quando tutti erano malati.

Mesi fa avevo bisogno di un giorno per una situazione che non devo spiegare. L’ho detto al direttore Pinto e alla proprietà e abbiamo definito che il giorno dopo il derby sarebbe stato un buon giorno.

Sono stato fuori di Roma per 15 ore. Mi sembra ridicolo giustificare questo.

Non accetto in alcun modo che la mia professionalità e dignità, il mio cuore per questo lavoro venga messa in discussione. Se c’è un esempio perfetto di professionalità sono io.

Non ho mai perso una gara in oltre 20 anni di carriera. Un allenamento di recupero per chi ha giocato e per sei giocatori che non avevano giocato”.

Come si riparte?
“La partita è finita e abbiamo perso. Abbiamo fatto alcune cose buone, altre non bene. Le abbiamo analizzate tutte per migliorare nelle nostre limitazioni. Ora pensiamo alla prossima gara, quella di mercoledì è finita”.

Si parla moltissimo di un Milan in difficoltà. Che squadra si aspetta di affrontare?
“Affrontiamo una squadra che gioca per il titolo, che lo ha finto due anni fa.

Ovviamente sembra che la distanza di punti tra loro e Juventus e Inter sia una distanza non facile da colmare, ma è quella squadra lì, che ha perso qualche giocatore importante per infortunio nella zona difensiva, in centrocampo e in attacco sono lì, dietro ha perso 2-3 giocatori ma ne ha presi 2 per cercare di trovare la soluzione, ha preso Terracciano, ha preso di nuovo Gabbia.

È una squadra che sicuramente vuole vincere dopo la sconfitta in Coppa, che per loro era un target.

Metteranno tutto su questa partita, conoscono le nostre difficoltà, sembra che le sappiano tutti. Magari non le sa qualche giornalista o qualche commentatore, tutti sanno le nostre difficoltà.

Ho parlato con qualche giocatore dell’atteggiamento e non ho nessun tipo di problema perché ho grande rispetto e lealtà nel confronto con loro, non c’è niente che qualche persona possa o vorrebbe dire ai miei giocatori che non ho detto. Per me è una cosa molto molto chiara, è la differenza tra le difficoltà e un’altra cosa è utilizzare le difficoltà che sono vere come un modo per giustificare qualcosa che possiamo fare di più.

Su questo non mi risparmio, mi risparmio davanti a voi, so come funziona nel calcio, so perfettamente che alla fine se un giocatore sbaglia la direzione è sempre una, il risultato globale, la responsabilità è dell’allenatore.

Dal punto di vista del mio rapporto con i giocatori non risparmio nulla, poi migliore è il rapporto, più è facile non risparmiare nulla. Ieri la riunione è stata dura, specialmente per qualche individuo.

Collettivamente e difensivamente la squadra è stata perfetta, subisce un gol come lo ha subìto, che inizia con una rimessa laterale nostra, non siamo neanche capaci di fare una rimessa laterale positiva e l’abbiamo trasformata in un angolo.

E dopo un rigore di un bambino di 18 anni con 55 minuti di Serie A, io non ho mai detto che non era rigore, ho detto che è un rigore dei tempi moderni e che i tempi moderni nell’arbitraggio sono inferiori per protezione del gioco rispetto a 20 anni fa.

Nella riunione di ieri non ho risparmiato niente, poi c’è stato l’allenamento con 6 giocatori. Poi è difficile lavorare in campo e cercare di migliorare le cose, il messaggio è rimasto lì, c’è gente che obbligatoriamente dal punto di vista individuale deve dare di più”.

Com’è possibile che nessuno della società abbia detto nulla ai tifosi?
“Io sono anche la società. Non sono un ceo, ma l’allenatore. Mentre sono qui mi considero società e che le mie parole sono parole che la gente fuori vuole sentire.

Voglio essere sempre leale e corretto con la società. E’ il mio dovere e il mio modo di essere. In questo momento qui le mie parole sono molto obiettive.

Non so quanti derby ho giocato, forse 200. Sono state sempre partite speciali: ho vinto, perso e pareggiato, vivendola diversamente dalle altre partite. Il derby che abbiamo vinto noi è importante, il derby vinto è di umiliazione.

I derby che abbiamo perso, li abbiamo sempre persi per un dettaglio, per un errore, arbitrale o personale, però lo abbiamo sempre fatto con la dignità di chi da tutto. Siamo sempre usciti con la testa pulita.

E nonostante qualcuno avesse dovuto dare di più abbiamo chiuso la partita con due occasioni. L’orgoglioso di essere romanisti è presente a Trigoria, ma in campo bisogna mettere negli occhi della gente di andare contro tutto e tutti.

Capisco che i tifosi non è contenta per qualche situazione che per me è fuori dal contesto.

Il calcio è uno sport collettivo, l’influenza di A o B ricade anche su C o D. Se io oggi dicessi a un giocatore “oggi non giochi più”, poi vado in difficoltà”.

Dybala c’è?
“Penso di no”.

L’anno scorso Dybala ha giocato il 50% dei minuti, quest’anno il 57% in campionato e il 24% in Europa League. Mercoledì ha detto che ha sentito che qualcosa nella testa dei giocatori era cambiato al sapere che sarebbe uscito. Com’è possibile risolvere questo problema? È un problema di testa o anche tecnico?

“Trovare le soluzioni per giocare senza Dybala non è la stessa cosa trovare la soluzione per giocare senza Haaland per Guardiola, perché lui ha Alvarez. Se per Pochettino non gioca Sterling, gioca Mudryk, per Klopp se non gioca Diaz gioca Jota e se non gioca lui gioca Nunez, non è la stessa cosa.

La Roma vive una situazione dal punto di vista del settlement agreement per cui ha delle grandi limitazioni e questo si vede in campo, durante la stagione quando succede qualche tipo di problema non c’è modo di nasconderlo.

La Roma ha fatto uno sforzo economico per avere Smalling, non ha Smalling e non può averne un altro.

I giallorossi hanno fatto uno sforzo economico per avere Renato Sanches e non c’è e non possiamo avere due Renato Sanches perché i paletti non ti permettono di avere un altro giocatore della stessa posizione che sia disponibile. Dybala è un giocatore veramente speciale, che negli ultimi anni ha giocato in una squadra con altri giocatori speciali.

Quando non giocava lui giocava un altro, a volte stava in panchina e a volte entrava, non abbiamo un altro con le sue caratteristiche.

La partita contro la Fiorentina sembrava da 3-0 dopo 20 minuti, quando è andato via abbiamo perso quella connessione lì, che non fanno ne Belotti, né El Shaarawy, né Joao Costa, che sarà convocato domani. Se qualcuno non vuole capire che la Roma senza Paulo Dybala è una Roma diversa non posso dire molto di più”.

Lei prima ha parlato di delusione di singoli. Ci saranno delle scelte importanti o è impossibile farle e quindi alla fine giocheranno sempre gli stessi?
“Se mi chiedi se la squadra sarà la stessa, non è la stessa.

Paulo non gioca titolare. Farò qualche cambio, sicuramente, ma qui non esiste l’intenzione né di punire, né di far prendere attenzione su un determinato singolo.

C’è da costruire un puzzle sia dal punto di vista tattico che mentale che ci possa permettere di competere là. La squadra più tattica è quella con meno capacità a livello tecnico, quando il livello tattico è altissimo lavori su princìpi che permettano ai giocatori in campo di esprimere il loro potenziale.

Noi ci fondiamo sull’organizzazione di gioco e sul dettaglio, siamo una squadra che va su una strada molto ben definita, che sono i princìpi su cui lavoriamo in campo.

Siamo pochissimi, eravamo pochi, Azmoun è fuori, Paulo è fuori e sono due in meno.

Sono qui con voi perché non ci sarò dopo la partita, durante la prossima settimana non ci sono partite e non sarò con voi, sarò qui per rispondere a qualche domanda, se c’è bisogno di qualcuno che possa dare qualche tipo di spiegazione sono io, che ogni tanto devo essere in conferenza stampa per questioni regolamentari”.

Serie A

Hellas Verona-Atalanta, i convocati di Palladino: fuori Sulemana

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Champions League

Hellas Verona-Atalanta: Palladino convoca 24 giocatori, assente Sulemana, per cercare punti preziosi contro gli ultimi in classifica in Serie A.

In vista della sfida di cartello di questa sera, secondo la programmazione della Serie A, l’Atalanta sarà ospite dell’Hellas Verona, in quella che rappresenta un’occasione ghiotta, considerando la posizione in classifica degli ospiti, al momento fanalino di coda, per cercare punti utili a risalire dopo un deludente inizio di campionato.

Per farlo, Raffaele Palladino ha scelto di affidarsi ai seguenti 24 convocati, pur dovendo fare a meno di una pedina importante in corso d’opera: Kamaldeen Sulemana, costretto a uscire durante la gara di mercoledì contro il Genoa, valida per il turno di Coppa Italia.

Ecco la lista dei 24 convocati dall’ex giocatore di Napoli e Juventus.

I convocati di Palladino:

Portieri: Carnesecchi, Rossi, Sportiello.

Difensori: Ahanor, Bellanova, Bernasconi, Djimsiti, Hien, Kolasinac, Kossounou, Zalewski, Zappacosta, Scalvini.

Centrocampisti: Brescianini, De Roon, Éderson, Musah, Pasalic, Maldini, Samardzic.

Attaccanti: De Ketelaere, Krstović, Lookman, Scamacca.

Atalanta

Ademola Lookman amareggiato ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Serie A

Juventus, Zhergova finalmente al 100%: Spalletti ci pensa

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Fiorentina-Juventus, David

Edon Zhegrova alla Juventus: finalmente al top della forma, pronto a guadagnare minuti contro Napoli e in Champions League dopo lungo infortunio.

Arrivato in estate alla Juventus, per Edon Zhegrova i minuti in campo sono stati davvero pochi. La ragione? Un infortunio, identificato come Pubalgia, che si porta dietro da nove mesi. Questo uno dei motivi per cui la dirigenza del Lille ha deciso di cederlo per una cifra che (meno di 20 milioni), per il talento mostrato in campo, appare quasi controcorrente rispetto ai tempi che corrono.
Basti pensare che parliamo della stessa società che ha venduto Pépé all’Arsenal per 70 milioni e un giovanissimo Rafa Leão per circa 40.

Tuttavia, nonostante una condizione fisica precaria e lontana dall’essere ottimale, i lampi di talento puro non sono mancati. Nei pochi minuti avuti a disposizione in Champions League, in campionato e negli ancor più limitati spezzoni in Coppa Italia, il kosovaro ha mostrato una tecnica straordinaria, pur senza aver ancora inciso a livello statistico: il suo tabellino recita infatti ancora zero gol e zero assist, anche se qualcosa già a partire da sta sera potrebbe cambiare.

A tal proposito, secondo quanto riportato oggi da La Gazzetta dello Sport, dopo un periodo di attesa dovuto al recupero della forma che ne ha limitato l’impiego fino a questo momento, Edon Zhegrova avrebbe finalmente raggiunto il livello di condizione fisica dei compagni.

Un fattore che lo rende di fatto potenzialmente eleggibile in vista della gara contro il Napoli di domani sera, considerando anche il recente impegno di Coppa Italia contro l’Udinese e quello in arrivo la prossima settimana contro il Pafos in Champions League.

 

Juventus, Zhegrova già titolare contro il Napoli?

Per la gara di questa sera, nonostante il nome di Conceição rappresenti al momento l’opzione più probabile per partire dal primo minuto, non è escluso che Zhegrova possa ottenere un minutaggio maggiore rispetto a quanto visto finora.

Una scelta che potrebbe essere pensata anche in funzione di una possibile coesistenza con lo stesso portoghese, come già avvenuto martedì sera contro l’Udinese, anche se per pochissimi minuti. quando il kosovaro era subentrato al posto di Yildiz e Conceição dieci minuti prima al posto di Miretti.

Juventus

GIOVANNI DI LORENZO E MANUEL LOCATELLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Serie A

Cagliari-Roma, probabili formazioni e dove vederla

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La sfida delle 15 delle domenica di serie A sarà quella tra Cagliari e Roma. All’Unipol Domus sarà scontro tra ricerca di punti salvezza e voglia di riconquistare la  vetta.

Non sarà un testa-coda, ma poco ci manca. La cosa sicura e’ che Cagliari-Roma sarà un match che mette di fronte due poli opposti della classifica.

I sardi, con un Fabio Pisacane non di certo al sicuro, sono attualmente quindicesimi in classifica con 11 punti raccolti fino adesso.

Molto diverso il discorso per i capitoli, a quota 27 e a -1 dalla coppia in vetta Milan-Napoli.

Qui Cagliari

Nonostante un’ottima prova dal punto di vista della prestazione, il Cagliari non e’ riuscito a portare a casa punti dall’Allianz Stadium.

Il 2-1 finale, infatti, penalizza i rossoblù e li fa rimanere al palo, motivo per cui, contro la Roma, sarà quasi un imperativo fare punti.

Non sono attese novità rilevanti, dal punto di vista della formazione, dal tecnico Pisacane, con la squadra che, in settimana, e’ stata eliminata dal Napoli in Coppa Italia.

Massima fiducia, in attacco, a Gennaro Borrelli e Sebastiano Esposito, quest’ultimo autore della rete isolana a Torino.

Qui Roma

Gasperini ha un problema cronico, che si chiama attaccante. Anche a causa della sterilità del proprio attacco, infatti, la Roma ha dovuto soccombere al cospetto di un Napoli sbarazzino domenica sera.

In questo senso, il mister di Grugliasco chiederà immediate risposte nella trasferta sarda, soprattutto da Ferguson, destinato a essere l’unica punta dello scacchiere giallorosso.

Dietro di lui non mancherà la rifinitura di Soule e Pellegrini, così come in mediana troveranno spazio Celik, Kone, Cristante e Wesley.

Davanti a Svilar, in difesa, infine, solito terzetto Mancini-N’Dicka-Hermoso.

Probabili formazioni

Cagliari (3-5-2): Caprile; Zappa, Mina, Luperto; Palestra, Deiola, Prati, Folorunsho, Obert; Esposito, Borrelli. Allenatore: Fabio Pisacane

Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, N’Dicka, Hermoso; Celik, Konè, Cristante, Wesley; Soulè, Pellegrini; Ferguson. Allenatore: Gian Piero Gasperini

Dove vederla

Cagliari-Roma sarà visibile in diretta su:

  • Dazn 
  • Dazn 1, per gli abbonati a Sky (canale 214)
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