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Gol subiti: le top 5 delle 5 leghe europee
Gol subiti: le migliori difese nelle 5 leghe europee. Italia ben piazzata tra i primi cinque club. Solo una francese ha fatto meglio.
Attacco e difesa: proteggere la propria porta è fondamentale per un buon risultato. Ecco i risultati dei maggiori campionati europei.
Gol subiti per ogni lega
- Inter 5
- Juventus 6
- Bologna 7
- Atalanta 8
- Monza 8
In 9 incontri l’Inter ha visto entrare la palla nella sua rete solo 5 volte. Un ottimo risultato. Non male neanche le altre squadre italiane.
- Manchester City 7
- Arsenal 8
- Tottenham 8
- Liverpool 9
- Newcastle 9
- Chelsea 9
- Atletico Madrid 8
- Las Palmas 9
- Barcellona 10
- Athletic Bilbao 10
- Eintracht Francoforte 6
- Bayer Leverkusen 7
- Bayern Monaco 7
- Lipsia 7
- Stoccarda 8
- Borussia Dortmund 8
- Nizza 4
- Paris Saint Germain 7
- Brest 8
- Lille 10
- Tolosa 10
Classifica generale top 5
- Nizza (Ligue 1) 4
- Inter (Serie A) 5
- Juventus (Serie A) 6
- Eintracht Francoforte (Bundesliga) 6
- Bologna (Serie A) 7
- Real Madrid (Liga) 7
- Paris St. Germain (Ligue 1) 7
- Manchester City (Premier League) 7
- Bayer Leverkusen (Bundesliga) 7
- Bayern Monaco (Bundesliga) 7
- Lipsia (Bundesliga) 7
Non sempre la squadra che ha subito meno reti è la prima in classifica del proprio campionato. Per esempio a guidare la classifica della Ligue 1, al momento, è l’AS Monaco di Adi Hütter .
Anche la Liga vede in testa il Barcellona, mentre la squadra che ha subito meno gol è il Real Madrid.
Ben 7 squadre al quinto posto con 7 reti subite chiudono questa classifica.
Determinante sarà anche il tipo di calcio giocato: differenze che emergono spesso nelle competizioni internazionali. Si potranno ammirare presto negli incontri di Champions League in programma questa settimana.
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Rassegna stampa: i quotidiani del 18 maggio
Rassegna stampa, le prime pagine dei quotidiani sportivi: l’esonero di Allegri e l’anticipo di Serie A pari tra Fiorentina e Napoli in primo piano.
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Allegri shock, la ricostruzione del Corriere della Sera: “Mi hanno trattato come un parafulmine. Non vedo l’ora che finisca tutto”
Il Corriere della Sera attribuisce ad Allegri alcuni frasi shock, risalenti alla scorsa stagione, che fanno luce sul suo nervosismo.
Perché Allegri è così nervoso: la ricostruzione
Quando Allegri, nell’estate di tre anni fa, rifiutò il Real Madrid per tornare alla Juventus, non era questo quello che si aspettava di trovare. La situazione attuale non rispecchia minimamente né le sue aspettative né tantomeno il ricordo della sua prima avventura in bianconero. Una sensazione di latente nervosismo, che è esplosa tutta assieme dopo la vittoria in Coppa Italia contro l’Atalanta ma che ha radici molto più profonde.
In particolare, l’edizione odierna de “Il Corriere della Sera” attribuisce al tecnico labronico alcune frasi che sarebbero state pronunciate la scorsa stagione. Sicuramente la più difficile degli otto anni che Max ha passato in bianconero, in cui è stato costretto a “fare da parafulmine” a una società assente ed esautorata.
❝Per fortuna tra poco questa situazione sarà conclusa. Quest’anno sono stato io il parafulmine, vediamo chi lo sarà nella prossima stagione. È stato un miracolo concludere la stagione con quella classifica.❞
Giuntoli il pomo della discordia
Nell’impossibilità di appurare se queste frasi siano state pronunciate o meno, e se queste siano state le esatte parole pronunciate dal livornese, questa ricostruzione esemplifica perfettamente lo stato d’animo di un uomo lasciato solo e abbandonato al proprio destino. Il primo punto d’attrito con la dirigenza è stata la scelta di affidare le chiavi del reparto tecnico a Giuntoli: scelta non gradita al tecnico labronico.
Allegri avrebbe preferito la promozione di Giovanni Manna, all’epoca responsabile della Next Gen e attuale direttore sportivo del Napoli, o al limite l’ingaggio dell’amico Giovanni Rossi del Sassuolo. La rottura fra i due è arrivata in maniera definitiva nel corso del mercato di Gennaio, quando Allegri chiese un centrocampista (possibilmente di esperienza) come Bonaventura o Pereyra mentre Giuntoli si presentò con Djalo e Alcaraz.
Poi la fine di tutto. Il 4 Febbraio, dopo la sconfitta a San Siro nello scontro diretto con l’Inter che ha di fatto messo fine alle ambizioni scudetto dei nerazzurri, il primo incontro a Milano fra Giuntoli e Thiago Motta. Lì Allegri, che ha appreso della volontà della dirigenza di cambiare allenatore dai giornali, ha iniziato a covare acredine nei confronti della società, a cui rimprovera “una mancanza di rispetto e chiarezza” e che accusa di “averlo delegittimato agli occhi dei giocatori, pregiudicando il finale di stagione in campionato“.
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Milan, il tesoretto della Supercoppa Italiana: quanto incasseranno i rossoneri
Milan, sono ormai ufficiali gli accoppiamenti della Supercoppa Italiana, trofeo che porterà ai rossoneri un piccolo ulteriore tesoretto da sommarsi a quello della qualificazione alla Champions League. Qui di seguito i dettagli.
Un ulteriore tesoretto perverrà nelle casse rossonere, questa volta dalla Supercoppa Italiana. Competizione che si giocherà in Arabia Saudita nel mese di gennaio 2025.
Il Milan andrà ad affrontare la Juventus, neo vincitrice della Coppa Italia, mentre l’Inter se la giocherà contro l’Atalanta.
Ogni semifinalista incasserà 1,6 milioni di euro, mentre alle finaliste andranno 3,4 milioni. Alla vincitrice del trofeo andrà la cifra di 6,4 milioni.
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