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La nuova Superlega, svelati i dettagli del progetto
Juventus, Real Madrid e Barcelona sono al lavoro al nuovo progetto della Superlega (Super League), dopo il flop dello scorso anno. Scopriamo insieme in cosa consiste.
C’è grande attesa attorno alla versione reloaded del progetto Superlega.
Non si sa per certo che il presidente della Juve Andrea Agnelli, che questo pomeriggio interverrà al Business of Football Summit, annuncerà effettivamente il nuovo progetto, però nel frattempo sono trapelati i primi dettagli.
Le caratteristiche della nuova Superlega
Stando alle rivelazioni della testata tedesca Wirtschaftswoche, la Superlega dovrebbe essere un torneo non più chiuso e avere:
– nessun membro permanente
– squadre qualificate in base ai risultati ottenuti in campionato
– venti club partecipanti
– una seconda lega comprendente altri 20 club
– un numero ridotto di partite
Il modello di ispirazione
Il nuovo modo in cui è strutturato il progetto rimanderebbe al primo progetto della nuova Champions dal 2024, nel quale le migliori 24 squadre sarebbero state confermate anche nella stagione successiva più 8 qualificate dai campionati. Il sistema ipotizzato rimanda a quello della Nations League Uefa.
Che cos’è la Superlega
In poche parole, si tratta di un progetto di competizione calcistica privata, quindi al di fuori del circuito Uefa, Fifa e delle varie leghe nazionali. Coinvolgerebbe le squadre più prestigiose del panorama calcistico internazionale e si terrebbe ogni anno.

Le vicissitudini del progetto
Il progetto Superlega non è appena nato: se ne parla dal 2021.
All’origine del progetto, un consorzio di club tra i più influenti del calcio europeo, capitanato dal presidente del Real Madrid Florentino Perez, ha ideato un nuovo concetto di torneo.
Ad aprile 2021 le molte polemiche sorte fra addetti ai lavori, politici e tifosi hanno fatto sì che nove dei dodici club costituenti (Arsenal, Chelsea, Tottenham Hotspur, Liverpool, Manchester City, Manchester United, AC Milan, Inter e Atlético Madrid) abbandonassero il progetto.
Il suo carattere privato la rende, per ovvie ragioni, invisa alle istituzioni del mondo del calcio: al punto che lo scorso anno la Uefa aveva minacciato di intentare cause legali nei confronti dei club intenzionati a uscire dalle competizioni ufficiali e ad entrare nella Superlega.
Per tutta risposta, i sostenitori del progetto avevano dichiarato di voler portare in tribunale la Uefa per abuso di posizione dominante nell’organizzazione di eventi calcistici.
Perez aveva apertamente definito la Uefa “monopolista“.
Una proposta europea
Sembra che, allo scopo di perorare la causa della Superlega, nelle scorse settimane Agnelli e Perez abbiano inviato alle istituzioni europee il documento “Ripensare il futuro del calcio in UE”. In quest’ultimo, fra le altre cose, i due hanno indicato i dieci motivi per i quali la proposta è nata e soprattutto dovrebbe proteggere il futuro del calcio.
Nello specifico:
1. Non è una proposta di fuga;
2. Sarà eliminato il concetto di membri permanenti, con apertura a tutti i club europei;
3. Si tratta di un riconoscimento del fatto che il sistema non funziona più;
4. Il ruolo della UEFA crea conflitti strutturali;
5. I legami sempre più stretti di alcuni proprietari di club con Stati non membri;
6. Mancano partite di alta qualità;
7. I controlli finanziari sono inadeguati;
8. Mancano trasparenza e accountability nei meccanismi di solidarietà;
9. L’Unione Europea sta progressivamente perdendo il controllo sul calcio;
10. I club di grandi città che si trovano in Stati membri più piccoli non possono competere nell’attuale modello UEFA.
Ciò che emerge con chiarezza da quanto raccontato è che si avverte da più parti la necessità di un cambiamento, nel modo di disputare i tornei calcistici.
Anche alla luce di quanto dichiarato dallo stesso Perez in un’assemblea dei soci del Real Madrid: “La Superlega è libertà. A causa della pandemia abbiamo cercato di cambiare le dinamiche del calcio affinché non muoia. La Superlega è libertà, trasparenza, fairplay finanziario e solidarietà. È il progetto che finalmente proteggerà il FFP”.
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FIFA, Infantino: “Non c’è mai troppo calcio, anzi ne servirebbe di più”
Gianni Infantino durante un intervento al World Sports Summit, ha delineato la visione della FIFA per un calcio sempre più globale, inclusivo e sostenibile.
Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, in un discorso pronunciato al World Sports Summit di Dubai, ha espresso la visione dell’organo di governo mondiale del calcio: un calcio sempre più globale, inclusivo e sostenibile. Infantino ha affrontato uno dei temi più dibattuti degli ultimi anni, il numero di partite e la presunta “saturazione” del calendario. Ha sottolineato la necessità di trovare un equilibrio tra calcio di club e calcio delle nazionali, tra partite significative e insignificanti.
Ha inoltre parlato degli investimenti della FIFA nello sviluppo del calcio in tutto il mondo e ha affermato: “Stiamo investendo miliardi di dollari nello sviluppo del calcio in tutto il mondo. Nei 211 Paesi tutti ricevono sovvenzioni per costruire campi e formare giocatori. Entro il prossimo anno avremo 100 accademie FIFA in 100 Paesi diversi”.
Infantino sul Mondiale per club e il Mondiale 2026
Infantino ha riservato spazio anche per parlare del Mondiale per club, uno dei progetti più ambiziosi della FIFA. Ha definito l’ultima edizione disputata negli Stati Uniti un successo commerciale e ha sottolineato l’importanza di dare spazio al calcio dei club.
Ha poi parlato delle impressionanti cifre previste per il Mondiale 2026, che si giocherà tra Stati Uniti, Canada e Messico: “48 squadre, 104 partite: 104 Super Bowl in un mese. Avremo sei o sette milioni di persone negli stadi e sei miliardi davanti alla televisione. In appena due settimane abbiamo ricevuto 150 milioni di richieste di biglietti. In 100 anni di storia della Coppa del Mondo la FIFA ne ha venduti 44 milioni in totale. È qualcosa di assolutamente incredibile”.
Il ruolo della FIFA nel calcio mondiale
Infantino ha infine ribadito il ruolo fondamentale della FIFA nel finanziamento del calcio mondiale: “Siamo l’unica organizzazione che finanzia il calcio in tutto il mondo. Senza la FIFA non ci sarebbe calcio in 150 Paesi”.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
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L’italiano Cardinaletti al fianco di Maresca al Chelsea
Il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha ospitato di recente con orgoglio il manager Andrea Cardinaletti, figura di spicco del calcio internazionale e attuale assistant manager di mister Enzo Maresca al Chelsea. L’incontro, enfatizzato nelle ultime settimane anche da un post ufficiale del Governatore (Regione Marche) sui propri canali social, ha rappresentato un momento di particolare valore per il territorio. Un personaggio Made in Marche (nato a Jesi, città di Roberto Mancini e Luca Marchegiani) che porta il nome della sua terra ai vertici del calcio mondiale. Ebbene sì, stiamo parlando di Andrea Cardinaletti del Chelsea (campione del mondo in carica), una delle squadre più blasonate e prestigiose a livello internazionale.
Andrea Cardinaletti: da Jesi ai vertici del calcio mondiale
Originario di Jesi (Marche), Andrea Cardinaletti ha costruito una carriera di rilievo, che lo ha portato a collaborare con tecnici di fama internazionale, fino ad approdare al Chelsea di Maresca. La sua esperienza e professionalità sono oggi un patrimonio riconosciuto a livello globale. Il suo percorso professionale non può non rappresentare motivo di orgoglio per tutta la comunità marchigiana. L’incontro con Francesco Acquaroli avvenuto recentemente, ha evidenziato come la Regione Marche sia capace di esprimere eccellenze non solo culturali e imprenditoriali, ma anche sportive di elevato livello.
Marche protagoniste tra sport e istituzioni
La visita di Cardinaletti è stata l’occasione per ribadire il legame tra sport, istituzioni e territorio. Il tutto col Presidente Acquaroli che ha voluto sottolineare l’importanza di valorizzare i talenti marchigiani che si distinguono nel mondo. Questo incontro diventa così un emblema puro di come le Marche possano essere protagoniste sulla scena internazionale, grazie a figure che portano con sé i valori di impegno, passione, dedizione e professionalità. Un messaggio forte e chiaro: le Marche sono una terra di eccellenze che meritano di essere raccontate e celebrate. Non ci sono dubbi…
IL MESSAGGIO SOCIAL DI FRANCESCO ACQUAROLI: “CI FA MOLTO PIACERE CHE CARDINALETTI…”
“Oggi ho avuto il piacere di incontrare Andrea Cardinaletti, presidente della fondazione Gabriele Cardinaletti, nella sua nuova veste di assistant manager dell’allenatore del Chelsea, Enzo Maresca”, ha scritto recentemente Acquaroli sui social. “Ci fa piacere il successo di un nostro concittadino marchigiano, già profondamente impegnato sul territorio. Ad Andrea auguriamo di continuare a raggiungere prestigiosi traguardi!”.
Andrea Cardinaletti del Chelsea: chi è l’Assistant Manager di Enzo Maresca al Chelsea
Dopo la carriera da calciatore (è stato anche nel settore giovanile del Milan) e in primis nel settore bancario, ha intrapreso definitivamente un percorso da dirigente sportivo in diverse società italiane. Ha ricoperto incarichi di prestigio come Presidente del Credito Sportivo e coordinatore infrastrutture della Lega Serie A. È attualmente non solo Assistant Manager di Maresca al Chelsea, bensì presidente della Fondazione Gabriele Cardinaletti. Una Fondazione molto attiva e dinamica, impegnata in attività culturali e sociali sul territorio marchigiano. Complimenti ad Andrea Cardinaletti per tutto ciò che ha fatto e che sta facendo tuttora. Fonte immagine: social/Facebook F.Acquaroli

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Calcio e morti improvvise tra AI e prevenzione
A Santa Maria di Castellabate (Salerno) arriva un nuovo e importante software ad elevata tecnologia per lo studio delle morti improvvise, firmato Fondazione Polito. Ebbene sì, la nota Fondazione Fioravante Polito in Campania fa sul serio e il Presidente Davide Polito (con il suo staff) si conferma assai attivo e dinamico sul territorio nazionale. In sintesi, la Fondazione Polito, nello studio di Santa Maria di Castellabate (Salerno) diretto dal Dott. Roberto Viceconti, offre un servizio d’avanguardia dedicato alle morti improvvise. Andiamo per ordine e scopriamo di più.
FONDAZIONE FIORAVANTE POLITO: UN PROGETTO ASSAI INNOVATIVO A SANTA MARIA DI CASTELLABATE (SALERNO). PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE
Un progetto sicuramente molto innovativo e a nostro giudizio meritevole di particolare attenzione ed interesse. Il tutto con nuovo rilevante software specialistico e apparecchiature di alto livello potenziate dall’Intelligenza Artificiale (AI – Artificial Intelligence). La mission fondante? Per analisi più rapide e risultati più precisi ed efficaci. Perché la prevenzione nello sport è fondamentale. E non smetteremo mai di ribadirlo.
PREMIO LETTERARIO SPORTIVO 2026: A GENNAIO 2026 A SANTA MARIA DI CASTELLABATE
Il prestigioso premio letterario internazionale sportivo “Pietro Mennea” si terrà a gennaio 2026 al Museo e Biblioteca del Calcio Andrea Fortunato di Santa Maria di Castellabate, proprio sotto la regia della Fondazione Polito di Davide Polito. Sabato 24 gennaio 2026 la data da segnare bene in calendario. Una giornata culturale e sportiva che si preannuncia appassionante, ricca di ospiti, e all’insegna di fondamentali valori sociali e umani. Intanto non resta che augurare un 2026 ricco di soddisfazioni personali e professionali a tutti i lettori Calciostyle.

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