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Juventus: prima Piatek poi James

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La Juve non si accontenta mai. Non è mai sazia di talenti. Così non appena un giocatore dimostra tutta la sua classe, entra subito nel mirino dei bianconeri. Juventus-Genoa di sabato sarà l’occasione per osservare da vicino un altro obiettivo del mercato della Zebra, corteggiato da tutte le big, non solo italiane. Il suo nome è Krzysztof Piatek, detto il pistolero. Il polacco, considerato l’erede di Lewandowski, ha siglato ben 9 reti nelle prime 7 partite di campionato (oltre ai 4 gol contro il Lecce in coppa Italia), incentrando su di se l’attenzione dei club più importanti d’Europa.

La trattativa

La Juve ha intenzione di mettere sul piatto 30 milioni, più la quota di Favilli che il Genoa deve ancora pagare. Nel frattempo, intervistato ieri al Museum and Store del Genoa durante l’incontro con i tifosi organizzato dal club, il polacco ha strizzato l’occhio a CR7 definendolo come il migliore di sempre. Chissà che non sia un modo per arruffianarsi il suo futuro partner d’attacco.

Il re del mercato

Piatek non solo segna raffiche di gol, ma è anche abile nel giocare con la squadra, sacrificandosi all’occorrenza nei momenti difficili. Per questo motivo il gioiellino polacco sta suscitando l’interesse dei migliori club europei. Non soltanto Napoli, Inter, Roma, Milan, ma anche le grandi della Premier, Bundesliga e della Liga. Fra queste il Barcelona che è fortemente interessata all’attaccante rossoblu, come sostituto di Luis Suarez. Ariedo Braida sarà infatti presente sabato all’Allianz Stadium per capire da vicino se il polacco valga davvero i 60 milioni che i blaugrana intendono investire.

Con la corte di queste grandi squadre si capisce bene perchè il presidente rossoblu, Enrico Preziosi, pur essendo follemente innamorato del suo numero 9, sia ormai rassegnato al doversene privare forse già a gennaio.

La carriera del pistolero

Piatek, nato il primo luglio del 1995 a Dzierzoniow, inizia a giocare per la squadra della sua città, il Lechia. A 18 anni passa al Zaglebie Lubin, dove comincia a mostrare tutta la sua vena realizzativa. Fra il 2016 ed il 2018 al KS Cracovia, il polacco si consacra definitivamente, segnando 32 gol in 63 presenze ed attirando così l’attenzione di Preziosi. Il n. 1 del Grifone, come racconta in un’intervista alla Gazzetta, se ne innamorò immediatamente dopo averlo visionato durante una partita, su segnalazione del suo amico procuratore Gabriele Giuffrida. “Era sempre dove arrivava la palla”.

Piatek è stato acquistato quest’estate dal Grifone per 4 milioni di euro, un prezzo regalato se si pensa a quello che sta facendo in questo avvio di stagione.

Non solo Piatek

Paratici è al lavoro anche per un altro colpo. Sta mettendo in programma per giugno l’acquisto di James Rodriguez per 60 milioni, approfittando del malcontento del giocatore, troppo spesso ignorato da Kovac.

Il club bianconero vuole approfittare dei buoni rapporti che intercorrono con Mendes, procuratore del colombiano, nati dall’affare Ronaldo. L’ottimo feeling fra i bianconeri e l’agente portoghese può portare al surriscaldarsi anche di un’altra pista. Angel Di Maria, altro assistito di Mendes, è in scadenza con il Psg e potrebbe avere voglia di intraprendere una nuova esperienza.

Secondo la Gazzetta, il Fideo avrebbe chiesto un contratto da 12 milioni annui. Un po’ troppo, forse, per le casse bianconere. Negli ultimi giorni a raffreddare questa pista ci ha pensato il Paris United, che ha annunciato il prolungamento del contratto dell’argentino con i parigini. Bisogna però precisare come non sia ancora arrivata l’ufficialità della notizia.

Nel mirino dei bianconeri c’è anche un altro giocatore del club parigino, Adrien Rabiot. I torinesi sognano di prendere il francese a parametro zero, approfittando del mancato rinnovo, battendo così l’agguerrita concorrenza di Milan e Barcellona

 

Calciomercato

Roma: Gudmundsson l’alternativa a Zirkzee

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Fiorentina

Il DS della Roma Massara continua a trattare con lo United per l’olandese, ma le cifre richieste sono alte: in caso negativo il trequartista della Fiorentina è un altro obiettivo.

La Roma continua la ricerca dell’attaccante. A poco più due settimane dall’inizio del calciomercato il DS dei giallorossi Frederic Massara continua a lavorare per regalare un attaccante a Gasperini.

Massara vuole Zirkzee, ma la trattativa non è semplice

Roma

IL DIRETTORE SPORTIVO DELLA ROMA FREDERIC MASSARA GUARDA AVANTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Nelle ultime ore il direttore sportivo è volato a Londra per trattare Joshua Zirkzee con il Manchester United. La Roma vorrebbe portare l’olandese a Trigoria con la formula del prestito con obbligo di riscatto condizionato al raggiungimento di obiettivi (la qualificazione alla prossima Champions League). I Red Devils però sparano alto sulle cifre: stando a quanto riportato da Daniele Aloisi su Il Messaggero, la richiesta sarebbe non inferiore ai 50 milioni di euro.

Una cifra troppo alta per la dirigenza giallorossa, che vorrebbe non andare oltre ai 40 milioni. Proprio per questo motivo Massara starebbe lavorando sotto traccia per un piano B in caso non riuscisse ad arrivare all’attaccante ex Bologna. L’alternativa sarebbe Albert Gudmundsson.

Stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport ci sarebbe un ritorno di fiamma dalla Roma per l’attaccante islandese. La classifica della Fiorentina è sempre più preoccupante, ed i giallorossi puntano a questo per provare a strapparlo in prestito ai viola. Già la scorsa estate Massara aveva provato a fare un tentativo per l’ex Genoa, ma a gennaio potrebbero esserci dei nuovi contatti.

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Calciomercato

Ultim’ora Fiorentina: squadra in ritiro indefinito per punizione

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Fiorentina

La Fiorentina ha deciso per un ritiro punitivo a tempo indeterminato, segnando una svolta drastica nei confronti dei giocatori.

Ritiro punitivo: una mossa strategica per la Fiorentina?

La Fiorentina ha scelto di adottare una linea dura, imponendo un ritiro punitivo ai propri giocatori. Questa decisione, presa fino a data da destinarsi, riflette la volontà del club di punire e motivare la squadra a migliorare le prestazioni. L’obiettivo del ritiro è di rafforzare l’unità del gruppo e stimolare una reazione positiva sul campo. La decisione arriva in un momento critico della stagione, con la squadra che fatica a trovare continuità nei risultati.

La reazione dei tifosi e le prospettive future

La scelta del ritiro punitivo ha suscitato reazioni contrastanti tra i tifosi. Alcuni vedono questa mossa come necessaria per scuotere la squadra, mentre altri temono che possa generare tensioni interne. Il club spera che questa misura possa portare a risultati concreti, restituendo competitività alla squadra e riguadagnando la fiducia dei supporter. Resta da vedere se questa strategia porterà i frutti sperati nel lungo termine.

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Fonte: l’account X di Schira

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Calciomercato

Elkann conferma: “La Juventus non è in vendita”

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Juventus

John Elkann ribadisce con fermezza: “La Juventus, la nostra storia e i nostri valori non sono in vendita”

Le Dichiarazioni di John Elkann: Un Segnale Forte per il Futuro della Juventus

In un momento in cui le speculazioni sul futuro della Juventus si intensificano, John Elkann ha deciso di chiarire la posizione del club torinese. Il messaggio è chiaro e deciso: la Juventus non è sul mercato. Attraverso un annuncio ufficiale, Elkann ha sottolineato l’importanza dei valori e della storia del club, evidenziando come questi elementi siano saldamente radicati e non disponibili per la vendita.

Queste parole arrivano in un periodo cruciale per la squadra, che sta affrontando sfide sia sul campo che a livello dirigenziale. L’affermazione di Elkann non solo rassicura i tifosi ma invia anche un messaggio ai potenziali investitori, sottolineando l’intenzione di mantenere la Juventus sotto il controllo attuale.

Implicazioni per il Calciomercato e la Stabilità del Club

La dichiarazione di Elkann può avere ripercussioni significative sul calciomercato. Con il club che conferma la sua intenzione di non cedere la proprietà, è probabile che le risorse interne vengano utilizzate per rafforzare la squadra senza ricorrere a vendite o acquisti affrettati. Questo approccio potrebbe garantire una maggiore stabilità e continuità, elementi essenziali per il successo a lungo termine.

La posizione ferma del club potrebbe anche influenzare le trattative in corso, fornendo un chiaro indirizzo su come la Juventus intende affrontare le sfide future. L’accento sui valori e sulla storia sottolinea l’impegno della dirigenza nel preservare l’identità del club, un aspetto fondamentale per i tifosi e per il calcio italiano in generale.

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Fonte: l’account X di Schira

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