Serie A
Castan ricorda la Roma: “Mi aiutò tantissimo”
Leandro Castan è stato intervistato dai canali ufficiali del club capitolino prima di Roma-Torino. Il brasiliano ex di turno ha parlato dei suoi anni trascorsi nella Capitale. Queste le sue parole:
Empoli, 2014, stadio Castellani. Che giornata ricorda?
“La posso definire l’ultima partita “vera” giocata con la maglia della Roma. Scesi in campo il primo tempo, passammo pure in vantaggio con un tiro di Nainggolan e quello fu il gol vittoria. Io venni cambiato nell’intervallo, ricordo pure di aver rilasciato un’intervista flash a Sky prima di rientrare negli spogliatoi. Dopo un po’ sono iniziati i problemi”.
Però nell’anno successivo all’infortunio qualche partita in giallorosso la giocò.
“Ne feci 5 sempre con il mister Garcia, alcune giocate benino. Poi quando arrivò Spalletti dichiarò in conferenza stampa che avrebbe puntato su di me e mi schierò al centro della difesa nella gara contro il Verona. Quella partita andò malissimo a livello personale. Pareggiammo. Dopo quel match Luciano mi parlò e mi disse che non sarei stato titolare nelle occasioni future. Non giocai più con la Roma”.
È arrabbiato con Spalletti?
“Guardi, io ho il mio modo di vivere. Non porto i sentimenti maturati nel posto di lavoro nella mia vita. Non provo rancore mai per nessuno. E non l’ho fatto nemmeno con lui. Ho rispettato la sua scelta da professionista, sapendo che lui in quel momento doveva prendere delle decisioni per il bene della Roma.”
Vi siete più parlati successivamente?
“Quando nel 2017-18 sono passato al Cagliari e lui era andato all’Inter, ci intrattenemmo prima della partita a parlare lì sul terremo di gioco. E ci chiarimmo senza problemi”.
Nel 2016-17 andò in prestito al Torino. In quella circostanza incrociò la Roma da avversario per la prima volta.
“All’andata, sì. Vincemmo e il Toro non batteva la Roma in casa da tanto tempo. In quella giornata avevo uno stato d’animo contrastante. Da un lato ero contento di incontrare la mia ex squadra e di salutare i compagni, dall’altro volevo dimostrare che avevano sbagliato a cedermi. Quel giorno andò bene, successivamente andai incontro ad alcuni problemi fisici e con il Torino finì presto”.
In quella partita Totti segnò il gol della bandiera, il suo ultimo in Serie A. il numero 250.
“Ricordo bene, su rigore. Lui e De Rossi sono stati compagni ideali di spogliatoio. E un grande onore poter giocare al loro fianco. Due ragazzi diversi, che rappresentano una squadra, la città. Quando li nomini, pensi alla Roma”.
Arriviamo a oggi. Qualche tempo fa lei è risultato positivo al Covid.
“Sì, ma sono stato asintomatico. Dunque, resto con la guardia alta. Quando si è asintomatici, dicono che l’immunità non sia garantita. Almeno è quello che sostengono in Brasile gli esperti. Qui la situazione è complicata. Il governo ha aperto tutto per un periodo. C’è tanta gente che soffre. La speranza è che con l’inizio del prossimo anno e l’arrivo del vaccino – in aprile, qui – tutto diventi un brutto ricordo”.
Come ha trascorso questo periodo di chiusure e limitazioni?
“A casa, in tranquillità con la mia famiglia. Il mio giardino è uno spazio ampio, mi ha permesso di allenarmi. È stato difficile. Ma anche adesso è complicato. Io, ad esempio, non vedo i miei genitori da un anno. Mio padre è un soggetto a rischio. Io lavoro, faccio gli allenamenti, giro, ho paura di passargli qualche cosa. Ed evito di incontrarlo. Loro sono a San Paolo, io a Rio de Janeiro, siamo lontani circa 700 chilometri. Papà lo vedevo sempre quando giocavo nella Roma, ogni giorno era con me. Ma quel periodo così bello non tornerà più”.
Serie A
Roma-Juventus, una sfida da Champions. Ma finisce 1-1
Stasera è andata in scena Roma-Juventus, sfida della 35esima giornata di campionato. Tra ex e sfida in ottica Champions, ecco com’è andata.
È una serata mite all’Olimpico, animata da una Curva Nord gremita di tifosi bianconeri e una Curva Sud sul piede di guerra, che fin dal pre-partita dà fondo ai fumogeni. All’Olimpico riappare una vecchia conoscenza: la bandiera biancoceleste con il topo di fogna.
Stasera va in scena il match Roma-Juventus. La Roma non ha Mancini e ha provveduto a mettere in panchina Karsdorp dopo gli errori in Europa League; la Juventus non può contare su Yildiz e Alex Sandro, ma ha disposizione i giocatori più forti della sua rosa.
Roma-Juventus, il primo tempo
Inizia il match tra i fumi giallorossi. Si accende con un’opportunità per Romelu Lukaku già al terzo minuto: la mette al centro per Pellegrini, che non riesce ad arrivare sul pallone.
Al 3′ gli fa eco Chiesa, con una conclusione che non centra la porta. Al 4′ Svilar finisce a terra per un fallo, che vale un cartellino giallo – il primo della partita – Weah, che salterà la prossima partita di campionato.
Al 7′ Vlahovic tenta una conclusione velenosa, ma manca di pochissimo la porta.
Al 10′ Kristensen colpisce la traversa con un colpo di testa, mostrandosi degno del giocatore che è stato chiamato a rimpiazzare: Rick Karsdorp. Con un’azione simile a quella di Lukaku nella partita di andata di Europa League contro il Leverkusen.
A proposito di Lukaku: proprio al 13′ colpisce di testa un pallone promettente, ma colpisce troppo alto.
Ed è proprio Lukaku che al 15′ riesce a trovare la porta con una zampata.
La Juventus prova a reagire. Al 18′ tentativo di imbucata di Rabiot, ma Svilar ha capito tutto e para in scivolata.
Lukaku, sull’onda dell’adrenalina, ci riprova, ma è troppo lontano per poter mettere a referto un gol.
Al 23′ la Juventus ci prova anche con Weah, che arriva da destra, ma il pallone viene spazzato via da ‘Ndicka.
La Roma resta guardinga, serrandosi in difesa attorno al giocatore statunitense.
Al 27′ una concluzione di Pellegrini finisce alta, ma avrebbe potuto essere gol.
Al 31′ la Juventus centra l’impresa: Bremer riesce a mandare in porta un pallone. È parità: la Roma deve ricominciare daccapo.
Al 37′ Cambiaso commette fallo e consegna una punizione alla Roma. Calcia Paulo Dybala: il pallone finisce a pochi centimetri sopra la porta, proprio sulla traversa. Cambiaso prova a insidiare Svilar al 41′, ma la palla finisce fuori.
Grande occasione per Locatelli al 41′, ma spreca tirando da fuori area alto sulla traversa.
La Roma si conquista un’altra occasione su corner con il tiro di Dybala, che finisce preciso davanti alla porta ma viene sciupato da un colpo di testa troppo alto.
L’occasione su palla inattiva torna al 45′: calcia di nuovo Dybala ma la palla finisce ancora una volta troppo in alto. Non c’è nemmeno il tempo di recuperare: al 45′ l’arbitro fischia e le squadre si dirigono verso lo spogliatoio.
All’Olimpico, in campo si riscalda Zalewski. Ma al posto di chi? Ogni dubbio sarà dissipato a inizio secondo tempo, quando entra al posto di Dybala.
Il secondo tempo
Al 47′ la partita riparte con lo squillo di tromba di Chiesa, il cui tiro non entra in porta solo grazie alla zampata di Svilar.
Cambiaso tenta la conclusione al 50′, ma finisce alto. Poco dopo, Chiesa finisce a terra: l’arbitro ferma il gioco.
Nel frattempo, a bordo campo, continuano a riscaldarsi Abraham, Bove, El Shaarawy, Mancini e Azmoun.
Al 54′ errore di Kristensen, che si lascia sfilare la palla.
Al 58′ Leandro Paredes finisce a terra: il gioco si ferma, la Curva Sud protesta. L’argentino esce temporaneamente dal campo. Per Weah non ci sono conseguenze (poteva rischiare un rosso).
Al 60′ in mezzo ai fischi fortissimi dei tifosi giallorossi, la Juventus fa uscire Weah ed entrare Kostic.
La porta della Roma è sotto assedio: Chiesa tenta un tiro gol che non va a buon fine. Ci riprova con un corner, ma l’azione finisce con la parata al volo di Svilar.
Siamo al ’64: la Juventus aggredisce con Rabiot che tenta la conclusione da fuori area, parato senza affanno dal portiere giallorosso.
Rabiot, però, è rabbioso – nomen omen – e cavalca tutto solo verso la porta. L’azione si fa pericolosa, ma il cross davanti alla porta non trova bianconeri che possano mandare in buca la palla. Prova la conclusione lunga Gatti, che tira alto e lunghissimo.
Al 67′ un’occasione ghiottissima spetta a Pellegrini, che manca la porta per un pelo. In compenso, si guadagna una punizione.
De Rossi manda nuove forze in campo: escono Lukaku e Baldanzi, entrano Abraham e Azmoun.
Su una punizione Kristensen rischia di riscattarsi, facendo un tiro che poteva essere gol e invece viene parato. Al 70′ è possesso Juve, con Danilo che calcia.
Al 72′ arriva un giallo per Rabiot per un intervento falloso su Kristensen.
Al 74′ Pellegrini, con una conclusione che fallisce l’pbiettivo porta, conquista un corner.
La Roma, in questa fase, effettua diversi tentativi di cross che finiscono puntualmente respinti dalla difesa bianconera.
Al 76′ escono Vlahovic e Chiesa, entrano Milik e Kean.
Al 78′ esce Pellegrini, entra Bove.
All’80’ la Roma si salva per un miracolo di Svilar su conclusione di Locatelli.
Occasione Juve all’88 su tiro di Kean sulla quale, ancora una volta, Svilar fa una parata virtuosistica.
A questo punto la partita è ancora fissa sull’1-1. L’arbitro conta 5 minuti di recupero.
Al ’90 sono tutti davanti alla porta della Juventus: l’ennesima occasione giallorossa finisce in fumo.
Si ripete la maledizione di Abraham: vicino alla porta, tira ma non fa gol e fa finire il pallone tra le mani del portiere polacco. Abraham fa un ultimo tentativo in extremis di testa, ma manca l’obiettivo.
Finale al cardiopalma, che tuttavia non sblocca il risultato 1-1. Roma e Juventus guadagnano un punto ciascuna, con l’amaro in bocca. La Roma procede a passi piccoli verso la Champions, la Juventus se l’è praticamente guadagnata.
Serie A
Genoa, Retegui: “Contenti se il mister resta”
Termina 3-3 il match di San Siro tra Milan e Genoa, che ha visto come uno dei protagonisti assoluti Mateo Retegui. Proprio lui ai microfoni di Dazn.
Indice
Genoa, Retegui: “Il gol mancava tantissimo, ringrazio tutti dal mister alla squadra che mi dà fiducia”
Il Genoa di Alberto Gilardino torna a casa con un punto dalla trasferta di San Siro contro il Milan: il match termina infatti 3-3.
La squadra ligure ha giocato una partita coraggiosa e di qualità, in cui era andata anche in vantaggio dopo soli 5 minuti con un rigore di Mateo Retegui per poi essere rimontata e superata dal Milan e infine rimontare a sua volta per raggiungere il definitivo pari.
Proprio l’attaccante italoargentino è intervenuto ai microfoni di Dazn nel post partita:
“Sono contento per la grande partita che abbiamo fatto contro una squadra che fa un calcio bellissimo, sul 3-3 non mi sono accorto di aver toccato il pallone. Oggi sapevamo che sarebbe stato difficile ma abbiamo iniziato bene e torniamo con un punto importante. Un grazie a tutti i tifosi che ci hanno sostenuto.”
Sul digiuno da gol:
“Mi mancava tantissimo il gol e voglio farne tanti, ringrazio il mister e tutta la squadra per la fiducia che mi danno. Oggi sono molto contento.”
Su Gilardino:
“Se rinnova è una grande notizia per tutti noi, siamo molto contenti e ci troviamo bene con lui e il suo staff.”
Sull’Europeo:
“Io sogno di giocarlo anche se è difficile perché ci sono tanti giocatori forti, comunque mi sto allenando per far parte della Nazionale:”
Serie A
Udinese – Napoli: probabili formazioni e dove vederla
Udinese – Napoli, match valido per la 35ª giornata di Serie A 2023/24, si giocherà allo stadio Dacia Arena di Udine lunedì 6 maggio, alle ore 20:45.
Indice
Qui Udinese
Fabio Cannavaro dovrà fare a meno dello squalificato Perez, a sostituirlo ci sarà quindi Kristensen sulla sinistra.
Rientra Ehizibue, che scalpita per una maglia da titolare sulla fascia destra.
A sinistra chance per Kamara, mentre nel mezzo stazioneranno Samardzic, Walace e Zarraga.
in attacco agirà il la coppia Pereyra-Lucca.
Qui Napoli
Calzona dovrebbe schierare Olivera titolare a sinistra, lanciando il solito tridente difensivo
Ancora out a centrocampo Zielinski, Cajuste in vantaggio su Traoré.
Rischia seriamente il forfait Kvaratskhelia per uno stop muscolare.
Al suo posto spazio Raspadori con Osimhen e Politano.
Probabili formazioni
Udinese (3-5-1-1): Okoye; Ferreira, Bijol, Kristensen; Ehizibue, Samardzic, Walace, Zarraga, Kamara; Pereyra; Lucca
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Cajuste; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia
Dove vederla
La partita Udinese – Napoli sarà trasmessa in diretta su Dazn a partire dalle 20:45 di lunedì 6 maggio 2024.
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