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Torino-Milan, la conferenza di Massimiliano Allegri

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Torino-Milan, la conferenza di Massimiliano Allegri

Torino-Milan si gioca domani sera alle 20:45. In conferenza stampa, Massimiliano Allegri ha fatto il punto sulla sua squadra e sull’imminente sfida.

Torino-Milan, le parole di Massimiliano Allegri in conferenza stampa

Torino-Milan sarà una partita crocevia come quella contro l’Udinese?
“Bisogna essere pronti a fare una partita solida. Domani affronteremo una squadra contro cui abbiamo dei numeri da invertire. Il Milan, negli ultimi 12 anni ha fatto 6 pareggi, 5 scinfitte e 1 vittoria col Toro.

Negli ultimi tre anni ci ha sempre perso. Affrontiamo una squadra molto fisica, vengono da una serie di risultati negativi e giocare in casa loro in questo momento sarà molto difficile. Da ora fino a gennaio sarà il momento in cui si delinea la classifica del campionato”

Ci fa il punto sugli infortunati?
“Speriamo di riavere Gimenez il più presto possibile perché è un giocatore importante e numericamente abbiamo bisogno di un attaccante in più. Pulisic nella notte ha avuto un attacco di febbre. Vedremo se sarà a disposizione o meno. Athekame sta completando il recupero.

Fofana? Speriamo di averlo in campo contro il Sassuolo. Affrontiamo una settimana molto importante: fra Torino e Sassuolo sono due partite da giocare con umiltà e la testa giusta prima di andare a disputare la Supercoppa“.

Sulla sfida per lo Scudetto
Inter e Napoli sono le squadre più attrezzate per vincere il campionato. Sono tante in poche punti sia in testa che in coda. È un’anomalia per la Serie A. Dovremo avere la forza di rimanere lì attaccati alla vetta”.

Come ha reagito la squadra alla sconfitta di Coppa Italia? E cosa pensa delle parole di Fabregas che, dopo il 4-0 con l’Inter ha detto “preferisco perdere che stare tutti dietro la palla a difendere”?
Fabregas sta facendo un lavoro importante a Como, non sta a me giudicare le sue parole. Contro la Lazio non abbiamo avuto la cattiveria giusta per portare a casa il risultato. Conseriamola come un’opportunità di miglioramento”.

Mancano i gol dei centrocampisti e in particolare di Rabiot?
“Eravamo partiti bene a Lecce col gol di Loftus-Cheek su palla inattiva, poi ci siamo fermati. Ma vedrete che arriveranno, perché abbiamo giocatori che hanno quelle caratteristiche. Invece dobbiamo migliorare sulle palle inattive, lì facciamo pochi gol. Con la Lazio abbiamo rischiato in campionato e preso gol in coppa.

Giovedì una nota positiva c’è stata: secondo me il Milan ha giocato difensivamente una delle sue migliori partite. Ma non basta. Bisogna continuare a migliorare le due fasi. Rabiot? Sta crescendo di condizione, anche i suoi gol arriveranno. Così come quelli di Loftus-Cheek. Ci aspettiamo molto da lui, deve essere più convinto delle sue qualità”.

A che punto è il suo Milan? È soddisfatto fin qui o crede che manchi qualcosa?
“In pieno non sono assolutamente soddisfatto, ma perché quando si è al Milan si ragiona così: non dobbiamo mai essere soddisfatti, dobbiamo sempre lavorare sulle cose sbagliate per migliorare. Ogni giorno dobbiamo avere la convinzione di poter migliorare. Bisogna fare il massimo per ottenere quello che sembra impossibile.

Come ho detto tante volte, non esiste il mantenimento: c’è miglioramento o peggioramento. Quando andiamo in campo le partite passano dai piedi e dalla testa. Il volere le cose diventa fondamentale. E noi vogliamo andare in Champions, con le buone o con le cattive…”.

Chi può giocare al posto di Fofana?
“Innanzitutto sono contento per la prova di Jashari: era la prima volta, credo, quel ruolo lì. In carriera ha sempre giocato in un centrocampo a due o da mezz’ala. Ha grandi margini di miglioramento. Ricci è un giocatore intelligente e affidabile, soprattutto a livello mentale, sia che giochi titolare sia che subentri. Loftus-Cheek deve convincersi ancora di più delle qualità che ha”.

Su Nkunku
“E’ un giocatore che ha qualità tecniche straordinarie, ma rispetto agli altri è arrivato dopo. Contro la Lazio a San Siro ha fatto bene. Anche lui una buona partita. Anche lui si deve convincere delle sue qualità e deve essere determinante. Ma sono contento di Nkunku e convinto che possa fare bene. Magari fa gol domani…”

Su Gimenez
“Santiago sta lavorando bene, la caviglia è ok. Speriamo di riaggregarlo con la squadra in settimana. Abbiamo bisogno di lui. È un giocatore affidabile, che lavora molto per la squadra. E’ uno che al Feyenoord ha fatto tanti gol, non è che si disimpara a farli… Ha avuto tante occasioni qui e tre gol annullati per un centimetro… Gimenez lo aspettiamo”.

Sul suo bilancio personale contro il Torino
“I numeri positivi risalgono a quando allenavo la Juve, ma per me non è assolutamente un derby. È una partita difficile, per tutti. Una partita importantissima. Una volta che avremo chiaro quello sarà più facile”.

Serie A

Juventus, Marchisio: “Sono troppi anni che si sbaglia la ricostruzione della squadra. Alcuni giocatori non hanno capito che significa stare alla Juve…”

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Juventus

Juventus – Claudio Marchisio è stato ospite de “La Tripletta”, podcast de La Gazzetta dello Sport, dove ha detto la sua sul momento della sua ex squadra.

A seguire un estratto dell’intervista 

Juventus, Marchisio: “David trotterella…”

IL FLOP DI MERCATO
“Secondo me non si possono spendere così tanti soldi ogni anno, cambiando tanti giocatori. Devi riconoscere qual è il tuo livello e cambiare poco, non rimescolare tutto. Bisogna dare solidità al progetto e questo da alcuni anni non accade”.

PROBLEMA LEADERSHIP?
“No, bisogna avere qualcosa di più da tutti. Mi sembra ci siano giocatori che non hanno capito che cosa voglia dire indossare la maglia della Juve. Jonathan David entra in campo e trotterella: tu sei alla Juventus in situazione di difficoltà, ci deve essere un atteggiamento diverso. Questo vede oggi il tifoso: tanti non stanno dando tutto quello che serve”

Juventus

Jonathan David punta il dito ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

MERCATO E CHIELLINI
“Quale giocatore avrebbe dovuto essere oggi alla Juventus? Ne dico uno: Donnarumma. Non dovevi fartelo scappare, come Frattesi, per un percorso italiano. Ora, nello spogliatoio, chi racconta che cosa è la Juve? Chiellini? Mapisco le responsabilità e il periodo di Giorgio, che non è semplice. Gli voglio tanto bene, lo vedo tanto magro, gli dico sempre che deve mangiare qualche bistecca in più ma so che sta dando tutto sé stesso e non si può fare tutto da solo. Io, da tifoso, ho una gran paura di non andare in Champions”.
SPALLETTI
“Se è la persona giusta? Per me sì, per spessore ed esperienza. Ha bisogno di tanta fiducia. Penso fosse l’unico pronto ad accettare una panchina con tante difficoltà”.
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Serie A

Lazio, gennaio decisivo: il mercato sancirà le ambizioni

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La Lazio attende gennaio tra entusiasmo e timori: Sarri vuole rinforzi veri, ma il mercato dipenderà da uscite, budget e ambizioni della società.

In casa Lazio cresce l’impazienza per capire quale sarà il reale impatto del mercato di gennaio. Il passaggio del turno in Coppa Italia contro il Milan ha portato nuovo entusiasmo, ma il pareggio in campionato contro il Bologna lo ha subito raffreddato. Non per la prestazione, che è stata di altissimo livello anche in dieci uomini e avrebbe meritato i tre punti, quanto per la classifica che lascia in eredità. 

Nell’ultima giornata i biancocelesti sono stati superati da Sassuolo e Cremonese e si ritrovano ora al decimo posto, con la zona Europa distante cinque punti. Un margine tutt’altro che proibitivo, ma che va accorciato recuperando gli indisponibili e, soprattutto, con l’arrivo di qualche nuovo acquisto.

Lazio

MATTEO CANCELLIERI E VALENTIN CASTELLANOS RAMMARICATI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Lazio, gennaio è un’incognita

Da mesi Sarri chiede rinforzi, soprattutto tra centrocampo e attacco. Lato società, però, regna il silenzio: tifosi e allenatore non sanno nemmeno se sarà possibile intervenire sul mercato. La priorità della dirigenza è evitare un’altra estate con blocchi o limitazioni, e per farlo servono uscite e plusvalenze, con un profilo di mercato orientato più a colpi a parametro zero, come Insigne, o a investimenti molto mirati e a basso costo. 

Sarri, però, è stato chiaro: se i nuovi arrivi non aumenteranno realmente il livello tecnico della squadra, allora è meglio non farli. Il tecnico sta portando avanti un lavoro enorme con ciò che ha a disposizione, spesso in emergenza, e un segnale forte dalla società sarebbe il giusto premio al percorso intrapreso.

Gennaio sarà dunque un mese chiave, quello che dirà davvero quali sono le ambizioni del club. La Lazio ha ancora tutto il tempo per rientrare nella corsa europea, ma servono scelte chiare: rinforzi mirati, cessioni intelligenti e la volontà di sostenere un progetto tecnico che sta funzionando nonostante le difficoltà. 

I tifosi attendono risposte, Sarri anche di più. E ora tocca alla società dimostrare di voler crescere con la sua squadra e con il suo allenatore.

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Serie A

Cremonese e Sassuolo, due favole che sognano in grande

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Cremonese-Lecce

In queste 14 giornate di Serie A ci sono stati diversi colpi di scena e nello specifico due squadre stanno stupendo tutti. Cremonese e Sassuolo sono due favole.

Le sorprese in questo inizio di stagione non finiscono mai e tra quelle più grandi riguardano due neopromosse che stanno continuando a vincere e convincere.

Cremonese e Sassuolo, due neopromosse con l’indole delle grandi

Spesso la Serie A rappresenta lo scoglio più difficile da affrontare se si arriva dalla categoria inferiore, non è però il caso di grigiorossi e neroverdi che ultimamente stanno raccogliendo ottimi risultati.

La scorsa stagione una ha dominato il campionato di Serie B e recuperato la massima categoria dopo una sola stagione mentre l’altra ha vinto i playoff in finale contro lo Spezia, tornando tra le grandi del calcio italiano dopo la retrocessione del 2023. Dal punto di vista del mercato entrambe si sono mosse concretamente, aggiungendo alla rosa elementi di esperienza ma anche giovani promesse che si stanno effettivamente rivelando adatte alla categoria.

cremonese e Sassuolo

LA GRINTA DI FABIO GROSSO CHE FA IL SEGNO OK ( FOTO SALVATORE FORNELLI )

Il rendimento

Partendo dalla squadra di Grosso, il bilancio per queste prime 14 partite recita: 6 vittorie, 2 pareggi e 6 sconfitte. Tra i successi spiccano quelli contro AtalantaLazio Fiorentina ma allo stesso modo stanno incidendo fortemente anche quelli contro Hellas VeronaUdinese Cagliari. Nonostante gli alti e bassi di Berardi (oggi infortunato), il resto della squadra sta rendendo molto al di sopra delle aspettative grazie ad un gioco offensivo e frizzante che permette anche di difendere mantenendo il controllo del gioco. Tante occasioni e dominio della trequarti avversaria hanno finora inciso positivamente su alcune delle prestazioni del Sassuolo che si trova ora a 3 punti dalla Juventus da un piazzamento europeo.

Allo stesso modo la Cremonese di Nicola può dire di poter puntare ai bianconeri visto il piazzamento e le ultime prestazioni, soprattutto contro Bologna Lecce, hanno portato alle stelle l’entusiasmo dei tifosi. Tra la doppietta di Jamie Vardy al Dall’Ara e il ritorno alla vittoria in casa grazie a Bonazzoli Sanabria, l’attenzione attorno ai grigiorossi è aumentata notevolmente. Le 5 vittorie, i 5 pareggi e le “sole” 4 sconfitte dimostrano l’ottimo impatto della Cremo sulla Serie A dopo la promozione. Il mercato in questo senso ha avuto un impatto devastante visto che anche in difesa la situazione è piuttosto positiva. Diciassette gol subiti, 3 in più rispetto alla Juventus e gli stessi dell’Atalanta, uniti ai diciotto segnati, restituiscono un bilancio più che importante.

Entrambe sono nella posizione di poter sognare e come sappiamo non costa nulla, ma tutto starà nella continuità e nel calendario.

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