Focus
Milan, i numeri di Pulisic: è lui la stella al momento
Continua il momento di forma strepitoso di Pulisic con il Milan. Paragonando le sue statistiche con quelle di Leao, è lui l’uomo chiave dei rossoneri.
Pulisic continua ad essere il trascinatore dei rossoneri: la doppietta di ieri sera contro il Torino ne è la prova. E pensare che il giorno prima della partita, il calciatore statunitense era a casa con la febbre a 39°C.
I tifosi considerano Leao la stella della squadra di Allegri, e si aspettano molto da lui. Tuttavia, mettendo a confronto le statistiche del calciatore portoghese con quelle di Pulisic, è evidente chi sia la stella attualmente.
Milan, Pulisic on fire: statistiche a confronto con Leao

CHRISTIAN PULISIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nella stagione 2024/25, Pulisic ha realizzato 11 gol e fornito altrettanti assist in Serie A, mentre in Champions League ne ha segnate 4 di reti. Inoltre, è suo il gol del momentaneo pareggio nella finale di Supercoppa Italiana, poi vinta contro l’Inter da 2-0 a 2-3. Leao, invece, nella Serie A 2024/25 ha realizzato 8 gol e e 10 assist, mentre in Champions League 3 gol e 1 assist.
Per quanto riguarda questa stagione, Pulisic è attualmente il capocannoniere della Serie A con 7 gol insieme a Lautaro Martinez. Inoltre, è a quota 2 reti in Coppa Italia. Nel frattempo, Leao ha segnato 5 gol finora in questa Serie A, e fornito 1 assist.
Focus
Hellas Verona, la redenzione di Giovane e la cura Zanetti
L’Hellas Verona ha ritrovato la vittoria dopo molti mesi anche grazie alla prestazione di Giovane. Il brasiliano era reduce da un momento molto complicato.
Nel successo degli scaligeri contro l’Atalanta per 3-1 ha pesato molto il contributo dell’ex Corinthians, tornato in fiducia dopo alcune prestazioni deludenti e sottotono.
Hellas Verona, l’exploit di Giovane e le voci di mercato
In questo burrascoso inizio di stagione per il club gialloblu c’è il grande impatto dell’attaccante brasiliano, arrivato in estate a parametro zero dopo l’esperienza in patria. Nelle prime settimane di ritiro sembrava ancora un oggetto misterioso e dalle prime amichevoli l’impressione era che Sogliano ci avesse visto lungo per l’ennesima volta.
Poi con la partenza della Serie A, il talento di Giovane è sbocciato in tutto il suo potenziale. Già dalla partita di Udine (1° giornata) infatti, alcuni spunti e guizzi in fase offensiva (compresa una traversa) lo hanno reso oggetto di analisi da parte di molti esperti. Nonostante la sfortuna e le difficoltà nel segnare l’Hellas e Zanetti erano comunque consapevoli di avere tra le mani un giocatore sopra le righe.
Il primo gol contro l’Inter ha poi definitivamente posto il giocatore sotto i riflettori, scatenando l’interesse di alcuni club soprattutto di Serie A. Contro il Parma però Giovane ha potuto provare sulla sua pelle il peso di giocare nel campionato italiano e quanto un errore può costare per tutta la squadra. Il match era iniziato in salita con la rete di Pellegrino in apertura ma proprio Giovane aveva pareggiato i conti nella ripresa, rilanciando le speranze di vittoria e riaccendendo l’entusiasmo. Sul finale però uno sciagurato colpo di testa all’indietro su rinvio dal fondo del suo stesso portiere, Montipò, ha spalancato la strada ancora all’attaccante argentino del Parma che ha potuto siglare il definitivo 1-2.
Dal fischio finale il brasiliano è scoppiato in lacrime, consolato da compagni e allenatore che poi in conferenza stampa al termine di Hellas Verona-Atalanta 3-1, spiegherà che settimana complicata è stata per il giocatore e quanto sia stato importante farsi carico delle responsabilità per evitare di danneggiarlo ulteriormente. Una storia che ha quasi dell’incredibile se si pensa alla posizione di Zanetti poche ore prima del match, sull’orlo di un possibile esonero.
Proprio contro la Dea è arrivato il gol liberatorio che ha permesso ai gialloblu di tornare alla vittoria in casa, che mancava da febbraio, e rilanciare le speranze di salvezza. Col mercato di gennaio alle porte è probabile che qualcuno tenti l’assalto e nelle ultime ore sono spuntati alcuni club interessati (come la Roma) pronti a strapparlo agli scaligeri. Nel frattempo il bottino recita 3 gol e 4 assist in 14 partite.

Focus
Napoli, accadde oggi: doppietta di Elmas contro il Leicester
Oggi, 4 anni fa, il Napoli ospitava il Leicester per la 6a giornata dell’Europa League 2021/22. Una partita decisiva per la qualificazione agli ottavi.
Dopo la sconfitta contro lo Spartak Mosca, gli uomini di Spalletti rischia di retrocedere in Conference League. Gli azzurri sono terzi nel girone a pari punti proprio con lo Spartak Mosca e a -1 dal Leicester primo nel girone. Tuttavia, la squadra russa è davanti al Napoli in classifica (2 vittorie su 2 contro i Partenopei).
Sono tre, dunque, le squadre nel Girone B a lottare per un accesso diretto agli ottavi di Europa League. La prima va agli ottavi, la seconda gioca gli spareggi per gli ottavi, e la terza retrocede in Conference League.
Napoli-Leicester City, 9 dicembre 2021

L’URLO DI LUCIANO SPALLETTI CHE PUNTA IL DITO IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Visti i tanti assenti, Spalletti si affida a Juan Jesus, Demme, Ounas, Elmas e Petagna dal primo minuto. Passano tre minuti dall’inizio della partita, e i padroni di casa passano subito in vantaggio. La difesa del Leicester blocca un tiro di Petagna, ma la palla finisce ad Ounas che batte Schmeichel, 1-0.
Poco dopo, l’ex attaccante della SPAL si trova davanti a Schmeichel, ma rinuncia al tiro e serve Elmas che segna il gol del 2-0. Dopo tre minuti, però, il Leicester riapre la partita. Elmas spazza via male un cross da calcio di punizione, ed Evans ne approfitta, segnando il 2-1. Passano altri 6 minuti, e le Foxes trovano il gol del pareggio con un tiro al volo di Dewsbury-Hall.
Prima dell’intervallo, Lozano esce in barella dopo uno scontro di gioco fortuito: al suo posto entra Malcuit. Pochi minuti dopo l’inizio del secondo tempo, i padroni di casa tornano in vantaggio. Di Lorenzo riceve palla da Malcuit sulla fascia e, con un cross basso, serve Elmas che controlla il pallone con il piede destro prima di battere Schmeichel con il sinistro.
Il Leicester non si arrende, e cerca di rimettere il risultato in equilibrio: tuttavia, il palo nega la gioia del gol a Maddison. La squadra di Spalletti resiste, e porta a casa tre punti che valgono la qualificazione agli spareggi per gli ottavi di Europa League: lo Spartak Mosca va direttamente agli ottavi, il Leicester retrocede in Conference League.
Focus
Højlund, doppietta e non solo: la sua partita è lo specchio del nuovo Napoli
Il Napoli cambia volto e lo dimostra nel terzo big match consecutivo vinto: la doppietta e la gara totale di Højlund raccontano una squadra rinata.
Il Napoli ha centrato la sua terza vittoria consecutiva in un big match. Dopo Atalanta e Roma, gli azzurri hanno superato anche la Juventus, trascinati da una prestazione straordinaria di Rasmus Højlund. Una doppietta pesantissima, certo, ma soprattutto una partita totale, il vero specchio di come il Napoli sia cambiato dopo l’ultima sosta per le Nazionali. Più continuità, più aggressività, più fame. Tutto quello che era mancato fino alla gara di Bologna e che ora, invece, sta facendo la differenza.
Contro la Juventus, Højlund non si è limitato ai due gol: ha attaccato la profondità con cattiveria, ma ha anche giocato tantissime sponde alla Lukaku, ha protetto palloni difficili per favorire gli inserimenti dei compagni, ha lottato su ogni duello.
Ma il dettaglio più significativo della sua evoluzione è arrivato nelle rincorse, nell’atteggiamento, nel modo in cui ha guidato mentalmente la squadra. Già nelle ultime uscite si era visto un giocatore trasformato, ma ieri sera la conferma è stata ancora più evidente.

Rasmus Højlund in azione ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Højlund, la fame che il Napoli cercava
Il danese ha organizzato il pressing con personalità, chiamando spesso i compagni ad alzarsi. Ha aggredito Di Gregorio, ha pressato con insistenza i difensori bianconeri, rimanendo sempre dentro la partita. E poi ci sono quei dettagli che Antonio Conte avrà apprezzato più di ogni altra cosa: in un paio di situazioni, con Lang rimasto alto, Højlund, pur stremato, ha fatto rincorse lunghissime per coprire la posizione lasciata libera dal compagno e proteggere quel lato.
È questa mentalità, prima ancora dei gol, a rappresentare la svolta del Napoli. Una squadra più matura, più cattiva, più continua, trascinata dall’energia di un centravanti che non si limita a segnare ma trascina, pressa, corre e dà l’esempio. La doppietta contro la Juventus resterà negli highlights, ma la partita di Højlund verrà ricordata come il manifesto di un Napoli che ha finalmente ritrovato identità e convinzione.
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