Serie A
Torino-Atalanta 1-2: le pagelle
Successo all’ultimo respiro per l’Atalanta, che solo nel recupero ha la meglio di buon Torino che mette in difficoltà i nerazzurri e non merita la sconfitta. D’altro canto, però, gli uomini di Gasperini si dimostrano cinici e agguantano per i capelli una vittoria che fa iniziare il torneo con il piede giusto.
L’Atalanta conquista i suoi primi tre punti del torneo in casa del Torino, con una prestazione di carattere coronata dalla zampata di Piccoli allo scadere. Pur subendo i granata per larghi tratti del match, alla fine la vittoria arriva di opportunismo.
Da incorniciare la prestazione di Palomino, il migliore dei suoi, che salva il risultato con interventi decisivi, mentre Malinovskyi è spettatore non pagante in una serata dove non vede mai il pallone. Andiamo leggere, dunque, i voti della gara:
Le pagelle:
Musso 7: non può nulla sul gol di Belotti perchè il tiro viene deviato, ma per il resto è attento e reattivo. Sventa tutti i tiri che gli arrivano senza eccessivo affanno. Esordio più che positivo.
Palomino 7,5: attento in marcatura e bravo a salvare almeno due nitide palle gol su Lukic e Singo. Il migliore della retroguardia, dà sempre l’impressione che dalle sue parti sia impossibile passare
Demiral 6: ancora in rodaggio, svolge il compitino con diligenza eseguendo un pressing efficace sui portatori di palla granata. Non male come prima in maglia nerazzurra. (38′ st Lovato sv)
Djimsiti 6: lavoro ordinario senza sofferenza e con la sicurezza del leader. Non punge in avanti, si limita a fare il suo con qualche incertezza ma nel complesso tiene a bada Sarabia e Pjaca.
Maehle 5,5: sua la sfortunata deviazione sul tiro di Belotti che porta al momentaneo pareggio granata. Spinge bene sulla destra, meglio in proposizione che in contenimento.
Pasalic 6: apparso spesso disorientato e incapace di proporre spunti interessanti, fatica a trovare varchi, ma l’unico che gli riesce conduce all’assist per il gol vittoria di Piccoli.
Pessina 6: va vicino al gol con un colpo di testa che Bremer salva sulla linea. E’ colui che si occupa del lavoro oscuro, alle volte sparisce nella ragnatela del centrocampo, ma il suo operato si sente e ne giova tutta la squadra.
Gosens 5: non è ancora il Gosens che tutti conosciamo a causa delle gambe pesanti e di una corsa che non è ancora quella sua caratteristica. Singo lo mette in difficoltà, si limita al contenimento. (38′ st. Piccoli 7: il voto è al gol da subentrante che chiude il match. Decisivo.)
Ilicic 5,5: ci mette impegno e sfrutta le sue qualità, qualche buona iniziativa ma nulla di più. Sparisce dal gioco per lunghi tratti, Gasperini non gradisce e lo cambia nella ripresa (11’st. Miranchuk 6: fa la sua parte, senza infamità né lode)
Malinovskyi 5: dovrebbe essere colui che accende la luce là davanti, ma non lo si vede quasi mai. A parte una buona palla sprecata, non combina nulla di rilevante. Sottotono. (31’st Pezzella sv.)
Muriel 7: un gol magistrale con deviazione che, però, non cancella il capolavoro balistico. Apprezzabile anche la percussione con cui si accentra prima di calciare. (11′ st. Lammers 6: ha le valigie in mano, ma gioca una ripresa fatta di incursioni e buone iniziative)
All.Gasperini 6,5: il successo arriva in zona cesarini, ma l’Atalanta stasera non ha brillato, con troppi degli uomini chiave a praticare un calcio rinunciatario.
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Serie A
Udinese, la salvezza passa per il Salento
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Serie A
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Serie A
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