Serie A
Ora è ufficiale: a Napoli si giocherà allo Stadio Diego Armando Maradona
Oggi è una data importante per Napoli e tutti i tifosi di calcio: lo Stadio San Paolo ora ha un nuovo nome, si chiamerà “Stadio Diego Armando Maradona“. Lo stadio dove il fuoriclasse argentino fu presentato davanti ad una folla in delirio il 5 luglio 1984 e in cui il Pibe de Oro per sette stagione ha deliziato i suoi tifosi portandoli due volte a vincere lo scudetto ora gli è dedicato.
Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e l’assessore alla toponomastica Alessandra Clemente hanno proposto alla giunta l’intitolazione al grande campione scomparso il 25 novembre scorso ed è stata accolta.
La delibera della giunta
Questi alcuni passaggi salienti della delibera approvata in data odierna: “Maradona è stato il più grande calciatore di tutti i tempi, i cui altissimi meriti sportivi sono stati tra l’altro riconosciuti con la nomina ad ambasciatore della FIFA, che con il suo immenso talento e la sua magia, ha onorato per sette anni la maglia della squadra del Napoli, regalandole i due scudetti della storia e altre coppe prestigiose, e ricevendo in cambio dalla città intera un amore eterno e incondizionato. Maradona ha incarnato il simbolo di riscatto di una squadra alla quale, negli anni più bui, ha dimostrato che è possibile rialzarsi, vincere e trionfare, offrendo al tempo stesso un messaggio di speranza e di bellezza all’intera città perché, attraverso le vittorie calcistiche del fuoriclasse argentino a vincere non è stata soltanto la squadra del Napoli, ma l’intera città, che si identifica pienamente in lui; sempre dalla parte dei più deboli e della gente comune, Maradona ha combattuto i pregiudizi e le discriminazioni di cui erano ancora oggetto i napoletani all’interno degli stadi, diventando idolo dell’intera città, che gli ha perdonato anche le debolezze e le fragilità dell’uomo che mai hanno offuscato la grandezza del campione.
Maradona è amato e ricordato anche da chi non è appassionato di calcio o da quanti, nati dopo le sue leggendarie imprese calcistiche, non hanno vissuto gli anni dei suoi successi; le manifestazioni di cordoglio e i riconoscimenti ricevuti hanno inoltre superato tutti i confini sportivi, sociali, geografici, politici e religiosi, che hanno avuto rarissimi precedenti, al punto da far diventare l’intitolazione del “suo” stadio napoletano un coro unanime di portata ben più ampia della tifoseria cittadina. Ne deriva intitolazione dello stadio San Paolo a Diego Armando Maradona con la denominazione Stadio Diego Armando Maradona, subordinatamente all’autorizzazione del Prefetto della Provincia di Napoli, così come previsto dalla legge n.1188 del 23/6/1927 e dal Regolamento Comunale per la Toponomastica e la Numerazione Civica”
Serie A
Napoli, chi parte e chi resta il prossimo anno nel reparto arretrato
In casa Napoli è tempo di decisioni per il reparto difensivo tra varie conferme ne moltissimi dubbi, la situazione
Napoli, il punto sulla difesa in vista del mercato
In casa Napoli è tempo di decisioni per quanto riguarda il reparto arretrato tra tantissimi dubbi e diverse conferme.
Nel club partenopeo l’unica certezza sembra il capitano Giovanni Di Lorenzo che ha rinnovato con gli azzurri fino al 2027 aspettando che la società gli fornisca un alleato adeguato vista la prestazione altalenante di Natan.
Per quanto riguarda gli altri elementi è in dubbio la presenza durante la prossima stagione di quello che è stato il titolare di fatto quest’anno, ovvero il brasiliano ex Roma Juan Jesus in scadenza con il club campano così com’è in dubbio la permanenza di Ostigard.
Sulle fasce con molta probabilità si ripartirà con Mazzocchi su un lato e dell’altro parte solita staffetta tra Mario Rui e Oliveira.
Notizie
Inter, parla Marotta dopo lo scudetto
Il CEO dell’ Inter ha elogiato il presidente Steven Zhang per la sua abilità nel delegare responsabilità efficacemente.
Le parole del CEO dell’Inter
Dapprima Marotta ha sottolineato l’importanza di concedere autonomia al management per consentire all’Inter di operare al meglio. Un’altra questione approfondita dal dirigente é come Zhang comprenda l’importanza della delega di compiti per il successo dell’organizzazione.
Marotta ha dichiarato che Zhang è costantemente informato sulle attività dell‘Inter. Quindi il team è per lui responsabile di ciò che accade all’interno del club.
Ha evidenziato come la responsabilità ricade sul management e non sulla proprietà.
Lavorare insieme in modo efficiente è essenziale per il successo e Marotta ha apprezzato il rapporto di collaborazione tra il management e la proprietà.
Marotta parla del club
Anche la fiducia di Marotta nella leadership di Zhang è evidente cosí come la solidità della gestione del club sembra promettente per il futuro.
Marotta ha garantito ai tifosi che il club è finanziariamente solido . Probabilmente la proprietà fornirà inoltre ulteriori dettagli sul rifinanziamento del debito.
Ha assicurato che qualsiasi errore è imputabile al management e non alla proprietá ed ha enfatizzato la trasparenza e la responsabilità del team di gestione nerazzurro. Ha sottolineato che lavoreranno duramente per garantire il successo della squadra.
La collaborazione efficace tra management e proprietà è orientata verso la stabilità e il successo del club.
La gestione di Zhang ha portato a significativi risultati sportivi per i neroazzurri. Marotta ha voluto rassicurare i tifosi sulla solidità della leadership del presidente.La prospettiva di continuità e di successo per il club sembra essere al centro della strategia di gestione del team.
È importante sottolineare che da quando é presente la gestione di Zhang ha portato a importanti risultati sportivi per il club. Tra questi la vittoria del titolo di campione d’Italia nella stagione 2020/2021.
Serie A
Empoli, Pezzella: “Salvezza?, Sarà un bella lotta, siamo tutte lì”
Il calciatore dell’Empoli Giuseppe Pezzella ha parlato ai microfoni di Radio Serie A in merito alla stagione del club toscano e della lotta salvezza.
Empoli, le parole di Pezzella
Di seguito le parole del difensore dell’Empoli ex Parma Giuseppe Pezzella rilasciate ai microfoni di Radio Serie A, relative alla lotta salvezza e alla situazione del club toscano:
VITTORIA CON IL NAPOLI
«E’ stata una partita per me speciale, essendo di Napoli. La gioia era doppia. L’avevamo preparata con ferocia e agonismo per metterli in difficoltà nei loro punti deboli. Abbiamo festeggiato il giusto perché non è ancora finita e c’è da lavorare tanto».
BAGARRE SALVEZZA
«Fino all’ultimo saremo quasi tutte quante lì, è una lotta bellissima dove conteranno dettagli e particolari. Battere il Napoli ci ha dato forza e autostima per la grandissima squadra che sono, ma già il prossimo week end avremo l’Atalanta.
Sono forti e stanno bene. Calendario? Abbiamo vinto con Torino e Napoli e perso con il Lecce. Anche le piccole battono le grandi, perciò non facciamo calcoli».
PROSSIMO IMPEGNO CON L’ATLANTA
«Consigli a Nicola non devo darne, l’Atalanta la conosciamo tutti da anni. Sono fisici, hanno un’idea di gioco precisa, ma vista la nostra prestazione contro il Napoli mi lascia ben sperare anche per questa.
Io di Bergamo ho un ricordo bellissimo, ho assaggiato l’Europa, resto legato alla tifoseria, sono cresciuto tanto anche a livello personale. Gasperini ti tempra nella pelle, nel corpo».
INFORTUNIO
«Un periodo brutto, è stata dura, ma anche in questi momenti ho imparato moltissimo. Devi trarne il meglio da queste situazioni, poi per fortuna sono tornato e sto bene. Il mister è una persona vera, ci ha dato compattezza e idee di gioco.
Ci ha dato ferocia che in passato in alcune gare ci era mancata. La scossa deve partire da ogni singolo individuo, se non ci credi tu per primo perdi solo tempo. Merito al mister, ma anche alla squadra brava a seguirlo».
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