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Napoli – Lazio, anche i re della Serie A piangono

Napoli – Lazio, di scena ieri sera allo stadio Maradona del capoluogo campano, ha visto i biancocelesti riprendere vita dopo un deludente inizio di campionato.

Ora è a pari merito con Atalanta e Verona: il grande Napoli, campione uscente della scorsa stagione, ieri si è arrestato.

E lo ha fatto contro una squadra, la Lazio di Sarri, che non ha iniziato il campionato di quest’anno nel migliore dei modi, ma che ieri ha saputo ritrovare la propria voce. Sebbene giocasse fuori casa.

Una sola vittoria, ma pesante, come le 6 posizioni in più nella classifica rispetto ai cugini-nemici della Roma.

Forti di 2 gol che avrebbero potuto essere 4 (2 sono stati annullati, ndr), firmati dalla vecchia certezza Luis Alberto e dal nuovo acquisto made in Japan Kamada.

E poi, a incidere in modo dirompente e decisivo, è un altro nuovo arrivato: l’ex Marsiglia Guendouzi. A dimostrazione che il calciomercato della Lazio è stato strategico e ben ponderato.

E il Napoli? Ai partenopei non basta la certezza Zielinski, deludenti i fenomeni Osimhen, che calcia in modo impreciso, e Kvaratskhelia, premiato come il giocatore più deludente del match da molti commentatori.

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Luis Garcia, come molti altri suoi colleghi, dovrà approfittare della battuta di arresto per riordinare le idee e, magari, testare qualche nuovo arrivo.
Questo, però, è solo l’inizio.

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