Serie A
Napoli 2 – Atalanta 3: le pagelle
Partita avvincente allo Stadio Diego Armando Maradona dove l’Atalanta porta a casa i tre punti battendo un ottimo Napoli
Il Napoli parte forte, creando diverse occasioni, ma è l’Atalanta a passare in vantaggio alla prima vera occasione con Ruslan Malinovskyi che da fuori area batte Ospina. I giocatori della Dea prendono in mano le redini del gioco sfiorando il raddoppio ma, poco prima della fine del primo tempo, i Partenopei trovano il pareggio con Piotr Zieliński.
Nella ripresa il Napoli riparte meglio e si porta in vantaggio grazie ad una cavalcata da centrocampo di Dries Mertens, però l’Atalanta non molla e al minuto 66 trova il pareggio con una bellissima azione dei suoi difensori, Rafael Tolói trova un corridoio per Merih Demiral che da posizione defilata insacca in rete, rimediando così al suo errore nell’occasione del goal degli azzurri. Josip Ilicic, entrato in campo poco prima del pareggio, si rivela la mossa vincente di Gasperini, difatti è da lui che parte l’assist per il tiro di precisione di Remo Freuler che chiude le marcature. Il Napoli ci prova fino all’ultimo ma l’Atalanta rimane compatta e porta a casa una vittoria importantissima.
Musso 6: rischia di perdere palla ad inizio primo tempo con un disimpegno pericoloso poi però si fa trovare pronto in più occasioni, non può nulla sui due goal subiti.
Tolói 8: una certezza della difesa Bergamasca, dalle sue parti non si passa. E’ suo il passaggio filtrante che permette a Demiral di imbucare Ospina, è lui a far partire l’azione che porta al terzo goal ed è lui a murare il possibile pareggio di Mario Rui al 93′
Palomino 6,5: ci mette un pò per prendere le misure a Lozano, che in un paio di occasioni gli scivola alle spalle. Fatica non poco ma riesce a smorzare quasi tutti gli attacchi dalla sua parte, ergendosi anche come muro sul primo tiro di Zieliński.
Demiral 6,5: primo tempo senza troppe sbavature ma il secondo goal del Napoli nasce da un suo errore di lettura, si fa perdonare raccogliendo l’assist di Tolói che lo mette da solo davanti ad Ospina, trova l’unico varco che il portiere del Napoli gli lascia e ristabilisce il pareggio.
Zappacosta 4,5: Poco lucido, prova a proporsi spesso ma sono più le palle che perde rispetto a quelle che porta avanti, rischiando in tre occasioni un affondo del Napoli (dal 45′ Hateboer 5,5: entra per dare solidità alla fascia destra ma la condizione non è ancora ottimale, propone un ottima sovrapposizione in occasione del goal del vantaggio dei Bergamaschi)
De Roon 6,5: preciso ed efficace, resta un pò in ombra nel primo tempo senza fare grandi giocate, sbaglia poco sarebbe da sufficienza ma è suo il passaggio d’innesco dell’azione che porta al pareggio e questo gli vale un mezzo punto in più.
Freuler 8,5: è ovunque. Corre ed imposta per la squadra con una visione di gioco magistrale, coronando l’ottima prestazione con il goal che porta i tre punti alla sua squadra, meriterebbe 9 ma perde mezzo punto per essersi lasciato scappare Malcuit sul pareggio dei partenopei nel primo tempo.
Maehle 7: un motorino sulla fascia sinistra, non lo ferma nessuno e da lì arrivano i peggiori pericoli per il Napoli (dal 83′ Djimsiti s.v.)
Malinovskyi 6,5: ottima prestazione, recupera diversi palloni ma la troppa foga lo porta ad un ammonizione già al 17′ che gli farà saltare il prossimo match. Il primo goal della serata è il suo, un missile da fuori area che batte Ospina.(dal 72′ Pašalić 5: entra quando la squadra è in vantaggio per amministrare e provare a chiuderla, ma dopo la tripletta della scorsa giornata ci si aspetta qualcosa di più da lui, sbaglia molto e si prende un giallo poco dopo l’ingresso in campo.)
Pessina 5: manca ancora di condizione e fa quello che può per aiutare la squadra, corre molto ma sbaglia troppo (dal 56′ Ilicic 6,5: entra nel momento giusto, proprio quando il Napoli è più in affanno per spezzare la partita, non sbaglia un passaggio e dai suoi piedi nasce l’assist per il 3 a 0)
Zapata 7,5: sempre pericoloso quando è lui ad avere la palla, la difesa partenopea fatica a tenerlo sotto controllo. Bravissimo a lasciare sul posto due difensori del Napoli per poi scaricare sul compagno che mette in rete per il momentaneo 1 a 0 (dal 81′ Muriel s.v.)
Serie A
Juventus, c’è una “soluzione” per Koopmeiners
La Juventus è in piena emergenza in attacco ed è pronta a far indossare a Koopmeiners una protezione speciale per farlo rientrare contro la Lazio.
La Juventus deve fare i conti con l’assenza di Teun Koopmeiners, vittima di una frattura lievemente scomposta alla seconda costa anteriore destra. L’infortunio, subito durante la partita di Champions League contro il Lipsia, richiederebbe uno stop di almeno un mese, ma il club bianconero sta esplorando una soluzione per anticipare i tempi di recupero.
Juventus: arriva Iron-Koop!
Secondo le ultime indiscrezioni, il centrocampista olandese potrebbe provare a rientrare in campo già per il match di sabato 19 ottobre contro la Lazio, grazie all’uso di una protezione speciale per il costato, una sorta di armatura, che lo tutelerebbe da ulteriori colpi.
Nella giornata di ieri, Koopmeiners è stato sottoposto a una valutazione clinica presso il J|Medical che ha confermato la frattura alla costola. Generalmente, per questo tipo di infortuni, i tempi di recupero si aggirano intorno alle 3-4 settimane. Tuttavia, il club bianconero non vuole forzare i tempi: molto dipenderà dalle sensazioni del giocatore stesso.
La Juventus non nasconde la speranza di avere Koopmeiners almeno in panchina per la sfida contro la Lazio, considerando anche le tante assenze nella rosa di Thiago Motta. Tuttavia, l’obiettivo primario è quello di avere l’olandese a pieno regime per il derby d’Italia contro l’Inter del 27 ottobre. Nel frattempo, la Juventus sarà impegnata anche in Champions League contro lo Stoccarda il 22 ottobre, ma la dirigenza è consapevole che affrettare i tempi potrebbe rivelarsi rischioso.
Un precedente incoraggiante riguarda Manuel Locatelli, che subì un infortunio simile lo scorso anno. Dopo la sosta per le nazionali di novembre, Locatelli rientrò in campo nella sfida contro l’Inter del 26, indossando una protezione per il costato e giocando gli ultimi minuti della partita. Anche l’olandese potrebbe seguire un percorso simile, se le sue condizioni lo permetteranno.
La società rimane in attesa di ulteriori sviluppi clinici, consapevole che la prudenza è fondamentale per evitare ricadute.
Serie A
Pellegrini esce tra i fischi: il futuro è in bilico
Lorenzo Pellegrini non trova pace. Ripercorriamo assieme il brutto momento del capitano giallorosso che ora vede il suo futuro in bilico.
Nella partita all’Olimpico contro il Belgio, l’Italia sembrava aver tutto sotto controllo. Gli azzurri erano in vantaggio 2-0 e il copione sembrava essere lo stesso che abbiamo visto contro Francia e Israele. Al 41′ ecco l’episodio che cambia la partita. Il fallo di Pellegrini ai danni di Theate costa al numero dieci azzurro il cartellino rosso. Da quel momento in poi la partita per l’Italia diventa in discesa e il Belgio riesce a recuperare lo svantaggio. Il match termina 2-2.
Dopo l’espulsione Pellegrini è uscito tra i fischi, nello stesso stadio che ancora non gli perdona l’esonero di De Rossi.
Pellegrini, le statistiche non sono incoraggianti. Ecco i numeri
Le prestazioni poco convincenti dell’ultimo periodo sono accompagnate da numeri inaccettabili per il ruolo che gli è riservato.
Ancora non ha trovato la via del gol e l’ultimo risale appena a maggio contro l’Atalanta (su rigore) ma non segna su azione da marzo. Mentre quest’anno è arrivato solo un assist, un semplice passaggio per il compagno Cristante che troverà poi il gol su deviazione.
Un giocatore ormai perso, inciampato in una voragine di brutte prestazioni ed episodi goffi che finiscono per condizionare negativamente le partite. Il capitano della Roma non è in condizione, troppo fiacco e poco dinamico all’interno dei 90 minuti.
Ora, dopo l’espulsione, è arrivato a Trigoria per allenarsi con il resto dei compagni. L’obbiettivo è di tornare a grandi ritmi già dal prossimo impegno contro i nerazzurri e lasciarsi alle spalle questo brutto periodo.
Il contratto
Per il momento il futuro del giocatore in giallorosso non è affatto sicuro. Il suo contratto con la Roma è valido fino a giugno 2026 ma le due parti non si sono ancora accordate per un prolungamento. Pellegrini percepisce dalla Roma una grande somma, 4 milioni più bonus. È chiaro che il club si aspetta un cambio di rotta da parte del giocatore.
Per Pellegrini è fondamentale ritrovare la sua forma ideale. Soprattutto in vista del suo futuro che si scriverà quest’estate e, per il momento, potrebbe anche essere lontano da Roma.
Serie A
Lazio, Lotito: “Nel calcio ci sono norme stringenti, ma…”
Il presidente della Lazio Claudio Lotito ha preso la parola durante il Festival dello Sport tenutosi a Trento, parlando anche delle questioni finanziarie legate al calcio.
Di seguito le sue parole in merito.
Lotito fa il punto
“Le norme devono trovare il consenso, ma se noi continuiamo a sparare sul calcio… Si parla di presidenti paperoni, ma non è così. Qua i paperoni sono solo calciatori e agenti. Il presidente deve fare i conti alla lira, per portare avanti una società in termini di autosussistenza. Quando sono arrivato la Lazio fatturava 84 milioni e ne spendeva 86. E aveva oltre 500 milioni di debiti.
Oggi è impensabile, altrimenti non ti iscrivi al campionato. Abbiamo norme sportive stringenti. Ma ci sono altre cose aberranti, retaggio di norme di tanti anni fa.
Iniziamo a riformulare la figura del giocatore: un giocatore di Serie A che prende 5 milioni è un dipendente o un libero professionista? Oggi ha i diritti del dipendente e i doveri del libero professionista e non è possibile. Basterebbe cambiare 5-6 formulette.
Il Decreto Dignità impedisce di fare pubblicità in diretta, non puoi mettere per esempio le sponsorizzazioni delle scommesse sulla maglia. Ma a marzo lo stato darà in concessione le macchinette di video poker e le sale bingo… Noi invece ne subiamo solo le conseguenze senza avere il ritorno economico. Una piccola percentuale, come successo in Francia, non si può mettere a disposizione dei club? Parlo dello 0,5%, dell’1%, cifre che non andrebbero a incidere sullo stato.”
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