Serie A
Milan, Conceicao si sfoga: “Qui si parla sempre e solo di me. Se non servo più, vado via subito”

Sergio Conceicao, allenatore del Milan, ha parlato dopo la sconfitta dei rossoneri (2-1) sul campo del Bologna di Vincenzo Italiano.
Con la sconfitta di Bologna (2-1), il Milan di Sergio Conceicao dice definitivamente (o quasi) addio anche all’obiettivo Champions League. La Juventus di Thiago Motta (attualmente al quarto posto in classifica) dista 8 punti e ha gli scontri diretti con i rossoneri a favore: resta solo la Coppa Italia per salvare la stagione.
Milan, le parole di Conceicao
Conceicao si è lasciato andare ad un lungo sfogo ai microfoni di DAZN. Obiettivo della sua invettiva l’arbitro (reo di aver convalidato il primo gol del Bologna, a suo dire irregolare) ma non solo. Di seguito le sue parole.
Arbitraggio
“C’è un fallo di mano clamoroso sul primo gol, dobbiamo fare di più su questi errori. Sono episodi negativi per noi sul risultato. C’è da vedere che cosa di buono abbiamo fatto in partita, anche se di calcio si parla poco. Errori nostri, ma anche di un’altra squadra. Questi piccoli episodi alla fine sono decisivi“.
Condizione psico-fisica
“E’ proprio così. Noi siamo connessi con la partita e compatti, sapendo dove pressare l’avversario e come partire in profondità. Quando siamo in partita e giochiamo d’accordo con quello che prepariamo, stiamo bene e arriviamo in avanti con facilità e qualità. Poi ci sono questi episodi: mi dispiace dover parlare dell’arbitro, non è l’unico colpevole e anche noi abbiamo sbagliato ma accadono sempre questi episodi. Tanti allenatori parlano, noi lo abbiamo avuto. Questi episodi sono positivi per gli altri e negativi per noi“.
Direzione di gara
“Delle volte falli che non ci sono e altre si fischia troppo, non mi piace questo criterio. Gli arbitri possono commettere errori, come gli allenatori. Questi episodi hanno un peso grande, non è facile per una squadra che ha bisogno di risultati e serenità. Tutti i giorni si parla della mia situazione qua, non è facile. So cosa voglio e cosa posso fare, vedo tanta gente che parla ma la mia situazione è semplice. Se non servo più, prendo le valigie e vado via senza chiedere un euro in più. Ho quasi 100 partite in Champions, ho vinto 13 trofei: tutti i giorni si parla di me, ho sentito anche cattiverie ingiuste”.
Poi in conferenza stampa.
Stato d’animo
“Penso che sia stata una partita molto competitiva contro un Bologna che è una squadra da Champions League. Abbiamo fatto un buon primo tempo e siamo arrivati al gol. Poi ci sono gli episodi, a volte per colpa nostra, altre volte per un errore che se non vede l’arbitro deve vedere il Var. Mi riferisco alla palla uscita dalla linea laterale, io l’ho vista. Non mi voglio però lamentare“.
Sfogo
“Oggi ho visto uno spogliatoio triste e frustrato e il mio atteggiamento è lo stesso. Insieme allo staff io do tutto me stesso. Sono molto tranquillo di quello che faccio, so che cosa faccio e che non sono arrivato dal niente. Per questo io e il mio staff abbiamo bisogno di un po’ di rispetto. Mi riferisco a critiche che vanno oltre il campo, e questo non mi piace. Ma questo non centra niente con la partita“.
Momento
“Mi sento molto frustrato perché i risultati non arrivano. Penso però che sia normale per un allenatore che lavora con passione. Mi sembra che ci sia una nuvola sul Milan da cui dobbiamo uscire con i risultati, perché sono quelli che fanno la differenza. Sta tutto in noi. Se e quando la società penserà che non sono più la figura giusta allora mi farò da parte, ma fino a quel momento continuo a lavorare con la passione di sempre“.
Serie A
Torino, Vanoli: “Tre punti sofferti sono nel nostro dna, onoriamo questo club”

L’allenatore del Torino Paolo Vanoli ha parlato al termine della partita contro l’Empoli, valida per la ventinovesima giornata di Serie A.
Un gol di Nikola Vlasic al 70° minuto di gioco permette al Torino di battere l’Empoli e di salire a quota 38 in classifica, a -2 dall’Udinese sconfitto a sorpresa dall’Hellas Verona. Crisi nera invece per i toscani, che non vincono dall’1-4 del Bentegodi dell’8 dicembre: da lì in poi 3 punti nelle successive 14 partite di Serie A, con l’unica soddisfazione di aver eliminato la Juventus in Coppa Italia. Gli azzurri restano terzultimi a -3 dalla zona salvezza e rischiano l’aggancio del Venezia.
Torino-Empoli 1-0: le parole di Vanoli nel dopo partita
Al termine dell’incontro, l’allenatore del Torino Paolo Vanoli è stato intercettato ai microfoni di DAZN. Di seguito le sue parole.
L’esultanza al triplice fischio
“E’ la mia passione, la mia voglia di portare i ragazzi a fare qualcosa di importante. I 10 punti nelle ultime 4 non sono pochi: quella di oggi era la gara più difficile, loro venivano da risultati negativi ma erano sempre stati in partita. Dobbiamo diventare più bravi contro chi gioca uomo a uomo a tutto campo. Se abbiamo la mentalità di stasera, viene fuori la qualità individuale. E si è vista quella di Vlasic. Siamo stati bravi a soffrire. Nel primo tempo non siamo partiti con la giusta attenzione, forse anche perché nel 4-3-3 Vlasic largo faceva fatica, gli piace stare al centro del gioco. Ho chiesto a Gineitis di sacrificarsi su Pezzella, ho scelto lui per fare le giocate di prima verso Adams. Abbiamo preso tre punti importanti, soffrendo: mi piace, rispecchia il dna della maglia granata“.
La tifoseria granata
“Ho sempre che cerco di capire la storia e che voglio trasferirla ai giocatori. E’ importante capire dove vai a lavorare e trovare giocatori da Toro. Ogni piazza deve trovare i propri giocatori. Abbiamo fatto un buon mercato di gennaio per questo, perché abbiamo preso elementi funzionali e con quella mentalità. E’ un passaggio importante per costruire. Non mi è piaciuto dire che non abbiamo obiettivi, questa sera abbiamo dimostrato di voler lottare fino alla fine e di provare a vincere sempre. I 10 punti nelle ultime 4 è anche grazie ai tifosi. Li ho incitati perché era il momento della sofferenza, volevo che spingessero la squadra insieme a me. Magari sogno, ma piano piano metto un pezzetto alla volta… Avevo la pelle d’oca a Monza e a Parma, sembrava di giocare in casa. Ho sempre detto che i nostri tifosi sono troppo importanti: abbiamo perso punti stupidi, ma se questa gente viene sta capendo che stiamo andando al 200%“.
La sostituzione di Walukiewicz
“Ha avuto un risentimento al problema avuto in settimana. Abbiamo parlato con Lazaro, mi ha dato disponibilità ma non aveva i 90 minuti. E su Sanabria è stato il dottore a fermarlo, c’era qualche dubbio dopo la risonanza e mi ha detto di non rischiarlo. Voglio questo spirito: Walukiewicz ha dato tutto, anche Lazaro ha voluto esserci. E anche Sanabria, è stato solo il dottore a fermarlo ma voleva esserci. E’ un piccolo, ma significativo passo in avanti“.

L’URLO DI PAOLO VANOLI INFURIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Queste invece le dichiarazioni che il tecnico ha rilasciato ai microfoni di DAZN.
L’analisi della partita
“Direi bene, i ragazzi nonostante le difficoltà sono riusciti a stare in partita e capire i momenti della gara. Sapevamo che avremmo affrontato una squadra viva che lo ha dimostrato anche stasera. Siamo partiti con un po’ di timore ma quando ti giocano uomo su uomo devi essere più veloce a muovere la palla. Devo dire che i ragazzi hanno dimostrato di voler fare qualcosa di importante”.
Onorare la maglia
“Io quando inizio a lavorare in un club guardo la storia. E questo è un club che ha una storia importante e noi lo dobbiamo sempre onorare. Dico sempre ai miei ragazzi che siamo noi a dover trascinare i tifosi ma devo dire che anche i tifosi ci stanno dando una grossa mano. Il DNA del Torino dobbiamo sempre averlo dentro, perché i grandi risultati non arrivano se non conosci la storia. A volta abbiamo buttato via dei punti ma questa squadra nel girone di ritorno sta correndo. Stasera siamo rimasti in partita contro un avversario pericoloso”.
La classifica e gli obiettivi
“Dal girone di ritorno abbiamo messo un’altra marcia facendo 10 punti nelle ultime 4. Stiamo avendo continuità nonostante abbiamo anche perso punti da situazioni di vantaggio contro Parma o Bologna. Io non guardo la classifica. Per me da qui saranno 12 finali e noi dovremo sempre avere una mentalità vincente. Ogni partita sarà contro squadre che avranno motivazioni diverse, dopo la sosta ci sarà la Lazio che vuole andare in Europa. Noi dovremo essere sempre all’altezza”.
Cos’è cambiato da gennaio
“La svolta è stata quella di abbandonare il passato e passare la difesa a quattro. Abbiamo lasciato un processo di tre anni di lavoro e cambiato completamente, iniziando una nuova strada”.
Serie A
Torino, Casadei: “Do tutto per questa maglia. Nazionale? Un orgoglio”

Il centrocampista del Torino Cesare Casadei ha parlato in conferenza stampa, al termine dell’incontro casalingo vinto 1-0 contro l’Empoli.
Un gol di Nikola Vlasic al 70° minuto di gioco permette al Torino di battere l’Empoli e di salire a quota 38 in classifica, a -2 dall’Udinese sconfitto a sorpresa dall’Hellas Verona. Crisi nera invece per i toscani, che non vincono dall’1-4 del Bentegodi dell’8 dicembre: da lì in poi 3 punti nelle successive 14 partite di Serie A, con l’unica soddisfazione di aver eliminato la Juventus in Coppa Italia. Gli azzurri restano terzultimi a -3 dalla zona salvezza e rischiano l’aggancio del Venezia.

IL TORINO FA GRUPPO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Torino-Empoli 1-0: le parole di Casadei nel postpartita
Al termine dell’incontro, Cesare Casadei si è presentato in conferenza stampa. Di seguito le parole del centrocampista del Torino.
Il ritorno in Italia, il Toro, la Nazionale: un gran momento
“E’ stato un mese e mezzo bello. Mi godo il più possibile il momento, lavoro per inserirmi al meglio nel gruppo e fare ciò che serve al Toro per provare a vincere più partite possibile. Nazionale? Sono contento, è un motivo d’orgoglio e un’emozione grandissima. Non vedo l’ora di fare questa esperienza“.
La scelta di trasferirsi al Torino
“La società mi ha cercato con maggiore convinzione, mi hanno mostrato fiducia dal primo minuto e mi hanno dimostrato che qui avrei potuto mettermi in mostra. Avevo bisogno di giocare, ho deciso di ripagare questa fiducia. Sto cercando di dare tutto per la maglia“.
Il rapporto con i tifosi
“E’ bellissimo, sono contento di essere entrato subito nel cuore dei tifosi. E’ bello vedere che ci seguono in casa e in trasferta, sono molto contento“.
L’intesa a centrocampo con Samuele Ricci, le differenze tra il calcio italiano e quello inglese e un retroscena di mercato sono stati i temi trattati a Casadei nell’intervista rilasciata a Sky Sport: “Io e Ricci ci complementiamo: a lui piace palleggiare, io sono un po’ più di inserimento, stiamo lavorando molto bene e si vedono i risultati. Tutte le esperienze nel mio percorso mi sono servite per arrivare fino a qui. In Inghilterra sono cresciuto tanto sia dal punto di vista calcistico che umano, adesso sentivo il bisogno di ritornare in Italia e sono felice di averlo fatto. Quello italiano è un calcio molto differente rispetto alla Premier League, ma sono entrambi campionati di alto livello, io sto cercando di integrarmi al meglio, anche se non è semplice. Sento spesso dire che volevo andare alla Lazio, ma io non ho mai avuto dubbi: volevo venire al Torino“.
Serie A
Empoli, D’Aversa: “Difficile commentare questa sconfitta, abbiamo disputato un’ottima partita”

L’allenatore dell’Empoli Roberto D’Aversa ha parlato al termine della partita contro il Torino, valida per la ventinovesima giornata di Serie A.
Un gol di Nikola Vlasic al 70° minuto di gioco permette al Torino di battere l’Empoli e di salire a quota 38 in classifica, a -2 dall’Udinese sconfitto a sorpresa dall’Hellas Verona. Crisi nera invece per i toscani, che non vincono dall’1-4 del Bentegodi dell’8 dicembre: da lì in poi 3 punti nelle successive 14 partite di Serie A, con l’unica soddisfazione di aver eliminato la Juventus in Coppa Italia. Gli azzurri restano terzultimi a -3 dalla zona salvezza e rischiano l’aggancio del Venezia.

ROBERTO D’AVERSA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Torino-Empoli 1-0: le parole di D’Aversa nel dopo partita
Al termine dell’incontro, il tecnico dell’Empoli Roberto D’Aversa ha parlato in conferenza stampa. Di seguito le sue parole.
Il rammarico
“E’ difficile commentare questa sconfitta. Il Toro veniva da un buon periodo, siamo qui a commentare un’ottima prestazione. Torniamo a casa con zero punti“.
L’occasione sprecata
“Con Sambia avevamo un’ottima occasione, o con Ismajli. Poi succede ciò che è successo nella ripresa, eravamo in tre contro due e non abbiamo beccato la porta… E abbiamo preso gol su rinvio del portiere. Parliamo dei numeri e di tutto ciò che vogliamo, ma il numero più importante è il risultato. Preferirei che rabbia, delusione e sconforto vengano tenuti dentro in vista della prossima. Durante la pausa speriamo di recuperare qualcuno e far rifiatare chi tira la carretta. Anche con la Coppa Italia abbiamo messo energie fisiche e mentali. Avremmo preferito andare alla pausa con un risultato positivo“.
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