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Juventus, Allegri: “1000 giorni senza trofei? Non è frustrante. Su Alcaraz e Djalò…”

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Milan

Il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l’Hellas Verona al Bentegodi.

Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara di campionato contro l’Hellas Verona.

Il calcio d’inizio è previsto per domani sabato 17 febbraio alle ore 18:00 al Bentegodi.

juventus Depositphotos

Milan, Italy. 19/03/2023. Italian SerieA Football Championship. Inter VS Juventus 0-1. Massimiliano Allegri, coach Juventus.

Juventus, le parole di Allegri

Su quale aspetto vi siete focalizzati in settimana?
“Aver fatto un punto in tre partite, soprattutto un punto in due partite in casa, rappresenta un momento non bello. A Verona sarà una partita difficile, Baroni sta facendo un ottimo lavoro. Bisogna fare una bella partita, avere un atteggiamento migliore come attenzione dei dettagli”.
Dobbiamo aspettarci un ribaltone tattico come sette anni fa?
“Continueremo così perché non sono tre risultati negativi che possono cambiare l’andamento della stagione, quell’anno lì avevamo quattro punti di vantaggio e c’era bisogno di cambiare. Con Udinese e Inter non sono state brutte prestazioni, vanno in linea con quelle delle altre partite.
Abbiamo pagato nei dettagli che hanno fatto la differenza, bisogna avere maggiore attenzione nella cura dei particolari”.
Domani torna la coppia Chiesa-Vlahovic?
“Devo valutare, Federico sta venendo da un periodo nell’ultimo mese e mezzo con allenamenti e non allenamenti. Sarà molto importante per il finale di stagione, domani avrò 4 attaccanti, aspettiamo Kean che sta lavorando e speriamo di riaverlo quanto prima.
A prescindere da chi scende in campo o da chi subentrerà, l’importante è avere un atteggiamento diverso. Serve fare di più nei dettagli e nelle situazioni in cui va fatto gol”.
Sono 1000 giorni che la Juve non vince un trofeo: cosa ne pensa e quanto manca secondo lei al prossimo trofeo?
“Non è frustrante. Sono stato fortunato ad avere squadre importanti che mi hanno regalato questi trofei. Quando chiudi dei cicli e ne apri altri le cose cambiano a seconda del punto di vista, dai un valore o un altro. Vero che sono 3 anni che non vinciamo, c’è la Coppa Italia, non ci hanno fatto giocare la Champions non per demeriti della squadra ma per altre problematiche.
La società, da quando sono tornato, ha chiesto determinate cose e le stiamo portando avanti con i nuovi dirigenti. Al netto di ciò, la Juventus dal 2011 non è mai rimasta fuori dalla Champions parlando di risultati sportivi. Sembra roba da poco quando ristrutturi ma ci sono state anche squadre con 6-7 anni senza Champions e non è scontato.
La Juve era abituata a vincere trofei, quando non vinci non è frustrante ma devi fare qualcosa in più per tornare a vincere e ci sono pure gli avversari. Ma si è sempre garantita la Champions, che è un buon obiettivo. Al momento non ci siamo ancora, mancano tanti punti, bisogna tornare a farne”.
Che Juventus potrà essere in futuro con questi giocatori giovani?
“Va fatto un passo alla volta, finiamo al meglio quest’annata. Le prestazioni non sono state tanto diverse, abbiamo vinto delle partite all’ultimo minuto e ci sono momenti in cui le cose possono andare al contrario.
La Juventus ha una squadra con giocatori molto giovani e ha dei dirigenti che rinforzeranno sicuramente la squadra anche perché probabilmente, anche se non c’è ancora la matematica, ci saranno più partite da giocare”.
La squadra ha meno attenzione alla fase difensiva? Non vede l’ora di chiudere il discorso Champions per poter parlare del suo futuro?
“Per quanto riguarda il mio futuro ho ancora un anno di contratto, stiamo lavorando bene quest’anno e cerchiamo di arrivare in fondo nelle migliori condizioni. Sulla difesa quando le cose vanno bene c’è un abbassamento dell’attenzione ma non è colpa di nessuno, il primo responsabile sono io che non ho fatto tenere alta l’attenzione”.
A questa squadra manca qualcosa in fase di costruzione? Ha fatto una strigliata?
“Strigliate non ne servono in questi momenti, con l’Udinese abbiamo avuto occasioni per fare gol ma non ne abbiamo fatti.
Noi che siamo dentro analizziamo la prestazione senza farci travolgere dagli eventi, nel dettaglio della palla inattiva abbiamo sbagliato e siamo stati puniti. Magari in un altro momento la palla sarebbe andata fuori”.
Chiesa e Yildiz possono giocare insieme?
“Stiamo lavorando tutti i giorni, più giocatori di qualità riuscirò a mettere in campo e meglio è. Però poi c’è un equilibrio da mantenere, il calcio non è un’equazione matematica.
Va valutato il momento, la condizione dei giocatori. L’importante però è avere giocatori come Federico. Come Yildiz e gli altri. Tutti insieme bisogna riprendere già da domani con una partita molto faticosa dove serve più attenzione”.
Che tasti ha toccato in settimana e che reazione si aspetta?
“In questo momento più parliamo e meno facciamo. Ora c’è da fare, fare risultato domani è impegnativo. Abbiamo analizzato le ultime partite e ho detto loro che bisogna avere più attenzione nei dettagli. Dobbiamo metterci al pari degli altri, correre più degli altri e poi abbiamo le qualità per venire fuori”.
Alcaraz che giocatore è? Djaló come sta?
“Alcaraz è un giocatore bravo che sta crescendo, lunedì non l’ho fatto entrare perché avevamo bisogno di altro. Tiago viene da infortunio, ha ripreso a lavorare bene con la squadra e magari avrà possibilità di mettersi a disposizione”.
Le piacerebbe sfidare Conte l’anno prossimo?
“Non so dove andrà ad allenare, è un grande allenatore che ha fatto ottime cose dove ha lavorato. Per noi la cosa più importante è arrivare in fondo alla stagione, centrare la Champions, poi abbiamo una bella semifinale con la Lazio. Abbiamo tre mesi davanti da vivere con grande passione ed entusiasmo”.

Serie A

Genoa, squadra rivitalizzata dalla cura De Rossi

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Cagliari-Genoa

Con l’arrivo di Daniele De Rossi sulla panchina del Genoa, la squadra sembra essersi totalmente ripresa: 8 punti in 4 partite e la zona salvezza che si allontana

Il Genoa ad inizio campionato sembrava una squadra priva di un’identità e destinata a combattere per la retrocessione fino all’ultima giornata.

Un po’ come successe nella passata stagione però, con il cambio in panchina Gilardino-Vieira, anche in questo caso la squadra ha ricevuto una forte scossa che sta portando ad ottimi risultati.

L’arrivo di De Rossi ha portato energie nuove alla rosa, che finalmente sta trovando una sua dimensione ed un carattere proprio. Da che i rossoblu sembravano essere quasi allo sbando, adesso la strada da seguire è piuttosto evidente e l’argomento salvezza si fa sempre più alla portata.

Genoa

Genoa, media punti da prima della classe con De Rossi

Con l’arrivo dell’ex allenatore della Roma, il Genoa ha fatto un grande salto in classifica: 8 punti in 4 partite, con 2 pareggi e 2 vittorie.

L’unica nota negativa di questo inizio è stata la rotonda sconfitta in Coppa Italia contro l’Atalanta, passata abbastanza in osservata visto lo scarso interesse nei confronti della competizione. Per il resto l’andamento del grifone è stato quasi perfetto fino a questo momento.

Nella prossima giornata di Serie A a Marassi arriva l’Inter di Chivu e sarà un grande banco di prova per capire il livello di maturazione della squadra ligure.

Vedremo se il Genoa riuscirà a mantenere la striscia di risultati positivi anche dopo il confronto con una delle prime della classe.

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Serie A

Torino, Baroni: “Prestazione molto buona, dobbiamo trovare forza mentale”

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Torino

Il tecnico del Torino, Marco Baroni, ha avuto modo di esprimersi sulla partita contro il Milan. Ecco le parole dell’allenatore. 

Torino

IVAN ILIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Torino, le parole di Marco Baroni

“É mancata un po’ di pressione sulla palla, il Milan è una squadra forte e da questo punto di vista ci siamo abbassati un pochino: è una cosa che non dobbiamo fare, bisogna intensificare il lavoro ma vedo grande partecipazione. C’è da rimboccarsi le maniche, però credo che la prestazione sia stata molto buona”. 

Manca la forza mentale per tutta la gara?

“La dobbiamo trovare, nel secondo tempo ho chiesto di non difendere il risultato perché sarebbe stato un errore. La squadra mi è piaciuta, adesso rientrerà Simeone che è un giocatore fondamentale per noi, così come Ismajli. Zapata ha ritrovato il gol. Ci sono anche cose positive e sono abituato a guardare quelle oltre alle cose sbagliate da valutare con la massima severità da parte mia”. 

Perché Masina non è entrato subito?

“É uscito fuori il giocatore, loro hanno ripreso velocemente il gioco. La palla non è uscita fuori prima e l’azione è continuata, sono situazioni che ti penalizzano ma quando le cose non vano bene devi mettere maggior attenzione anche su queste cose. Però ho la massima fiducia nella squadra e dobbiamo guardare anche gli aspetti positivi della partita”. 

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Serie A

Milan, Landucci: “Leão? Speriamo niente di grave. Pulišić? Un cecchino”

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Dopo la vittoria in rimonta per 2-3, il vice allenatore del Milan Marco Landucci, ha avuto modo di esprimersi sulla partita. Ecco le parole del tecnico. 

Milan

Massimiliano Allegri e Christopher Nkunku ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Milan, le parole di Landucci

“Nel primo tempo loro ci aspettavano, noi siamo stati un po’ polli perché non allargavamo il gioco, ma poi abbiamo dimostrato grande carattere. Siamo una squadra che non molla mai. Dobbiamo ringraziare la squadra e i dottori, Pulisic si è messo a disposizione e ci ha dato una grossa mano. Questo Milan ha dimostrato un grande spirito, non ha mollato e ci ha creduto fino alla fine”. 

Sulla reazione nella ripresa

“Il gol di Rabiot ci ha dato forza e convinzione. Nella ripresa siamo stati più ordinati, più offensivi e abbiamo fatto girare meglio la palla. Questa è una vittoria molto importante per noi”.

Sull’infortunio di Rafael Leão

“Leão farà domattina gli esami. Ha avuto un fastidio all’adduttore, speriamo non sia niente di grave”. 

Su Christian Pulišić

“Pulisic lo vedi negli spogliatoi e sembra molto tranquillo. In campo però è un cecchino, è un calciatore forte che vuole sempre fare gol”.

Su Loftus-Cheek

“Lui ha tutto per essere un grandissimo giocatore: tecnica, forza, fisicità. Nella sua carriera è stato frenato dagli infortuni, ma stasera ha fatto un grande secondo tempo”. 

Su Samuele Ricci

“Ricci è cresciuto tanto, è intelligente, uno che capisce le cose al volo. È un professionista serio, che all’inizio ha avuto delle difficoltà e giocava poco, ma non ha mollato niente e si è sempre allenato al massimo, col sorriso. Anche oggi ha dimostrato di essere molto utile al Milan”. 

Sul gruppo squadra

“Io e Allegri abbiamo lavorato con tanti gruppi di calciatori, ma questo gruppo lavora duro e non si lamenta mai. Fa proprio piacere starci insieme, condividiamo tante cose. Avanti così, con umiltà”.

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