Serie A
Como-Juventus 2-0, Nico Paz illumina e piega i bianconeri
Il lunch match della 7° giornata di Serie A vedeva il Como affrontare la Juventus. I lariani battono la formazione bianconera con il risultato di 2-0.
La domenica della 7° giornata di Serie A si è aperta con la sfida al Sinigaglia tra Como e Juventus. La partita ha visto prevalere la formazione di casa, con il risultato di 2-0. Altra trasferta indigesta per i bianconeri, che vedono allungare la striscia di partite senza trovare la vittoria. Dopo 5 pareggi consecutivi tra Serie A e Champions, arriva la prima sconfitta stagionale per la formazione di Tudor. La Juventus in classifica resta ferma a quota 12 punti.
Un’ottima prova della formazione lariana, trascinata dal solito Nico Paz. Nel primo tempo il trequartista argentino confeziona l’assist per il gol di Marc-Oliver Kempf sugli sviluppi di corner, e nella ripresa firma il gol del raddoppio al termine di una strepitosa azione personale. Il numero 10 della formazione di Fabregas ha contribuito a 8 dei 9 gol realizzati in campionato dal Como.
Una vittoria storica per i lariani, al primo successo contro la Juventus dopo 74 anni, e soprattutto in chiave posizioni europee: i lombardi raggiungono in classifica proprio i bianconeri al 5° posto a quota 12 punti, candidandosi per le posizioni di vertice.
Como-Juventus, il commento
La gara del Senigaglia inizia subito in salita per i bianconeri. Dopo soli 3 minuti la formazione di Tudor va sotto su sviluppi di calcio d’angolo. Il Como muove palla dalla bandierina, e al termine di uno scambio con Da Cunha, Nico Paz pesca Kempf sul secondo palo: il difensore tedesco non può sbagliare a due passi dalla porta, firmando il gol dell’1-0. La Juventus prova la reazione affidandosi soprattutto alle giocate di Yildiz, ben controllato dalla coppia Smolcic-Vojvoda sulla fascia destra. Il turco ci prova con il tiro a giro al limite dell’area: la sua conclusione termina di poco al lato.
Al 33′ viene annullato un gol a Jonathan David. L’attaccante canadese aveva trovato il tap-in vincente su invito di Koopmeiners, partito però in posizione di fuorigioco. L’arbitro Ayroldi dopo controllo del Var annulla la rete. Il Como non si scoraggia, e prova a far male ai bianconeri in contropiede: Kelly ferma Nico Paz lanciato a rete. Il primo tempo termina così con il vantaggio dei lariani.

Nico Paz chiude la gara
La ripresa ricomincia con un cambio nelle file del Como. Con Fabregas squalificato, in panchina c’è il vice Guindos che manda in campo Ramon al posto dell’ammonito Diego Carlos. La prima grande occasione del secondo tempo è ancora dei padroni di casa: Vojvoda tira forte dal limite dell’area di rigore, Di Gregorio respinge sui piedi di Caqueret che da due passi calcia al lato del palo. La reazione dei bianconeri c’è, ma mancano le idee offensive. Koopmeiners ci prova prima su punizione, terminata alta, e poco dopo c0n un colpo di testa debole, bloccato da Butez.
Con la pressione dei bianconeri che sale, Guindos lancia un segnale ai suoi: dentro una punta, Douvikas, fuori un centrocampista, Caqueret. Una scelta che paga, con i lariani che trovano il gol del raddoppio poco dopo. Ancora una volta a pensarci è Nico Paz. L’argentino si mette in proprio su una ripartenza, puntando Cambiaso nell’ 1 vs 1: il numero 10 salta il terzino e con il sinistro a giro pesca l’angolino basso dopo Di Gregorio non può arrivare. La rete del 2-0 del Como di fatto chiude la gara.
Tudor prova a scuotere i suoi con i cambi, mandando dentro Vlahovic, ma senza successo. Al Senigaglia vince il Como, che rilancia le proprie ambizioni, e apre ufficialmente la crisi della Juventus.
Serie A
Serie A, i rossoneri rimontano la partita! Finisce 2-3 Torino-Milan
Il primo tempo di Torino-Milan ha visto i granata dominare per i primi 20 minuti, con un 2-0 intimidatorio. I rossoneri hanno poi ripreso il pallino del gioco, con Rabiot che ha accorciato le distanze.
All’8′ minuto di gioco Tomori colpisce in area di rigore, con il braccio, il pallone. Pochi dubbi, calcio di rigore per gli uomini di Baroni.
Nikola Vlašić non sbaglia e insacca la palla in rete. Tiro rasoterra che batte Maignan; il francese tocca il pallone, senza riuscire a intercettarlo. 1-0.
Milan in difficoltà, che non riesce a riprendere in mano la partita. Situazione che peggiora con la seconda rete del toro, con Zapata che torna al gol dopo un anno.
Tameze recupera palla e fa partire il contropiede di Vlašić, che porta palla fino al limite dell’area e poi allarga per Zapata. Il colombiano controlla e calcia fortissimo sul secondo palo, sorprendendo Maignan. 2-0 dopo 17 minuti.
Al 24′ ci pensa Rabiot a riaccendere le speranze dei rossoneri. Tomori appoggia in orizzontale per il francese, che controlla e calcia fortissimo da circa 25 metri, battendo Israel e trovando un grandissimo gol.
Leão al 31′ è costretto a uscire per infortunio, dopo un problema all’inguine causato da un tiro al 27′ minuto.
Verso la fine dei primi 45 minuti, Rabiot ha un’altra grande occasione per segnare. Il francese calcia al volo su passaggio di Saelemaekers, ma la palla va solamente vicino al palo.

Il secondo tempo di Torino-Milan
La seconda metà di gara si riapre con una doppia parata di Israel al 55′. Rabiot crossa per l’inserimento di Bartesaghi, che colpisce di testa, ma viene fermato da una parata dell’ex .
Sulla ribattuta arriva Ricci, che prova a ribadire in rete, ma Israel riesce di nuovo a respingere.
Al 66′ Pulišić entra al posto di Bartesaghi e dopo un minuto, alla prima occasione, trova la rete del 2-2.
Saelemaekers rientra sul sinistro e crossa sul secondo palo per lo statunitense, che controlla e calcia con il sinistro. Israel battuto, partita ripresa dal Milan.
Gol annullato al Torino al 71′. Adams incrocia il destro e segna, però prima Pedersen ha commesso fallo su Saelemaekers e l’arbitro punisce il gesto.
6 minuti dopo arriva la doppietta di Pulišić. Loftus-Cheek tocca in verticale per Ricci, che dal fondo crossa di prima per l’inserimento dello statunitense. Sinistro di controbalzo, doppietta e Milan in vantaggio. 2-3.
Gol annullato ai rossoneri al 90′. Loftus-Cheek serve in profondità Nkunku, che a tu per tu con Israel appoggia in orizzontale per Pulišić, il quale spinge in rete da due passi, Chiffi, però, annulla per fuorigioco di Nkunku.
Finisce dunque per 2-3 Torino-Milan, una partita che ha dato grande spettacolo. I rossoneri arrivano al 1⁰ posto in classifica con una vittoria fondamentale, arrivata con una grandissima rimonta.
31 punti guadagnati in 14 partite, 22 gol segnati e 11 reti subite. La squadra di Allegri, insieme al Napoli, si trova ora in vetta alla classifica di Serie A.
Serie A
Milan, brutte notizie: infortunio per Leao
Non arrivano buone notizie per il Milan da Torino: oltre al risultato negativo che sta maturando, i rossoneri perdono Rafael Leao per infortunio.
Il Milan è impegnato nella trasferta contro il Torino di Marco Baroni e il risultato che sta maturando è quello di 2-1 in favore dei granata.
Questa però l’unica nota negativa della sera dei rossoneri fino a questo momento: il portoghese Rafa Leao è stato sostituito alla mezzora a causa di un problema muscolare.
L’attaccante ha abbandonato il campo toccandosi l’inguine ed al suo posto è subentrato Samuele Ricci. Nei prossimi giorni verranno effettuati ulteriori controlli, ma al momento non ci sono buone sensazioni per le condizioni del portoghese.

RAFAEL LEAO RAMMARICATO DOPO UN GOL FALLITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Genoa, De Rossi: “Norton-Cuffy una bella sorpresa. Zaniolo? Campione dentro”
Il tecnico del Genoa, Daniele De Rossi, ha avuto modo di esprimersi sulla partita vinta per 1-2 contro l’Udinese. Ecco le parole dell’allenatore ex Roma.

Genoa, le parole di Daniele De Rossi
In conferenza stampa aveva detto che per battere l’Udinese servivano undici Norton-Cuffy. Oggi è bastato quello vero, che ha raccontato un aneddoto: lei continuava a dirgli vai fino in fondo, che è lì che arrivano i gol.
“”Sì, insomma, noi cerchiamo di fare così. Quando giochi con i cinque e hai questi giocatori con questa grande potenza sulle fasce, cerchi di sfruttarli per tutta l’ampiezza del campo. Anche quando si va a stringere lì in area è importante che loro siano pronti a chiudere l’azione, ma non è che lo invento io, io lo scopiazzo dai vari Gasperini e tutti quelli che con questo modo di giocare hanno fatto faville negli ultimi anni. Lui è un giocatore per quelle squadre lì, con quelle caratteristiche lì. Potenziale esplosivo, inespresso, mostruoso. Un ragazzo curioso che chiede, domanda, vuole sapere. È veramente una bella sorpresa. Norton-Cuffy è un 2004 che ha bisogno di esprimersi, giocatori come lui devono sfruttare la loro forza.”
Oggi il Genoa ha fatto il Genoa, con uno step in più. Ha avuto una grande personalità, ha fatto la gara dall’inizio, non ha perso la voglia di giocare anche quando è andato in vantaggio, quando ha preso gol non ha mai perso il bandolo della matassa. Tale lucidità è un upgrade della tua squadra. Dove devi migliorare? Cosa non ti è piaciuto nonostante la grande partita?
“Da migliorare ci sono dettagli che poi analizzeremo, nel primo tempo però dopo il goal abbiamo arretrato il baricentro, capisco che alle volte con una piazza calda come questa ti viene di rilassarti. Anche nel secondo tempo ci sono state delle trame interessanti, è importante migliore il palleggio per arrivare agli attaccanti. Questi punti sono importanti, spero di uscire presto dalla zona bassa per ambire a quello che più piace a me. Quando vedo giocatori che subentrano e danno tutti ti da veramente piacere, poi a riconoscere gli spazi ci arriveremo.”
Abbiamo catturato questo momento con Zaniolo che batteva la punizione, con lei che diceva che doveva essere rettificato il punto di battuta, e poi a un certo punto vi siete detti qualcosa. Lei molto abilmente ha nascosto la mano. Ci può dire quello che vi siete detti?
“Cosa ho detto a Zaniolo? Non lo posso dire o dovrei mentire. Quando è arrivato alla Roma i giovanotti me li prendevo sotto la mia ala, nei primi due anni è stato perfetto, ricordo di un ragazzo che aveva voglia e un potenziale mostruoso. Nella partita d’esordio ricordo che ho provato a tranquillizzarlo ma lui era già tranquillo perché è un campione dentro“.
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