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Vezzali, necessarie riforme per far rifiorire il calcio
L’andamento discendente del calcio maschile italiano è sotto gli occhi di tutti. Anche il Governo italiano è preoccupato: ecco cosa ha detto Valentina Vezzali.
Le parole della sottosegretaria
Durante l’inaugurazione degli impianti sportivi di Montelupone (Macerata), la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Valentina Vezzali si è pronunciata sulla situazione del calcio italiano.
“Veniamo da una settimana delicata con il risultato della Nazionale che non è stato quello che tutti noi italiani ci aspettavamo e questo ci impone una riflessione. (…)
Domani si terrà il primo tavolo con tutto il mondo istituzionale che cercherà di prendere delle misure importanti per rilanciare il sistema”.
Vezzali ha fatto presente di “non aver avuto ancora modo di sentire” il ct della Nazionale Italiana Roberto Mancini.
La sottosegretaria ha posto l’accento anche sull’assenza di spazi en plein air nei quali poter praticare sport: perché è “difficile buttare giù gli italiani dai divani e distoglierli dai tablet senza spazi all’aperto dedicati allo sport”.
Per questa ragione è stato stanziato un miliardo di euro, di cui 700 milioni provenienti dai fondi del Pnrr per gli impianti sportivi e 300 milioni per migliorare le palestre scolastiche.
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Vezzali: una crisi antecedente il Covid
In un’intervista rilasciata a IlSole24Ore, Vezzali aveva parlato diffusamente della crisi del calcio italiano, individuandone le origini ben prima della pandemia da Covid-19.
“Riguardo al calcio siamo intervenuti, pur nelle oggettive e gravi difficoltà del momento con il credito d’imposta del 50% sulle sponsorizzazioni e con i ristori sui tamponi e altre spese sanitarie.
Lo sport, e il calcio, non devono però dimenticare come la crisi sia antecedente al Covid. Non si possono solo invocare aiuti di Stato.
Per un reale cambio di passo, c’è bisogno che anche il calcio cominci a correre“.
Mancini, ragazzi della Nazionale, prestate orecchio.
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Milan, ora Gimenez è un caso
Milan, ora l’attaccante messicano può essere catalogato sotto la voce caso. La situazione sembra non avere soluzione, vediamo qui di seguito in dettaglio.
L’esigenza di fermarsi e quel comunicato non condiviso con la proprietà. Tutto inizia da qui, un persistente problema alla caviglia che a dire del giocatore stesso lo affligge da diversi mesi.
Un mistero circa i tempi di recupero, si diceva che fosse pronto per il derby, ma allora perché questo silenzio intorno alle sue condizioni?
Massimiliano Allegri in conferenza stampa pre-Torino ha dichiarato che la caviglia è a posto.
E allora perché, se la cavilgia è a posto, Gimenez non si è quantomeno accomodato in panchina per la gara contro i granata? A maggior ragione che c’era un Pulisic in dubbio? E un Nkunku che da tempo non offre garanzie?
Tutto questo rappresenta un caso, sicuramente l’attaccante messicano non è pronto. Ma quali possono essere i motivi se, come ha detto Allegri, è guarito dall’infortunio?
In una teca per essere trasferito a gennaio, oppure si nascondono problematiche più gravi? Troppi punti interrogativi intorno al ragazzo.
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Nkunku, palloncino sgonfio: Pini Zahavi parla con l’Arabia
Nkunku, ennesima prestazione deludente contro il Torino e vero e proprio caso. Un caso di insuccesso, per ora. E l’agente lavora per il suo immediato futuro.
Un caso di insuccesso quello di Christopher Nkunku. L’attaccante francese sbarcato a Milano in estate ha fatto vedere nulla del suo repertorio, tanto da essere già considerato un peso.
I suoi proverbiali palloncini non si gonfiano più, zero reti in campionato per lui, così come per Gimenez d’altronde, e la sensazione che la sua avventura a Milano possa già finire a gennaio.
Sì, perché l’agente Pini Zahavi sta parlando con alcuni club dell’Arabia Saudita i quali si sono fatti avanti con un’offerta corposa. Il Milan vuolre principalmente recuperare i soldi spesi, ricordiamo 37 milioni più 5 di bonus, e lascerebbe quindi partire abbastanza a cuor leggero il giocatore. Ovviamente questo lascerebbe spazio per una nuova punta, aspettando anche le mosse di Gimenez.
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Al-Ahli, Ivan Toney è stato arrestato in un pub di Londra
L’attaccante inglese dell’Al-Ahli Ivan Toney è stato arrestato a causa di una rissa provocata all’interno di un pub di Londra. Seguiranno le indagini.
L’ex Brentford è sempre stato un giocatore piuttosto fumantino sia in campo che fuori e se ce ne fosse bisogno, ne è arrivata l’ennesima riconferma.
Toney è stato protagonista di una rissa in un pub londinese, dove è stato ammanettato ed arrestato. In seguito al pagamento di una cauzione l’inglese è stato rilasciato, ma continueranno le indagini per capire lo svolgimento della vicenda.
Nel frattempo il calciatore ha ricominciato ad allenarsi con l’Al-Ahli, società araba che sta pensando ad una sanzione.

Saudi Arabia flag, Statement translation: There is no God but Allah, Muhammad is the Messenger of Allah. Use it for national day and and country national occasions.
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