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Calciomercato Roma, il general manager difende l’allenatore portoghese
Dopo la difficile scelta di Mourinho sono successe molte cose. L’allenatore portoghese dopo la sconfitta di Conference League ha deciso di non convocare Reynolds, Mayoral, Diawara e Villar, giocatori che non piacciono a Mourinho e che finiranno sul mercato.
L’allenatore portoghese ha scelto poi di non convocare i giocatori nemmeno per la trasferta di Cagliarti di questa sera. Diverse sono state le reazioni dei giocatori e dei propri procuratori, che a gennaio faranno le proprie valutazioni.
Come ammesso dalla proprietà e dal general manager giallorosso, i dirigenti sono dalla parte di Mourinho e faranno di tutto per accontentare Mourinho a cominciare dal mercato di gennaio.
Tiago Pinto: “Tuteliamo il nostro allenatore”
Queste le parole del dirigente giallorosso ai microfoni di Dazn sulle scelte di Mourinho, a cominciare da Diawara:
Settimana di alti e bassi, ora servono i punti?
“Sì, sappiamo di aver fatto due partite importanti con Juventus e Napoli. Si è parlato tanto della sconfitta in Conference League, non c’è niente da dire se non chiedere scusa. È stato un momento brutto per la storia della Roma e anche nostra personale. Potevamo avere più punti con Juventus e Napoli, le sensazioni son buone. Oggi vogliamo vincere e andare avanti. Vogliamo giocare bene ma i punti sono più importanti”.
Cosa ne pensa delle dichiarazioni dell’agente di Diawara? Cosa devono fare i 4 esclusi per tornare a disposizione di Mourinho?
“Non voglio parlare di questi tempi con i procuratori. Voglio dire 3 cose semplici: sarebbe bene fare interviste anche ai procuratori dei ragazzi che per loro è un piacere lavorare con Mourinho, vogliamo creare una strada per loro. Abbiamo la tendenza di vedere il negativo, c’è un altro lato della storia. Poi mi piacciono i procuratori che vogliono risolvere il problema, mi dispiace perché lui (l’agente di Diawara, ndr) è sempre stato gentile per me, ma questo non va bene per nessuno. Amadou non c’entra niente, è un grande professionista e un bravo ragazzo, si allena bene, gioca quando il mister decide e non gioca quando il mister decide, non aveva bisogno di questa pubblicità che a mio avviso non ha senso. Kumbulla è rientrato nella squadra. Per noi non c’è nessuna polemica, è una scelta dell’allenatore che il club protegge e sostiene. Andiamo avanti con quelli che sono qua e come ha detto ripartiamo da zero. Sono giocatori della Roma e di partita in partita si vedrà”.
Dobbiamo aspettarci una mezza rivoluzione a gennaio?
“Si parla tanto di mercato, ma abbiamo 2-3 mesi. Il mio lavoro è anche lavorare con allenatore e squadre durante questi mesi, a gennaio si vedrà. Sappiamo di cosa ha bisogno la squadra, cosa dobbiamo fare e il contesto economico del mercato mondiale. Ma è presto per parlare di gennaio, dobbiamo concentrarci sulle partite”.
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Juventus, ecco Alberto Costa: in settimana visite e firma
La Juventus chiude il primo acquisto del calciomercato invernale. Alberto Costa, salvo clamorosi colpi di scena, sarà bianconero già questa settimana.
Come largamente anticipato dalla nostra redazione, la Juventus ha sempre puntato forte su questa operazione e la chiusura sembrava ormai prossima.
La trattativa tra il club piemontese e il Vitoria Guimaraes si è conclusa pochi minuti fa, con un accordo sulla base di un trasferimento a titolo definitivo.
Juventus, accordo totale per Alberto Costa: i prossimi passi
Il giocatore aveva già accettato la destinazione e firmerà un contratto di lunga durata col club bianconero. L’operazione si è chiusa sulla base di un trasfertimento a titolo definitivo per un totale di 15 milioni di euro, divisi in 12.5 di parte fissa e 2.5 di bonus.
Alberto Costa volerà a Torino questa settimana per le visite mediche di rito e porre la firma sul lungo contratto che lo legherà ai bianconeri per i prossimi anni.
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Giudice Sportivo, verdetto su Motta e Vanoli ma non solo
Il Giudice Sportivo ha emesso il rapporto settimanale con le sanzioni per le società i cui sostenitori hanno infranto le regole comportamentali.
Attese le sanzioni per il derby della Mole con Thiago Motta e Paolo Vanoli protagonisti in negativo. Ma non solo, tanti calciatori hanno rimediato la squalifica per la prossima giornata.
Giudice Sportivo, niente stangata per gli allenatori
Ecco quanto deciso dall’organo che regola squalifiche e ammende in Serie A:
ALLENATORI ESPULSI
SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA
MALECKI Przemyslaw Pawel (Udinese): per avere, al 17° del primo
tempo, contestato con veemenza una decisione arbitrale.
MOTTA Thiago (Juventus): per avere, all’11° del secondo tempo, uscendo dall’area tecnica, affrontato l’allenatore della squadra avversaria causando un alterco; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale.
VANOLI Paolo (Torino): per avere, all’11° del secondo tempo, uscendo dall’area tecnica, affrontato l’allenatore della squadra avversaria causando un alterco; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale.
CALCIATORI ESPULSI O ALLA QUINTA SANZIONE
SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA
TCHAOUNA Loum (Lazio): doppia ammonizione per comportamento
scorretto nei confronti di un avversario.
LINETTY Karol (Torino): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione).
LUCUMI‘ BONILLA Jhon Janer (Bologna): per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara; già diffidato (Quinta sanzione).
WALUKIEWICZ Sebastian (Torino): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione).
ZAMPANO Francesco (Venezia): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione).
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AIA, Orsato: “Oggi posso dare agli arbitri la mentalità: impegno, sacrificio, lavoro”
Dopo essere diventato commissario dello sviluppo del talento arbitrale, l’ex arbitro Daniele Orsato è intervenuto a Rai Radio 1, parlando di arbitraggio e VAR.
La trasmissione radiofonica Radio Anch’io Sport, in onda su Rai Radio 1, ha dato spazio a un’intervista all’ex arbitro Daniele Orsato. Che ha parlato del proprio recente cambio di ruolo all’interno dall’AIA, di VAR e di molto altro ancora.
Orsato ha esordito così: “VAR a chiamata e decisioni spiegate al pubblico come in Inghilterra. Ci arriveremo? Siamo a disposizione per attuare qualsiasi nuova riforma che possa aiutare gli arbitri e il mondo del calcio.
Se UEFA, FIFA e IFAB riterranno che l’Italia possa provare certi esperimenti, noi saremo in prima linea. L’Italia è stata sempre pioniera su tante cose. Noi saremo sempre pronti, siamo già prontissimi”.
Orsato nuovo commissario dello sviluppo del talento arbitrale
Il nuovo ruolo che Orsato è andato a ricoprire all’interno dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA) lo proietta in un futuro di sempre maggior potere decisionale. Così Orsato: “Quando il presidente dell’AIA Antonio Zappi ha chiesto la mia disponibilità, ha voluto fortemente questo progetto”.
Chiamato a spiegare meglio in cosa consista il ruolo di commissario dello sviluppo del talento arbitrale l’ex arbitro ha detto: “Mi occuperò di arbitri internazionali, per dare la mia esperienza. Qualche partita internazionale l’ho diretta e posso aiutare la crescita dei nostri Massa, Guida e Mariani. Mi occuperò di seguire i ragazzi giovani, che fanno parte della commissione di Serie A e B e i ragazzi della Serie C. Cercherò di portare le mie esperienze. Quando sono tornato dall’Europeo, ho cercato di ammazzare l’arbitro di campo dentro di me. L’arbitro l’ho saputo fare, ora devo cercare di far fare l’arbitro agli altri”.
Le sue intenzioni sono ottime: “Cercheremo di fare il nostro meglio. Zappi mi ha voluto fortemente. Ho avuto grandi maestri, da Claudio Pieri a Maurizio Mattei, da Stefano Farina e Stefano Braschi fino a Pierluigi Collina. Mi hanno insegnato questa mentalità del lavoro e del sacrificio. Oggi posso dare a questi arbitri la mentalità: impegno, sacrificio, lavoro“.
Una nomina che il neo presidente dell’AIA Antonio Zappi aveva presentato così ai microfoni di Sky Sport: “L’Italia non poteva privarsi della qualità riconosciuta di Orsato. Svilupperà approcci formativi, metodologie tecniche per favorire e velocizzare la crescita dei talenti arbitrali”.
Gli inizi da arbitro
Orsato ha raccontato i suoi inizi come arbitro di gara: “Ho cominciato per caso, il mio sogno era diventare elettricista. Dopo qualche mese di esperienza lavorativa, incontrai un ragazzo con cui giocavo a calcio e mi chiese se avessi la volontà di fare l’arbitro. Lì per lì non la presi molto bene, ma poi accettai la sfida.
Lui mi disse: ‘Non potrai capire cosa vuol dire essere arbitro se nella tua vita non hai mai arbitrato una partita’. Ricordo quella volta in cui tornai a casa dopo la riunione nella mia sezione e dissi a mia mamma che il mio obiettivo era arrivare in Serie A in sedici anni per arrivare a fare le partite di Gigi Agnolin, il mio idolo”.
Sul futuro
Al futuro, ora, Orsato non pensa: “Io ho sempre vissuto alla giornata. Adesso collaboro con Gianluca Rocchi, mio amico ed ex collega oltre che attuale designatore. La forza del presidente Zappi è la coesione tra le persone. In questo momento storico mai siamo stati così coesi”.
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