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Serie D, scelta la data per il calendario: i dettagli
Con l’inizio di Agosto si entra, pian piano, nel vivo di quello che sarà la nuova stagione calcistica: entra nel vivo anche la Serie D con il nuovo calendario.
La Lega Nazionale Dilettanti è pronta ad iniziare la prossima stagione calcistica. La Serie D, vinta lo scorso anno dal Campobasso, avrà inizio il prossimo 8 Settembre, quando le 168 partecipanti saranno chiamate a giocare i primi novanta minuti.
Un campionato che più di ogni altro rappresenta l’Italia. Questo perché, ad eccezione della Valle da Osta, nei nove gironi, da venti squadre ciascuno, sono rappresentate tutte le altre regioni. Per esempio L’Angri, l’Aquila, Reggina, Siracusa, Siena, Livorno per citarne alcune.
Confermato il format che vede nove promozioni dirette in Serie C, e quattro retrocessioni in Eccellenza. La novità è invece rappresentata dai 4 Under obbligatori previsti dal regolamento, che fino allo scorso anno erano tre.
Serie D: la presentazione del nuovo calendario
La presentazione del calendario della stagione 2024-2025 è fissata per Venerdì 9 Agosto, quando, dalle ore 14:00, si potranno conoscere gli accoppiamenti, che saranno dati in diretta social come specificato dal Dipartimento Interregionale della Figc.
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Milan, per Leao è l’anno della verità? La risposta di Clarence Seedorf
Milan, in molti si interrogano sul valore di Rafael Leao. La risposta non è certamente semplice, tuttavia ha provato a dare una sua interpretazione l’ex giocatore e tecnico rossonero Clarence Seedorf. Qui di seguito le sue parole.
Clarence Seedorf si è concesso a una lunga intervista per la Gazzetta dello Sport toccando vari argomenti tra i quali Rafael Leao.
Ecco la sua risposta in merito al fatto che questo possa essere il suo anno, quello della verità:” Leao è padrone del suo destino. Ha talento e deve sfruttarlo bene per diventare uno dei migliori”.
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Lazio-Verona, Zanetti: “La Lazio? Ha grandi meriti”
La partita Lazio-Verona ha portato una sconfitta alla squadra di Paolo Zanetti una sconfitta, che il tecnico ha analizzato onestamente nel post-partita.
Nel post-partita di Lazio-Verona, Paolo Zanetti ha analizzato la sconfitta dei suoi partendo da un elogio degli avversari in campo.
Lazio-Verona, le dichiarazioni di Paolo Zanetti
Con queste assenze è difficile giocarsela con una squadra come la Lazio.
“La Lazio non la scopriamo di certo oggi, è una squadra forte ed è normale che quando si affrontano squadre con obiettivi diversi ci sia qualità diversa. Abbiamo avuto il merito di restare sempre in partita, abbiamo avuto il carattere di riprenderla e giocare come l’avevamo preparata.
La Lazio è molto dinamica e ti metti in difficoltà nell’uno contro uno, ci ha fatto soffrire più del solito. Hanno grandi meriti, per l’atteggiamento posso dire poco ai ragazzi. Potevamo fare di più sul calcio d’angolo, su quell’aspetto lavoriamo tanto. Abbiamo battuto tanti corner veramente male, sono situazioni che spostano i risultati”.
Un giudizio sui nuovi? Che partita ha fatto Belahyane?
“Non voglio esagerare, magari me lo portano via subito ma ha fatto un’altra partita incredibile, con grandissima personalità tecnica e lettura del gioco. È un giocatore importante, ai nuovi bisogna dar tempo.
Mi è piaciuto l’impegno, si è vista qualche giocata ma devono ancora crescere e diventare più concreti ed efficienti. Tengstedt ha avuto bisogno di tempo ma ha già fatto due gol in quattro partite, sono giovani che devono adattarsi al campionato”.
La squadra è stata troppo bassa?
“Non siamo riusciti ad essere aggressivi nel primo tempo, Zaccagni un paio di volte ci ha puntato e ha fatto saltare il banco, ci siamo un po’ impauriti.
Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, ci siamo alzati e siamo stati più presenti nella loro area. Abbiamo toccato tanti palloni in area loro, ci sono state tante situazioni interessanti ma abbiamo tirato poche volte”.
Un giudizio su Faraoni e Mosquera?
“Faraoni è entrato bene, può darci una mano anche perché Tchatchoua può giocare bene a sinistra. Mosquera si impegna, ha qualità ma gioca in maniera istintiva perché viene da un calcio diverso, molto meno tattico.
Ha problemi comunicativi perché non parla italiano né inglese, io non so lo spagnolo e cerchiamo di migliorarlo con i video, sia facendogli vedere gli allenamenti che le partite. Ha potenzialità importanti, ha tante belle cose ma ha bisogno di tempo per capirci”.
Montipò viene criticato troppo?
“È uno dei pilastri della squadra, per adesso ha sempre fatto buone prestazioni. Anche i portieri hanno uno stato di forma e quindi siamo a inizio campionato anche per lui, oggi ha fatto 2-3 parate interessanti.
Le critiche le prendiamo tutti, ma metterlo in discussione è esagerato. Ha dimostrato tanto a Verona in questi anni, quando sono arrivato ho pensato di avere un grande portiere e lo sta dimostrando”.
Come giudica la prestazione di Coppola?
“Ha fatto la sua solita buona per non dire ottima partita. Ha fatto duelli importanti con giocatori forti, poi c’è stato un errore di malizia e gioventù che non deve farsi spostare visto che è un ragazzone di un metro e 96. Credo di dimostrare di credere in lui, l’ho sempre messo in campo ed è un ragazzo che merita.
Ci dà personalità, ha grande margine e può ambire a situazioni diverse perché è molto giovane. La Serie A è difficile e verrà messo a dura prova ogni partita, dovrà crescere come tutti.
Nella Lazio mi ha impressionato il terzino sinistro, ha una fisicità straripante. Zaccagni e Guendouzi poi sono i due giocatori che spostano gli equilibri per personalità e tecnica, hanno dei valori da grandissima squadra”.
Come esce la squadra dopo questo calendario difficile?
“Il calendario quando è uscito ad agosto sfidavo chiunque a pensare che il Verona potesse avere sei punti. Le partite più semplici in realtà non esistono, bisogna ragionare gara per gara.
Nessuno pensava potessimo fare questi punti in partite dove non abbiamo rubato nulla, abbiamo fatto punti con prestazioni. A volte siamo riusciti a ottenere il risultato altre no, ma mi interessa che la squadra possa uscire sempre con la sensazione di avere dei valori. Potevamo fare cose migliori oggi, ma abbiamo tenuto bene il campo e la squadra se l’è giocata.
Abbiamo fatto molti gol su azione, per una squadra che deve salvarsi non è facile segnare su azione e non su episodi. Venerdì avremo una partita difficilissima, abbiamo giocato un posticipo e giocheremo in anticipo, non so come sia possibile. Avremo un giorno per preparare la partita col Torino“.
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Calciosociale, le parole di Vallati e la solidarietà pubblica
Massimo Vallati con Calciosociale, da 15 anni a questa parte, ha reso “Il Campo dei Miracoli” un luogo di aggregazione ed inclusione per giovani e giovanissimi del quartiere, che altrimenti avrebbero avuto solo la strada come maestra.
Ha risposto con compassione alle minacce, riuscendo a guardare al di là dell’odio e gettando il cuore oltre l’ostacolo. E, grazie alla solidarietà del Comitato di quartiere di Corviale e delle Istituzioni, oggi può dirsi fiero di tutto ciò che in questi 15 anni ha costruito.
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