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Milan, Pellegatti è sicuro:”Kessie ha deciso”
Milan, tiene ancora banco la questione rinnovo di uno dei più importanti centrocampisti rossoneri. Un giocatore entrato ormai di diritto tra i titolari inamovibili della squadra di Pioli. Rinnoverà o non n rinnoverà? Ce lo spiega Carlo Pellegatti.
- Milan, ancora decisamente in alto mare la questione legata al rinnovo di Franck Kessie. Il forte giocatore della Costa d’Avorio se da un lato da gioire i tifosi per il suo recupero dall’infortunio, dall’altro li fa infuriare. Fischi a San Siro, il rischio di una rivolta è dietro l’angolo. Il giocatore infatti sembra non avere ancora deciso dove giocherà il prossimo anno. Sebbene abbia giurato amore alla tifoseria rossonera, di fatto la tanto attesa firma sul contratto non è ancora stata apposta.
L’ancora troppa la distanza tra offerta è richiesta. Il procuratore Atangana sembrerebbe non volersi accontentare dei 6 milioni di euro offerti dai rossoneri e starebbe ammiccando a diversi club europei. Gli stessi club che sarebbero disposti a fare carte false per il centrocampista ex Atalanta. Vediamo adesso le parole di uno dei più grandi giornalisti di fede rossonera, Carlo Pellegatti.
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Milan, Pellegatti non ha dubbi

Carlo Pellegatti, in un suo articolo su Calciomercato.com, ha voluto ribadire la sua posizione su Franck Kessié. Già il titolo è decisamente esplicativo:”Kessie ha già deciso il futuro, ma non regaliamoli a gennaio”. Già questo fuga parecchi dubbi, ma addentriamoci nell’articolo del giornalista il quale scrive che il primo incontro è naufragato. Troppe infatti le distanze.
Andiamo a leggere le sue parole:”Atangana ha chiesto subito 6/7 milioni contro i 3 che offriva il Milan. Pare che il solito Psg, con Leonardo che ama il negozio di lusso milanista, abbia offerto 8 più 2 milioni”.
”Da non dimenticare le parole di Kessie in Giappone quando tranquillizzò i tifosi con un Torno e sistemo tutto. Anche se aggiunse che sia Maldini che Massara conoscono la situazione. Premetto che non sono ottimista sul buon esito della trattativa. Temo che le decisioni siano già state prese, con la speranza di sbagliarmi ovviamente. Ho deciso di gustarmi le prestazioni del campione rossonero fino alla fine del campionato sicurissimo della serietà di Franck. Con lui il Milan è forte, molto più forte”.
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World Sports Summit, Crouch e quella marcatura di Maldini
Il ricordo indelebile di Milan-Liverpool torna a vivere al World Sports Summit, con Peter Crouch che riporta alla mente la finale di Istanbul.
Il ritorno di un classico: Milan-Liverpool al World Sports Summit
A distanza di 18 anni, l’epica sfida tra Milan e Liverpool torna a far parlare di sé al World Sports Summit. Durante l’evento, l’ex attaccante dei Reds, Peter Crouch, ha ricordato con un sorriso la marcatura serrata subita nella finale di Istanbul dal leggendario capitano del Milan, Paolo Maldini. La partita, che è rimasta nella storia per il suo drammatico svolgimento e la spettacolare rimonta del Liverpool, continua a suscitare emozioni e risate tra i protagonisti di allora.
L’aneddoto di Crouch e la leggenda di Maldini
Peter Crouch ha raccontato come la difesa incrollabile di Maldini abbia reso quella notte del 2005 un ricordo indelebile. L’incontro tra i due al World Sports Summit è stato l’occasione per rivivere quei momenti con leggerezza, tra aneddoti e risate. La marcatura di Maldini è ancora oggi un esempio di maestria difensiva, e il suo nome continua a essere sinonimo di eccellenza nel mondo del calcio.

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Fonte: l’account X di Schira
18 anni dopo è ancora #Milan–#Liverpool al #WorldSportsSummit con l’ex bomber dei #Reds Peter #Crouch che si lamenta della marcatura arcigna nella Finale di Istanbul da parte dell’allora capitano dell’#ACMilan Paolo #Maldini. E giù a ridere
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 30, 2025
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Figo ed Evrà intervengono al World Sports Summit
Luis Figo e Patrice Evrà si incontrano al World Sports Summit, dimostrando che amicizia e lealtà possono superare le rivalità calcistiche.
Un Incontro tra Leggende del Calcio
Luis Figo e Patrice Evrà, due icone del calcio mondiale, si sono incontrati al World Sports Summit, un evento che celebra lo sport e promuove l’amicizia tra gli atleti. Nonostante i numerosi duelli sulla fascia che li hanno visti protagonisti in passato, i due ex calciatori hanno dimostrato che il rispetto e la lealtà fuori dal campo possono prevalere sulle rivalità del passato. Questo incontro è stato un momento simbolico di come lo sport possa unire le persone, indipendentemente dalle loro differenze.
Un Nuovo Capitolo di Collaborazione
Al summit, Figo ed Evrà non erano avversari, ma compagni che condividono una passione comune per il calcio e il desiderio di usare la loro influenza per il bene comune. La loro presenza ha attirato l’attenzione dei media e dei fan, sottolineando l’importanza delle relazioni positive tra gli ex avversari. Questo evento ha messo in luce come le leggende dello sport possano essere un esempio di unità e collaborazione in un mondo spesso caratterizzato dalla competizione.
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Fonte: l’account X di Schira
Quanti duelli sulla fascia, ma amicizia e lealtà fuori dal campo. Luis #Figo e Patrice #Evrà stavolta compagni e non avversari al #WorldSportsSummit
Video
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 30, 2025
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Guarin racconta la sua lotta all’alcolismo: “Dall’inferno alla luce, un percorso di consapevolezza”
La testimonianza di Fredy Guarin, ex calciatore dell’Inter, rivela la sua lotta contro l’alcolismo e la depressione, culminata con pensieri di suicidio.
La discesa all’inferno
Fredy Guarin, ex centrocampista dell’Inter, ha attraversato un periodo di estrema solitudine e sofferenza, al culmine di una carriera calcistica segnata da successi e sfide. Guarin racconta di come le difficoltà personali e professionali lo abbiano spinto verso l’alcolismo, un rifugio temporaneo dal dolore che alla fine lo ha condotto in una spirale di autolesionismo. “Ho conosciuto le ombre della solitudine, della depressione e dell’alcolismo. Ho toccato lo spettro del suicidio. Un malessere durato anni”, confessa l’ex calciatore.
Il cammino verso la rinascita
Dopo aver toccato il fondo, Guarin ha iniziato il suo percorso di recupero, un viaggio lungo e difficile, ma che alla fine lo ha portato a riscoprire la bellezza della vita. Guarin attribuisce la sua rinascita al sostegno dei professionisti della salute mentale, al suo impegno personale e alla fede in un potere superiore. Oggi, Guarin lavora in una fondazione per aiutare coloro che, come lui, stanno lottando contro la dipendenza. “Ho vissuto quelle esperienze per poterle mettere a disposizione delle persone, per aiutare l’essere umano”, afferma Guarin.
Guarin sottolinea l’importanza di affrontare i propri problemi e accettarsi per quello che si è, compresi i propri difetti. “Siamo anche i nostri problemi”, dice. Ora, Guarin è un uomo cambiato, un uomo che ha imparato ad apprezzare le piccole cose della vita e ad amare se stesso. “Oggi Fredy Guarin sta meglio. È un uomo diverso. Sono grato per questa seconda opportunità che la vita mi ha dato”, conclude Guarin.
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Fonte: [Gianluca Di Marzio](http://gianlucadimarzio.com/).
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