Notizie
Milan, acqua gelida su “Pioli is on Fire”
Milan, acqua gelida su “Pioli is on Fire”. I rossoneri verso la Supercoppa Italia, frizioni fra squadra e allenatore. Tutti dettagli della situazione
Dopo i mondiali invernali il Milan è ripartito da come aveva finito: soffrendo e incespicando. Ruolino di marcia: partitona a Salerno (ieri i granata subissati 8-2 a Bergamo…), fuori dalla Coppa Italia in 11 contro 10 (…), doppio 2-2 fra Roma e Lecce.
Cifre nude e crude: 6 reti fatte e 6 subite, una vittoria, una sconfitta, due pareggi, secondo posto in classifica a -9 dal Napoli e con Juventus e Inter sotto di un punto. Uno degli obiettivi stagionali come la Coppa Italia sfumato.
La squadra appare involuta e insicura. l’assenza di Maignan toglie sicurezza al reparto arretrato. Ma il sostituto ha curriculum e non può essere il caprio espiatorio. Tatarusanu ha 73 presenze nella nazionale rumena e ha girato l’Europa.
Meglio concentrarsi sul collettivo, laddove molti sembrano avere poca lucidità e condizione atletica carente. La sosta mondiale non può e non deve essere una scusa, le altre squadre con nazionali reduci dalla rassegna iridata volano.
Verso Riyad con un carico di tensioni, Pioli e la squadra non in sintonia
La comitiva rossonera è partita direttamente verso l’Arabia Saudita con un volo da Brindisi, dopo l’incontro pareggiato a Lecce. Pochi sorrisi, poca voglia di parlare, clima mogio. Squadra da una parte, staff tecnico dall’altra.
Da qualche tempo sembra essersi rotto qualcosa nel rapporto fra il condottiero emiliano e il gruppo squadra. Passata la sbornia scudetto, arrivati nuovi giocatori, ripartita la stagione il clima è lentamente cambiato.
La coesione fra il vecchio gruppo squadra e i nuovi arrivati non è andata a buon fine. Non solo, alcune scelte di Pioli hanno finito per minare la serenità della squadra. La dirigenza cerca di proteggere il gruppo dall’ambiente esterno.
Maldini, Massara, Romeo (team manager, n.d.r.) e Ibrahimovic stanno lavorando per tenere unita la squadra. Soprattutto lo svedese, vero punto di riferimento per i giocatori, ascolta e sostiene il nutrito gruppo degli scontenti.
I motivi della rottura fra staff tecnico e gruppo squadra
Ormai da tempo non c’è sintonia fra i carichi di lavoro imposti dallo staff tecnico e la reazione fisica della squadra. I molteplici infortuni, sembrano dare ragione agli atleti. Gli errori fatti in fase di recupero atletico di Maignan hanno gettato ulteriori ombre.
Inoltre, la squadra non comprende molte scelte del mister: formazioni sempre corrette in corsa, sfiducia totale nelle seconde linee, Bakayoko (molto amato in squadra) messo frettolosamente da parte. Ma c’è altro, tanto.
A ogni partita Pioli brucia due cambi fissi: Diaz e Saelemaekers. A quel punto, pensano i giocatori, non li fai partire dall’inizio. E te li tieni come arma in corsa. Fra l’altro non piace l’immobilismo tattico dell’allenatore.
La squadra dopo la Roma ha fatto presente allo staff tecnico l’illogicità dei cambi effettuati, che hanno consegnato il campo alla rimonta romanista. Gente come Giroud e Bennacer è uscita dal campo infuriata.
Il doppio mini ritiro, la posizione della dirigenza e il pressing di Furlani su Cardinale
Fra l’altro il doppio mini ritiro imposto da Pioli dopo la trasferta amichevole in Olanda e la sconfitta contro il Torino, ha contribuito ad esacerbare gli animi. Gente come Hernandez e Giroud dopo un mese in Qatar volevano solo tornare a casa.
Troppi scontenti in gruppo, troppa gente non valorizzata da Pioli: Pobega, Diaz, Saelemakers, Messias Jr, Gabbia, Ballo Touré, Kjaer, Giroud, Thiaw, Vranckx, Adli, Bakayoko, Bennacer, Rebic e lo stesso De Ketelaere.
Tutti giocatori importanti, tutti nel giro delle rispettive nazionali. Tranne qualcuno. Quale è la posizione della società ? Il rinnovo per quanto affrettato, aveva l’obiettivo di dargli forza nello spogliatoio. Perché la dirigenza aveva annusato l’aria.
Qualche capo d’accusa gli viene mosso: la gestione degli infortuni, l’immobilismo tattico, la mancata valorizzazione dei nuovi arrivati (Thiaw eroe a Verona e poi messo da parte, nd.r.), il mancato lancio dei giovani sull’esempio di quanto fatto da Allegri con Miretti e Fagioli ad esempio.
Il nuovo ad Furlani volato negli Usa da Cardinale ha spinto per un cambio di allenatore a partire da giugno. La sensazione è che Pioli oltre quello che ha dato non possa andare. L’idea è quella di prendere un allenatore ad ampio respiro internazionale.
Notizie
La risposta di Lotito a Gravina: “La FIGC non è il suo granducato personale”
Continuano le schermaglie verbali a distanza fra il presidente della Lazio Claudio Lotito e quello della FIGC Gabriele Gravina.
Le parole di Lotito su Gravina
Non si è fatta attendere troppo la replica del presidente della Lazio Claudio Lotito alle accuse del numero uno della FIGC Gabriele Gravina. Repetita iuvant: stamane vi avevamo riportato le dichiarazioni del presidente federale, rilasciate a “Il Foglio“, in cui quest’ultimo attaccava frontalmente il patron bianco celeste.
In sostanza, Gravina accusava il vulcanico patron della società capitolina di voler dettare legge all’interno del consiglio federale. Oltre ad alludere a un presunto conflitto d’interesse, dato che Lotito è al tempo stesso membro del consiglio federale e membro del consiglio della Lega Calcio.
Oltre che, ovviamente, senatore della Repubblica Italiana e Presidente della Lazio. Tempo qualche ora ed è arrivata anche la replica del diretto interessato, affidata a un’intervista concessa all’Ansa.
❝Leggo con stupore le dichiarazioni del sig. Gravina sulla mia persona, che si commentano da sole. Chiare manifestazioni di pura ostilità e scomposto rancore nei miei confronti, al fine di difendersi dalle responsabilità circa lo stato attuale del calcio in Italia che tutti gli attribuiscono. I suoi rapporti personali con alcuni presidenti non escludono il disagio e la confusione che oggi regna nel sistema calcio, condivise da tutti gli operatori che cercano, nonostante gli ostacoli posti dal sig. Gravina, di rinnovarne le regole. La mia posizione di proprietario di club, consigliere federale, consigliere di Lega e componente del Senato, ruoli peraltro acquisiti con regolari e democratiche elezioni, mi consente di avere una visione più ampia e completa dei problemi e delle soluzioni possibili per eliminare i guasti prodotti. Il mondo del calcio non chiede isolamento, ma necessita di una visione ampia delle sue varie componenti. Alle quali i miei ruoli istituzionali, attesa l’importante ed alta valenza del calcio, mi danno la possibilità di offrire un contributo fattivo, facendolo uscire da un’autonomia erroneamente intesa come ‘granducato personale’.❞
Notizie
Liverpool, Adidas nuovo sponsor tecnico
Notizie
Mourinho: “Roma? Mi dissero di andare via dopo Budapest”
L’ex tecnico della Roma, José Mourinho, è tornato a parlare del suo passato sulla panchina giallorossa, terminato a gennaio 2024 per esonero.
José Mourinho torna a parlare della sua avventura a Roma sulla panchina giallorossa. Nell’intervista rilasciata qualche giorno fa al The Telegraph, Il tecnico portoghese si è soffermato sul post finale di Europa League di Budapest dove gli fu consigliato da amici e parenti di lasciare la società giallorossa.
Mourinho ha passato due anni e mezzo nella Capitale collezionando su 138 match 68 vittorie, 30 pareggi e 40 sconfitte con una media punti pari a 1,70. Nella sua avventura giallorossa il portoghese ha portato la Roma a giocare due finali consecutive in Conference League (trionfo contro il Feyenoord) ed in Europa League (sconfitta ai rigori contro il Siviglia).
Mourinho, l’addio dopo Budapest
“I miei amici, la mia famiglia, perfino il mio agente mi dissero di andare via dopo la finale di Europa League dello scorso anno. Ma ho sentito la spinta del club, dal punto di vista emotivo, e sono andato avanti. Ho rifiutato la panchina della nazionale portoghese e anche un’offerta molto conveniente dall’Arabia Saudita per restare alla Roma”.
Scelta, quella di rimanere ai giallorossi, risultata sbagliata visto l’esonero arrivato a fine gennaio dopo aver collezionato 29 punti in 20 partite.
-
Notizie4 giorni fa
Milan, é scontro totale: Ibrahimovic ha chiesto Conte e Maldini
-
Calciomercato5 giorni fa
Calciomercato Fiorentina, conferma a sorpresa?
-
Notizie5 giorni fa
Ultim’ora Milan, accordo trovato con Lopetegui: manca l’ok di Ibrahimovic
-
Notizie2 giorni fa
Milan, Furlani:” Pioli è il nostro allenatore. Il mercato sarà più soft”
-
Notizie16 ore fa
Ibrahimovic a Casa Milan:” Voglio Conte”
-
Europa League6 giorni fa
Milan, Pioli: “Siamo peggiorati, l’uscita dalla coppa è una delusione. Portate pazienza fino alla fine del campionato”
-
Notizie7 giorni fa
Milan, impazza il toto allenatori: tra nomi di fantasia e realtà | Facciamo chiarezza
-
Calciomercato6 giorni fa
Milan, sono due i giocatori a rischio partenza