Nazionale
Italia, scelto Retegui come nuovo bomber
Retegui sarà il centroavanti titolare nella sfida di Nations League contro la Francia: può diventare il numero 9 che tanto manca alla nazionale italiana?
A causa del grave infortunio che terrà fermo Scamacca per quasi tutta la stagione, toccherà a Retegui guidare l’attacco dell’Italia in queste due partite di Nations League della Nazionale.
Infatti, il CT Luciano Spalletti , nelle sfide contro Francia ed Israele, si affiderà al nuovo attaccante dell’Atalanta. Giocherà probabilmente in coppia con uno tra Zaccagni e Raspadori, in un ipotetico 3-5-2.
Indice
Lo stato di forma di Retegui
Retegui sta attraversando un ottimo stato di forma, visti i suoi 3 gol nelle prime 3 giornate di Serie A. L’attaccante italo-argentino ha avuto un grande impatto nell’Atalanta di Gasperini, dimostrando di essere in grado di colmare le numerose assenze della rosa bergamasca. Inoltre, nella doppietta segnata a Lecce e nel grande stacco di testa contro il Torino, ha mostrato di avere un gran fiuto del gol e una grande abilità nel gioco aereo.
Retegui come nuovo bomber azzurro
Chissà se l’attaccante ex Genoa, sotto la cura di Gianpiero Gasperini, riuscirà a dare continuità alle buone prestazioni viste fin ora, diventando un giocatore completo ma soprattutto un bomber utile in chiave nazionale.
In attesa del rientro di Scamacca e della maturazione di nuovi giovani, come ad esempio il 2008 di proprietà del Milan Francesco Camarda, potrebbe essere proprio lui l’attaccante giusto per la Nazionale Italiana.
I suoi dati con gli azzurri finora
Come tutti i ragazzi di Spalletti, l’italo-argentino ha fatto un Europeo al di sotto delle aspettative. In 7 partite ufficiali disputate con la maglia azzurra ha segnato un solo gol, all’esordio contro l’Inghilterra, nelle qualificazioni agli Europei. Per quanto riguarda le amichevoli invece, ne ha giocate 4 ed è andato a segno 2 volte: facendo una doppietta contro il Venezuela.
Damiano Villani
Nazionale
Israele – Italia: dove si giocherà?
Il match tra Israele e Italia, valido per la seconda giornata di Nations League, per motivi di sicurezza non si giocherà in Israele, ma a Budapest in Ungheria.
Israele-Italia: perché si gioca a Budapest?
La Nazionale di Luciano Spalletti affronterà la squadra del mister Ben Simon a Budapest in Ungheria, più precisamente alla Bozsik Arena. La decisione di far giocare le partite casalinghe di Israele nella capitale ungherese é stata imposta da delicati motivi di sicurezza.
A seguito dell’inizio del conflitto tra Israele e Hamas (7 ottobre 2023), le principali organizzazioni calcistiche internazionali sono giunte alla decisione di ospitare le partite della nazionale israeliana all’interno di uno stadio neutro per tutelare la sicurezza e l’incolumità dei giocatori, dei tifosi e dello staff. Alla Bozsik Arena di Budapest questa sera saranno attesi solo 2000 spettatori, di cui 400 italiani.
Nazionale
Donadoni: “In Nazionale l’alchimia è decisiva. Sul Milan…”
L’ex allenatore di Parma e Napoli Roberto Donadoni ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla nostra Nazionale ai microfoni di Radio Anch’io Sport.
Le parole di Donadoni
Di seguito le parole dell’ex allenatore di Napoli e Parma ed ex commissario tecnico della nazionale italiana Roberto Donadoni rilasciate ai microfoni di Radio Anch’io Sport relative a diverse tematiche legati agli azzurri e non solo:
“Dall’Europeo alla partita dell’altra sera a Parigi sono cambiate un po’ di cose, anche a livello mentale. Quando vai incontro a una figuraccia come agli Europei, c’è voglia di riscatto. La risposta dell’altra sera è stata ottima.
Come ho provato sulla mia pelle da CT, quando si arriva a fare queste competizioni a fine stagione come gli Europei, è chiaro che la condizione, sia fisica che mentale, incida tantissimo. Le energie fisiche erano al lumicino e anche sotto il profilo mentale non c’è stata la reazione adeguata.
Adesso si riparte: a Parigi, dopo la partenza a handicap, si è vista una bella reazione con chiarezza di idee e di volontà. Il risultato non ha fatto una piega”
Chi l’ha sorpresa di più tra i giocatori dell’altra sera?
“I giovani, coloro che hanno esordito dall’inizio, hanno dato subito una risposta positiva, soprattutto di freschezza, questa è la cosa più importante. In Nazionale è fondamentale riuscire a creare un certo tipo di ambiente: i giocatori si vedono saltuariamente e creare all’interno del gruppo questa alchimia diventa decisivo per arrivare a certi risultati.
La Nazionale deve essere vissuta in questo modo: spesso e volentieri si avvertiva quasi l’impegno in Nazionale come un qualcosa di troppo e di più, non può essere così. Quando si indossa la maglia azzurra, si deve sentire sempre la pelle d’oca. Questi giovani hanno questa caratteristica. Israele? Impegno non così proibitivo, però sono quelle partite insidiose in cui bisogna dare una risposta di continuità”.
Pochi italiani in Serie A e poco spazio ai giovani:
“Deve cambiare la politica all’interno dei club. Ai miei tempi c’erano un massimo di tre stranieri, nel nostro Milan avevamo i tre olandesi con cui qualcosa abbiamo vinto, e poi tutto il resto della squadra era italiano.
Ora è esattamente il contrario. Bisogna avere la voglia di investire sui vivai, sui giovani e dar loro la possibilità di giocare. Ci sono squadre con ottimi vivai, l’Atalanta è una di queste. Ma anche le Primavere ormai hanno in squadra 7-8 stranieri”.
Capitolo attaccanti azzurri, su chi dobbiamo puntare? Con un pensiero rivolto al grande Totò Schillaci:
“Siamo tutti in apprensione per Totò Schillaci, mi auguro che tutto si risolva per il meglio. Gli attaccanti di quel periodo, oltre a Totò, erano Mancini, Vialli e Baggio. Avevamo un assortimento differente dal punto di vista qualitativo.
Gli attaccanti di oggi sono più giocatori di squadra e non finalizzatori o interpreti individuali. Ogni ct deve sapere con quale materiale umano lavorare, ma è il bello del calcio. Non hai il finalizzatore, bisogna lavorare più di squadra con inserimenti da dietro, ne abbiamo di centrocampisti bravi con queste qualità”.
Fonseca ha le ore contate sulla panchina del Milan?
“Quanto abbiamo visto con Leao e Theo non è stato edificante e mi spiace molto. Bisogna saper accettare e condividere le cose, bisogna sapere che un gruppo è fatto di tanti individui e tutti quanti devono voler solo il bene della squadra. Quando capitano questi episodi sono veramente dei brutti segnali”.
Nazionale
Italia, Pellegrini in forte dubbio: le sue condizioni
Brutte notizie per Luciano Spalletti in vista della sfida contro Israele. Oltre a Calafiori e Frattesi anche Pellegrini sembra essere in forte dubbio.
La prestigiosa vittoria di Parigi ha dato morale e carica a tutta la squadra ma le notizie sugli infortuni di tre titolari stanno stravolgendo un po’ gli umori.
Italia, le condizioni di Pellegrini: a rischio per Israele
Altra grana per Spalletti che ora deve far fronte anche ai problemi fisici del capitano della Roma. Infatti, come riporta La Gazzetta dello Sport, il centrocampista avrebbe accusato un problema muscolare.
Dopo Calafiori e Frattesi, anche per il romanista c’è il forte rischio di non vederlo in campo nella sfida di Budapest valida per la 2° giornata di Nations League.
Al momento filtra pessimismo da Coverciano ma nè staff nè ufficio stampa hanno rilasciato alcun comunicato in merito a questa situazione.
Tra qualche giorno le sue condizioni saranno rivalutate ma nel frattempo la squadra continua la sua preparazione in vista dell’ultimo impegno di questa pausa internazionale.
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