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PSG, Chevalier è meglio di Donnarumma: ora Gigio è alla porta

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Man City

Il PSG è vicino a completare l’acquisto di Lucas Chevalier dal Lille: un arrivo che mette ulteriormente alla porta Gianluigi Donnarumma.

La macchina perfetta di Luis Enrique ha abdicato al sogno dell’en plein, venendo sconfitto in finale del Mondiale per Club da parte del Chelsea di uno straordinario Enzo Maresca. Poco male, al PSG la magra consolazione di poter vincere ancora due trofei: portando il computo dell’anno solare a sei titoli su sette.

Il PSG di Luis Enrique è una macchina (quasi) perfetta

Dopo aver visto i parigini dominare in lungo e in largo l’orbe calcistico, sovveniva spontaneo un quesito: è davvero possibile migliorare questa squadra? E se sì, come? La risposta appariva sin da subito abbastanza scontata: comprando un portiere. Non un nuovo portiere, ma proprio un portiere.

Sottintendo che prima il PSG non ne avesse uno, e infatti è così. Perché una seconda parte di stagione obiettivamente di alto livello, anche se i media nostrani tendono sempre a (voler) dimenticare che nella prima faceva panchina a Safonov, non poteva certo far dimenticare ai tifosi del Parì e alla stampa francese quanto fosse stata sin lì disastrosa l’avventura di Donnarumma sotto la Torre Eiffel.

Nonostante vittorie e prestazioni in crescendo, la trattativa per il rinnovo stentava a decollare. La melina diplomatica era sintomatica di come, nonostante tutto, la dirigenza transalpina non riponesse fiducia nel numero uno della Nazionale, e infatti è corsa ai ripari alla prima occasione utile. Donnarumma, che sarebbe stata in uscita a prescindere senza prolungamento del contratto, viene ulteriormente messo alla porta dell’arrivo (ormai quasi certo) di Lucas Chevalier: preso dal Lille per circa 55 milioni di euro.

PSG

Donnarumma messo alla porta, Chevalier è il suo erede

Chevalier è superiore a Donnarumma, su questo dubbi non ce ne sono. Non si tratta solo dell’incompatibilità tecnica con il tecnico catalano, troppo attaccato alla propria idea di uscire sempre e comunque dal basso per accettare i continui pasticci del nativo di Castellammare di Stabia. No, Chevalier è superiore a Donnarumma in tutto: basta analizzare i dati della scorsa stagione per rendersene conto.

Donnarumma viene definito “il miglior portiere della Champions” solo perché l’ha vinta, ma anche qui ha dati peggiori rispetto a Chevalier. Donnarumma, infatti, è ultimo fra i portieri di Champions League nella classifica dei passaggi completati: 16,9, contro i 24,6 del suo omologo francese. Mi si risponderà che “il portiere deve parare, non giocare con i piedi“: non la pensa come voi il tecnico campione d’Europa, ma facciamo finta per un attimo che sia vero: peccato che anche lì abbia numeri peggiori.

Chevalier, infatti, ha evitato 3,5 gol in Champions League (con meno partite giocate e giocando in una squadra meno forte), mentre il portiere del PSG “solo” 2,9. Per quanto sia inevitabile che le prestazioni in Champions League siano quelle a saltare subito all’occhio, 15 partite non sono sufficienti per giudicare una stagione. In Ligue 1 il rapporto fra goal subiti e xGA di Donnarumma è negativo, in quanto il portiere italiano ha subito 3,2 gol in più di quanti ne fossero attesi da un punto di vista statistico. Non a caso è stato Chevalier a venire premiato come “Miglior portiere dell’anno” dalla FFF, non Donnarumma.

PSG

IL CAPITANO DELL’ITALIA GIANLUIGI DONNARUMMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

PSG, addio a Donnarumma: quadriennio top o flop?

I dati che vi ho fornito sono stati ripresi da un’analisi dell’Equipe, testata mai tenera nei confronti dell’ex portiere del Milan e che spesso ne ha messo a nudo i difetti in questi anni, che conclude la sua j’accuse definendo Donnarumma “un portiere in calo tecnico e con evidenti difficoltà tattiche“. Mentre invece Chevalier “mostra una crescita costante“, come dimostrano i gol evitati in Ligue 1: 2,8 il primo anno, 6,5 il secondo e 8,7 quest’anno e anche in questo dato l’enfant prodige è superiore al suo collega del bel paese.

Insomma, se non si guarda la Ligue 1 ma si guarda soltanto la Champions League ci si potrebbe lasciare convincere del fatto che Donnarumma sia davvero il miglior portiere del mondo. Certo, bisognerebbe ignorare i tanti errori commessi: come quelli contro il Bayern Monaco nell’ultimo Mondiale per Club. Ma se la squadra campione d’Europa decide di cambiare portiere subito dopo aver vinto la Champions, qualcosa vorrà dire.

Donnarumma è sicuramente un ottimo portiere, ma a Parigi, sin dal suo arrivo nell’estate del 2021, la sensazione latente è che non lo sia abbastanza da fare il titolare in una squadra come il PSG. E l’ultima stagione lo ha ampiamente dimostrato. Quantomeno a coloro che guardano le partite e soprattutto sanno analizzare, non lasciandosi infiltrare dalla propaganda (a sfondo calcistico) nostrana.

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Lazio, servono i gol del Taty: l’ultimo risale a…

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La Lazio sta mantenendo un’ottima costanza nei risultati ma è tempo di fare uno step ulteriore, per puntare concretamente a traguardi prestigiosi.

Uno dei potenziali artefici di un’eventuale impresa è il Valentin Taty Castellanos, che ha saltato gran parte della prima parte di stagione causa infortunio.

Lazio, Sarri ha bisogno del Taty: l’importanza del bomber argentino

Per i biancocelesti il momento è positivo, soprattutto dopo il passaggio del turno in Coppa Italia ai quarti di finale, visto anche il buon trend registrato aldilà delle sconfitte con MilanInter. La squadra però ha già rialzato la testa, riscattandosi in parte contro i rossoneri di Allegri, e contro il Bologna l’obiettivo è accorciare ulteriormente la distanza dal treno Europa.

Per raggiungere questi obiettivi però serviranno anche e soprattutto i gol di Castellanos, miglior marcatore della scorsa stagione della Lazio con 14 gol tra tutte le competizioni. Durante il campionato in corso invece ha gonfiato la rete solo 2 volte ma è stato anche costretto a saltare sei partite (contro AtalantaJuventusPisaCagliariInter e Lecce) per un problema al bicipite femorale.

In questo senso l’attacco biancoceleste ne ha risentito andando in rete per 5 volte in tutti questi match e il ritorno di Castellanos potrebbe risolvere parte dei problemi offensivi. Le ultime annate hanno dimostrato l’importanza di un attaccante del suo calibro, che da quando frequenta Formello ha messo la firma su 22 gol 16 assist in 94 partite tra tutte le competizioni. L’ultimo risale a Genoa-Lazio 0-3 della 5° giornata (29 settembre).

Ritrovarlo come uomo decisivo già in questa giornata sarebbe fondamentale per Sarri, che sta affrontando una stagione tra mille difficoltà e spera di poter compiere un miracolo sportivo raggiungendo almeno una coppa europea.

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PAVLOVIC E CASTELLANOS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Yildiz e la Juventus: il rinnovo che preoccupa i bianconeri

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Juventus

 Futuro di Yildiz in bilico: Juventus preoccupata per il rinnovo e il contratto da 1,7 milioni. La Premier League osserva da lontano.

Nonostante Yildiz rimanga legato alla Juventus, principalmente per una questione di blasone e riconoscenza — dato che i bianconeri sono stati i primi a riconoscere il suo talento senza mai abbandonarlo, spingendosi laddove pochissimi eletti sono arrivati, un esempio può essere quanto gli è stata affidata la maglia numero 10. Una maglia che, dato il logo posto sul fronte, porta con sé un’eredità pesantissima, senza contare inoltre che in alcune occasioni ha indossato anche la fascia di capitano.

Il giovane turco rimane legato alla Vecchia Signora ovviamente  anche a livello contrattuale, con un accordo valido fino al 30 giugno 2029, a testimonianza di quanto il progetto bianconero sia costruito attorno a lui.

Juventus, da cosa deriva la preoccupazione?

Tuttavia, in un calcio dove ogni giocatore, bandiera o capitano che sia, ha comunque un prezzo, è opportuno che la Juventus, nonostante un contratto così lungo, limi ogni possibile dettaglio prima che diventi un deterrente capace di convincere Yildiz a rivedere le proprie idee sul futuro.

A tal proposito, una delle voci più autorevoli in tema di calciomercato, Fabrizio Romano, si è espresso affermando che, nonostante la Juventus sia tranquilla sulla durata del contratto, l’unico elemento che potrebbe avere conseguenze indesiderate riguarda le cifre, forse troppo basse rispetto a quanto dimostrato finora, anche in relazione agli stipendi di altri compagni:

“La Juventus ha un contratto ancora molto lungo con Yildiz, quindi da una parte non è preoccupata per la durata, ma vuole adeguare lo stipendio. È uno stipendio chiaramente non realistico, pensando che ci sono altri giocatori che guadagnano 6-6,5 milioni”, conferma anche Calciomercato.com.
“La Juventus ha mostrato a Yildiz, anche negli ultimi contatti di novembre, di volersi spingere fino al raddoppio dello stipendio attuale più bonus, avvicinandosi così a una cifra intorno ai 5-6 milioni di euro netti, bonus compresi“.

Dopodiché, lo stesso Romano asserisce:

“La Juventus continua a lavorare in ottica rinnovo. Ci saranno nuovi contatti anche durante i prossimi 10 giorni con gli agenti di Kenan Yildiz“.

Il giornalista fa capire che, negli ambienti bianconeri, questa è una questione molto delicata, dato che ad oggi il contratto di Yildiz corrisponde ad uno stipendio pari a 1,7 milioni netti a stagione. Cifre che, per qualsiasi squadra di Premier League, sarebbero considerate assolutamente nella norma, figurarsi poi per un giocatore dal talento simile.

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DUSAN VLAHOVIC GUARDA AVANTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Psg, il piano per Bouaddi: anticipate Juventus e Barcellona!

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PSG

Il Psg ha intenzione di anticipare la concorrenza di Juventus e Barcellona per quanto riguarda l’acquisto di Ayyoub Bouaddi del Lille. 

L’idea dei parigini è quella di acquistare il centrocampista classe 2007 del Lille a gennaio, anticipando così la concorrenza dei top club.

Non è un calciatore particolarmente appariscente per quanto riguarda le statistiche, ma in campo è davvero interessante osservarlo.

Non ha ancora trovato il gol in carriera, ma a soli 18 anni vanta 72 presenze in prima squadra.

I giovani acquistati dal Lille sono ormai una garanzia: Hazard, Osimhen, Zhegrova, Maignan, Baleba, Gabriel, Botman, Yoro, Chevalier e Diakité sono solo alcuni dei giocatori a favore di questa affermazione.

PSG

Psg, che tipo di giocatore è Bouaddi

Centrocampista box-to-box. Ha grandissime abilità nell’intercettare palla, nel recuperarla con cattiveria agonistica ma senza risultare falloso.

Sa mantenere la lucidità e la calma in situazioni di pressing, riuscendo ad eludere senza particolari problemi i propri avversari.

Ha ottima visione degli spazi ed è in grado di mantenere il possesso del pallone in spazi strettissimi, grazie a un controllo palla e ad una capacità di dribbling elevata. Ha grande compostezza.

Sa usare bene il proprio corpo in movimenti sia difensivi offensivi, sa cosa fare e quando farlo.

Osserva molto il campo, per capire cosa lo circonda e quando e se eseguire i passaggio successivo.

Anche nel posizionamento ha abilità importanti, data l’ottima capacità in quest’ambito. È molto versatile come già detto, data la capacità di sapersi districare in ogni ambito del centrocampo.

Tifoso del Psg, il club parigino potrebbe assicurarsi un profilo dall’alta intelligenza calcistica e dalle prospettive ancor maggiori.

L’unico punto su cui deve ancora migliorare, ma data l’età è normale, è la concentrazione.

Ogni tanto, se gioca con troppa intensità, può cadere più facilmente in falli evitabili.

Se troppo rilassato, invece, potrebbe cadere più facilmente in passaggi o primi tocchi imprecisi.

Sotto la guida di Luis Enrique potrebbe sicuramente arrivare a livelli altissimi e migliorerebbe molto sul cambio di ritmo.

Quando migliorerà anche su questo aspetto, allora sarà un giocatore assolutamente perfetto per qualsiasi squadra in cui giocherà.

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