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Ligue 1, la TOP 11 della stagione 2024/2025

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Lille

La stagione 2024/2025 della Ligue 1 si è conclusa e anche quest’anno ci ha detto tante cose. L’ennesimo dominio del PSG, certo, ma non solo.

En plein di Luis Enrique, che in una sola stagione riesce a vincere la Ligue 1; la Coupe de France; il Trophée des Champions e la tanto agognata Champions League. Almeno ora non si potrà più dire che in Francia c’è solo il PSG, altrimenti varrebbe lo stesso discorso anche per l’Europa. Il calcio francese è anche tanto altro e neppure quest’anno ha mancato di ricordarcelo, al netto dell’egemonia incontrastata del club parigino.

Ligue 1, la TOP 11 della stagione

Leggi anche: la TOP 11 delle migliori “sorprese” della Ligue 1.

– Portiere:

Tanto PSG, ovviamente, in questa classifica, ma non in porta. Donnarumma è stato assoluto protagonista del trionfo europeo dei parigini, ma in campionato era partito malissimo: tanto che il tecnico catalano gli ha spesso preferito Safonov. Per questo motivo non può rientrare in questa classifica a discapito di Rulli, che ha giocato  un campionato strepitoso nonostante la consueta difesa colabrodo proposta da De Zerbi.

Il superman argentino ha spesso messo una pezza sugli atavici problemi della fase difensiva (non certo uno dei marchi di fabbrica dell’ex tecnico di Sassuolo e Brighton) del Marsiglia, che ha subito 47 gol (la peggior difesa delle prime otto e la nona in assoluto della Ligue 1) ma, fidatevi, poteva andare peggio. Menzione d’onore per Chevalier, che ha disputato un’altra stagione straordinaria e sembra pronto per una big.

Ligue 1

URLO DONNARUMMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

– Difensori:

Impossibile non premiare Hakimi come terzino destro. L’ex Inter è il tuttofare difensivo di Luis Enrique, che a lui chiede di interpretare un duplice ruolo a seconda della situazione di gioco. Può venire a giocare dentro il campo, consentendo ai suoi di avere un uomo in più in fase di costruzione, o può allargarsi a destra per dare ampiezza alla squadra. Difensore eclettico e polivalente, perfetto per il calcio fluido che il catalano ha in testa.

Campionato rivelatorio quello di Bafodé Diakité, con il Lille che ha scelto di non rimpiazzare Yoro (enfant prodige, nonché miglior difensore de Les Dogues nella passata stagione, passato in estate al Manchester United per 60 milioni di euro) proprio per puntare su di lui. Sembrava un azzardo, ma il difensore francese ha ripagato la fiducia datagli dal club con una crescita che, in questi tempi, era molto difficile da pronosticare.

Menzione d’onore per Mamadou Sarr, ex gioiellino del settore giovanile del Lione (ceduto a prezzo di saldo a causa dei noti problemi finanziari del club del Rodano) e già promesso sposo del Chelsea dopo una stagione meritoria con lo Strasburgo. Tuttavia, nessuno può togliere un posto nel miglior undici della stagione della Ligue 1 a Pacho e Nuno Mendes: che proprio in questa posizione hanno giocato quest’anno nella capitale.

L’ecuadoriano è passato da braccetto (ai tempi dell’Eintracht) a centrale puro, velocissimo e con inaspettate velleità in costruzione. Il ruolo di terzo di sinistra, invece, è toccato a Nuno Mendes, che ha scoperto una attitudine difensiva che probabilmente neppure lui sapeva di avere. Coadiuvata dalla libertà di spingersi comunque in avanti concessagli da Luis Enrique, che lo ha reso un difensore estremamente moderno.

Hakimi

– Centrocampisti: 

I centrocampisti del PSG, motore della macchina perfetta sapientemente orchestrata da Luis Enrique, li avrei potuti tranquillamente inserire tutti. Vitinha e Joao Neves, in ex aequo, meritano una menzione. Il primo si è preso una rivincita su tutti coloro che non lo consideravano abbastanza bravo per giocare nel PSG, Neymar in primis. Adesso, invece, è il simbolo di una squadra divenuta vincente grazie alla lungimirante scelta di privarsi delle “figurine” e delle “figure” tossiche che appestavano lo spogliatoio.

Oltre, ovviamente, ad essere uno dei centrocampisti più completi e incisivi d’Europa, mentre il suo presuntuoso collega andava a terminare mestamente la propria carriera fra l’Arabia Saudita e il Brasile. Anche il suo compagno di reparto, nonché connazionale, ha disputato una stagione strepitosa. In lui si erano intraviste le stigmate del fuoriclasse già al Benfica, ma in pochi pensavano che un 2004 si sarebbe imposto con questa autorevolezza in uno degli ambienti più pretenziosi d’Europa. Quei, pochi, stavano nella dirigenza del PSG.

Tuttavia, nonostante la storia di Vitinha che deve fungere da monito per tanti, il miglior centrocampista in assoluto della Ligue 1 appena trascorsa probabilmente è stato Andrey Santos. Giocatore di una straordinaria completezza, forte fisicamente e tecnicamente. Santos sa essere anche l’uomo d’ordine e di regia davanti alla difesa, ma non disdegna sortite offensive: agevolato da tempi d’inserimento straordinari e da una naturale capacità di essere effettivo. Fra meno di un mese tornerà a Londra e Maresca si sfrega già le mani.

– Attaccanti:

Barcola e Doué avrebbero potuto tranquillamente rientrare in questa classifica. L’ex Lione ha disputato una prima parte di stagione straordinaria, ma nella seconda metà è passato dall’essere l’unico insostituibile di Luis Enrique a super-sub di lusso. Complice l’arrivo di Kvaratskhelia e, soprattutto, l’esplosione del fenomeno generazionale ex Rennes, che in questo momento vale Yamal ma che, fisiologicamente, ha avuto bisogno di sei mesi di apprendistato e per questo non trova posto in questa top: sono comunque due menzioni d’onore.

Così come avrebbero meritato entrambi di stare in questa top Cherki e Akliouche, ma dei due probabilmente il gioiello del centro di formazione dell’OL (l’ennesimo) è il più “pronto” del duo. Non a caso, raggiunto il tanto agognato grado di maturità, saluta il Groupama per calcare lidi maggiormente allineati al suo smisurato talento. Forse per il franco-marocchino del Monaco il Manchester City potrebbe essere una chiamata ancora troppo ardita, ma non ho dubbi sul fatto che, nel giro di uno o due anni, meriterà una big anche lui.

Chi una big l’avrebbe meritata già quest’anno, ma non ha potuto raggiungerla a causa del fango mediatico che gli è stato tirato addosso, è Greenwood. Fuori categoria per il Marsiglia e (forse) per l’intera Ligue 1, è un giocatore che potrebbe pranzare senza imbarazzi allo stesso tavolo delle stelle del PSG. Capocannoniere della Ligue 1 con 21 gol e 6 assist, a pari merito con Dembélé ma con due assist in meno. Il fuoriclasse ex Barcellona, tra l’altro, è anche l’unico giocatore in Ligue 1 ad avere una goal contribution superiore alla sua.

E proprio lui, manco a dirlo, guida l’attacco della nostra TOP 11. Probabilmente la sua miglior stagione in carriera, dopo gli anni difficili a Barcellona che avevano reso complicato credere che un ragazzo tanto esuberante e problematico sarebbe riuscito a sviluppare tutto il suo talento. Di screzi ne ha avuti anche con lo stesso Luis Enrique, che per un attimo aveva anche pensato di tagliarlo fuori dal suo progetto, ma poi il catalano è riuscito non solo a toccare le corde giuste ma anche a trovargli la collocazione ideale in campo.

Falso nueve alla Messi, unico giocatore di movimento esentato da compiti difensivi e libero di seguire il flusso della partita e di trovarsi la posizione in campo da solo. Poiché, come per il suo mentore Guardiola, Luis Enrique non ha bisogno di un centravanti perché il suo centravanti è lo spazio. E allora ecco che due centravanti vero, pagati complessivamente oltre 200 milioni di euro, marciscono in panchina. Tant’è che uno (Kolo Muani) viene ceduto in prestito al Barcellona, mentre l’altro (Goncalo Ramos) entra in campo giusto negli ultimi minuti. Una scelta apparentemente folle, ma che ha dato i suoi frutti considerato che oggi Dembélé ha smesso di essere un gigantesco what if ed è diventato il giocatore più disequilibrante d’Europa.

Champions League

– Allenatore:

Luis Enrique non è stato solo il miglior allenatore della Ligue 1, ma l’allenatore dell’anno in generale. Ha vinto tutto ciò che si poteva vincere e lo ha fatto con le sue idee, prendendo scelte impopolari e coraggiose. Non è certo andato via per volontà sua Mbappé, ma lui fu il primo (la scorsa estate) a dire che senza di lui il PSG sarebbe stato più forte. Inizialmente parvero parole di circostanza, poiché nessuno ci credeva e allora tutti pensarono che non ci credesse neppure lui. E invece, lui era l’unico a crederci per davvero.

Questo PSG non solo è il più forte della gestione Al-Khelaifi, ma è anche la versione migliore nell’intera storia del club. Come il Milan degli olandesi o la Lazio di Cragnotti, questa squadra rimarrà scolpita nella memoria storica dei tifosi parigini in quanto tale. In quanto finalmente squadra, libera da personalismi ed egoismi tossici. Una squadra costruita a immagine e somiglianza del suo leader, che è stato insignito dei galloni di plenipotenziario dando ragione alla società che su di lui (e non su capricciosi milionari) ha deciso di costruire le fondamenta di un progetto che non si è rivelato solo vincente: ma eterno.

Luis Enrique

– Ligue 1, la TOP 11 della stagione (4-3-3): Rulli; Nuno Mendes, Pacho, M.Sarr, Hakimi; Joao Neves, Vitinha, Andrey Santos; Greenwood, Dembélé, Cherki. Allenatore: Luis Enrique.

Ligue 1

Lille-Marsiglia, probabili formazioni e dove vederla

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Lille

Nella 15° giornata di Ligue 1 è in programma allo stadio Pierre-Mauroy il big match tra Lille e Marsiglia. Calcio d’inizio stasera alle ore 21.00.

Una grande classica del calcio francese va in scena nella 15° giornata di Ligue 1. I padroni di casa del Lille ospitano al Pierre-Mauroy l’Olympique Marsiglia. I Les Douges, guidati da Bruno Genesio, occupano il 4° posto nel campionato, a soli 3 punti di distanza dai marsigliesi.

Il Lille è reduce dal successo nei minuti finali sul campo dell’Angers, raccogliendo la terza vittoria nelle ultime 4 giornate; la formazione del nord della Francia è inoltre in serie positiva negli scontri diretti contro l’OM, risultando imbattuto negli ultimi 6 incontri.

Dall’altra parte c’è il Marsiglia di Roberto De Zerbi. La squadra della Provenza, terza in classifica, vuole riscattarsi dal deludente pari interno contro il Tolosa dello scorso weekend, ritornando a contatto con la vetta della Ligue 1. Il pareggio del Velodrome non ha permesso all’OM di scavalcare il PSG, sconfitto dal Monaco, permettendo al sorprendente Lens di balzare al 1° posto. In caso di successo in casa del Lille, il Marsiglia può portarsi, almeno per una sera, al comando in solitaria.

Qui Lille

Per il big match contro l’OM Bruno Genesio deve rinunciare a Ayyoub Bouaddi, squalificato dopo il rosso rimediato nel turno precedente. Mancherà anche l’infortunato Ousmane Toure; la buona notizia è il rientro del centrale Alexsandro tra i convocati, ma difficilmente scenderà in campo questa sera.

Scelte abbastanza chiare in casa Lille: davanti a Ozer ci saranno Meunier, Mbemba, Ngoy e Perraud. Bentaleb è il favorito per sostituire Bouaddi in mediana, mentre sulle trequarti tornano dal 1′ Haraldsson e Sahroui. Giroud, tornato ad allenarsi in gruppo in settimana, è favorito su Ighamane per il ruolo di punta.

Qui Marsiglia

Qualche assenza anche in casa OM. Per la trasferta di Lille De Zerbi non potrà contare su Murillo, Hamed Traoré, Medina e Gouiri. Rispetto al 2-2 interno contro il Tolosa, ci si attende qualche cambio nell’11 iniziale del Marsiglia.

Pavard potrebbe essere dirottato nel ruolo di terzino, inserendo Balerdi al fianco di Aguerd. Una scelta conservativa, che permetterebbe al Marsiglia di ruotare dal 4-2-3-1iniziale ad una sorta di 3-4-2-1, in base alla posizione di Weah. I due mediani saranno ancora una Nadir e Hojbjerg, con Greenwood e Paixao a supportare l’unica punta Aubameyang.

Lille-Marsiglia, le probabili formazioni

Lille (4-2-3-1): Ozer; Meunier, Ngoy, Mandi, Perraud; Bentaleb; Andre; Correia, Haraldsson, Sahroui; Giroud. All: Genesio.

Marsiglia (4-2-3-1): Rulli; Pavard, Balerdi, Aguerd, Emerson; Nadir, Hojbjerg; Weah, Greenwood, Paixao; Aubameyang. All: De Zerbi.

Lille

OLIVIER GIROUD IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Lille-Marsiglia, dove vederla

La partita di Ligue 1 tra Lille e Marsiglia sarà trasmessa in diretta su SKY ed in streaming su NOW TV con fischio d’inizio in programma stasera alle 21:00.

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Ligue 1

Marsiglia, Weah: “La Ligue 1 è il campionato più forte al mondo”

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Juventus, Thiago Motta

L’ex esterno della Juventus, Timothy Weah, attualmente in forza al Marsiglia, si è espresso in conferenza stampa sulla situazione del campionato francese.

Il Marsiglia di Roberto De Zerbi è attualmente terzo in campionato, a soli due punti dal Lens capolista. Alla vigilia del match contro il Lille, l’ex esterno della Juventus, Timothy Weah, ha parlato del campionato francese e del prossimo Mondiale negli Stati Uniti, suo paese d’origine.

Dopo il suo trasferimento a Marsiglia quest’estate, Weah ha collezionato 15 presenze con la maglia dell’OM, segnando due gol e fornendo due assist.

Weah: “Cercheremo di vincere il Mondiale”

Weah ha espresso il suo punto di vista sulla Ligue 1: “Ritengo che questo campionato sia tra i più ricchi di talenti al mondo. Le partite offrono un livello tecnico e agonistico elevato: è calcio autentico, piacevole da seguire. La lotta al vertice è estremamente competitiva, proprio ciò che ci si aspetta da un campionato di alto livello. Sono molto soddisfatto della mia esperienza qui, mi sta dando stimoli importanti per la mia crescita”.

Ha poi proseguito: “In Francia sono nate diverse stelle del calcio mondiale, basti pensare a Mbappé, Dembelé, Pogba…la Ligue 1 è il miglior campionato del mondo“.

L’esterno classe 2000 ha poi parlato del prossimo Mondiale: “Non capita tutti i giorni di giocare un Mondiale in casa. È un sogno e un motivo di orgoglio per me. Come squadra dobbiamo dare tutto per cercare di vincerlo”.

weah

Timothy Weah ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Fonte: Gianluca Di Marzio

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Ligue 1

Brest-Monaco: probabili formazioni e dove vederla

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Nizza

Brest-Monaco è la partita che apre la 15a giornata della Ligue 1. Il calcio d’inizio è previsto venerdì 5 dicembre allo Stade Francis-Le Blé.

Dopo tre sconfitte consecutive in campionato, il Monaco è riuscito a battere a sorpresa il PSG nel turno precedente di Ligue 1. Adesso gli uomini di Pocognoli sono in cerca di continuità per uscire definitivamente dalla crisi e provare ad avvicinarsi alla zona Champions. Il loro prossimo avversario è il Brest, attualmente undicesimo in classifica, che vuole la terza vittoria consecutiva in campionato dopo quelle contro il Metz e il Strasburgo.

Qui Brest

Dopo la bella vittoria in trasferta contro il Strasburgo di Rosenior, il Brest vuole tentare il colpaccio anche contro il Monaco. Eric Roy dovrà rinunciare a Majecki e Locko, entrambi fuori per infortunio: da valutare, invece, le condizioni di Chardonnet. Intanto, dovrebbero partire dal primo minuto Cardinal, Lala, Del Castillo e Ajorque.

Qui Monaco

Brest-Monaco

La vittoria del Monaco contro il PSG potrebbe rivelarsi una vittoria scaccia crisi, ma adesso gli uomini di Pocognoli vogliono vincere anche contro il Brest per provare a rientrare nella zona Champions. Sono diversi, però, gli indisponibili: non ci saranno Zakaria e Kehrer squalificati, mentre Mawissa, Dier e Ansu Fati sono fuori per infortunio. Verso la titolarità, invece, Hradecky, Vanderson, Caio Henrique e Mamadou Coulibaly. In attacco dovrebbe giocare Balogun alle spalle di Akliouche, Minamino e Golovin.

Probabili formazioni

Brest (4-2-3-1): Coudert; Guindo, Diaz, Cardinal, Lala; Magnetti, Chotard; Mboup, Doumbia, Del Castillo; Ajorque. All. Roy

Monaco (4-2-3-1): Hradecky; Vanderson, Teze, Salisu, Caio Henrique; Coulibaly, Camara; Akliouche, Minamino, Golovin; Balogun. All. Pocognoli

Dove vedere Brest-Monaco

La partita Brest-Monaco sarà trasmessa in diretta su SKY ed in streaming su NOW TV con fischio d’inizio alle 19.

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