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Inter, chi è Luis Henrique: il nuovo esterno dei nerazzurri

Scopriamo insieme chi è Luis Henrique Tomaz de Lima, il nuovo esterno di centrocampo dell’Inter in arrivo dal Marsiglia per 25 milioni di euro.
Luis Henrique è un esterno di centrocampo classico, classe 2001 il brasiliano si era trasferito al Marsiglia nel 2020, oggi a distanza di 5 anni è pronto per il salto di qualità con l’approdo nello scacchiere dell’Inter di Simone Inzaghi.

Luis Henrique during UEFA Europa League game between SL Benfica and Olympique de Marseille at Estadio Da Luz, Lisbon, Portugal. (Maciej Rogowski)
Inter, carriera e statistiche di Luis Henrique
Carriera
Comincia in Brasile dove debutta con il Tres Passos mettendosi in mostra per le sue caratteristiche tecniche, successivamente viene preso in prestito dal Botafogo dove vi rimarrà per un anno nella stagione 2019/20. Nell’estate del 2020 decide di allontanarsi dalla propria patria per approdare in Europa, viene acquistato dal Marsiglia per 8 milioni di euro, l’ambientamento non è dei migliori tant’è che il club francese decide di girarlo in prestito sempre al Botafogo. Tornato in Francia in questa stagione, con l’arrivo di De Zerbi è cambiato qualcosa con il brasiliano che è riuscito a convincere tutti tanto da guadagnarsi la chiamata dell’Inter.
Statistiche
Luis Henrique è un esterno di centrocampo e all’occorrenza anche ala destra, destro di piede ma ama giocare sulla sinistra per rientrare e calciare in porta. Dal punto di vista numerico i primi anni della sua carriera non sono stati meravigliosi con soli 2 gol in 17 partite nel 19/20 con il Botafogo e nessuna nelle prime due stagioni in Francia. La svolta è arrivata quest’anno con l’arrivo di De Zerbi, il brasiliano ha trovato continuità di prestazioni oltre che a gol e assist. In questa stagione si contano ben 7 gol: 5 in 27 partite di Ligue 1, e 2 gol e 2 assist messi insieme in 2 gare di coppa di Francia. Ora è pronto per l’avventura in Serie A.
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Serie A, come stanno le big: chi è più avanti per il titolo?

La Serie A 2024/2025 è finita da circa un mese e già conosciamo il calendario del campionato 2025/2026, in vista del quale le squadre sono in preparazione.
Allo stato attuale, quale squadra ha più chance di arrivare davanti a tutti il prossimo anno?
Serie A 2025/2026, chi può vincere lo scudetto
Diverse squadre
Le squadre a contendersi i vertici della classifica, salvo sorprese, saranno sempre le solite. Ma è difficile prevedere quale, tra queste, riuscirà a vincere il campionato, perché gli equilibri, rispetto alle scorse stagioni, sembrano diversi.
La grande favorita: il Napoli
Il Napoli, secondo me, è il club con più chance di vincere la Serie A. Non solo perché vorrà mantenere il titolo di campione d’Italia, ma anche perché vuole continuare sulla strada imboccata. Infatti, ha confermato, in panchina, Antonio Conte e, soprattutto, si è assicurato, a centrocampo, Kevin De Bruyne
Il grande punto di domanda: l’Inter
Più difficile fare una previsione sul campionato dei nerazzurri. Dopo 4 anni con Simone Inzaghi, la panchina è stata affidata a Chivu: reduce dalla salvezza con il Parma. Tuttavia, questa è la sua prima esperienza alla guida di una big. I risultati del Mondiale per Club daranno sicuramente più indicazioni, anche su come intervenire nel calciomercato.
Un’altra incognita: l’Atalanta
La stagione passata, per la prima volta nella sua storia, l’Atalanta è arrivata a battersi per il titolo. E’ difficile, invece, capire se continuerà, anche la prossima stagione, a occupare le posizioni alte della classifica. Questo perché, al posto di Gasperini, ci sarà Juric, e, guardando la sua carriera da allenatore, è impossibile dire se i bergamaschi riusciranno a mantenere lo stesso ritmo degli anni scorsi.
Nicolò Caudini

IL PALLONE DELLA SERIE A 2024-2025 ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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Bologna, Benjamin Dominguez: è l’ora del decollo

Benjamin Dominguez, classe 2003, è uno dei profili su cui Vincenzo Italiano punta con convinzione in vista della nuova stagione. Il talento non è mai stato in discussione. Ma ora il tecnico rossoblù vuole che Benja faccia quel salto di qualità che gli consenta di essere protagonista con continuità.
Il Bologna punta su Dominguez
La scorsa annata ha mostrato sprazzi del suo potenziale. Ma con Ndoye possibile partente, il Bologna avrà bisogno che anche Dominguez contribuisca in maniera concreta: serviranno gol, assist e personalità per reggere la pressione di una squadra che punta in alto e alla zona Champions.
Per Dominguez, inoltre, si avvicina anche il debutto in Europa. Questa volta l’esterno argentino sarà inserito regolarmente nella lista UEFA per l’Europa League. Dopo essere rimasto escluso lo scorso anno dalla lista Champions per motivi legati al suo recente arrivo. Un’occasione importante per misurarsi anche sul palcoscenico internazionale.
Come riportato da diverse fonti, il tecnico vuole che Dominguez sia “pronto al dopo Ndoye”. E lo aspetta già dalle prime battute della nuova stagione per vederlo finalmente decisivo. Tocca a lui: il momento è arrivato.
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Empoli, la miglior piazza d’Italia per i giovani?

Negli anni Empoli ha costruito un modello unico: valorizzare i talenti, formarli e lanciarli nel grande calcio. Una vera scuola di crescita.
Da oltre vent’anni, Empoli è diventata sinonimo di progettualità e visione nel calcio italiano. Una piccola realtà capace di sfornare giocatori per club di vertice e per la Nazionale, grazie a una combinazione vincente di scouting e un ambiente ideale per crescere senza pressioni.
Non si tratta solo di lanciare giovani, ma di farlo con metodo: investendo nel settore giovanile, scegliendo allenatori-formatori e credendo nel gioco come strumento di sviluppo.
Basta sfogliare l’album dei ricordi per rendersene conto. Qui sono sbocciati Antonio Di Natale, poi diventato una leggenda dell’Udinese e della Serie A, e Vincenzo Montella, partito da Empoli prima di imporsi alla Sampdoria e alla Roma. E ancora Massimo Maccarone e Luca Toni.
Negli anni più recenti hanno brillato anche Daniele Rugani, Giovanni Di Lorenzo, Ismaël Bennacer, Piotr Zielinski, Hysaj, Vecino, Vicario e Saponara.
Una generazione dopo l’altra, Empoli ha saputo imporsi come uno snodo cruciale per la crescita dei futuri campioni.

ESULTANZA EMPOLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Empoli, fabbrica inesauribile di talenti
Ma la favola non appartiene solo al passato. Anche oggi l’Empoli continua a essere un punto di riferimento per il calcio italiano.
L’ultima conferma arriva dai due gioielli dell’ultima annata: Jacopo Fazzini, mezzala classe 2003, che dopo una stagione in crescendo è pronto a diventare un nuovo giocatore della Fiorentina per circa 10 milioni di euro, e Luca Marianucci, difensore centrale classe 2004, già acquistato dal Napoli per una cifra vicina ai 9 milioni. Non solo loro, ma quest’annno anche i vari Anjorin, Goglichidze ed Esposito sono l’ennesima prova che a Empoli si lavora con continuità, senza rincorrere i riflettori.
In un calcio italiano spesso affamato di risultati e poco propenso al rischio, il club azzurro resta una delle poche oasi dove i giovani possono ancora sbagliare, imparare e affermarsi. E forse, proprio per questo, è oggi la miglior piazza d’Italia per chi sogna di diventare un grande calciatore.
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