Focus
Empoli, Fazzini talento cristallino: interessa ancora in A

La retrocessione in Serie B è stata sicuramente deleteria per Jacopo Fazzini, autore tra le altre cose degli ultimi gol dell’Empoli in massima serie.
Il classe 2003 ha rappresentato per alcuni tratti della stagione un punto di riferimento per la rosa toscana, mentre in altri è stato addirittura messo fuori squadra da mister D’Aversa.
Empoli, Fazzini torna in A? I club interessati
L’eleganza nel controllo di palla, la capacità di tiro e la visione, che permette imbucate per i compagni, sono solo alcune delle caratteristiche che contraddistinguono il talento di Jacopo Fazzini tra tutti gli altri.
Da qualche anno il suo nome rimbalza per le trasmissioni calcistiche di tutta Italia, nelle quali viene elogiato il suo straordinario modo di giocare nonché il senso di responsabilità che dimostra nei momenti più difficili.
Anche in occasione della sfortunata serata contro l’Hellas Verona, valsa la retrocessione in Serie B, il 10 non solo ha segnato il gol dell’1-1 riaccendendo momentaneamente le speranze, ma a fine partita ha partecipato attivamente al confronto coi tifosi prendendosi poi anche gli applausi degli stessi.

SEBASTIANO ESPOSITO E JACOPO FAZZINI IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il suo futuro però sembra essere lontano da Empoli. Già a gennaio scorso infatti la Lazio è stata a un passo dal portarlo a Formello, tuttavia in estate, a maggior ragione con un estimatore di giovani talenti italiani come Maurizio Sarri, si rifarà avanti per concludere l’operazione.
Non solo Lazio però, infatti anche il Torino, ormai nelle mani di Marco Baroni, è interessato alle prestazioni di Fazzini e potrebbe recapitare presto un’offerta al presidente Corsi. L’asso nella manica potrebbe essere qualche contropartita utile alla causa azzurra per tornare subito in A e funzionale in termini economici per abbassare il prezzo totale.
Si prospetta dunque un’estate infuocata per il gioiellino azzurro che prenderà parte alla fase finale dell’Europeo U21 col C.T. Nunziata.
Focus
Italia, il percorso in Confederations Cup nel 2013

Oggi, 12 anni fa, l’Italia di Prandelli faceva il suo esordio alla Confederations Cup 2013 contro il Messico. Ma com’è andato a finire il percorso?
Un anno dopo l’ottimo cammino ad EURO 2012, la Nazionale Azzurra di Prandelli vuole provare a vincere la Confederations Cup.
Tra i convocati spuntano i soliti Buffon, Abate, Barzagli, Bonucci, Chiellini, De Rossi, Marchisio, Pirlo e Balotelli. Ma attenzione anche a giocatori come Maggio, Astori, De Sciglio, Candreva, Diamanti, Cerci, El Shaarawy e Giovinco.
Italia, Confederations Cup 2013: spettacolo contro il Giappone

CESARE PRANDELLI SALUTA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’Italia finisce nel Girone A insieme al Brasile (padrone di casa), il Messico e il Giappone. La partita contro i Verdeoro sarà l’ultima partita del girone.
L’esordio è il 16 giugno contro il Messico al Maracanà. Gli Azzurri la sbloccano dopo 27 minuti grazie ad un’altra punizione di Pirlo. Il vantaggio però dura solo 7 minuti e il Messico pareggia con un rigore del Chicharito Hernandez (34′).
Gli Azzurri dominano, ma segnano solo a 12 minuti dal novantesimo grazie al solito Balotelli: buon esordio dunque. La seconda partita contro il Giappone è clamorosa: i Samurai Blu vanno addirittura sullo 0-2 (Honda 20′ e Kagawa 33′).
Un gol di De Rossi (41′) riapre la partita, e a inizio ripresa la banda Prandelli riesce a ribaltarla. Decisivi un autogol di Uchida (50′) e un rigore di Balotelli (52′). Il Giappone però segna il 3-3 con Okazaki (69′), ma poi arriva il definitivo 4-3 firmato Sebastian Giovnico (86′). 2 minuti dopo, viene anche annullato il gol del 4-4 a Yoshida.
Limiti difensivi e sfortuna
Azzurri dunque in semifinale con un turno d’anticipo insieme al Brasile (6 punti anche per i Verdeoro). La partita per il primo posto tra Italia e Brasile è bella ma dimostra i problemi difensivi degli azzurri.
Il Brasile passa in vantaggio a fine primo tempo con un gol di Dante (45+1), ma la banda Prandelli riesce a pareggiare l’incontro grazie a un gol di Giaccherini (51′). I Verdeoro però, nonostante la sofferenza, segnano due volte (Neymar 54′ e Fred 65′).
Gli Azzurri riescono a riaprirla con Chiellini (71′), ma Fred chiude la partita in extremis (89′) per il definitivo 2-4. La banda Prandelli, dunque, chiude seconda nel girone e affronterà la Spagna in semifinale, un anno dopo la batosta a EURO 2012.
La squadra di Prandelli gioca un’ottima partita attaccando nel primo tempo e resistendo nel secondo tempo e nei supplementari. Ai rigori segnano tutti tranne Bonucci che spara il suo tiro in tribuna: Jesus Navas ne approfitta e manda le Furie Rosse in finale. Tra i rigori calciati, però, c’è anche un bel cucchiaio di Candreva a Casillas.
Gli Azzurri provano a riscattarsi nella partita per il terzo posto contro l’Uruguay: anche in questo caso si va ai rigori, ma i gol non mancano questa volta. La banda Prandelli va in vantaggio nel primo tempo con Astori (24′), ma l’Uruguay pareggia nella ripresa con il solito Matador Cavani (58′).
Le due squadre trovano poi entrambe il gol su punizione: Diamanti per l’1-2 (73′) e Cavani per il 2-2 (78′). Ai rigori il protagonista è Buffon che para i rigori di Forlan, Caceres e Gargano, regalando il terzo posto agli Azzurri: un cammino tutto sommato positivo.
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Cagliari, Pisacane la chiave per ritrovare Gaetano?

Il ritorno di Fabio Pisacane da allenatore può rilanciare Gianluca Gaetano, poco valorizzato da Nicola ma considerato centrale nel progetto Cagliari.
Il Cagliari volta pagina e affida la guida tecnica a Fabio Pisacane, dopo la decisione di separarsi da Davide Nicola. L’ex allenatore, pur raggiungendo la salvezza, non è riuscito a dare un’identità alla squadra, né a valorizzare appieno un organico che la società considera ricco di talento e con diversi profili su cui puntare anche in chiave futura.
Tra questi c’è senza dubbio Gianluca Gaetano, il fantasista ex Napoli per cui in estate i rossoblù hanno battuto la concorrenza del Parma, riportandolo in Sardegna dopo gli ottimi 6 mesi della stagione 2023/24. Un’operazione convinta, voluta, ma che finora non ha dato i frutti sperati.

Rome, Italy 4.11.2024 : Cagliari team lined up before Italian football championship Serie A Enilive 2024-2025 match SS Lazio vs Cagliari Calcio at Stadio Olimpico in Rome on November 04, 2024.
Cagliari, Gaetano può tornare centrale
Con Nicola, infatti, non è mai scattata la scintilla: Gaetano ha spesso iniziato le partite dalla panchina, chiuso dalle scelte tattiche dell’ex tecnico e dalla presenza di Nicolas Viola, preferitogli in diverse occasioni. Ora però la situazione potrebbe cambiare radicalmente.
Viola sembra destinato all’addio visto il contratto in scadenza e una trattativa per il rinnovo ora in stallo, mentre Pisacane, che conosce bene l’ambiente e lo spogliatoio, è pronto a rilanciare i giocatori più tecnici e creativi del gruppo.
Gaetano, per caratteristiche e qualità, potrebbe essere il primo beneficiario di questo cambio di rotta: il Cagliari ha ancora bisogno della sua fantasia e Pisacane sembra l’uomo giusto per restituirgli un ruolo da protagonista.
Focus
Napoli, Conte detta la linea: vuole una squadra camaleontica

Il Napoli è al lavoro per regalare ad Antonio Conte una rosa sempre più competitiva e ambiziosa. Il tecnico vuole gicoatori duttili.
Il Napoli sta lavorando a ritmo serrato per consegnare ad Antonio Conte una rosa quanto più vicina alla versione definitiva già per l’inizio del ritiro estivo. L’obiettivo della società è chiaro: permettere al nuovo tecnico di partire subito con un gruppo quasi al completo per lavorare intensamente sulla parte atletica ma soprattutto sull’identità tattica. Per questo motivo, ha trasmesso un messaggio forte e chiaro al direttore sportivo Giovanni Manna: la parola d’ordine per questo mercato è duttilità.

ANTONIO CONTE INVITA TUTTI ALLA CALMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, duttilità come parola chiave
Conte vuole calciatori versatili, in grado di interpretare più ruoli e adattarsi ai cambi di sistema o alle emergenze stagionali. Non è un caso se i nomi accostati agli azzurri in queste settimane rientrano pienamente in questa logica.
Juanlu Sanchez, ad esempio, arriverebbe come vice-Di Lorenzo, ma lo spagnolo del Siviglia potrebbe giocare anche da esterno a tutta fascia o addirittura da ala pura. Un discorso simile vale per il milanista Yunus Musah, in grado di agire in una mediana a due o a tre, ma anche di spostarsi sull’esterno a gara in corso.
La duttilità è una caratteristica anche del nuovo acquisto Luca Marianucci, capace di adattarsi sia a una difesa a tre che a quattro, e all’occorrenza persino da mediano, come fatto a Empoli.
Infine, attenzione al nome di Ademola Lookman: l’attaccante dell’Atalanta partirebbe da ala sinistra nel tridente, ma potrebbe anche accentrarsi sulla trequarti o agire in un attacco a due.
Il concetto è chiaro: Conte, visti i tanti impegni che attendono la sua squadra la prossima stagione, vuole un Napoli ancor più competitivo e camaleontico, capace di adattarsi ai momenti della partita e alle caratteristiche dell’avversario.
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