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Como, ti presento Caqueret: l’acquisto più caro di sempre

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Como

Chi è Maxence Caqueret: l’acquisto più costoso nella storia del Como, che eliminò la Juventus di Sarri dalla Champions League.

17 milioni di euro nel calcio di oggi non sembrano una cifra esorbitante, ma se a spenderli è una neopromossa (a Gennaio) con nessuna tradizione calcistica alle spalle allora le cose assumono un altro significato.

Altroché neopromossa: il Como pensa già come una big

Il Como era partito forte e in molti si aspettavano un campionato molto più tranquillo, rispetto alla lotta punto su punto per sopravvivere. Del resto quella lariana non è certo stata pensata per cercare di rosicchiare punti su ogni campo con ogni mezzo necessario, anzi. Dalla scelta dell’allenatore (Cesc Fabregas) a quella dei giocatori, con il chiaro obiettivo di costruire una squadra che rispecchiasse il suo allenatore quando giocava.

A Dicembre i comaschi si leccavano le ferite, dopo aver vinto solo 2 delle prime 16 partite e incassando anche l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Sampdoria. A una striscia consecutiva di 9 partite senza successi ha fatto seguito un discreto momento di forma, collimato con il meritorio pareggio sul campo della Lazio ma anche prima erano arrivati due successi (Roma e Lecce) inframezzati dalla sconfitta di San Siro.

Il Como è attualmente fuori dalla zona retrocessione, al 16esimo posto con 19 punti (gli stessi dell’Hellas Verona, ma con una migliore differenza reti) e due punti di vantaggio sul Cagliari terzultimo. Nonostante ciò, la proprietà dei lariani ha messo mano al portafoglio per dare a Fabregas tutti gli strumenti necessari per mantenere la categoria. Infatti, l’immediato ritorno in Serie B sarebbe un incidente di percorso inaccettabile.

Como

LA FORMAZIONE DEL COMO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Chi è Caqueret: caratteristiche e come lo userà Fabregas

La permanenza nella massima serie è una conditio sine qua non per portare avanti il progetto di crescita graduale della squadra, ed ecco quindi che una neopromossa di provincia diventa la regina del mercato italiano quando la sessione invernale non è arrivata neppure a metà. Dentro un nuovo portiere con esperienza di Champions League, l’ex-Anversa Butez, e l’ex-Betis Assane Diao: gioiello attenzionato da mezza Europa.

Dentro soprattutto Maxence Caqueret, che fino a pochi mesi fa era il titolare del Lione. Una delle squadre più importanti di Francia, nonché una delle favorite per la vittoria dell’Europa League. Un colpo storico, non solo per le cifre (15 milioni più 2 di bonus, il più esoso di sempre) ma anche per l’immagine della società comasca e per ciò che rappresenta aver convinto un giocatore di questo calibro a sposarne il progetto.

Caqueret ha dedicato tutta la sua vita sportiva al Lione, essendo arrivato nel centro di formazione de Les Gones nel 2011 (a 10 anni) ed essendone uscito appena maggiorenne nel 2019: collezionando 236 presenze in totale di cui 184 con la prima squadra. Centrocampista box-to-box, molto dinamico ma dotato anche di grande qualità tecnica, il francese ha iniziato la stagione da titolare, per poi scalare in panchina a fine Ottobre.

Chiuso da giocatori come il veterano Tolisso e il duo di ex-romanisti Matic e Veretout, Caqueret è finito fuori dalle rotazioni. Tanto da aver giocato soltanto 66 minuti nelle ultime 8 partite, di cui da titolare solo la gara di Coupe de France contro il Feignies Aulnoye. Squadra di quarta serie transalpina, dove tra l’altro è stato sostituito alla fine del primo tempo. Per questo, e anche per i gravi problemi finanziari che gravano sulle casse del club, il Lione ha deciso di privarsene, non potendosi permettere di rifiutare una simile cifra.

Como, Fabregas

L’URLO DI CESC FABREGAS CHE PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Juventus, ricordi Caqueret? Ora dovrai affrontarlo ancora

I tifosi della Juventus lo ricorderanno poiché, da giovanissimo, contribuì all’eliminazione dell’allora squadra di Maurizio Sarri dalla Champions League. In piena pandemia, il formato della competizione venne rivisitato e trasformato in una sequenza di gare secche verso la finale. Il Lione aveva vinto la gara d’andata per 1-0 al Groupama e al ritorno, con Caqueret titolare, passò il turno, nonostante la sconfitta per 2-1.

Caqueret s’inserisce nel solco lasciato da Sergi Roberto e Perrone, individuati a inizio stagione da Fabregas come i giocatori cardine del suo gioco ma infortunatisi quasi subito. La loro assenza è coincisa con la crisi della formazione lariana e le alternative non si sono rivelate all’altezza, tanto da spingere il tecnico catalano ad inventarsi Da Cunha (anche lui con un passato in Ligue 1 al Nizza) da ex-fantasista a interno di gamba.

Un’ulteriore spinta a tornare sul mercato, con Caqueret che (per caratteristiche) dovrebbe elevare il livello di gioco proposto proprio dal connazionale. Ovvero un giocatore dinamico, capace sia di giocare il pallone con qualità ma anche di sganciarsi per creare situazioni di gioco imprevedibili e sempre mutevoli. Allo stato attuale delle cose, il Como ha speso oltre 30 milioni sul mercato invernale.

Una cifra che, sommata ai circa 50 spesi in estate, rendono il Como la quinta squadra italiana per investimenti profusi in stagione. Davanti all’Inter (circa 75 milioni) e dietro soltanto alla Roma (circa 93 milioni); all’Atalanta (circa 98 milioni); al Napoli (150 milioni); e alla Juventus. (circa 170 milioni) In Europa è appena fuori dalla TOP 30, esattamente alla 31esima posizione, e potrebbe non essere finita qui.

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Yildiz e la Juventus: il rinnovo che preoccupa i bianconeri

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Juventus

 Futuro di Yildiz in bilico: Juventus preoccupata per il rinnovo e il contratto da 1,7 milioni. La Premier League osserva da lontano.

Nonostante Yildiz rimanga legato alla Juventus, principalmente per una questione di blasone e riconoscenza — dato che i bianconeri sono stati i primi a riconoscere il suo talento senza mai abbandonarlo, spingendosi laddove pochissimi eletti sono arrivati, un esempio può essere quanto gli è stata affidata la maglia numero 10. Una maglia che, dato il logo posto sul fronte, porta con sé un’eredità pesantissima, senza contare inoltre che in alcune occasioni ha indossato anche la fascia di capitano.

Il giovane turco rimane legato alla Vecchia Signora ovviamente  anche a livello contrattuale, con un accordo valido fino al 30 giugno 2029, a testimonianza di quanto il progetto bianconero sia costruito attorno a lui.

Juventus, da cosa deriva la preoccupazione?

Tuttavia, in un calcio dove ogni giocatore, bandiera o capitano che sia, ha comunque un prezzo, è opportuno che la Juventus, nonostante un contratto così lungo, limi ogni possibile dettaglio prima che diventi un deterrente capace di convincere Yildiz a rivedere le proprie idee sul futuro.

A tal proposito, una delle voci più autorevoli in tema di calciomercato, Fabrizio Romano, si è espresso affermando che, nonostante la Juventus sia tranquilla sulla durata del contratto, l’unico elemento che potrebbe avere conseguenze indesiderate riguarda le cifre, forse troppo basse rispetto a quanto dimostrato finora, anche in relazione agli stipendi di altri compagni:

“La Juventus ha un contratto ancora molto lungo con Yildiz, quindi da una parte non è preoccupata per la durata, ma vuole adeguare lo stipendio. È uno stipendio chiaramente non realistico, pensando che ci sono altri giocatori che guadagnano 6-6,5 milioni”, conferma anche Calciomercato.com.
“La Juventus ha mostrato a Yildiz, anche negli ultimi contatti di novembre, di volersi spingere fino al raddoppio dello stipendio attuale più bonus, avvicinandosi così a una cifra intorno ai 5-6 milioni di euro netti, bonus compresi“.

Dopodiché, lo stesso Romano asserisce:

“La Juventus continua a lavorare in ottica rinnovo. Ci saranno nuovi contatti anche durante i prossimi 10 giorni con gli agenti di Kenan Yildiz“.

Il giornalista fa capire che, negli ambienti bianconeri, questa è una questione molto delicata, dato che ad oggi il contratto di Yildiz corrisponde ad uno stipendio pari a 1,7 milioni netti a stagione. Cifre che, per qualsiasi squadra di Premier League, sarebbero considerate assolutamente nella norma, figurarsi poi per un giocatore dal talento simile.

Juventus

DUSAN VLAHOVIC GUARDA AVANTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Psg, il piano per Bouaddi: anticipate Juventus e Barcellona!

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PSG

Il Psg ha intenzione di anticipare la concorrenza di Juventus e Barcellona per quanto riguarda l’acquisto di Ayyoub Bouaddi del Lille. 

L’idea dei parigini è quella di acquistare il centrocampista classe 2007 del Lille a gennaio, anticipando così la concorrenza dei top club.

Non è un calciatore particolarmente appariscente per quanto riguarda le statistiche, ma in campo è davvero interessante osservarlo.

Non ha ancora trovato il gol in carriera, ma a soli 18 anni vanta 72 presenze in prima squadra.

I giovani acquistati dal Lille sono ormai una garanzia: Hazard, Osimhen, Zhegrova, Maignan, Baleba, Gabriel, Botman, Yoro, Chevalier e Diakité sono solo alcuni dei giocatori a favore di questa affermazione.

PSG

Psg, che tipo di giocatore è Bouaddi

Centrocampista box-to-box. Ha grandissime abilità nell’intercettare palla, nel recuperarla con cattiveria agonistica ma senza risultare falloso.

Sa mantenere la lucidità e la calma in situazioni di pressing, riuscendo ad eludere senza particolari problemi i propri avversari.

Ha ottima visione degli spazi ed è in grado di mantenere il possesso del pallone in spazi strettissimi, grazie a un controllo palla e ad una capacità di dribbling elevata. Ha grande compostezza.

Sa usare bene il proprio corpo in movimenti sia difensivi offensivi, sa cosa fare e quando farlo.

Osserva molto il campo, per capire cosa lo circonda e quando e se eseguire i passaggio successivo.

Anche nel posizionamento ha abilità importanti, data l’ottima capacità in quest’ambito. È molto versatile come già detto, data la capacità di sapersi districare in ogni ambito del centrocampo.

Tifoso del Psg, il club parigino potrebbe assicurarsi un profilo dall’alta intelligenza calcistica e dalle prospettive ancor maggiori.

L’unico punto su cui deve ancora migliorare, ma data l’età è normale, è la concentrazione.

Ogni tanto, se gioca con troppa intensità, può cadere più facilmente in falli evitabili.

Se troppo rilassato, invece, potrebbe cadere più facilmente in passaggi o primi tocchi imprecisi.

Sotto la guida di Luis Enrique potrebbe sicuramente arrivare a livelli altissimi e migliorerebbe molto sul cambio di ritmo.

Quando migliorerà anche su questo aspetto, allora sarà un giocatore assolutamente perfetto per qualsiasi squadra in cui giocherà.

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Milan, a che punto è il rinnovo di Maignan?

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Il Milan ha intenzione di rinnovare il contratto di Mike Maignan, sul tema ha avuto modo di esprimersi il Ds Igli Tare. 

Uno dei grandi protagonisti del Milan in questa stagione è certamente Mike Maignan, che ha fornito due prestazioni di altissimo livello contro la Lazio e soprattutto contro l’Inter.

4 parate contro i biancocelesti, 6 parate (tra cui un fondamentale rigore di Çalhanoǧlu).

14 partite disputate in stagione (esclusa la gara di ieri sera in Coppa Italia), 7 reti inviolate e 9 reti concesse.

Sarebbe potuto andare al Chelsea in estate, ma si è concluso con un nulla di fatto. Al momento i blues sembrano non essere interessati all’acquisto dell’estremo difensore francese.

Inter

LAUTARO MARTINEZ E MIKE MAIGNAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Milan, situazione rinnovo per Maignan

Non sono trapelate grandi novità per quanto riguarda la situazione del portiere ex Lille.

Igli Tare si è espresso così in conferenza stampa: “Pensiamo alla partita, Mike è un ragazzo fantastico e cercheremo di trovare una strada insieme”.

Parole che mostrano riconoscenza del grande operato svolto negli anni dal portiere francese, ma a livello pratico non significano granché.

Può voler dire tutto e niente. L’idea è quella di rinnovare il contratto del calciatore, ma nell’effettivo non si è fatto molto per rendere la cosa avverabile.

Futuro ancora in bilico dunque quello di Maignan, ma nelle prossime settimane seguiranno sicuramente novità importanti sulla faccenda.

La buona annata sino ad oggi dei rossoneri e gli ottimi rapporti con Massimiliano Allegri potrebbero rendere tutto più semplice, con un rinnovo che è sempre più probabile.

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