Premier League
Nottingham Forest, da Odoi a Espirito Santo: tutti i segreti
Nuno Espirito Santo, dalle origini alla Premier League: principi e analisi delle fasi di gioco del suo Nottingham Forest terzo in classifica.
Nato nel 1974 a Sao Tomé, capitale della Repubblica Democratica di São Tomé e Príncipe ed ex colonia portoghese, Nuno Espirito Santo, attuale allenatore del Nottingham Forest, ha in pochi anni dimostrato che l’esperienza nel calcio non è tutto e che a volte mentalità, convinzione e lavoro, tanto lavoro, possono fare la differenza.
La sua carriera da allenatore, infatti, parte de un piccolo villaggio vicino Glasgow. Largs, un paesino di 11 mila abitanti nel quale il portoghese muove i primi passi da allenatore dopo aver abbandonato la carriera da portiere. Qui le capacità sono già ben visibili, tanto che arriva la chiamata del Rio Ave: club portoghese con il quale Nuno disputa la sua prima esperienza da allenatore professionista. Tanto da arrivare, nella stagione 2012/2013, a 3 punti dalla qualificazione ai preliminari di Europa League, che centrerà l’anno successivo.
Dopo le soddisfazioni portoghesi, nel 2014 riceve la chiamata del Valencia: dove conquista il 4° posto in classifica, la qualificazione alla Champions League e un clamoroso successo contro il Real Madrid.
Nel novembre del 2015 lascerà poi il club per alcuni dissidi con la società e tornerà così in Portogallo alla guida del Porto, con cui non riesce ad ottenere gli stessi risultati.
Sarà proprio l’esonero dalla società portoghese a spalancargli le porte della Premier League, prima a Wolverhampton e Tottenham e, dopo una breve esperienza Araba, al Nottingham Forest.

Come fa una squadra ultima nelle statistiche ad essere terza in Premier League? Nuno Espirito Santo e il suo Nottingham Forest.
Allenatore particolarmente attento alle individualità dei propri uomini, la sua idea è chiara: la squadra è la cosa più importante. Tanto che appena approdato in Inghilterra ha fatto disegnare sui muri della palestra due scritte diventate in brevissimo tempo dei veri e propri dogmi: “Stay Humble” e “Protect the team”, tradotto “Restare umili e proteggere la squadra”.
La sua squadra è ultima in parecchie statistiche come: possesso palla, numero di passaggi, tocchi palla e intensità di pressing nella metà campo avversaria con numeri da retrocessione, ma allora come fa ad essere attualmente terza in Premier League?
La squadra in fase difensiva si posiziona con un 4-4-2 o un 3-5-2 in base all’avversario e gioca principalmente nella propria metà campo, spingendo l’avversario nella parte esterna del campo e costringendolo a cross e tiri da lontano. Infatti è prima nelle statistiche come quella dei clean sheet, dei tiri non concessi e terza come gol subiti.
La squadra è sempre molto attenta a non volere il pallone e a lavorare sempre su posture e appoggi corretti dei loro calciatori, in modo da concedere meno spazio e profondità possibile all’avversario.
Di questa fase difensiva molto organizzata ne nasce il suo principio offensivo, che tende, dopo aver recuperato palla possibilmente in zona esterna, a innescare in maniera rapida i due esterni (Elanga e Hudson Odoi) in modo da arrivare il più velocemente verso la porta avversaria.
Articolo di Stefano Nestasio.
Premier League
Chelsea, Delap salta l’Atalanta: le ultime
Chelsea, per Delap è già il secondo infortunio in stagione, dopo il primo avvenuto a inizio settembre con il prestito di Jackson chiuso

Chelsea, infortunio per Delap
Liam si ferma durante lo 0-0 contro il Bournemouth. Lo scontro con Marco Senesi ha provocato un infortunio alla spalla che non lascia presagire nulla di buono. Uscito dal campo con una vistosa fasciatura alla spalla, la punta inglese potrebbe rimanere fuori a lungo, dopo l’infortunio di inizio stagione che stava per far saltare il prestito di Nicolas Jackson al Bayern.
Di seguito le parole di Maresca: “Purtroppo era già stato fuori due mesi e deve stare di nuovo fuori ora. Non sappiamo per quanto tempo, ma sembra piuttosto brutto l’infortunio alla sua spalla. È stato sfortunato. Era già fuori da due mesi, ora deve essere di nuovo fuori. Inoltre, siamo un po’ sfortunati perché abbiamo bisogno di quel tipo di numero 9”. Brutta tegola per i blues, impegnati martedì contro l’Atalanta al Gewiss Stadium per un’importantissima notte europea.
Premier League
Salah tuona: “Sono il miglior marcatore del club di questa generazione. Altrove, verrei difeso dai media”
Mo Salah si esprime sui suoi successi e il suo trattamento mediatico nel calcio inglese, sollevando un interrogativo sulla sua situazione attuale.
Mo Salah e le sue parole controverse
In un’intervista recente, l’attaccante del Liverpool, Mo Salah, ha espresso il suo punto di vista riguardo al suo contributo straordinario al club e al trattamento che riceve dai media. Salah ha sottolineato di essere il miglior marcatore della sua generazione da quando è arrivato in Premier Leagu.
L’attaccante egiziano ha dichiarato: “Se fossi altrove, tutti correrebbero dai media per difendere il giocatore. Sono l’unico in questa situazione”.
Il futuro di Mo Salah
Le dichiarazioni di Salah hanno suscitato interesse tra i tifosi e gli esperti di calcio, sollevando domande sul suo futuro al Liverpool.
L’attaccante, che è diventato una figura iconica ad Anfield, potrebbe cercare nuovi orizzonti se la situazione non dovesse migliorare. La sua insoddisfazione percepita potrebbe attirare l’attenzione di club di alto profilo in tutta Europa, pronti a garantirgli il riconoscimento che desidera.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨 Mo Salah: “I have been at this club, scoring more than anyone in this generation since I came to the Premier League”.
“If I am somewhere else, everybody would go to the media and defend the player. I am the only one in this situation…”, told @ViaplayFotboll. pic.twitter.com/8C70cyn7tw
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) December 7, 2025
Premier League
Premier League, il Manchester City si porta a -2 dall’Arsenal
Il Manchester City sfrutta al meglio la sconfitta dell’Arsenal battendo all’Ethiad il Sunderland e avvicinandosi alla vetta della Premier League.
La vittoria allo scadere dell’Aston Villa sull’Arsenal riapre completamente la lotta per il vertice in Premier League. La squadra di Emery, terza in classifica, fa un grande assist anche al Manchester City. La squadra di Guardiola non spreca l’occasione ghiotta di avvicinarsi al 1° posto dei Gunners, e con un netto 3-0 all’Ethiad liquida il Sunderland.
Decidono il match i gol di Phil Foden e dei due centrali Stones e Gvardiol. Quinto gol nelle ultime 3 partite per il numero 47 dei Citizens, tornato ad esprimersi ai massimi livelli nelle ultime settimane. Classifica del campionato inglese che si accorcia, e che promette una lotta serrata.
Premier League, gli altri risultati delle 16

Oltre a Manchester City-Sunderland, altre 4 gare erano in programma alle ore 16:00. Il Chelsea di Maresca non si sblocca, e dopo la sconfitta di Leeds, non va oltre lo 0-0 in casa del Bournemouth. Vincono e risalgono la classifica Newcastle, Everton e Tottenham. I risultati:
Bournemouth-Chelsea 0-0
Everton-Nottingham Forest 3-0
Manchester City-Sunderland 3-0
Newcastle-Burnley 2-1
Tottenham-Brentford 2-0
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