Premier League
All Eyes On Me – il focus sul 14° turno di Premier League 2024-25
Appuntamento e format rinnovati: All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League, cambia look, ma non la sostanza dando libero sfogo a quella bruciante passione che unisce tutto il popolo britannico e non solo. Di seguito il resoconto dettagliato dei principali avvenimenti della 14°giornata della nuova stagione.
Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aura di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.
Quattordicesimo turno: “Pennyroyal Tea”
SPETTACOLO A ST. JAMES’ PARK
Un match di cartello degno di questo nome, fatto di intensità, idee, giocate, errori e prodezze. Il 3-3 finale è il risultato più giusto, con il Newcastle che riesce a interrompere la striscia di sei sconfitte consecutive negli scontri diretti con il Liverpool.
Alla prima mezz’ora piuttosto equilibrata, seguono sessanta minuti più recupero totalmente folli in cui si susseguono occasioni da una parte e dall’altra come testimoniano i, rispettivamente, 2,09 e 1,99 di xG prodotti. A passare in vantaggio sono i Magpies con una prodezza di Isak che disorienta la marcatura stretta di Van Dijk sull’imbucata di Bruno Guimaraes prima di scaraventare un collo destro di rara potenza sotto la traversa per il suo quinto centro in campionato, il terzo in carriera contro i Reds, che tornano a testa bassa negli spogliatoi per poi aggredire la partita già a inizio ripresa con il pareggio targato Jones, secondo acuto in campionato dopo quello decisivo con il Chelsea, bravo a mettere in porta il cross arretrato di Salah.
Nel momento migliore degli ospiti, costellato da tre occasioni nitide sprecate, la squadra di Howe rimette la testa avanti grazie a una fulminea ripartenza imperniata su cinque passaggi in verticale che si spengono sul destro dell’Everton boy Anthony Gordon, freddo nel mettere a sedere Gomez (schierato al posto dell’infortunato Konaté) e battere Kelleher per la sua terza rete nel torneo.
La reazione dei rossi del Merseyside non si fa attendere e non può che essere guidata da Salah che tra il 68′ e l’83’ ne fa due (uno da rapace con il destro, l’altro da pivot con il mancino partendo da spalle alla porta) arrivando a toccare quota 13 in campionato (nuovo capocannoniere), 27 coinvolgimenti diretti stagionali in gol (15 reti e 12 assist), e 37 partite di Premier League con a referto almeno un gol e un assist (superato il record di Rooney). Entrambe le finalizzazioni arrivano in seguito alla preziosa collaborazione di Alexander-Arnold (61 assist in carriera, nessun difensore ha fatto meglio nella storia del campionato inglese)
Questa volta, però, le meraviglie dell’egiziano non bastano a garantire la vittoria numero 19 in stagione all’armata di Slot, ripresa al 90′ dalla zampata di Schar che mette in porta il piazzato di Bruno Guimaraes sfruttando la lettura totalmente errata di Kelleher.
I Reds perdono, dunque, due punti, ma il vantaggio sulle inseguitrici rimane corposo. Prestazione da cui ripartire per i ragazzi di Howe, finalmente paragonabile a quella di due stagioni fa.
L’ARSENAL ACCORCIA LE DISTANZE, CITY: TRE GOL PER DIMENTICARE
Tre punti dal peso specifico difficilmente calcolabile per l’Arsenal che per la prima volta nella propria storia colleziona quattro vittorie consecutive in campionato contro il Manchester United accorciando a -7 dalla vetta.
Nonostante le importanti defezioni di Gabriel e Calafiori e i conseguenti inserimenti di Kiwior e Zinchenko i Gunners rischiano pochissimo per tutti i 90 minuti, se non a metà ripresa con l’incornata di De Ligt cancellata da un grande intervento di Raya.
A dirla tutta i padroni di casa iniziano seriamente a impensierire la difesa ospite nella ripresa con le iniziative di Saka e Odegaard da cui nascono innumerevoli corner, la chiave di volta del match, ma anche dell’ultimo anno dell’Arsenal. L’1-0, infatti, arriva al 54′ proprio dalla bandierina con la traiettoria disegnata da Rice e messa in porta dalla spizzata di Timber alla prima gioia in maglia londinese. Il raddoppio giunge dopo esattamente 19 minuti in seguito a una vera e propria supremazia: l’angolo di Saka si spegne sul secondo palo dove trova la sponda di Thomas Partey che agevola la correzione sotto porta di Saliba, a secco dall’11 febbraio, che fa le veci del suo compagno di reparto Gabriel, vero specialista su questo fondamentale. Le reti dei Gunners da corner dall’inizio della scorsa stagione salgono a quota 22, una vero e proprio marchio di fabbrica.
Può sorridere, dunque, Arteta che colleziona il quarto successo di fila, mentre Amorim incappa nella prima sconfitta sulla panchina dello United interrompendo una striscia di 34 risultati utili consecutivi in gare di campionato (l’ultimo k.o. risaliva al dicembre 2023 in uno Sporting 2-3 Vitoria Guimaraes, dopodiché sono arrivate 31 vittorie e 3 pareggi). I Red Devils tornano a incassare due reti da calcio d’angolo per la prima volta dal gennaio 2014 (vs Chelsea). Unica consolazione l’esordio del maxi acquisto Yoro.
Torna a sorridere il Manchester City dopo il periodo più nero dell’era Guardiola fatto di sei sconfitte in sette gare, rifilandone tre al Nottingham regalando sprazzi della “Golden Age” che ha regalato gioie, vittorie e tanti trofei.
Il tecnico catalano ridisegna per l’ennesima volta l’undici iniziale (sono 37 i cambi complessivi dal 1′ in stagione, con 3 o più nelle ultime sette sfide dalla prima volta dal maggio 2021) affidandosi ai quattro centrali Akanji, Dias, Aké e Gvardiol dietro e una coppia in mediana piuttosto offensiva con Gundogan e Bernardo Silva.
In avanti si rivedono Doku e De Bruyne che, tornato titolare dopo quasi tre mesi, sforna un gol e un assist nei primi 31 minuti indirizzando sensibilmente la sfida, favorendo prima il tocco a porta sguarnita di Bernardo Silva con una sponda aerea sul cross di Gundogan e mettendosi poi in proprio con un poderoso destro dal limite che gli vale la seconda gioia nel torneo.
Al tramonto del primo tempo Wood fallisce una colossale opportunità a tu per tu con Ortega, mentre a inizio ripresa Doku non perdona Sels al termina di una delle sue solite serpentine funamboliche, rompendo un digiuno che durava dal 5 ottobre.
I Citizens restano, dunque, in scia quantomeno di Arsenal e Chelsea infliggendo al Forest la terza sconfitta nelle ultime quattro uscite. Finito l’effetto sorpresa?
IL CHELSEA E’ UNA MERAVIGLIA, FULHAM: CHE SI INIZI A SOGNARE
Vola al secondo posto il Chelsea, rinato sotto la cura Maresca e autore di una prova magistrale al St. Mary’s Stadium in cui colleziona il 5,29 di xG, il dato più alto per una squadra in trasferta dal 2008-09.
I Blues la sbloccano al 7′ da corner, battuto da Enzo Fernandez e capitalizzato da Disasi, secondo centro stagionale, ma vengono ripresi quattro minuti più tardi da Aribo, freddo nello sfruttare la magia sulla sinistra di Walker-Peters per battere Jorgensen, il secondo di Sanchez.
Proprio il numero 2 dei Saints si fa prendere il tempo sul passaggio di Lumely (il secondo di Ramsdale, infortunato), il nono errore in costruzione a cui segue un gol incassato in stagione, da Nkunku che non ha problemi a mettere in porta il suo decimo gol stagionale, così come Madueke, tanto bravo a battere l’estremo difensore avversario con un secco mancino sul secondo palo, quanto impreciso nel fallire a più riprese l’1-4.
Le già flebili speranze di rimonta dei padroni di casa si spengono definitivamente al 39′ quando Stephens decide di tirare i capelli a Cucurella con conseguente espulsione diretta inferta dal direttore di gara Harrington tramite Var. Il risultato finale viene arrotondato nella ripresa con gli acuti del solito Palmer (9 gol in questo torneo) e Sancho (prima gioia con i Blues) che portano a quota 57 le reti realizzate dalla formazione di Maresca in 22 match stagionali (2,6 a partita, la più alta nell’intera storia del Chelsea).
Quarto successo consecutivo tra campionato e coppa, dunque, per i londinesi che, come i concittadini dell’Arsenal vanno a -7 dal Liverpool, mentre il Southampton, con il peggior attacco del torneo, restano inchiodati all’ultimo posto.
La battuta d’arresto contro il Wolverhampton sembrava aver messo un freno alle ambizioni europee del Fulham che, invece, dopo aver strappato un punto in trasferta con il Tottenham, vince lo scontro diretto con il Brighton proiettandosi al sesto posto, rilanciando la propria candidatura.
I Seagulls ci mettono anche del loro: al 4′, infatti, Verbruggen, nel tentativo di servire Baleba, regala palla a Iwobi che non ha difficoltà nello spingere il pallone nella porta rimasta sguarnita segnando il gol più veloce dei Cottagers dall’agosto 2023 (Andreas Pereira vs Arsenal dopo 57 secondi) e il più rapido a Craven Cottage dall’agosto 2022 (Decordova-Reid vs Brentford dopo 45 secondi).
Gli ospiti comunque non demordono provandoci con Joao Pedro e Van Hecke e trovando l’1-1 al 56′ proprio grazie al lancio del 29 per il 9 che effettua una preziosa sponda per la rasoiata di destro da fuori di Baleba, tornato dopo un turno di squalifica, che festeggia al meglio la sua 50esima presenza con la maglia dei Seagulls.
Nel momento migliore degli ospiti, però, arriva la doccia fredda: il corner dalla sinistra calciato da Andreas Pereira sbatte sulla schiena di O’Riley (la cui stagione d’esordio è stata fin qui piuttosto sfortunata eccettuato il gol al Manchester City) che mette a referto l’autorete che vale il 2-1. 2-1 che di lì a poco si tramuta in 3-1 ancora grazie a Iwobi che dopo aver vinto un contrasto con Ferguson all’ingresso dell’area di rigore piazza un destro a giro imprendibile sul secondo palo mettendo a referto la sua seconda doppietta in carriera in Premier League in 267 presenze (l’altra risale al dicembre 2023 vs Nottingham Forest).
Prosegue, dunque, la maledizione Fulham per il Brighton, mai in grado di sconfiggere i Cottagers nelle 9 gare totali di Premier League disputate (l’ultimo successo risale al 2017 in Championship). La squadra si Hurzeler resta comunque al quinto posto e domenica se la vedrà in trasferta con il Leicester.
TOTTENHAM: LA STRADA SI FA IN SALITA, TRIS DEL VILLA
Sesta sconfitta in campionato, la quarta in trasferta, per il Tottenham che cade al Vitality Stadium senza andare a segno in un match disputato lontano da Londra per la seconda volta nelle ultime 24 gare.
Le Cherries tirano fuori gli artigli nell’ultima partita in programma dell’infrasettimanale sfoderando una prestazione da incorniciare, molto simile a quella ammirata contro il Manchester City un mese fa, producendo addirittura un 3,71 di xG che si tramuta nel solo e unico gol della serata, anche grazie alle sette parate di un super Forster, siglato dall’ex Juventus e Roma Dean Huijsen che svetta sull’angolo calciato da Tavernier diventando a 19 anni e 235 giorni il più giovane marcatore nella storia del Bournemouth (solamente Foden a 18 anni e 327 giorni ha messo a referto il suo primo centro in Premier League contro gli Spurs a un’età inferiore).
Come già accennato Forster viene costretto a più riprese agli straordinari dai vari Tavernier, Semenyo, Kluivert, Adams ed Evanilson, a cui il Var annulla il 2-0 nella ripresa per fuorigioco, che mettono a nudo tutte le difficoltà difensive dell’undici di Postecoglou, ancora orfano di Van de Ven e Romero, oltre che di Vicario, Moore, Richarlison, Odobert, dello squalificato Bentancur e dal 1′ di Pedro Porro.
L’ormai ex miglior attacco del campionato produce poco: il grande ex di turno Solanke si vede solo una volta nel primo tempo e Son, entrato anche lui a partita in corso, vede annullarsi l’1-1 per offside sulla precedente conclusione di Kulusevski prima del tap-in.
La formazione di Iraola supera, dunque, quella londinese in classifica stabilendosi al nono posto grazie al secondo successo consecutivo. Nel weekend gli Spurs ospiteranno il Chelsea in un derby che si preannuncia arroventato.
Torna finalmente alla vittoria l’Aston Villa dopo ben otto gare complessive senza successi, facendone tre in un tempo alla squadra con il peggior rendimento esterno del campionato insieme al Southampton: il Brentford.
A sbloccare la sfida ci pensa Morgan Rogers, alla prima gioia casalinga della stagione, che piazza un destro a giro sotto l’incrocio dal limite dell’area su assistenza di Watkins. Lo stesso bomber dei Villans ed ex di turno qualche minuto dopo si guadagna e trasforma un calcio di rigore, toccato ma non quanto basta da Flekken, che gli vale il settimo centro in campionato. Al 34′ l’undici di Emery mette una seria ipoteca sul match con la conclusione di prima di Cash sul traversone di Rogers: il polacco non andava a segno in campionato dalla doppietta al Burnley dell’agosto 2023.
Nella ripresa c’è spazio solamente per il gol della bandiera dell’ex Sampdoria Damsgaard, al secondo centro nel torneo, che non evita alle Bees la sesta sconfitta esterna nelle sette trasferte affrontate sin qui.
I Villans proveranno a ritrovare la continuità perduta nel prossimo turno contro il Southampton, mentre il Brentford cercherà il riscatto nel match interno con il Newcastle.
SCATTO SALVEZZA DEL LEICESTER, PALACE: IL RITORNO DI MATETA. DILAGA L’EVERTON
Buona la prima sulla panchina del Leicester per Van Nistelrooy dopo averlo battuto per due volte nella sua parentesi al Manchester United diventando il primo allenatore nella storia della Premier a sconfiggere in due occasioni e poi allenare un club nella stessa stagione.
Le Foxes mettono immediatamente in discesa la gara al 2′ con Vardy, tenuto in gioco dalla gamba di Mavropanos sul filtrante di El Khannouss, che non sbaglia a tu per tu con Fabianski siglando il quinto centro in campionato, il sesto “opening goal” di una nuova gestione, nonché il 141esimo in Premier League (il 138esimo in area di rigore).
La reazione del West Ham non si fa attendere e pochi minuti più tardi colpisce il palo con Ings. Al legno del centravanti inglese seguono altre 19 conclusioni degli Hammers nella prima frazione senza riuscire, però, ad andare a segno (terzo caso negli ultimi 20 anni, anche gli altri due accaduti contro il Leicester: Liverpool nel 2015 e Crystal Palace 2023).
Proprio in virtù della mancata concretezza ospite al 61′ il Leicester raddoppia con la prima gioia con questa maglia di El Khannouss, arrivato in estate dal Genk, prendendo in controtempo Fabianski sull’assist di McAteer e addirittura triplica il vantaggio al 90′ grazie a Patson Daka (rientrato dopo 3 mesi di stop e a secco dal febbraio scorso, dal marzo 2023 in Premier League) agevolato dallo svarione di Kilman. Saranno sette le big chances create dai padroni di casa a fronte di 8 tiri al termine della gara (il secondo club negli ultimi 14 anni a far registrare un dato simile con meno di 10 conclusioni complessive, l’altro è il West Ham nella sfida contro il Newcastle del 2018).
La formazione di Lopetegui trova il gol della bandiera nel recupero con il ristabilito Fullkrug da angolo (primo acuto anche per lui con la nuova maglia), ma ovviamente non basta per evitare il settimo k.o. stagionale in campionato che coincide con il ritorno al successo del Leicester dopo tre sconfitte consecutive.
Tre punti pesantissimi in ottica salvezza per il Crystal Palace che espugna di misura Portman Road centrando il primo successo esterno in campionato, il secondo stagionale dopo quello in Coppa di Lega ai danni dell’Aston Villa.
Le Eagles approcciano meglio alla gara creando i presupposti per il vantaggio prima con Chalobah che fallisce di testa a pochi metri da Muric e poi con Eze che calcia addosso all’estremo difensore kosovaro da posizione favorevole. Lo 0-1 diventa realtà al 59′ con Mateta, già match winner nell’unico successo del Palace fino a qui contro il Tottenham, che vince di prepotenza il duello con Greaves e scavalca l’uscita bassa di Muric con un delizioso tocco sotto mancino che gli vale il coinvolgimento diretto in termini di gol numero 21 nelle ultime 30 presenze di campionato.
L’Ipswich sfiora il pari nel finale con il colpo di testa di Greaves sul cross di Chaplin che spizza il palo e si perde sul fondo. I Tractor Boys incassano, dunque, la seconda sconfitta di misura di fila, mentre la squadra di Glasner allunga sulla zona rossa.
Terza vittoria in campionato dell’Everton, la prima dopo un mese e mezzo fatto di altrettanti pareggi e due sconfitte. I Toffees vincono lo scontro salvezza con il Wolverhampton nel segno dei calci piazzati: il primo è diretto e porta la firma di Young che aggira la barriera con il destro trovando il suo 50esimo centro in carriera in Premier League, diventando il sesto nella storia a raggiungere tale traguardo senza averne mai fatto uno di testa.
La formazione di Dyche vede annullarsi dal Var il raddoppio di Tarkowski, ma sempre da piazzato trova comunque il 2-0 con la prima stoccata sulla corta respinta della difesa ospite con questa maglia di Mangala, arrivato in estate per sostituire Onana. Nella ripresa arriva addirittura il doppio autogol di Dawson, i cui ultimi tocchi nel tentativo di anticipare Calvert-Lewin sui traccianti da fermo di McNeil.
I Wolves arrivano, così, a incassare ben 14 reti da situazione da fermo sui 36 totali e restano al penultimo posto, mentre i blu del Merseyside allungano a +5 sulla zona rossa.
Top & Flop
TOP
1) Mohamed Salah – Che sorpresa, vero?! Due gol, un assist nella gara più difficile della stagione per il Liverpool, a cui va ad aggiungersi anche un clamoroso palo colpito. Probabilmente l’egiziano, all’età di 32 anni, ha superato il suo stesso prime.
2) Kevin De Bruyne – Finalmente Etihad può tornare a intonare il coro a lui dedicato e messo in naftalina per gli ultimi due mesi e mezzo. Responsabilizzato anche dalla fascia da capitano, il belga dispensa giocate illuminanti: per ripartire il City ha bisogno anche della sua miglior versione.
3) Alexander Isak – Fino all’ultimo se la batte con Iwobi, ma alla fine la spunta grazie a una prestazione super contro la miglior difesa d’Inghilterra, se non d’Europa, condita da un gol strabiliante, un assist e un’altra rete altrettanto bella cancellata dal Var per un fuorigioco di partenza. Ampiamente ripagata la coreografia a lui dedicata dalla Toon Army nel match di 10 giorni fa contro il West Ham.
FLOP
1) Craig Dawson – Due autogol (uno più sfortunato dell’altro, va detto), istantanea della difesa colabrodo del Wolverhampton, totalmente incapace di proteggere la propria porta sia da piazzato che non. O’Neil deve tornare a poter far affidamento a calciatori d’esperienza come il 15 dei Wolves per centrare la salvezza.
2) Jack Stephens – Un’espulsione tanto bizzarra quanto sciocca, specie se si veste la fascia di capitano come nel suo caso, dopo 39 minuti e la squadra ancora in gara. Non è la prima volta in “Flop 3” e, probabilmente, non sarà neanche l’ultima.
3) Ethan Pinnock – Serata storta per il 5 del Brentford che prima si fa soffiare il pallone da Watkins, stendendolo successivamente in area di rigore, e poi serve l’assist involontario a Cash per il 3-0 nel tentativo di anticipare ancora l’11 dei Villans. Anche lui sembra soffrire della stessa sindrome del resto della squadra: in casa è un calciatore, fuori casa è un altro.
Classifica e prossimo turno
1 |
Liverpool |
35 | 14 | 11 | 2 | 1 | 29:11 | +18 |
2 | Chelsea | 28 | 14 | 8 | 4 | 2 | 31:15 | +16 |
3 |
Arsenal |
28 | 14 | 8 | 4 | 2 | 28:14 | +14 |
4 |
Manchester City |
26 | 14 | 8 | 2 | 4 | 25:19 | +6 |
5 |
Brighton |
23 | 14 | 6 | 5 | 3 | 23:20 | +3 |
6 |
Fulham |
22 | 14 | 6 | 4 | 4 | 21:19 | +2 |
7 |
Nottingham Forest |
22 | 14 | 6 | 4 | 4 | 16:16 | 0 |
8 |
Aston Villa |
22 | 14 | 6 | 4 | 4 | 22:23 | -1 |
9 | Bournemouth | 21 | 14 | 6 | 3 | 5 | 21:19 | +2 |
10 | Tottenham | 20 | 14 | 6 | 2 | 6 | 28:15 | +13 |
11 | Brentford | 20 | 14 | 6 | 2 | 6 | 27:26 | +1 |
12 |
Newcastle |
20 | 14 | 5 | 5 | 4 | 17:17 | 0 |
13 |
Manchester United |
19 | 14 | 5 | 4 | 5 | 17:15 | +2 |
14 |
West Ham |
15 | 14 | 4 | 3 | 7 | 18:27 | -9 |
15 |
Everton |
14 | 14 | 3 | 5 | 6 | 14:21 | -7 |
16 |
Leicester |
13 | 14 | 3 | 4 | 7 | 19:28 | -9 |
17 |
Crystal Palace |
12 | 14 | 2 | 6 | 6 | 12:18 | -6 |
18 |
Ipswich Town |
9 | 14 | 1 | 6 | 7 | 13:25 | -12 |
19 |
Wolverhampton |
9 | 14 | 2 | 3 | 9 | 22:36 | -14 |
20 |
Southampton |
5 | 14 | 1 | 2 | 11 | 11:30 | -19 |
Prossimo turno:
Sabato 7 dicembre
Everton 13:30 Liverpool
Brentford 16:00 Newcastle
Aston Villa 16:00 Southampton
Crystal Palace 16:00 Manchester City
Manchester United 18:30 Nottingham Forest
Domenica 8 dicembre
Fulham 15:00 Arsenal
Leicester 15:00 Brighton
Ipswich 15:00 Bournemouth
Tottenham 17:30 Chelsea
Lunedì 9 dicembre
West Ham 21:00 Wolverhampton
Premier League
Arsenal, Arteta furioso sul rosso a Lewis-Skelly: “È così chiaro che lascio a voi giudicare, faremo ricorso”
Il tecnico dell’Arsenal, Mikel Arteta, esprime la sua indignazione per l’espulsione di Lewis-Skelly, anticipando un possibile ribaltamento della decisione.
Arsenal, la reazione di Arteta all’espulsione di Lewis-Skelly
Durante il recente incontro, l’allenatore dell’Arsenal, Mikel Arteta, ha manifestato apertamente il suo disappunto per l’espulsione di Lewis-Skelly. “È così evidente che lascio a voi giudicare. Sono assolutamente furioso, ma lascio a voi la decisione… è così ovvio”, ha dichiarato il tecnico ai media. Arteta spera che la decisione venga ribaltata, come accaduto in precedenza con Bruno Fernandes in questa stagione.
Un precedente che fa sperare
L’episodio di Bruno Fernandes, a cui Arteta fa riferimento, rappresenta un precedente che potrebbe giocare a favore di Lewis-Skelly e dell’Arsenal. L’allenatore si aspetta un esito simile, confidando che il club possa vedere giustizia per il suo giocatore. La situazione resta in evoluzione e l’Arsenal attende con ansia il verdetto finale.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨 Arteta on Lewis-Skelly’s red card: “It is that clear that I leave it to you guys. I am absolutely fuming but I leave it with you… it is that obvious”.
Arsenal manager has also added he expects the decision to be overturned as happened with Bruno Fernandes this season. pic.twitter.com/3cNgzlR1fq
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) January 25, 2025
Premier League
Arsenal, Calafiori ancora decisivo: 0-1 e tre punti
Nord di Londra in delirio: il secondo gol di Calafiori regala tre punti d’oro all’Arsenal, consolidando la loro posizione in classifica. Sbancato il Molineaux.
L’eroe inatteso dell’Arsenal
Riccardo Calafiori, giovane talento italiano, ha lasciato il segno nel match decisivo tra Arsenal e Wolverhampton. La sua prestazione eccezionale ha catturato l’attenzione di tifosi e addetti ai lavori. Con un secondo gol mozzafiato, Calafiori ha garantito una vittoria cruciale per i Gunners, permettendo alla squadra di mantenere il passo con le altre contendenti al titolo.
La partita si è svolta in un Emirates Stadium gremito, con i tifosi che hanno sostenuto incessantemente la squadra di casa. Calafiori, sfruttando al meglio un assist perfetto, ha calciato con precisione chirurgica, siglando il gol che ha fatto esplodere di gioia lo stadio. Questo successo non solo consolida la posizione dell’Arsenal in Premier League, ma rafforza anche la fiducia nella squadra allenata da Mikel Arteta.
Calafiori: una stella in ascesa
La crescita di Riccardo Calafiori è stata notevole. Dopo essere passato dalla Roma all’Arsenal, il giovane difensore ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per diventare un punto fermo della squadra inglese. La sua capacità di adattarsi rapidamente al calcio inglese è stata sorprendente e il suo contributo alla squadra non passa inosservato.
Il futuro sembra brillante per Calafiori, che con le sue prestazioni sta attirando l’interesse di club di tutta Europa. L’Arsenal, dal canto suo, sarà determinato a trattenerlo e a costruire attorno a lui una squadra competitiva per le prossime stagioni.
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Fonte: [l’account X di Fabrizio Romano]
Calafiori’s second goal is worth 3 points for Arsenal 🔴⚪️✨ pic.twitter.com/ALymDx9EBq
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) January 25, 2025
Premier League
Liverpool, Salah raggiunge quota 40 G/A
Mohamed Salah continua a stupire: 40 tra gol e assist in stagione, dimostrando ancora una volta di essere uno dei migliori al mondo.
Prestazioni straordinarie
L’attaccante egiziano Mohamed Salah si conferma come uno dei protagonisti assoluti della stagione calcistica in corso. Con 23 gol e 17 assist nelle varie competizioni, Salah ha raggiunto un totale impressionante di 40 tra gol e assist. Questa performance straordinaria sottolinea la sua importanza cruciale nel Liverpool e il suo talento ineguagliabile in campo.
L’impatto di Salah sul Liverpool
Salah non solo contribuisce in termini di numeri, ma il suo impatto va oltre le statistiche. La sua capacità di influenzare il gioco con la sua velocità, tecnica e visione è fondamentale per il successo del Liverpool. Ogni partita diventa un’opportunità per Salah di dimostrare perché è considerato uno dei migliori al mondo.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🤴🏼 Mo Salah has reached 40 G/A this season.
23 goals, 17 assists in all competitions so far. pic.twitter.com/aDUvpzg8xH
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) January 25, 2025
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