Esteri
Aston Villa, da Cenerentola al tavolo delle grandi | Il capolavoro del mago Emery
Aston Villa, cala il sipario su un 2023 che ha visto a una svolta il club inglese. La rivoluzione ha un nome e un cognome: Unai Emery.
Dall’anonimato a un ruolo da protagonista, con il mirino indirizzato verso le big che dominano la Premier League.
L’Aston Villa capitanato dal lupo di mare Unai Emeri ha scalato la vetta, e intende rimanerci.
L’anno 2023 si chiuderà, nella peggiore delle ipotesi, al quarto posto in quello che e’ considerato il campionato più prestigioso del mondo.
Un posto caldo nel salotto delle grandi, quasi al giro di boa. Tre gradini sopra il punto di arrivo della scorsa stagione.
Ed e’ proprio lo scorso anno che e’ iniziato questo nuovo ciclo. Nel mese di ottobre, per la precisione, quando un tecnico tra i più vincenti in Europa decide di salutare il Villareal per risollevare un Aston Villa più vicino alla zona calda che alle parti alte.
Un’operazione onerosa, che ha costretto la dirigenza dei Villans a sborsare una cospicua clausola rescissoria.
Un rischio? Ben ripagato, a giudicare dai risultati. L’Aston Villa ha inglobato uno spirito internazionale e moderno, che lo ha portato ad alzare la testa verso le posizioni nobili e sovvertire le gerarchie.
Premier League
Arsenal, il DS Edu vicino all’addio
Grazie a grandi operazioni di mercato, ha costruito una squadra che l’anno scorso ha sfiorato il titolo. Ora però il DS Edu potrebbe lasciare l’Arsenal.
Arsenal, i motivi dell’addio di Edu
Edu è stato un buon centrocampista. Ha aperto e chiuso la sua carriera in patria con il Corinthians, nel mezzo le esperienze in Europa con Arsenal e Valencia. Direttore sportivo dei Gunners dal 2022, ha messo sotto contratto giocatori di grande spessore: Leandro Trossard, Jorginho, Jakub Kiwior, Kai Havertz, Declan Rice, David Raya, Riccardo Calafiori, Mikel Merino e Raheem Sterling. Ha inoltre ringiovanito la rosa, che per Transfermarkt ha un’età media di 25,5.
Sarebbero in corso dei colloqui con i vertici del club. Non sembrano chiari i motivi della sua scelta: potrebbe essere una decisione personale o una modifica di distribuzione del potere nella società dei Gunners.
Tuttavia, secondo il Daily Mail quest’ultima ipotesi “è troppo semplicistica“. Nei prossimi giorni potrebbero emergere maggiori informazioni. Di sicuro l’allenatore Mikel Arteta rischia di salutare una figura molto importante per i suoi piani.
Enrico Villani
Liga
Barcellona, Raphinha: “Quando c’era Xavi giocavo 60 minuti”
Raphinha ha parlato a El Pais a proposito del periodo in cui Xavi è stato l’allenatore del Barcellona. Parole al veleno quelle dell’ex Leeds.
Lo straordinario momento dell’esterno brasiliano è la vera e propria dimostrazione delle qualità di questo giocatore. La tripletta in Champions League e il goal del poker nel Clasìco ne hanno fatto un punto fermo della rosa di Flick.
Barcellona, Raphinha becca Xavi
Ecco le dichiarazioni del giocatore a El Pais: “Quando c’era Xavi, sapevo già che sarei stato sostituito al 60esimo. Provavo a dare tutto in quei 60 minuti ma non ha funzionato. E altre volte, quando le cose funzionavano, venivo tolto comunque”.
In questa stagione sotto la guida del neo allenatore tedesco Raphinha ha collezionato 10 goal e 9 assist in 14 presenze tra LaLiga e Champions League.
Durante la precedente annata, lo score personale era stato proprio quello che ha raggiunto in soli 2 mesi di questa. A rafforzare la tesi dello stesso brasiliano, c’è anche il dato riguardante il minutaggio.
Infatti, al momento sono 907′ i minuti trascorsi in campo solo in Liga contro i 1307 totali della scorsa stagione. In Champions su 3 presenze è rimasto in campo per una media di 85 minuti. La rinascita dell’ex Leeds passa soprattutto dalla cura Flick che ha rinvigorito diversi elementi della rosa blaugrana.
🔵🔴❗️ Raphinha: “When there was Xavi, I already knew that I was going to come off in the 60th minute”.
“I tried to do everything in those 60 minutes… but nothing worked out. And other times, when things did work, I was taken off anyway”, told El Pais. pic.twitter.com/di50YWLHnp
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) November 3, 2024
Premier League
Manchester United-Chelsea, le ultimissime sulle formazioni
La 10ª giornata di Premier League offre una sfida affascinante: Manchester United e Chelsea si affrontano all’Old Trafford oggi domenica 3 novembre, con calcio d’inizio alle ore 17:30.
Le due squadre arrivano a questo appuntamento in condizioni diverse e con obiettivi urgenti.
Il Manchester United, che ha recentemente esonerato Erik ten Hag dopo la sconfitta per 2-1 contro il West Ham, ha affidato la guida della squadra a Ruud van Nistelrooy come allenatore ad interim.
L’ex bomber olandese ha iniziato con un incoraggiante successo per 5-2 in Carabao Cup contro il Leicester, portando entusiasmo in un ambiente scosso dai recenti risultati negativi in campionato.
Dall’altra parte, il Chelsea di Enzo Maresca cerca di risollevarsi dopo l’eliminazione dalla Coppa di Lega, avvenuta per mano del Newcastle (2-0), nonostante proprio contro i Magpies avesse vinto in Premier League lo scorso weekend con un 2-1 a Stamford Bridge.
I Blues, attualmente quinti in ltri passi falsi se vogliono rimanere in corsa per un piazzamento nelle prime posizioni.
Questa sfida rappresenta un banco di prova fondamentale per entrambe le squadre: lo United spera in una nuova identità sotto la guida di Van Nistelrooy, mentre il Chelsea punta a consolidare il proprio posto tra le big della Premier.
Manchester United-Chelsea: le probabili formazioni
Manchester United (4-2-3-1): Onana; Dalot, Lindelof, De Ligt, Martinez; Casemiro, Ugarte; Rashford, Fernandes, Garnacho; Zirkzee. All.: Van Nistelrooy.
Dove vederla
La partita sarà visibile in diretta tv su Sky, oltre che in streaming su Sky Go e Now Tv.
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