Esteri
Arbitri nel caos alla vigilia del Clasico di Copa del Rey: clima infuocato tra Real e Barcellona

Copa del Rey, De Burgos Bengoetxea in lacrime dopo le accuse dei blancos. Protesta del Real Madrid, ma la finale si giocherà
Alla vigilia della finale di Copa del Rey tra Barcellona e Real Madrid, il clima in Spagna è rovente. Ancora una volta, gli arbitri sono finiti al centro della bufera. Ricardo de Burgos Bengoetxea, designato per dirigere il Clasico di Siviglia, è scoppiato in lacrime in conferenza stampa dopo gli attacchi subiti da Real Madrid TV, che nei giorni scorsi aveva diffuso video polemici contro la sua direzione di gara.
Copa del Rey, la “denuncia” di de Burgos
Durante l’incontro con i media, De Burgos — sostenuto dal VAR designato, Gonzalez Fuertes — ha denunciato il clima di odio crescente: “Quando tuo figlio torna da scuola piangendo perché lo chiamano ‘figlio di un ladro’ è dura, fottutamente dura”, ha detto il fischietto basco, visibilmente commosso. I due arbitri hanno lanciato un appello per una riflessione sul futuro del calcio e sul rispetto verso la categoria.
Il Real Madrid ha reagito con furia, presentando un reclamo alla Federazione spagnola (RFEF) per chiedere la sostituzione della squadra arbitrale, senza successo. In segno di protesta, i blancos hanno cancellato tutte le attività previste alla vigilia quali conferenze, allenamento ufficiale o partecipazione agli eventi istituzionali. Per alcune ore si è addirittura temuto che il Real Madrid potesse disertare la finale, ma nella tarda serata il club ha smentito ufficialmente questa possibilità, pur ribadendo il proprio dissenso per le dichiarazioni degli arbitri.
Anche Javier Tebas, presidente della Liga, è intervenuto, attaccando duramente Florentino Perez: “Non vuole migliorare il calcio, vuole il suo calcio”, ha scritto sui social, accusando il Real di trasformare ogni dissenso in minaccia.
Intanto l’Inter osserva…
Intanto, anche in Italia si osserva la situazione. In caso di rinvio, il Barcellona arriverebbe riposato alla semifinale di Champions contro l’Inter, un’eventualità che aveva fatto drizzare le antenne in casa nerazzurra. Ma la partita si giocherà: Clasico confermato, seppur tra tensioni e veleno.
Esteri
Scarpa d’Oro, sprint finale: Gyokeres, Mbappé e Salah in volata per il trono dei bomber

A una giornata dalla fine di Serie A, Premier e Liga, la corsa alla Scarpa d’Oro è ancora apertissima. Viktor Gyokeres guida, Mbappé lo tallona, Salah non molla. Più staccati Kane, Retegui e Lewandowski.
Con solo un turno rimasto nei principali campionati europei — Serie A, Premier League e LaLiga — la corsa alla Scarpa d’Oro entra nella sua fase più infuocata. I giochi sono già conclusi in Francia, Germania, Olanda e Portogallo, ma la lotta per il titolo di miglior bomber stagionale in Europa è tutt’altro che decisa.
A guidare la classifica al momento è Victor Gyokeres, protagonista di una stagione eccezionale in Portogallo con 39 reti. Il suo punteggio è influenzato dal coefficiente UEFA più basso (1,5 per la Liga Portugal), ma totalizza comunque 58,5 punti, abbastanza per tenere la testa della classifica della Scarpa d’Oro, per ora.
Lo insidia da vicino Kylian Mbappé, che ha ha totalizzato 58 punti totali, a mezzo punto dal leader. Pur non potendo più incrementare il bottino, resta pienamente in corsa e spera in un finale a reti bianche da parte dei rivali.
Sul terzo gradino del podio provvisorio c’è Mohamed Salah, fermo a 56 punti, complice un rallentamento nelle ultime settimane con il Liverpool. Dopo aver dominato gran parte della stagione, l’egiziano è scivolato al terzo posto per la Scarpa d’Oro, ma un’ultima giornata ispirata potrebbe rimetterlo clamorosamente in gioco.
Dietro, ma ormai quasi fuori dai giochi per il podio, Harry Kane si ferma a 52 punti dopo una stagione positiva ma condizionata da infortuni e dalla complicata annata del Bayern Monaco.
A quota 50 punti ci sono Robert Lewandowski e la sorpresa tutta italiana della stagione, ovvero Mateo Retegui.
Tra i primi dieci anche altri nomi interessanti quali quelli di Alexander Isak (Newcastle), Mika Biereth (Sturm Graz/Monaco), Erling Haaland (Manchester City, in ombra rispetto allo scorso anno), e l’egiziano Omar Marmoush, che ha diviso la sua stagione tra Eintracht Francoforte e Manchester City.
A seguire, la classifica nel dettaglio della Scarpa d’Oro:
Scarpa d’Oro (Top 10), classifica provvisoria:
- Victor Gyokeres (Sporting) – 39 gol × 1,5 = 58,5 punti
- Kylian Mbappé (Real Madrid) – 29 gol × 2 = 58 punti
- Mohamed Salah (Liverpool) – 28 gol × 2 = 56 punti
- Harry Kane (Bayern Monaco) – 26 gol × 2 = 52 punti
- Robert Lewandowski (Barcellona) – 25 gol × 2 = 50 punti
- Mateo Retegui (Atalanta) – 25 gol × 2 = 50 punti
- Alexander Isak (Newcastle) – 23 gol × 2 = 46 punti
- Mika Biereth (Sturm Graz/Monaco) – 28 gol × 1,5 = 42,5 punti
- Erling Haaland (Manchester City) – 21 gol × 2 = 42 punti
- Omar Marmoush (Eintracht/Man City) – 21 gol × 2 = 42 punti
Ligue 1
Guai in arrivo per Matic: richio squalifica di 10 giornate?

Nemanja Matic è in guai seri e rischia fino a dieci giornate di squalifica dopo aver coperto il logo LGBTQ+ durante l’ultima gara di campionato. Ecco cosa è successo.
La battaglia contro l’omofobia nel calcio resta uno dei nodi più complessi e delicati del panorama sportivo europeo, e quanto accaduto recentemente in Francia ne è l’ennesima, amara conferma. Dopo il caso dell’attaccante egiziano Mostafa Mohamed del Nantes, che ha rifiutato di scendere in campo per non indossare la maglia con il simbolo arcobaleno, ora è il centrocampista serbo a finire sotto i riflettori.
Il gesto di Matic
L’ex centrocampista di Roma, Manchester United e Chelsea, attualmente al Rennes, ha scelto un gesto silenzioso ma chiaramente polemico durante l’ultima gara di campionato contro l’Angers andando a coprire con una fasciatura il logo con i colori dell’arcobaleno, simbolo della campagna a favore dei diritti della comunità LGBTQ+, che la Lega Calcio Professionistica Francese (LFP) promuove ogni anno con un’iniziativa ufficiale.
Una scelta che ha immediatamente scatenato un’ondata di critiche e acceso il dibattito. La LFP ha convocato Matic per un’audizione ufficiale e il centrocampista 36enne dovrà spiegare il gesto, che potrebbe costargli da 4 fino a 10 giornate di squalifica, in linea con quanto già accaduto in passato ad altri giocatori colpevoli di comportamenti ritenuti contrari ai principi di inclusione e rispetto promossi dalla Lega.
L’episodio di Matic, seppur diverso nei modi, si aggiunge alla recente presa di posizione di Mohamed, che per il secondo anno consecutivo ha scelto di non partecipare all’iniziativa. Scelte personali, certo, ma che si collocano in un contesto in cui il calcio – soprattutto in Francia, dove la questione sembra particolarmente esplosiva – fatica a trovare un equilibrio tra libertà individuale e responsabilità sociale.
Liga
Atletico Madrid, UFFICIALE il rinnovo di Pablo Barrios

Il canterano Pablo Barrios rinnova con l’Atletico Madrid fino al 2030, confermando le aspettative dei tifosi e della dirigenza.
Un rinnovo atteso
L’Atletico Madrid ha ufficializzato il rinnovo del contratto di Pablo Barrios fino al 2030. La notizia, che era già nell’aria dallo scorso maggio, è stata confermata recentemente, consolidando il legame tra il giovane talento e il club spagnolo. Barrios, considerato uno dei prospetti più promettenti del calcio europeo, ha dimostrato di meritare la fiducia della società grazie alle sue prestazioni sul campo.
Un futuro all’Atletico Madrid
La decisione di prolungare il contratto di Barrios sottolinea l’intento dell’Atletico di puntare sui giovani per costruire una squadra competitiva nel lungo termine. Il centrocampista ha già mostrato una notevole crescita, guadagnandosi un posto fisso nella formazione titolare. Questo rinnovo rappresenta non solo un passo importante per la carriera di Barrios, ma anche un segnale chiaro delle ambizioni del club di restare ai vertici del calcio europeo.
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Fonte: l’account X di Schira
Now it’s official! Pablo #Barrios has extended his contract with #AtleticoMadrid until 2030. No surprise here and confirmed since the last May 11! #transfers pic.twitter.com/0zCdXnHIY2
— Nicolò Schira (@NicoSchira) May 22, 2025
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