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Juventus, 28 anni fa la sconfitta col Borussia Dortmund

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Il 28 maggio del 1997 la Juventus di Marcello Lippi perdeva la finale di Champions League contro il sorprendente Borussia Dortmund di Ottmar Hitzfeld.

Nella meravigliosa cornice dell’Olympiastadion di Monaco di Baviera i bianconeri perdevano la loro terza finale della Coppa dalle grandi orecchie, in una partita che sulla carta sembrava non avesse dovuto avere storia.

juventus

ALESSANDRO DEL PIERO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Il cammino verso la finale

I bianconeri, dopo il successo nella passata stagione della competizione (vittoria contro l’Ajax ai rigori), vengono inseriti nel gruppo C insieme al Manchester Utd, ai turchi del Fenerbahçe e agli austriaci del Rapid Vienna. Girone che si risolve agilmente, con 5 vittorie ed un pareggio e conseguente primo posto.

Quarto di finale agevole contro il Rosenborg (3-1 aggregato). La semifinale è un dejavù. I bianconeri affrontano di nuovo l’Ajax. Questa volta non sembra esserci partita. La Vecchia Signora si impone all’Amsterdam Arena (la 1a di un club italiano sul campo dei Lancieri in una competizione confederale) per 2a1 e in casa, al Delle Alpi, con un rotondo 4-1.

La squadra tedesca invece viene inserita nel gruppo B insieme a: Atlético Madrid, ai polacchi del Widzew Łódź e ai rumeni della Steaua Bucarest. Per i gialloneri secondo posto ex-aequo con gli spagnoli, ma avanti grazie alla vittoria al Calderon per 1-0 dopo la sconfitta in casa per 2-1.

Quarti contro l’Auxerre, neofita della competizione, battuto con un 4-1 totale. Più complicata invece la semifinale contro il Manchester United. Doppio 1-0 per i tedeschi di Hitzfeld, con non pochi grattacapi soprattutto nella partita in Inghilterra.

Borussia Dortmund-Juventus: il match

E si arriva alla finale del 28 maggio a Monaco di Baviera. La Juventus, per ovvi motivi, ci arriva con i favori dei pronostici. Vuoi per la vittoria dell’anno primo, vuoi per la quasi nulla esperienza a questi livelli della squadra di Dortmund.

Entrambe le formazioni non presentano sorprese. BVB con: Klos; Reuter, Kohler, Sammer, Kree, Heinrich; Lambert, Sousa, Moeller; Riedle, Chapuisat.

La Juventus risponde con: Peruzzi; Porrini, Ferrara, Montero, Iuliano; Di Livio, Deschamps, Zidane, Jugovic; Vieri, Boksic.

La partita cominci. I Bianconeri, subito all’attacco, si rendono pericolosi già al 3′ con Vladimir Jugović, che subisce un sospetto intervento falloso nell’area tedesca, ma l’arbitro ungherese Sándor Puhl non ravvisa irregolarità.

Tuttavia, alla mezz’ora, nel miglior momento degli italiani, sono i tedeschi a passare in vantaggio con un gol di Karl-Heinz Riedle, il quale, da un cross di Paul Lambert sugli sviluppi di un calcio d’angolo, stoppa di petto e batte Angelo Peruzzi in uscita. Cinque minuti dopo lo stesso Riedle raddoppia. Stavolta con un colpo di testa, sempre su cross dalla bandierina.

C’è ancora tempo per un palo colpito da Zinédine Zidane e un gol annullato a Christian Vieri per fallo di mano. Il primo parziale termina col punteggio di 2-0 per gli uomini di Hitzfeld.

Nella ripresa Lippi inserisce Alessandro Del Piero, tenuto precauzionalmente a riposo poiché reduce da un infortunio. Con l’entrata di Pinturicchio la squadra torinese diventa molto più offensiva. Gli spazi concessi dalla retroguardia del Dortmund sono pochi, ma il forcing bianconero è continuo e ancora un legno salva i Gialloneri, quando Vieri scheggia l’incrocio dei pali su deviazione del portiere Stefan Klos.

Dopo venti minuti la Juventus accorcia le distanze proprio con Del Piero, che batte Klos con un pregevole colpo di tacco. Inoltre, nella giocata successiva, allo stesso Alex viene negato da Puhl un possibile calcio di rigore.

Passano sei minuti e la Juventus, riversatasi in attacco alla ricerca del pari, si fa sorprendere in contropiede dal Borussia, che, con Lars Ricken, entrato al posto di Chapuisat da soltanto un minuto, fa partire una parabola dalla distanza che beffa Peruzzi fuori dai pali.

Il risultato rimarrà invariato fino al triplice fischio. Il Dortmund, oltretutto con molti ex juventini in rosa (Júlio César, KohlerMöller, Reuter e Sousa), festeggia la vittoria della prima e fin qui unica Champions League della propria storia.

 

Champions League

Champions League, i possibili accoppiamenti dei playoff e ottavi

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Champions League

Ecco un’anteprima di come potrebbe svilupparsi la fase a eliminazione diretta della Champions League, con possibili accoppiamenti per i playoff e per gli ottavi di finale.

A gennaio, le squadre europee torneranno in campo per determinare le loro posizioni nella League Phase della Champions League. Come sappiamo, le prime otto classificate accederanno direttamente agli ottavi di finale, mentre le squadre classificate dal nono al ventiquattresimo posto si scontreranno in un playoff per accedere alla fase successiva. Le squadre che si piazzano dalla venticinquesima alla trentaseiesima posizione saranno eliminate dall’Europa.

Champions League, gli accoppiamenti per i playoff

Secondo la classifica attuale, i playoff potrebbero vedere scontri tra squadre come Liverpool e Napoli o Copenaghen, Borussia Dortmund e Napoli o Copenaghen, Tottenham e PSV o Qarabag, Newcastle e PSV o Qarabag, Chelsea e Monaco o Bayer Leverkusen, Sporting Lisbona e Monaco o Bayer Leverkusen, Barcellona e Juventus o Galatasaray, e Marsiglia e Juventus o Galatasaray.

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E agli ottavi

Le squadre che sarebbero già qualificate agli ottavi includono Arsenal, Bayern Monaco, Paris Saint-Germain, Manchester City, Atalanta, Inter, Real Madrid e Atletico Madrid. Le possibili partite agli ottavi di finale potrebbero quindi essere Arsenal contro Barcellona o Marsiglia, Bayern contro Barcellona o Marsiglia, Paris Saint-Germain contro Chelsea o Sporting Lisbona, Manchester City contro Chelsea o Sporting Lisbona, Atalanta contro Tottenham o Newcastle, Inter contro Tottenham o Newcastle, Real Madrid contro Liverpool o Borussia Dortmund, e Atletico Madrid contro Liverpool o Borussia Dortmund.

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Fonte: Gianluca Di Marzio

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Champions League

Real Madrid, Rodrygo rompe il digiuno, ma non basta: i Blancos creano pochissimo

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Real Madrid

Non basta il gol iniziale di Rodrygo al Real Madrid per evitare la sconfitta casalinga contro il Manchester City. Senza Mbappé la squadra di Xabi Alonso fatica a rendersi pericolosa.

Prosegue il momento di crisi del Real Madrid. I Blancos non riescono a rialzarsi in Champions League, e vengono sconfitti al Bernabeu dal Manchester City di Guardiola. Altro passo falso casalingo per le Merengues, e la posizione di Xabi Alonso continua ad essere in bilico. Dopo un buon inizio sulla panchina del Madrid, il tecnico spagnolo non sembra in grado di incidere sulla squadra, apparsa troppo insicura sul piano del gioco. Il Real Madrid in questo momento gioca male, e al netto dei tanti campioni a disposizione, crea pochissimo.

Nella gara di ieri sera contro i Citizens spicca un dato che descrive l’attuale fragilità offensiva della squadra: tolto il gol di Rodrygo (tornato al gol dopo 32 partite a secco) del momenataneo 1-0, i Blancos non hanno effettuato altri tiri in porta. Dei 16 tiri totali, nessuno ha centrato i pali difesi da Donnarumma. C’è andato vicino Endrick nel finale, scheggiando la traversa con un colpo di testa, ma poco cambia. Un numero di tiri così basso non capitava al Real Madrid in Champions League dal 2003.

Real Madrid, sei Mbappé-dipendente?

Mbappe

La grande discriminante per la poca pericolosità del Real Madrid di ieri sera può essere facilmente ricondotta all’assenza di Kylian Mbappé. Il numero 10 dei Blancos ha dovuto saltare la gara per un problema al ginocchio sinistro. L’assenza del fuoriclasse francese ha fatto risaltare la forte dipendenza che ha sulla squadra sul piano della finalizzazione. Mbappé trasforma in gol, numeri alla mano, 1 tiro ogni 3,55 tentativi. Una media che ha aumentato dopo il poker contro l’Olympiacos, dove ha avuto una percentuale di efficacia del 66%.

Senza Mbappé, la squadra sembra non trovare altre strade per trovare la via della rete. Sembra un paradosso, visto che prima del suo arrivo in Spagna il Real Madrid aveva vinto la Champions League in scioltezza pochi mesi prima, senza avere un finalizzatore così impattante a disposizione. I vari Bellingham, Rodrygo e Vinicius sembrano non riuscire più a impattare senza di lui. Questo deficit in zona continua a condannare la squadra di Xabi Alonso, adesso chiamato a trovare la chiave nel momento più delicato se vuole rimanere ancora a lungo.

 

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Champions League

Inter, Marotta: “Sconfitta con il Liverpool ingiusta. Mercato? Valuteremo le occasioni”

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Inter

Il presidente dell’Inter Giuseppe Marotta ha parlato di un risultato immeritato nella sfida contro il Liverpool e delle possibili opportunità del mercato.

Dopo la recente sconfitta contro il Liverpool, Beppe Marotta ha rilasciato dichiarazioni importanti che mettono in luce la sua visione sugli ultimi avvenimenti e le prospettive future.

Marotta ha definito il ko contro il Liverpool “immeritato”, sottolineando come la squadra abbia dimostrato una grande prestazione nonostante il risultato sfavorevole. Secondo il dirigente, l’Inter ha giocato con intensità e determinazione, elementi che sono stati riconosciuti anche dai tifosi e dagli appassionati del calcio.

Oltre a commentare la partita, Marotta ha toccato il tema del calciomercato. Ha affermato che l’Inter valuterà attentamente tutte le opportunità che si presenteranno, con l’intento di rafforzare ulteriormente la squadra.

Questo annuncio ha generato grande interesse tra i tifosi, che sperano in acquisti strategici per migliorare la rosa e competere ai massimi livelli sia in campionato che nelle competizioni europee.

Inter

Milano, Italy. 25th November 2020. Giuseppe Marotta Ceo of Fc Internazionale during Uefa Champions League Group B match between FC Internazionale and Real Madrid Fc .

Inter, le parole di Marotta

Mercato di gennaio?

Guardiamo con molta attenzione a gennaio. La dirigenza è sempre molto attenta e se ci saranno opportunità le terremo in considerazione. Ma questa rosa soddisfa il nostro programma e le esigenze dell’allenatore. Al momento non prevedo operazioni rilevanti.

Sconfitta con il Liverpool?

La sconfitta con il Liverpool lascia grande amarezza, perché è una sconfitta immeritata. La decisione arbitrale di martedì è stata avventata. Ora abbiamo due partite nel girone di Champions che saranno assolutamente importanti per noi. Il nostro obiettivo è arrivare nelle prime otto. Se ce la faremo saremo orgogliosi, altrimenti ce la giocheremo ai playoff.

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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio

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