Champions League
Inter, Simone Inzaghi: “Non penso all’Atalanta, farò rotazione in base allo stato fisico”

Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, presenta in conferenza stampa la partita di domani con il Feyenoord. Diretta a cura di TMW.
Simone Inzaghi ha da poco rilasciato alcune dichiarazioni relative allo status in vista della partita di domani. Cosa passa nella testa di Inzaghi?
Inter, le parole di Inzaghi
Cosa passa nella testa di un allenatore a 19 partite potenziali da un’impresa?
“Il mio stato d’animo è molto buono. Chiaramente sono focalizzato sulla partita di domani sera col Feyenoord, perché affrontiamo una squadra che all’andata abbiamo battuto 2-0, ma la partita col Monza ci ricorda quanto tutte le partite siano complicate. Lo abbiamo visto in Champions, tutte nascondono insidie”.
Ha qualche dubbio di formazione, magari pensando all’Atalanta?
“Non penso al campionato, farò rotazioni in base allo stato fisico dei giocatori. Abbiamo qualche affaticamento da valutare, Lautaro e De Vrij non sono usciti con noi ma ho buone sensazioni. Valuterò se impiegarli o meno, ai soliti indisponibili si è aggiunto Zielinski che ha avuto un infortunio importante in un momento che non ci voleva. Stava crescendo molto, ci stava aiutando: lo aspetteremo come altri”.
Anche se non hanno i 90 minuti sarebbe meglio avere in campo Calhanoglu e Thuram?
“Non lo so, sono due che sto valutando. Thuram, è inutile nasconderlo, sta combattendo con un problema da ormai un mese, che gli crea difficoltà: non si riesce ad allenare più come prima, sta giocando con antidolorifici e infiltrazioni. Non si tira indietro e ci aiuta, ora valuteremo: a Rotterdam ha fatto 60 minuti, domenica è partito dalla panchina e oggi ha fatto un discreto allenamento, valuterò. Davanti non c’è Correa e gli altri quattro dovrebbero essere tutti a disposizione, compreso Lautaro: sceglierò”.
La corsa scudetto è un problema o uno stimolo?
“Non deve essere un problema, ma uno stimolo. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che stiamo facendo, questi ragazzi trovano energie che a volte ci troviamo dove le reperiscano. In questo periodo abbiamo avuto qualche defezione, che ci ha limitato qualche rotazione. Abbiamo giocato tantissime partite e in più non dimenticherei che l’anno scorso noi in Champions ci siamo qualificati agli ottavi di finale a Salisburgo il 6 o 7 novembre e quindi da allora sapevamo quando avremmo giocato. Quest’anno abbiamo dovuto giocare l’ultima partita a fine gennaio col Monaco, è stata una qualificazione più lunga e in questi tre mesi abbiamo dovuto tenere conto della Champions, mentre l’anno scorso non avendo Coppa Italia e avendo superato il turno con due giornate di anticipo abbiamo pensato solo al campionato. È un dato di fatto, ma noi siamo orgogliosi di quello che stiamo facendo e che dobbiamo continuare: sono tanti impegni, ma siamo orgogliosi di farli”.
Due anni a un certo punto avete iniziato a vincere tutte le partite con rotazioni sistematiche. Può essere una traccia da seguire?
“Sì, senza dimenticare che due anni fa la Champions non era questa. Due anni fa abbiamo chiuso la qualificazione agli ottavi una settimana dopo rispetto a quella che ho detto dell’anno scorso. Ora si sono aggiunte due partite che a gennaio non ti danno modo di fare dei conti. In più gli anni passati preparavi tre gare, andata e ritorno con lo stesso avversario: quest’anno ne devi preparare otto diverse, non è semplice. Le rotazioni sono fondamentali, in questo momento ci sono venute a mancare soprattutto per quanto riguarda gli esterni. Dobbiamo fare queste due partite nel migliore dei modi, poi con la sosta speriamo di recuperare energie fisiche e mentali”.
Le 200 partite con l’Inter sono motivo di orgoglio?
“Di grandissimo orgoglio, ringrazio i calciatori che mi hanno dato la possibilità di farle in un club così prestigioso”.
Rientra Sommer? E chiede qualcosa di più a Taremi?
“Domani giocherà Sommer in porta, è un portiere che è qui con noi da un anno e mezzo, ha fatto grandissime cose. Martinez ha fatto molto bene e mi piacerebbe avere da scegliere negli altri ruoli. Taremi è un ragazzo che sta lavorando, sta cercando di darci una mano: lo vedo lavorare molto bene, concentrato, si è inserito nel gruppo. Poi è un attaccante e sta cercando il gol, domani può essere un’ottima occasione per lui”.
Si è parlato molto del rinvio concesso al Feyenoord in campionato?
“L’ho già detto: il regolamento è questo, poteva farlo e ha fatto bene. Anche se chiaramente da allenatore mi sarebbe piaciuto che avessero giocato come noi”.
Dumfries sta diventando uno dei giocatori più importanti dell’Inter?
“Bisogna farli i complimenti per il rendimento che ha avuto all’Inter, non è arrivato per caso perché giocava titolare nel PSV di cui era capitano: abbiamo preso un ottimo calciatore, che dalla sua ha anche che vuole migliorarsi sempre. È un grandissimo professionista, che vuole studiarsi sempre e studiare sempre la squadra. Vuole migliorarsi ogni giorno e questa è una grandissima dote che ha, oltre alle sue qualità calcistiche e fisiche”.
Thuram ha avuto un piccolo calo fisiologico, oltre ai problemi fisici?
“Mi piacerebbe fargli fare un lavoro fisico, vorrebbe dire che sta bene, ma nell’ultimo mese non ne ha potuto fare tanto per un problemino con cui sta convivendo. Sto valutando se farlo partire titolare o dalla panchina domani, è un giocatore importantissimo e il suo calo è dovuto solo al problema alla caviglia che sta avendo. È un grandissimo professionista anche lui”.
Forse Dimarco potrebbe non farcela per l’Atalanta, ma dovrebbe andare in nazionale. Thuram anche. Da allenatore di club pensa che da questo punto di vista sia un grosso problema?
“Mah, adesso io su queste cose non mi addentro. Sappiamo che Thuram e Dimarco hanno dei problemi, ma adesso il nostro problema più grande è il Feyenoord, con cui avremo Thuram e non Dimarco. Poi valuteremo per Bergamo, ci sono staff sanitari sia all’Inter, che in nazionale che in federazione francese. Io alleno e penso solo al Feyenoord”.
Champions League
Bayern Monaco-Inter, la situazione a due settimane dal match

Bayern Monaco-Inter, inizia il countdown. Ecco tutti i duelli, gli infortuni e strategie per la Champions League.
A due settimane dall’andata dei quarti di finale di Champions League, Bayern Monaco e Inter fanno i conti con gli infortuni e studiano le mosse per il grande appuntamento. I bavaresi sperano di recuperare Neuer, Kim, Pavlovic e Coman, mentre i nerazzurri monitorano le condizioni di de Vrij, Dimarco, Lautaro e Thuram. Occhi puntati anche sulla sfida sulla fascia tra Davies e Dumfries, mentre Zielinski resterà sicuramente fuori a causa dell’infortunio.
Bayern Monaco-Inter rispecchia Italia-Germania?
Intanto, Simone Inzaghi prende spunti dalla Nations League, dove il Bayern ha brillato con i suoi pilastri: Kimmich (schierato terzino destro e autore di un gol e quattro assist), Goretzka, Musiala e Sané. Il centrocampo tedesco, guidato da Kompany con il 4-2-3-1, si opporrà al trio Barella-Calhanoglu-Mkhitaryan. In attacco, Harry Kane sarà il pericolo numero uno, in un duello generazionale con Acerbi.

DANIEL MALDINI E JOSHUA KIMMICH IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il Bayern punterà su un avvio aggressivo, come la Germania contro l’Italia a Dortmund. L’Inter dovrà reggere l’urto difensivo – con la miglior retroguardia della Champions (solo 2 gol subiti in 10 gare) – ma anche sfruttare ripartenze e costruzione dal basso. L’obiettivo è arrivare al ritorno a San Siro, già quasi sold out, con la qualificazione ancora in bilico.
Champions League
Barcellona, Pedri: “Meglio il Triplete del Pallone d’Oro”

Barcellona, Pedri sogna in grande: “Meglio il Treble che il Pallone d’Oro”.
Il giovane talento del Barcellona, Pedri, ha espresso chiaramente le sue ambizioni per il futuro. In un’intervista recente, il centrocampista ha dichiarato di preferire la conquista del Treble — il triplete composto da campionato, coppa nazionale e Champions League — rispetto al prestigioso Pallone d’Oro. Questo dimostra la sua mentalità vincente e la volontà di contribuire al successo collettivo del suo club.
Il Barcellona e la sfida del Treble
Le parole di Pedri arrivano in un momento cruciale per il Barcellona, che sta cercando di ricostruire una squadra competitiva per tornare ai vertici del calcio europeo. L’obiettivo del Treble non è solo un sogno, ma una sfida concreta che richiede impegno e dedizione da parte di tutti i giocatori. Il supporto e la visione di giovani talenti come Pedri potrebbero essere determinanti per il raggiungimento di questo traguardo.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🔴🔵🏆 Pedri: “Why not thinking about the Treble? I’d rather win the Treble than the Ballon d’Or”. pic.twitter.com/CFiMJwXZy7
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) March 24, 2025
Champions League
Chelsea, Sancho verso la permanenza in Blues

Chelsea-Sancho: Si registrano movimenti in casa Chelsea. Mentre la squadra di Enzo Maresca è alla ricerca di punti per ritornare in Champions, la società è alla ricerca di pedine che possa rinforzare l’organico interno.
Impresa ardua, ma semplice. Spunta il nome di Jadon Sancho potrebbe essere riscattato in estate dal Manchester. Stando alle dichiarazioni di Sky Sports, i Blues dovranno pagare i 25 milioni di sterline come obbligo di riscatto mentre i milioni sarebbero cinque di penale per i Red Devils qualora violassero la clausola.
Chelsea, Jadon Sancho possibile riscatto
La stagione dell’ex Borussia Dortmund è positiva a Stamford Bridge. Sono 29 partite giocate fra campionato, coppe e Conference League con due reti realizzate e sei assist. Adesso c’è da attendere eventuali risvolti sul possibile riscatto da parte del Chelsea.
Chelsea, Le parole di Enzo Maresca
Enzo Maresca si è espresso riguardo la prestazione del giocatore: “Per me sta andando molto bene – ha commentato il mister -. Sono abbastanza sorpreso da Jadon, perché conoscevo già Jadon per averlo visto nei suoi club precedenti e so cosa mi aspettavo da lui, ma in termini di costanza, sta andando molto bene.”
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