Champions League
Inter, Inzaghi: “Abbiamo sbagliato troppo”
Il tecnico dell’Inter ha fatto una disamina sulla gara con l’Atletico Madrid che è costata l’eliminazione dei nerazzurri. Dopo il 2-1 nei 90′, i ragazzi di Inzaghi hanno dovuto arrendersi nella lotteria dei rigori. Decisivi gli errori di Sanchez, Klaassen e Lautaro.
Indice
Inter, le parole di Inzaghi
Sulla gara.
“Assolutamente no, i ragazzi devono essere orgogliosi per quello che hanno fatto. C’è dispiacere, però vanno fatti i complimenti all’Atletico, è una squadra che col doppio svantaggio non ha mollato. Nel secondo tempo hanno fatto meglio, nei supplementari avevamo la qualificazione in mano e abbiamo sbagliato due-tre occasioni che solitamente non sbagliamo. Non dimentichiamo che ci sono anche gli avversari”.
Su Bisseck e Thuram.
“Sì, Bisseck è entrato bene, ha dimostrato in questi mesi di avere grande personalità. Thuram è stato bravo, ha lottato, doveva essere più lucido in qualche occasione ma ha lottato per la squadra. Abbiamo creato molte occasioni nei supplementari, a differenza che nel secondo tempo avevo la sensazione che potessimo evitare la lotteria dei rigori”.
Sui cambi.
“Non parlerei di cambi, anche perché nell’ultima mezz’ora la squadra che ha fatto meglio è stata l’Inter. Abbiamo qualche particolare, qualche rifinitura da sfruttare meglio. E in queste serate le paghi. Dispiace, però il nostro percorso non rallenta: è normale che c’è una delusione, veniamo da una finale e da un percorso nel girone da imbattuti. È normale che ci sia delusione, ma i ragazzi devono essere fieri, petto in fuori e testa alta. Adesso abbiamo dieci giornate, sappiamo di avere un buon vantaggio, ma trenta punti sono tanti. Domenica abbiamo una partita dispendiosa”.
Cosa è successo dopo il gol?
“Non è semplice, le partite di Champions non sono semplici da giocare, però sono d’accordo. Dovevamo essere più bravi sull’1-1, è stato un errore che non ci ha permesso di chiudere il primo tempo col doppio vantaggio. Ne abbiamo risentito, nel secondo tempo non abbiamo fatto bene e poi siamo stati bravi, nell’ultima mezz’ora secondo me avremmo fatto bene e meritato qualcosa in più. Però complimenti all’Atletico”.
Sulle occasioni sbagliate.
“Sì, le paghi. Poi anche ai rigori c’era speranza, ieri li avevamo provati. Poi c’è stata anche la bravura del loro portiere, però chiaramente quando sbagli tre occasioni nei supplementari c’era qualche preoccupazione in più. Dispiace, perché volevamo proseguire il nostro percorso”.
Champions League
Si scrive Real Madrid, si legge Champions League: 18° finale per i Blancos
Il Real Madrid di Carlo Ancelotti ha raggiunto la 18° finale di Champions League della sua storia. Nessuno come i Blancos: ben 7 in più del Milan.
Il Real Madrid di Carlo Ancelotti, nella serata di ieri, ha battuto il Bayern Monaco in semifinale di Champions League e è approdato in finale, dove se la vedrà con un’altra tedesca, il Borussia Dortmund.
I Blancos sono oramai da anni una schiacciasassi nella massima competizione europea. Infatti, grazie alla vittoria in extremis contro i bavaresi, il club di Florentino Perez ha raggiunto la 18° finale di Champions della sua storia. Più di qualsiasi club al mondo.
Ben 7 finali in più di Milan e Bayern Monaco, entrambe a quota 11 disputate.
Si scrive Real Madrid, si legge Champions League
Per capire meglio la supremazia dei Blancos quando si gioca per la Coppa dalla Grandi Orecchie solamente quattro club, negli ultimi dieci anni, sono riusciti a eliminare il Real Madrid dalla competizione.
Nel 2015 toccò alla Juventus di Max Allegri l’impresa del Bernabeu, nel 2019 l’Ajax dei giovani olandesi eliminò mister Zidane, mentre nel 2021 Tuchel con il suo Chelsea fece fuori i Blancos. Solamente una squadra è riuscita nell’impresa di eliminare gli spagnoli per ben due volte negli ultimi 4 anni: il Manchester City di Guardiola. Prima nel 2020, e poi lo scorso anno.
The ONLY teams to knock Real Madrid out of the 🆑 in the last 🔟 years 😳 pic.twitter.com/h1WzbQUB7w
— 433 (@433) May 9, 2024
Champions League
Bellingham nella storia: se parte titolare a Wembley supera il record di Casillas
Jude Bellingham sempre di più nella storia. Il 20enne centrocampista del Real Madrid se partirà titolare contro il Dortmund supererà il record di Casillas.
Jude Bellingham e il suo Real Madrid ha centrato la finale di Champions League, battendo grazie ad un pazza rimonta il Bayern Monaco per 2-1 con la doppietta di Joselu.
Il giovane centrocampista inglese perciò a Wembley sfiderà il suo recente passato. Infatti, Bellingham in estate è passato ai Blancos per circa 100 milioni proprio dal Borussia Dortmund. Oltre a questo, la gara per il 20enne potrebbe far superare il record di Iker Casillas.
Se partirà dal primo minuto nella finale di Wembley contro il BVB, Jude Bellingham supererà la leggenda del Real Madrid per il maggior numero di gare disputate in Champions League prima dei 21 anni di età.
In caso dovesse calcare il prato dell’impianto londinese il talento inglese, come riportato dal portale Squawka, raggiungerebbe quota 32 presenze nella massima competizione europea. Un traguardo incredibile per un giocatore che sicuramente rimarrà sulla bocca di tutti per i prossimi anni.
Champions League
Real Madrid vs Bayern Monaco: le ufficiali
Tutto pronto dal “Santiago Bernabeu” per la semifinale di ritorno della Champions League tra Real Madrid e Bayern Monaco, dopo il 2-2 della partita d’andata.
Una vera e propria finale anticipata con il quale senza la regola del gol in trasferta, una delle due squadre dovrà necessariamente vincere entro i novanta minuti per accedere alla finale di Wembley, il prossimo primo giugno.
Ad attendere interessata c’è il Borussia Dortmund, qualificatosi per la finale, dopo aver superato il Psg con un doppio 1-0.
Formazioni ufficiali
- Real Madrid: i neo campioni di Spagna arrivano a questa sfida con il morale alle stelle, dopo aver conquistata la Liga nell’ultimo weekend, causa sconfitta del Barcelona contro il sorprendente Girona.
Ancelotti ritrova Carvajal rispetto ad otto giorni fa che era squalificato e giocherà sulla fascia destra al posto di Lucas Vazquez.
Al centro Nacho vince il ballottaggio con Camavinga per giocare al centro della difesa assieme a Rudiger.
A completare il quartetto davanti a Lunin c’è Ferland Mendy.
Tchouameni assieme a Kroos formano la diga in mezzo al campo.
La novità tattica sarà composta dal modulo con un 4-4-2 rivoluzionario con Valverde e Rodrygo esterni e la coppia mobile composta da Bellingham e Vinicius Junior.
A disposizione oltre i portieri Courtois e Kepa, ci sono i difensori Eder Militao e Fran Garcia, i centrocampisti Modric e Ceballos e come carte offensive ci sono Joselu, Brahim Diaz e Arda Guler. - Bayern Monaco: i bavaresi si giocano tutto in questa affascinante sfida, dopo aver lasciato il predominio della Bundesliga al Bayer Leverkusen, l’obiettivo stagionale passa da Madrid.
Tuchel prova a giocare a viso aperto, con l’inserimento di Pavlovic in mezzo al campo in mediana con Laimer, con l’iniziale panchina di Goretzka.
Con Kane centravanti, alle sue spalle ecco il trio composto da Sanè, Musiala e Gnabry.
In difesa fuori Kim, dopo la partita horror in Baviera, con il ritorno di De Ligt dall’inizio in coppia con Dier.
Sulle fasce spazio a Kimmich e Mazraoui. In porta il capitano Neuer.
A disposizione oltre i portieri Peretz e Ulreich, ci sono i difensori Upamecano, Kim e Davies, i centrocampisti Zaragoza e Goretzka e gli attaccanti Choupo-Moting, Tel e Muller.
L’arbitro è il polacco Szymon Marciniak, coadiuvato dagli assistenti Tomasz Listkiewicz e Adam Kupsik.
Il quarto uomo è lo slovacco Ivan Kružliak. Var e Avar tutto polacco con Tomasz Kwiatkowski e Bartosz Frankowski.
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