Calciomercato
Veretout e Mou sembrava amore, ma ora non lo è più?
Jordan Veretout è, fino ad ora, uno dei giocatori con più minuti in campo per la Roma 2021-2022. Il trend rispetto ai primi mesi di questa stagione è però decisamente cambiato.
L’inizio di stagione di Veretout

Il centrocampista francese, in Italia dal 2017, è alla terza stagione alla Roma dopo le 2 alla Fiorentina, il suo rendimento è stato negli anni all’insegna della continuità e della crescita costante, almeno fino all’inizio di questa stagione.
Veretout fin dalla pre-season 2021-2022 sembrava essere il perno intorno cui Josè Mourinho avrebbe costruito il centrocampo della Roma e così è stato nelle prime partite della stagione.
Il giocatore ex Fiorentina infatti, era il rigorista della squadra ed aveva iniziato alla grande il campionato con 3 gol nelle prime 2 giornate di serie A, doppietta da ex alla Viola e gol alla Salernitana.
Le prestazioni del mediano erano di alto livello ed il francese era uno dei leader dei giallorossi, alla sesta giornata di campionato Veretout aveva trovato il suo quarto gol stagionale nel derby capitolino.
L’episodio chiave della stagione

L’inizio di stagione non poteva essere migliore per il casse 93′ giallorosso, fino a quando il 18 ottobre, nell’ottava giornata la Roma, all’Allianz Stadium, perde 1-0 contro la Juventus e Veretout si fa parare un controverso rigore concesso da Orsato, l’ufficiale di gara non concede vantaggio ad Abraham che insacca ma solo dopo il fischio dell’arbitro.
Un episodio, per Veretout, che si può definire lo spartiacque della stagione. Perché quel rigore, che Jordan tira e sbaglia nonostante la pressione di Abraham per essere il tiratore, è stato il primo errore dal dischetto in maglia giallorossa dopo 13 realizzazioni consecutive.
Dopo il misfatto la stagione del francese comincia un lento ma inesorabile declino, Veretout sbaglia un altro rigore in Conference League, contro lo Zorya il 25 novembre.
L’arrivo di Sérgio Oliveira a gennaio poi fa scivolare indietro, il numero 17, nelle gerarchie di Mourinho che nelle ultime 3 partite di campionato lo ha sempre lasciato fuori dall’11 iniziale.
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Quale futuro si prospetta per Jordan Veretout?
Visti tutti questi fatti accaduti fin qui nella stagione, il francese che negli ultimi anni si è guadagnato attenzioni di molti club importanti, sta ora riflettendo sul proprio futuro così come sta facendo anche la Roma nei suoi confronti.
La perdita del feeling, tra Veretout ed il tecnico portoghese, potrebbe portare il centrocampista lontano da Roma così che possa tornare ad essere il brillante centrocampista box-to-box visto fino ad un po’ di tempo fa.
La Roma su indicazione di Mourinho, con il lavoro di Tiago Pinto, si prepara ad una rifondazione della squadra e la cessione di Veretout potrebbe servire ai giallorossi ed essere un nuovo punto di partenza per il giocatore.
Il rendimento del centrocampista giallorosso non dovrebbe scalfirne il valore, visto che Veretout gode di ottima reputazione ed era stato cercato già in passato da importanti squadre italiane ed europee.
Il club che al momento si è mosso per sondare la disponibilità al trasferimento del giocatore è il Milan. Maldini sta valutando la possibilità di ingaggiare il francese qualora la trattativa per portare a Milano Renato Sanches non dovesse concretizzarsi.
Calciomercato
Futuro Fiorentina, due nomi in cima alla lista in casa Lazio
Il futuro della Fiorentina è tutt’altro che sereno, ma in casa Lazio ci sono due nome che stuzzicano l’ambiente viola.
Come riporta l’edizione romana di Repubblica, la Fiorentina è ancora interessata al regista della Lazio Rovella, seguito già in estate, poi rimasto in biancoceleste per il blocco del mercato del club di Lotito. Un interesse destinato a rimanere tale visto il costo, 25 milioni e l’attuale classifica viola.

Se la Fiorentina si salverà, potrà diventare un’idea concreta per la prossima stagione.
Così come clamorosamente potrebbe tornare in auge il nome del tecnico Maurizio Sarri, a cui, secondo il quotidiano romano, la Fiorentina non ha mai smesso di pensare…
Calciomercato
Fiorentina, Giuntoli punta la scrivania viola | La situazione
Fiorentina, torna in auge il nome di Cristiano Giuntoli per la dirigenza viola: la situazione.
Come riporta il quotidiano Il Giornale, l’ex dirigente di Napoli e Juventus, punta ad entrare nella società di Rocco Commisso.
Dopo l’addio di Pradè, prima che Goretti fosse promosso al ruolo di direttore sportivo viola, il nome di Giuntoli era rimbalzato fortemente come possibile candidato.
Rocco Commisso poi aveva deciso nel proseguire nella politica delle promozioni interne e ha deciso di affidarsi al dirigente che stava crescendo sotto l’ala protettrice di Pradè.
Commisso, nella recente intervista a La Nazione, ha fatto sapere che fino a giugno questa sarà la squadra, poi saranno fatte valutazioni.
Secondo il quotidiano milanese, Giuntoli avrebbe fatto arrivare la propria candidatura al tycoon americano, desideroso di misurarsi con la piazza fiorentina.
Le parti si sono messe in contatto: sboccerà l’intesa?
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Locatelli, un futuro tutto da scrivere: tra le critiche di Spalletti e le incognite di gennaio
Juventus, problemi a centrocampo. Tra critiche tecniche e manovre di mercato, il futuro del capitano bianconero Manuel Locatelli è più incerto che mai.
Non è un periodo semplice per Manuel Locatelli. L’uscita dal campo nel corso del secondo tempo contro il Pafos in Champions League, accolta dai fischi di una parte dell’Allianz Stadium, ha riacceso i dubbi sul suo ruolo nel progetto tecnico bianconero e sulle prospettive in vista del mercato di gennaio. La sensazione è che il centrocampista, oggi capitano della Juventus, non goda più della stessa centralità che aveva solo pochi mesi fa.
A rendere il quadro ancora più complicato sono state le considerazioni di Luciano Spalletti dopo la sconfitta in campionato contro il Napoli. L’allenatore ha sottolineato come Locatelli si fosse abbassato troppo, alterando gli equilibri e privando la squadra della superiorità numerica nella zona centrale del campo.
Non si tratta di una novità. Spalletti, che ha idee molto definite sul ruolo del mediano, ha sempre preferito un profilo dinamico, tecnico e verticale, simile a quello che in passato avevano interpretato Brozovic all’Inter o Lobotka al Napoli. Nelle sue valutazioni, Locatelli tende invece a una gestione più conservativa del possesso, meno in linea con il tipo di regia che il tecnico immagina per guidare la manovra.

L’URLO DI LUCIANO SPALLETTI CHE PUNTA IL DITO IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il precedente in Nazionale e la mancata convocazione agli Europei
Per comprendere l’origine di questa valutazione, bisogna tornare al periodo precedente agli Europei del 2024. All’epoca Spalletti, allora ct dell’Italia, decise di escludere Locatelli dai convocati, preferendogli Nicolò Fagioli, appena rientrato dalla squalifica per il caso scommesse. Una scelta forte, accompagnata da una motivazione altrettanto chiara: pur apprezzandone l’affidabilità in fase difensiva e la cura nella gestione della palla, Spalletti considera l’attuale capitano della Juventus un profilo poco intraprendente rispetto al tipo di evoluzione che immaginava per il ruolo di regista basso. Una decisione che aveva colpito profondamente il centrocampista, il quale non aveva fatto nascosto la propria delusione sui social.
Manuel Locatelli’s Instagram story 👀
He has no words after not being called up to the Italy squad for the Euros. pic.twitter.com/mqxMHC4aYP
— JuveFC (@juvefcdotcom) May 23, 2024
Locatelli tra campo e mercato
Nonostante le critiche e le recenti prestazioni, Manuel Locatelli resta uno dei giocatori più utilizzati della Juventus: oltre 1400 minuti giocati, 20 presenze e un contratto fino al 2028. Con l’avvicinarsi della sessione invernale di mercato, però, il suo futuro torna al centro delle discussioni. Il club bianconero potrebbe approfittare della finestra di gennaio per valutare rinforzi più in linea con l’idea di gioco di Spalletti.
L’estate scorsa Locatelli aveva ricevuto un’offerta dall’Arabia Saudita: 25 milioni di euro e una proposta economica molto allettante. Sia il giocatore sia la società avevano però deciso di declinare la proposta.
Anche l’aspetto economico influisce nelle valutazioni. Escludendo Yildiz, la rosa non offre molte alternative capaci di generare plusvalenze significative, e Locatelli resta tra i pochi in grado di fornire risorse da reinvestire. Al tempo stesso, il precedente “caso Danilo” rimane un precedente da tenere presente: l’ex capitano bianconero, accantonato e ceduto lo scorso gennaio, ha ritrovato slancio al Flamengo, diventando protagonista della vittoria in Copa Libertadores con il gol che ha deciso la finale. Una situazione simile, con un altro leader della squadra, che la dirigenza della Juventus non può permettersi di ripetere.
Potenziali sostituti
Parallelamente, la Juventus continua a monitorare potenziali sostituti. Tra i nomi più interessanti spiccano Morten Frendrup, classe 2001 del Genoa, giovane dinamico e moderno, e Pierre-Emile Højbjerg, oggi al Marsiglia, profilo apprezzato da Roberto De Zerbi che conosce bene Locatelli dai tempi del Sassuolo.
Non è esclusa neanche l’ipotesi di uno scambio che coinvolga direttamente il centrocampista bianconero, una soluzione che potrebbe conciliare esigenze tecniche e opportunità di mercato.
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