Calciomercato
Juventus, il futuro di due giovani talenti
I due centrocampisti classe 2001 stanno facendo benissimo, ma la Juve ha deciso rimarranno dove sono, per continuare a maturare e poi in estate verranno aggregati alla squadra e valutati. Non sono loro i giocatori a cui affidarsi ora rischierebbero di non poter sostenere il peso della maglia bianconera in un momento così delicato.
Nicolò Rovella alla Juve ma solo dalla prossima stagione

Il giovane talento che la Juve ha acquistato nel gennaio 2021 non ancora lasciato Genova ed il Genoa, non lo farà nemmeno nel prossimo mercato di gennaio, rimarrà al Grifone dove è cresciuto e sta continuando a farlo. Nicolò al Genoa si è conquistato una maglia da titolare ed anche quella dela nazionale under 21.
I dirigenti della Juve non credono che questo sia il momento più adatto per portarlo a Torino, perché il giocatore al Genoa sta giocando con continuità ed inserirlo a stagione in corso in una squadra come la Juventus non sarebbe l’ideale per un giovane che nell’ambiente in cui si trova ha delle certezze che a Torino potrebbero mancargli.
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Nicolò Fagioli tornerà a Torino, è questo il suo obiettivo, ma non subito

Nicolò nella Juve è cresciuto e non vede l’ora di avere la possibilità di imporsi in maglia bianconera. La Juve nell’estate scorsa ha deciso di mandare il gioiellino di casa a fare esperienza alla Cremonese dove credeva potesse crescere al meglio. In grigiorosso Fagioli sta facendo bene, anzi benissimo, ha in mano il centrocampo della squadra, che al momento è al terzo posto in classifica e lui ha già segnato 3 gol in 15 presenze nel campionato cadetto. Dunque a Torino non pensano sia il momento di riportarlo alla base, ma vogliono che continui a maturare e torni pronto nella prossima estate, quando si valuterà se inserirlo in pianta stabile in prima squadra.
Calciomercato
Milan, Leao sacrificabile in estate: Vlahovic a zero | Tutti i movimenti
Milan, non è ancora iniziato il mercato invernale che già si pensa alla prossima stagione. Ma così deve essere per un club attento e lungimirante che spesso ha peccato proprio sotto questo aspetto.
Il Milan con un occhio guarda al prossimo mercato invernale, ma con l’altro programma il futuro. In orbita diverse operazioni che, stando a quanto ci riferiscono, potrebbero avere connotati anche clamorosi.
In primis con la cessione di Rafael Leao il quale con il gioco di Massimiliano Allegri c’azzecca ben poco. Lodevole il tentativo del tecnico livornese di portarlo a bordo, ma lo sappiamo che il portoghese non è un attaccante e non ne possiede minimamente il phisique du role.
Allegri ha chiesto a gran voce di chiudere con Dusan Vlahovic in estate. Operazione a costo zero essendo il serbo libero di accasarsi a qualsiasi club dal primo di febbraio 2026.
La vendita di Leao permetterebbe quindi di avere a disposizione un tesoretto importante il quale, se non utilizzato per l’attaccante, andrebbe spalmato su difesa e centrocampo arrivando quindi a un forte centrale difensivo e ad alcune correzioni sulle corsie esterne liberando di fatto i deludenti Estupinan e Athekame.
Sappiamo che il rinnovo del contratto di Leao è tema caldo all’interno della dirigenza. Mossa questa per solidificare il rapporto e avere di conseguenza maggiore potere contrattuale per un’eventuale cessione. Gli indicatori in nostro possesso dimostrano chiaramente come il Milan voglia fare cassa con Leao essendo egli lontano dai dettami tecnico tattici di Allegri.
Calciomercato
Fiorentina, la salvezza è ancora possibile?
Fiorentina – Avvio da record negativo e ambiente nel caos, ma la quota salvezza si è abbassata e la rosa resta superiore alle dirette rivali.
La Fiorentina vive uno dei momenti più difficili della propria storia recente: ultima in classifica, senza vittorie dopo 14 giornate, con una media punti da primato negativo. L’esonero di Pioli non ha invertito la rotta e anche il successore Vanoli è già sotto esame. Sullo sfondo, una società distante, uno spogliatoio diviso, una tifoseria esasperata.
Il quadro è drammatico, tanto che a Firenze ormai si parla apertamente di retrocessione. Eppure, al di là dell’allarme, la ragione racconta un’altra storia. È vero che nessuna squadra si è mai salvata con un avvio simile, ma è altrettanto vero che la quota per restare in Serie A da anni non è più vicino ai 40 punti, poiché spesso ne bastano 32-33. Con 24 partite ancora da giocare, alla Viola servirebbero circa 27-28 punti: una media alla portata di una rosa costruita per obiettivi molto più ambiziosi.
Fiorentina, i giocatori non ti mancano!
Il valore tecnico non manca. Giocatori come Kean, Gosens, De Gea e Gudmundsson — se ritrovano forma e concentrazione — sono superiori a quelli delle dirette concorrenti per la salvezza. La squadra però sembra smarrita. Le tensioni interne, i litigi, il calo di rendimento di uomini chiave e l’assenza di una guida societaria dopo la morte di Joe Barone hanno alimentato un clima pesantissimo.

ROBIN GOSENS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
È questo il vero pericolo, ovvero non il valore tecnico, ma la spirale psicologica in cui la Fiorentina sta precipitando. Se il gruppo non riuscirà a ricompattarsi e a calarsi nella nuova realtà, anche lo scenario più improbabile potrebbe prendere forma. La salvezza resta alla portata, ma serve una scossa immediata: il tempo, per ora, c’è ancora.
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Barcellona, ritorno a metà per Ter Stegen
Barcellona – Da capitano a terza scelta: il portiere tedesco è di nuovo disponibile ma il futuro sembra lontano dalla Catalogna. Serie A in prima fila per gennaio.
Marc ter Stegen torna tra i convocati del Barcellona dopo un anno e mezzo segnato da infortuni e operazioni, ma il suo rientro rischia di essere solo una parentesi. Per la prima volta in stagione siede in panchina, un passo importante dopo la lunga assenza, ma anche un chiaro segnale: nella nuova gerarchia di Hansi Flick non è più il titolare di un tempo.
Il Barça, infatti, ha scelto di voltare pagina. Dopo il suo lungo stop – prima il tendine rotuleo, poi la schiena – il club ha puntato su Szczesny e sul giovane Joan Garcia, indicato come portiere del futuro. Ter Stegen, sotto contratto fino al 2028, è così scivolato al ruolo di terza scelta, separato in casa in una società che ormai guarda altrove.
Barcellona, chi vuole ter Stegen?
Il tedesco, 33 anni, non gioca dal 18 maggio e nella scorsa stagione ha collezionato appena nove presenze. Ora però è finalmente recuperato e vuole continuità in vista del Mondiale 2026. Nagelsmann è stato chiaro: senza minuti, niente Germania. Per questo ter Stegen si prepara a cambiare aria già a gennaio.

Il mercato attorno a lui si muove: Turchia (Besiktas), Francia (Monaco), Premier League (Newcastle, Tottenham, Manchester United) e soprattutto Serie A osservano con attenzione. A condizioni favorevoli – prestito con diritto di riscatto sotto i 10 milioni – il suo profilo interessa a club come Milan, Juventus e Inter, disposti però a coprirne l’ingaggio da circa 6 milioni annui.
I rapporti con il Barcellona, dopo mesi difficili e incomprensioni sulla gestione dell’infortunio, si sono rasserenati grazie a un chiarimento pubblico del giocatore. Tuttavia il destino sembra segnato. Per ritrovare spazio, continuità e credibilità con la Germania, ter Stegen deve ripartire altrove. E l’occasione potrebbe arrivare già nella prossima finestra di mercato.
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