Allegri ha cambiato la Juventus con due principi

Allegri sta allenando la Juventus per l’ottavo anno. Sette li ha già fatti. In questo periodo ha vinto 5 scudetti e varie coppe. Non male…..

A Torino però si continua a scrivere Allegri out.

I tifosi bianconeri vogliono vedere il gioco.

Un diritto sacrosanto, che però va in netto contrasto con la scritta sulle maglie, sui muri e non solo.

“Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”.

E il bel gioco? Può attendere.

Dopo due anni di critiche, nella prima uscita stagionale, il tecnico toscano ha dato indicazioni differenti.

Due, per la precisione.

Gioco più aggressivo e palla nella metà campo avversaria.

Una novità assoluta, voluta da Magnanelli, nuovo elemento dello staff tecnico di Allegri.

L’altra novità, che consente l’applicazione della prima, è l’abbassamento dell’età media della squadra.

Tanti classe 2000-2004. Giovani vogliosi di correre e pressare.

Non si poteva chiedere a un 35enne di continuare a correre sulla fascia. Ad un 23enne si.

Stesso discorso è valido per il centrocampo.

In certi ruoli servono gamba e corsa.

L’aver fatto partire alcuni attempati, per promuovere dei giovani interessanti, potrebbe risultare una buona idea.

Soprattutto in un anno, dove non servirà avere esperienza in campo europeo.